sabato 31 gennaio 2009

Rassegna Stampa Relativistica



Questa settimana, le cose più interessanti non si trovano nei vari mezzi d'informazione, bensì nei commenti dei lettori e nei vari blog, che nel 90% dei casi sono in disaccordo con l'informazione ufficiale e contestano, dibattono, ironizzano e confutano. Di fronte ai maggiori media, che mostrano una sconcertante omogeneità di temi e giudizi, la vera informazione libera è ormai esclusiva delle persone comuni.

Basta pensare, ad esempio, alla manifestazione contro la riforma della giustizia ed in difesa del procuratore di Salerno, Luigi Apicella, convocata dall'Associazione Nazionale Vittime di Mafia e dall'Italia dei Valori. Ufficialmente è diventata l'occasione per l'ennesimo teatrino politico italiano: una grande coalizione bipartisan si è spontaneamente formata per accusare Di Pietro di aver offeso Napolitano (addirittura c'è una formale denuncia contro il leader dell'IDV "per offesa all'onore e al prestigio del Capo dello Stato"). Però, chi ha visto la manifestazione non è affatto d'accordo, basta leggere i commenti dei lettori sui vari giornali.
Chi è il vero sordo?

In questo clima avvelenato, in cui si inserisce anche la sparata del Premier sulle intercettazioni (definite "il più grande scandalo della Repubblica"), si apre l'anno giudiziario italiano. I giudici denunciano una situazione di estrema drammaticità della giustizia italiana ed auspicano una rivoluzione culturale che sostenga "un'etica pubblica fondata su una ritrovata legalità anziché sull'idea fuorviante che l'illegalità degli altri sia sufficiente a giustificare la propria". Il Governo risponde per bocca di Alfano (sì, proprio quello che ha firmato il lodo che rende 4 persone superiori alla legge).
Temo che per aver giustizia ci toccherà aspettare il giudizio universale.

Sempre in tema di giustizia, viene subito in mente la terribile ondata di violenze e stupri di questa settimana, con gli aggressori spesso subito liberi o agli arresti domiciliari. Di fronte allo sdegno popolare ed il desiderio di farsi giustizia da soli, sconcerta l'atteggiamento di olimpica serenità del Premier che la butta in burla: "dovremmo avere tanti soldati quante sono le belle ragazze italiane, credo che non ce la faremmo mai...". Che bella idea, peccato però per le ragazze brutte, quelle belle non italiane, e le donne non più giovani: ci dispiace per voi, arrangiatevi.

Intanto si cerca disperatamente un metodo per prevenire inciuci ed imbrogli in Parlamento almeno durante le votazioni. Per evitare il diffuso fenomeno dei pianisti, si pensa di introdurre un costosissimo metodo di votazione basato sulle impronte digitali. Sarà la volta buona? Ho i miei dubbi...
"La leggenda del pianista in Campidoglio"

Altro argomento caldo è ancora la crisi economica mondiale. Da noi, come misura di sostegno all'occupazione Maroni propone un stop di due anni all'ingresso di nuovi lavoratori stranieri in Italia. Ma se con noi facessero lo stesso, per esempio in Inghilterra? Negli USA invece Obama continua le sue iniziative per la ripresa dell'economia, e si indigna per i super bonus ricevuti dagli amministratori delegati delle società con sede a New York, bollandoli come irresponsabili ed immorali.
Yes, we agree!

Tornando invece a parlare di informazione e di dubbi, mentre si celebra la giornata della memoria per non dimenticare le vittime dalla follia nazi-fascista, i rappresentanti lefebvriani, freschi di revoca della scomunica papale, prima affermano che le camere a gas servivano solo a disinfettare, poi chiedono scusa al Papa ma non agli ebrei, e solo "per rispetto dell'autorità pontificia, più che per aderire alla 'Verità'"
Per rispondere con le parole di un ebreo, "Due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana, ma riguardo l'universo ho ancora dei dubbi."

giovedì 29 gennaio 2009

confusione co(s)mica

Spirit, il robot della NASA che da cinque anni sta esplorando Marte, è precipitato in un penoso stato di "confusione mentale". Almeno è quello che dicono gli scienziati, visto che non segue più gli ordini ed agisce in modo incoerente.

Meno male, pensavo di essere l'unica ad attraversare una fase di smarrimento...


mercoledì 28 gennaio 2009

Questa sì che è un'idea


C'è crisi? Non riuscite ad arrivare a fine mese? Oppure volete accontentare il nostro Premier che vuole risollevare il PIL coi NOSTRI soldi, ma l'idea di usare i VOSTRI soldi vi turba?

Tranquilli!

Una scaltra signora danese ha escogitato una soluzione inedita: si è recata in una banca (norvegese) con i soldi del Monopoli (sì, sì, proprio quelli) e se li è fatta cambiare! La cosa fantastica è che quel poveretto del cassiere non si è accorto di nulla!!! Poveretto, perché ora lo staranno sbeffeggiando tutti senza pietà. Effettivamente, però...

Ma chi troppo vuole... l'avida speculatrice ci ha riprovato, ma stavolta si è imbattuta in un cassiere un peletto più perspicace che si è accorto dell'inganno ed ha chiamato la polizia.
Peccato, tifavo per la giocatrice di Monopoli.

Vabbuò, io stasera metto in vendita su ebay un albergo + 4 case in Parco della Vittoria, sperando di non finire in galera senza passare dal Via.

domenica 25 gennaio 2009

Obama nel mondo lego

Volete rivedere il giuramento presidenziale di Obama? Volete addirittura provare ad essere voi gli organizzatori delle sue prossime manifestazioni pubbliche? Niente di più facile: basta armarsi dei mitici pupetti Lego e taaaanta taaaanta pazienza, come ha fatto Gary McIntire.

Trovate le differenze!


La galleria fotografica intera si trova su La Stampa mentre qui si può vedere l'animazione video.

sabato 24 gennaio 2009

Rassegna Stampa Repressa

...repressa ed anche un po' depressa. Negli Usa è festa grande per l'insediamento di Barack Obama, primo presidente di colore, che, con la sua giovane età ed il suo carisma, sta portando una ventata di speranza ai suoi elettori. Da noi? Un premier di xx anni che rifiuta di partecipare all'evento perché non si abbassa a fare la comparsa (e come potrebbe abbassarsi oltre?) e un gruppo di politici che perde consensi da tutte le parti.
"Delusione Bipartisan"

E tanto per rimanere in ambito internazionale ed interculturale, il Governo decide che d'ora in poi le preghiere nelle moschee dovranno essere solo in lingua italiana, al fine di evitare istigazioni all'odio. Mossa efficacissima, infatti in italiano è impossibile istigare all'odio, vero?
"Lost in translation"

Intanto i centri di accoglienza sono sempre più drammaticamente inadeguati a fronteggiare la marea di disperati che rischia la vita per cercare una speranza per il futuro in Italia. Alla notizia dell'apertura di un nuovo centro di "identificazione ed espulsione", la popolazione locale ed i "reclusi" immigrati si sono uniti in un'unica protesta. Secondo il premier, la situazione non è preoccupante: ma a lui, del resto non lo preoccupa proprio nulla, nemmeno il PIL a -2%
"Più ottimismo per tutti"

Ma rallegriamoci, alcuni stranieri in Italia riescono ad ambientarsi bene. Basta pensare a Kaka, che ama talmente tanto il Bel Paese da aver rinunciato ad un'incredibile offerta del Manchester per restare al Milan, perché i soldi non sono tutto. Certo, quando di soldi se ne prendono già parecchi...
"Vai dove ti porta il cuore!"

Ultima notizia: Santa Romana Chiesa riscopre internet e Facebook. A Roma si è svolto il convegno nazionale della CEI, "Chiesa in rete 2.0". Non è il punteggio di una partita, è la nuova strategia dell'ecumenismo che, dopo aver messo in guardia i fedeli dai rischi del mondo virtuale, si lancia ora all'evangelizzazione dei cybernauti.
"Cathoogle"


martedì 20 gennaio 2009

L'Ispettore Coliandro

Stasera su Rai2 è ripartita la seconda serie del serial poliziesco dedicato al personaggio creato dalla penna di Carlo Lucarelli. Mi ero persa la prima serie e non mi ero informata, quindi ho guardato questa prima puntata con l'unico indizio dato dal sottotitolo: il braccio maldestro della legge. Sottotitolo rispettato in pieno!

Tra una pausa pubblicitaria e l'altra (efortunacheèlarai, ma vafff...), mi sono ritrovata a guardare un film brioso, insolito ed insolitamente ben recitato (in media, e per essere una produzione italiana), ma soprattutto comico! Divertente il personaggio, ironico il tono anche se tratta argomenti truci (anche troppi forse, c'era tutto: la camorra, la mala slava, il traffico di materiale radioattivo, nights e giri di squillo, omicidi, microcriminalità ecc ecc, ma in questo forse aiuta la caratterizzazione quasi fumettistica del protagonista).

Ma soprattutto mi sono divertita a notare alcuni dettagli, tipo l'immigrata irregolare ed in pericolo, costretta a nascondersi, vivere di espedienti e furtarelli, dormire in rifugi di fortuna, che però ha sempre capelli puliti ed unghie lunghe con un french impeccabile. Ma si sa, la donna è femmina anche in latitanza. Cotale prodigio di eleganza riesce ad immobilizzare il nostro eroe tenendolo sotto tiro con ben due armi, farsi condurre in casa sua, spiegargli il suo piano e poi farsi beatamente un pisolino sul suo divano tenendolo sempre implacabilmente sotto tiro. Girl pow(d)er!

Oppure il kattivo, ke più kattivo non ce n'è, che picchia un poveraccio facendolo grondare sangue dal viso, e poi lo gambizza riuscendo con chirurgica precisione ad evitare anche solo un capillare. Ore ed ore di allenamento al poligono, immagino. E poi, quando il kattivone decide di tranciare la carotide al suo miglior acquirente (tanto è tempo di saldi), il morente, invece di affrescare la telecamera con fiotti di liquido similematico di provenienza similarteriosa, chiude pudicamente ed ermeticamente la ferita con le mani e muore in modo molto delicato.

Altro particolare incongruente è lo stile di guida delle forze di polizia: mai uno che usi le cinture (cosa che gli costa parecchi lividi in caso di brusche frenate) e spesso nemmeno le mani. Ma in fondo, questo è quasi realistico!

Alla fine, i buoni si ritrovano tutti salvi (anche se un po' contusi) per miracolo, rispettando il sottotitolo. Il cerchio si chiude. Attendo con ansia la seconda puntata!

domenica 18 gennaio 2009

BarBiturici e PsicoBar

Vi siete rotti della solita serata al bar, coi soliti amici, il solito drink, le solite chiacchiere? Non vi lamentate, un giorno li rimpiangerete! :)

Ma se intanto sentite che l'Acli di quartiere (con le sue interminabili discussioni su quale carta si sarebbe dovuta giocare nella terzultima mano per accaparrarsi re bello e primiera e le audaci sperimentazioni balistiche sul tappeto verde), o l’ultimo pub fighetto in voga al momento (pieno di pin-up e new dandies che si occhieggiano sorseggiando fashiondrinks e sgranocchiano microcazzatelle carestosissime) proprio non fanno per voi, e non avete abbastanza spirito imprenditoriale per aprire il vostro personal-bar, ci sono delle simpatiche alternative!

Considerando che si sta avvicinando il giorno più triste dell’anno, partirei dallo psycho-bar. Tranquilli, non è un locale dall'aria vagamente sinistra gestito da un tizio con la parrucca e una mamma terribile. Si tratta di un bar a tutti gli effetti, dove però le chiacchiere e, a volte, le confessioni non vengono ascoltate solo dagli amici, da casuali compagni di sbornia o da un barista paziente e comprensivo, ma anche da un vero e proprio psicologo che, invece di stendervi su un lettino, vi analizzerà mentre parlate da dietro un boccale di birra.

Se invece siete restii a farvi strizzare il cervello (oltre che il portafogli) mentre degustate un drink, non c’è problema: c’è il locale che punta dritto al cuore. Basta faticosi viaggi nella psiche ed introspezioni strazianti, l'avventore triste va al bar per sfogarsi! E allora, ecco a voi il bar-emotivo, o bar del pianto: facilitati magari da una sbornia triste o (per i casi davvero difficili) da una strofinatina con una cipolla, i clienti si radunano in un ambiente consono (pochi tavoli, luci basse, musica sentimentale, e pacchi di fazzolettini a iosa) e danno sfogo al loro spleen esistenziale senza imbarazzi o remore. Perché chi non piange in compagnia, o è un ladro o è mia zia!
Sembra che i crying-bar siano in voga in oriente, dove la manifestazione delle emozioni è sicuramente vissuta con più pudore e quindi si crea la necessità di trovare un luogo adatto per lasciarsi andare senza rimetterci l'onore. Comunque, uno che se la ride c'è di sicuro: è il proprietario del bar!

In realtà, queste “tendenze” sono spacciate come novità del 2009 ma le scarse informazioni reperibili in rete (soprattutto per lo psico-bar o il crying-bar) risalgono tutte a qualche tempo fa, e credo non abbiano avuto un successo strepitoso da noi. Del resto, lo psicologo al bar non credo serva a molto, anche perché di solito è un posto dove viene abbastanza facile lasciarsi andare a delle confidenze: sarà l'atmosfera, sarà il fatto che il barista ne ha viste/sentite talmente tante che non vi giudicherà (a volte nemmeno vi starà a sentire), sarà l'alcol che scioglie la lingua (ma attenti a non esagerare: quando è troppo, la intreccia pure)...

Migliore fortuna sembra avere un'altra moda da bar, quella del Karaoke: viene sempre dall'Oriente, ma in Europa si è poi evoluta in direzioni decisamente più stuzzicanti ed ora, dopo aver riempito i nostri bar di improbabili Celine Dion o Michael Bolton (ed accapponanti fonemi simil-inglesi), li fa risuonare di gemiti ed ansiti! Si tratta del porno-karaoke: mentre sul monitor scorrono immagini (rigorosamente insonorizzate) di amplessi bollenti, il pubblico si lancia in scatenati vocalizzi ed esilaranti doppiaggi. Per avventori spudorati (per i timidi, un alto tasso alcolico potrebbe aiutare).



* titolo preso da barbituricipsicobar.splinder.com

sabato 17 gennaio 2009

Rassegna Stampa Rissosa

Questi giorni fa davvero freddo, il che basta per far riemergere su tutti i media la tesi secondo la quale il riscaldamento globale sarebbe un bluff. Nonostante le smentite da parte degli scienziati, molti ci credono ed incominciano a contestare i vari progetti ecologici come il Protocollo di Kyoto. Anche Russia ed Ucraina ci credono, e infatti hanno deciso che i loro principali clienti (gli stati europei) possono benissimo fare a meno del riscaldamento, almeno finché non risolveranno la loro annosa querelle sul pedaggio da pagare per far passare il gas dell'una nei gasdotti che attraversano i territori dell'altra.
"Tra i due litiganti, il terzo starnutisce"

Intanto nel mondo cresce l'ansia per la sorte di migliaia di civili inermi intrappolati nella striscia di Gaza, mentre Hamas continua scriteriatamente a lanciare contro Israele provocazioni sotto forma di razzi ed Israele reagisce bombardando in modo massiccio ed indiscriminato, in stile vagamente biblico (muoia Hamas insieme a tutti i civili palestinesi). Dopo tre settimane, la macabra conta dei morti supera i 1000, vi risparmio la cifra relativa ai bambini, ed oltre 5.000 feriti. Quando arriverà la tregua, sarà comunque troppo tardi per la pace.
"Operazione Erode"

Di fronte alla tragedia in atto nella striscia di Gaza, i politici ed i personaggi pubblici italiani che fanno? Quello che gli viene meglio: polemizzano. Accuse pesanti sono state rivolte a Santoro, reo di aver preso le parti dei palestinesi durante una puntata di Anno Zero. Che coincidenza, anche dalle nostre parti basta esprimere solidarietà per le vittime civili per essere tacciati di anti-semitismo. Chissà se lo diranno anche di tutti coloro che oggi hanno partecipato alla marcia per la pace? Però almeno noi non ci minacciano di censura.
"Semantica o Semitica"

Solidarietà, rispetto e giustizia meritano anche le oltre 30 vittime sul lavoro che si sono registrate in Italia dall'inizio del 2009. Un dramma sminuito col nome "neutro" di morti bianche e di cui si parla troppo poco. Ma se i lavoratori del settore privato piangono, sicuramente non ridono quelli del settore pubblico, il cui ministro Brunetta promette di usare "il bastone e la carota". Migliaia di lavoratori nel panico, si teme che entrambi gli "strumenti di promozione" finiranno nello stesso solo posto. E farà male...
Citando Woody Allen, "non voglio raggiungere l'immortalità con il mio lavoro. Voglio arrivarci non morendo"


Cercando qualche buona notizia per controbilanciare queste pessime notizie, fortunatamente mi sono imbattuta in un evento più lieto: ha appena festeggiato l'ennesimo compleanno, è decisamente vecchio ma sempre uguale, mingherlino, bruttino, un po' storto eppure ancora sulla cresta dell'onda e fermamente intenzionato a rimanerci a tempo indeterminato! Chi è? O Braccio di Ferro o Giulio Andreotti, decidete voi.
"Perché è un bravo ragazzo..."

NB: in riferimento all'Operazione Erode, ci tengo a precisare che non sono affatto ostile agli Ebrei (anzi) e/o allo Stato di Israele, tantomeno sono a favore di Hamas. Sono semplicemente contraria ad ogni forma di guerra, e solidale con le vittime civili, da qualsiasi parte della barricata esse siano.


venerdì 16 gennaio 2009

Amanti della fotografia, audite!

Sabato 17 gennaio, alle ore 13.20 su Rai3, la trasmissione Mediterraneo ospiterà una serie di fotografie scattate da un'artista locale, Francesca Tilio di Jesi.
E' una persona intensa e particolare, come sanno tutti coloro che la conoscono e come si può anche intuire dalla molteplicità dei canali e dei media in cui esprime la sua creatività, fra cui le foto. La serie dedicata al "castello" di Pamukkale in Turchia era già stata ospitata su La Repubblica , e invito tutti i navigatori raminghi di passaggio in questo blog a darci un'occhiata.

Brava Fra, altro che Moira Orfei!

giovedì 15 gennaio 2009

Oceano Mare


Presa da un raptus, questi giorni mi sto rileggendo per l’ennesima volta i romanzi di Alessandro Baricco. E’ uno scrittore (e sceneggiatore, saggista, regista ecc ecc) controverso, amato da molti, assolutamente intollerabile per altri. La critica che più spesso gli viene rivolta è quella di essere uno autore “alla moda”, con uno stile lezioso, ruffiano e troppo egocentrico.

Io, senza alcuna velleità da opinionista o presunzione critica (ci mancherebbe altro), ho bellamente ignorato il saggista-regista-opinionista e mi sono dedicata semplicemente allo scrittore. E il suo è uno stile che mi ha conquistato dal primo libro che ho letto, Oceano Mare. Poi in rapida successione ho letto tutti gli altri, ritrovando sempre quella passione quasi da menestrello nell’inventare e raccontare storie, e nel farlo con uno stile quasi lirico nella scelta delle parole e dei ritmi, che spezzano e forzano il linguaggio quotidiano piegandolo a nuove sfumature di significato, a nuovi toni e nuove sensazioni.
È uno stile che fa assaporare le parole.

E si sente proprio il gusto primigenio del raccontare, nel tessere e poi spezzettare e poi riprendere trame che sembrano animate di vita propria e casuale, ed apparentemente seguono percorsi diversi e fortuiti dove sbandano, si intrecciano e si perdono, per poi sorprendentemente confluire tutte in una epifania in cui tutto trova un suo senso, addirittura una sua necessità, ma lieve, come in un sogno.

Il mio preferito fra i suoi romanzi è e resta Oceano Mare. Sarà che il mare (il mare vero ed il mare mito) mi affascina, sarà che ogni personaggio della Locanda Almayer sembra avere un eco, una risonanza nei miei pensieri, sarà che mi piacciono le poesie e le saghe, e questo romanzo partecipa di entrambe. Ecco, lo stile di Baricco mi fa pensare un po’ a quelle poesie piene di simboli e metafore, un po’ arcane, che leggi con meraviglia e che alla fine ti lasciano senza averti veramente svelato il loro significato (se davvero ne hanno uno), ma con la netta percezione di aver ricevuto qualcosa in regalo.

Davvero ci sono momenti in cui l'onnipresente e logica rete delle sequenze casuali si arrende, colta di sorpresa dalla vita, e scende in platea, mescolandosi tra il pubblico, per lasciare che sul palco, sotto le luci della libertà vertiginosa e improvvisa, una mano invisibile peschi nell'infinito grembo del possibile e, tra milioni di cose, una sola ne lasci accadere

sabato 10 gennaio 2009

Rassegna Stampa Raggelata



Buon anno a tutti! Sarà l'anno della grande crisi o della grande rinascita? Nessuno lo sa con certezza, a parte il nostro illuminato ed ottimista premier, per cui cerco con ansia delle indicazioni nelle news che ci propinano i media.

Indicazioni chiare che, almeno questa settimana, non sono riuscita a trovare. Però ho trovato pagine e pagine di informazioni molto molto interessanti, tipo che d'inverno c'è tempo brutto, fa freddo e al nord Italia nevica. Ma va? Inaudito! E infatti ci sono stati incredibili disagi, Milano è andata in tilt di fronte ad un tale inaspettato scherzo del clima, con il collasso dei trasporti e purtroppo perfino vittime. Ma il sindaco Moratti ha gelidamente rassicurato tutti: secondo lei, "Milano ha retto benissimo il confronto con altre metropoli europee, e se guardiamo a Marsiglia si è comportata meglio" (si, vabbè, Marsiglia è un tantino più a sud e sul mare rispetto a Milano, ma chissenefrega, mica possiamo sempre guardare a chi fa meglio di noi...), e la prossima nevicata l'affronteremo esattamente allo stesso modo. I milanesi ringraziano e stanno già barricandosi in casa...
"Neve-dremo delle belle!"

Bufera anche sul PD, che tra processi, scandali, intercettazioni e crisi interne sta passando davvero un brutto quarto d'ora. La Iervolino, dopo l'epidemia che le ha decimato la giunta, decide di spiegare agli elettori partenopei perché non si dimette, con una lettera aperta che sarà pubblicata sui maggiori giornali locali a spese del comune. Scommetto che gli elettori avrebbero preferito una cartolina...
"Comunicazioni dis-Servizio"

Restando in Italia, la Fiat si trova a fare i conti con l'inarrestabile spirito emulativo dei cinesi che stavolta hanno copiato la nostra Panda, chissà forse per cercare di salvare dall'estinzione i poveri plantigradi bicolori tanto amati dai bambini. A suo tempo la Fiat aveva citato in tribunale la Great Wall Motors, che costruisce e distribuisce la Peri (il clone della nostra utilitaria), ottenendo una sentenza di condanna ed il divieto all'importazione in Europa della vettura asiatica. I cinesi però non si sono lasciati scoraggiare e si sono rivolti ad un tribunale cinese che, toh che strano, li autorizza ora a vendere la Peri in tutto il territorio asiatico. Ma rivolgersi ad un tribunale internazionale no, eh?
"Kung-Fu Panda"

Peri-colo di identità clonate e rubate anche nel resto del mondo: la Befana, invece di dolcetti o carbone, ha portato una sgradita sorpresa agli utenti di Twitter, che la mattina del 6 gennaio si sono risvegliati sommersi da messaggi osceni, spam ed inviti a partecipare a bizzarre iniziative, inviati da svariate personalità "insospettabili". La causa: un attacco di hackers burloni, che sono riusciti a controllare ed usare gli account di "alcune celebrità di primissimo piano quali Barack Obama, Britney Spears, Fox News e altri ancora". La cosa che personalmente mi ha stupito di più, però, è il fatto che Britney venga immediatamente dopo Obama in una lista di celebrità di primissimo piano!
"Carbone per twitter"

"Per il cinema italiano spero che Gomorra vinca l'Oscar. Ma non penso che gioverà all'immagine dell'Italia nel mondo. Abbiamo già tante etichette negative": queste sarebbero state le parole di Fabio Cannavaro, il capitano della nostra nazionale di calcio, che hanno suscitato un vespaio di polemiche. Il giocatore si è difeso, dicendo di essere stato male interpretato (e dopo Berlusconi e Ratzinger, questo simpatico ritornello inizia a trovare favore anche fra gli sportivi).
"Contropiede al Difensore"

Oggi invece i media si occupano nel dettaglio della 9° edizione nostrana del Grande Fratello, che si caratterizzerà per una particolare attenzione all'ecologia e agli aspetti sociali: tra i partecipanti, infatti, ci saranno fra gli altri anche un ex clandestino, un sopravvissuto ad un fulmine, un imprenditore sciupafemmine ed un fornaio in cerca del vero amore, un non-vedente che lavora all'aeroporto di Fiumicino ed una hostess Alitalia, Daniela Martini, divenuta famosa per la lotta condotta per conservare il suo posto di lavoro (e visto che è nella casa, mi sa tanto che non ce l'ha fatta).
"Decollo o décolleté?"

* immagine trovata in carmicimicata e poi modificata

venerdì 9 gennaio 2009

Musica e sogni

Oggi proprio non riesco a smettere di canticchiare questa canzone, che mi ronza in testa da quando mi sono svegliata... Chissà secondo quali percorsi il nostro inconscio sceglie la colonna sonora dei sogni? Del resto, musica e sogno hanno lo stesso effetto: evitano le barriere della razionalità, e puntano dritto all'anima. Parafrasando Shakespeare (che si rivolterà nella tomba, poraccio), la musica è fatta della stessa sostanza dei sogni, e a me piacciono entrambi!



I am a one way motorway
I'm the one that drives away
then follows you back home
I am a street light shining
I'm a wild light blinding bright
burning off alone

it's times like these you learn to live again
it's times like these you give and give again
it's times like these you learn to love again
it's times like these time and time again

I am a new day rising
I'm a brand new sky
to hang the stars upon tonight
I am a little divided
do I stay or run away
and leave it all behind?

it's times like these you learn to live again
it's times like these you give and give again
it's times like these you learn to love again
it's times like these time and time again


(Foo Fighters, Times Like These)

giovedì 8 gennaio 2009

Dimmi dove ti siedi, e ti dirò... che ti trovi in UK

Credete che l'autobus sia solo un mezzo di trasporto?
Tz tz, quanto siete superficiali!

Lo psicologo Tom Fawcett approfitta dei tragitti sui famosi Double Decker Bus britannici per sondare la psiche dei compagni di viaggio: dopo lunghe osservazioni, è giunto alla conclusione che, quando ci sono molti posti liberi, le persone scelgono dove sedersi in base alla propria personalità.

Il "vigile" Fawcett, che evidentemente disdegna la nobile arte della pennichella ambulante, è convinto di aver così individuato 7 distinti gruppi di passeggeri: ad esempio, coloro che si siedono nei primi posti del piano superiore rivelerebbero una personalità aperta ed ottimista (o, secondo me, una certa predisposizione al mal d'auto...) mentre i passeggeri che scelgono l'ultima fila sarebbero dei ribelli che non amano intrusioni nel loro spazio (o, per quanto mi ricordo dei miei tragitti scolastici sebbene ad un piano solo, impenitenti copioni all'andata ed appassionati pomicioni al ritorno).

E chi, come me, potendo predilige sedere verso la metà? Audite audite, trattasi di personalità indipendenti, decise ed anche un po' solitarie visto che solitamente si dedicano a leggere oppure ascoltare musica. Eh beh...

Scendendo al piano basso, i passeggeri che si siedono vicino al conducente sono etichettati come ciarlieri e gregari (io aggiungerei anzianeggianti, e tendenti ad attaccare dei bottoni fenomenali ed illegalissimi col conducente di turno), mentre quelli che si piazzano nel mezzo sarebbero grandi comunicatori (mmm, se intende col cellulare ho presente il tipo). Coloro che si dirigono automaticamente in fondo sarebbero invece amanti del rischio (quale? Quello di farsi prendere dall'abbiocco e risvegliarsi al capolinea? Quello di viaggiare senza biglietto e ritrovarsi intrappolati dal controllore? Boh!) e in cerca di gratificazioni (perché i posti in fondo sono generalmente rialzati, cosa che li farebbe sentire più importanti). Mah...

Per ultimi, il ricercatore descrive i cosiddetti camaleonti, ossia coloro che non hanno un posto preferito e si sentono perfettamente a loro agio dovunque.

Anche se alcune cose sembrano azzeccate, ritengo che uno studio del genere abbia poco valore in sè (visto che lo psicologo si è basato esclusivamente sull'osservazione, senza nessuna verifica o controprova), e assolutamente nessuno in Italia, dove in genere gli autobus sono ad un piano solo e, nelle grandi città, talmente affollati da amalgamare tutti i passeggeri in un unico grande gruppo: quello delle formiche incazzate!


lunedì 5 gennaio 2009

ferie appena iniziate e già finite

Quest'anno ferie davvero corte, soprattutto nel nostro reparto sempre più prono al cospetto delle arcane ed esigenti divinità del fatturato: se non riusciremo a blandirle a dovere, la loro ira sarà terribile e ci scaglieranno contro funeste maledizioni, come la cassaintegrazione sempiterna oppure il supplizio della busta paga sfuggente.

Inspiegabilmente però, nel nostro austero ufficio oggi regnava una certa elusiva ilarità... probabilmente segno che le nostre povere menti umane stanno cedendo alla pressione del divino, oppure era il freddo che ci mandava in corto le sinapsi.

Non so, fatto sta che smuficchiando in rete sembra essere un fenomeno diffuso e con forme anche molto più eclatanti, forse collegato alla grande crisi globale dei mercati... o forse è solo che per sfangare un lunedì post-vacanziero a volte è meglio riderci su!


sabato 3 gennaio 2009

da un anno all'altro



il 2008 per me è stato un anno un po' rollercoaster: giorni piatti di lento arrancare nella quotidianità alternati a bruschi arresti o scivoloni emotivi rapidi ed inattesi, da togliere il fiato... A volte si sprofonda, a volte si sale, a volte si esita nella vertigine prima del tuffo: ci sta tutto, l'importante sarà essere contenti del prezzo pagato quando verrà il momento di scendere, almeno credo.
Ma ora smetto con queste riflessioni sul senso della vita, perché mi sto fabiovolizzando e la cosa mi turba!

Dell'anno passato voglio ricordare solo le cose migliori, alcune delle quali sono legate a questo blog ed alle persone che ho conosciuto badurlandomi qui (c'è della gratitudine fra le righe). Come memorandum (visto che, con l'avanzare del tempo, anche la demenza senile si avvicina a grandi pazzi), mi appunto qui le ultime in ordine di tempo.

- mi sono impicciata d'urbanistica senigalliese
- ho acceso una luce per il Tibet
- mi sono scoperta poeta minimalista
- ho votato con una molletta al naso!
- ho quasi vinto un concorso di bruttezza!
- ho lanciato una moda... spero tanto non sia una bufala!
- ho dipinto un sottopasso
- vi ho fatto paura
- ho iniziato a collaborare con VivereItalia
- ho vinto AC a backgammon, ma da grande esperta del gioco me ne sono accorta 45 minuti dopo
- ho rivinto a backgammon, sarà vera fama?
- Backgammon bad news: ho perso il Quillino contro Gaspa, attendo la rivincita!
- ho partecipato alla cena natalizia del bloggers, dove ho scoperto che Babbo Natale esiste e si veste di rosso bordato di ermellino perché è un comunistello radica-chic!
- ho consultato le stelle (e le stalle) per il primo numero del phamplet satirico 'L Rosp
- ho partecipato all'ultima Backgammoniade 2008, dove ho potuto ammirare il pregiato manufatto originale del Quillino 2008 definitivamente aggiudicato a Gaspa. Non resta che riconoscere la sconfitta ed allenarsi per il 2009!

Ed ora, l'agendina del 2009 è aperta!