martedì 26 maggio 2009

mi prendo una pausa dalle veline...

...e mi gusto la performance della signora Susan Boyle, inaspettatamente strappata dall'anonimato del suo villaggio in Scozia e proiettata fra le celebrità mondiali grazie ad una sorprendente esibizione canora.

Una donna che, secondo me, è vittima di una doppia discriminazione: la prima ovviamente quando, al suo apparire sul palco di Britains' got talent (un format tv inglese alla X-Factor), tutti l'hanno immediatamente bollata per il suo aspetto a dir poco sciatto, non nascondendo risa di derisione e incredulità, dalle teenagers del pubblico fino ai tre giudici della trasmissione. Ed è proprio la giuria ad aggiudicarsi il mio personale premio "Pozzanghera" per la grande profondità dimostrata: insomma, se vuoi fare la parte dell'esperto di musica (anche se, a dire il vero, non lo sono, nessuno dei tre) che capperina te ne frega dell'aspetto del musicista? Michel Petrucciani sembrava una bambola rotta, e allora? Ma peggio dei sorrisetti iniziali sono state poi le espressioni di incredula ammirazione non appena la babbiona sul palco ha iniziato a cantare: tutta una pantomima esagerata di bocche spalancate e sopraccigli inarcati, ad uso e consumo delle telecamere e dell'audience, per recuperare e calamitare lo sguardo di eventuali telespettatori distratti...
Stucchevoli!

La seconda discriminazione, molto più subdola e, passatemelo, decisamente più stronza, è quella in atto ora: tutti concordi ad esaltare l'incredibile soavità della voce di Susan, ma sempre e ancora in contrapposizione al suo aspetto. Ugly Susy non piace per la sua voce! Piace perché è brutta, zitella e trasandata, un caso umano, uno scorfano insignificante riscattato da un insospettabile talento musicale, la bella e la bestia tutto insieme.

Solo che, a guardarla bene, la signora Boyle non è affatto questa creatura insulsa: è una persona che è riuscita a superare un'infanzia difficile ed una vita frustrante senza perdere la voglia di mettersi in gioco, una donna che scherza sul fatto di non essere mai stata baciata, e che esce dal suo paesino per affrontare le luci della ribalta ben consapevole di non essere una bellezza e nonostante ciò col coraggio, anzi, la spudoratezza (in questa nostra società dove bellezza e giovinezza sono ormai i valori fondamentali) di non camuffarsi, senza nemmeno depilarsi le sopracciglia o tingersi i capelli. Susan sul palco, così com'è, con la sua voce che fa parte di lei tanto quanto la panzetta ed il doppio mento, a scherzare ed accennare 'o movimiento col bacino mentre tutti le ridono in faccia e buttare baci al pubblico adorante poi, senza soluzione di continuità. Ed è per questo che, anche se personalmente non sono una devota del bel canto e delle canzoni melodiche, Ugly Susan ha conquistato anche me: perché è una persona vera, ironica, audace, e sfacciatamente libera.
A prescindere dalla voce.


lunedì 25 maggio 2009

Rassegna Stampa Rivoluzionaria

Alcuni italiani iniziavano a convincersi di averle viste (e lette) tutte, ma non è così... i nostri rappresentanti politici si stanno dando da fare con notevole impegno per regalarci ogni settimana scoop e titoloni ad effetto.

Il dio Thot, patrono della scrittura e degli scriba, sta preparando un posto speciale al suo diletto, Silvio Berlusconi, che da mesi ormai ci sorprende e spiazza con le sue uscite, smentite, correzioni, omissioni e contraddizioni. Ora che anche la stampa internazionale e svariati cittadini italiani gli chiedono di chiarire i suoi rapporti col condannato Mills e con la giovane Noemi Letizia (cognome balzato agli onori della cronaca per due casi contemporanei ma totalmente diversi... tu guarda le coincidenze!) e altre veline (tanto ormai le vede ovunque), il Premier annuncia furibondo che è tentato di riferire in parlamento e fare chiarezza, ma non subito (carenza di inventiva???).
Per chi dubita della sua moralità, ecco una tentazione a cui non ha ceduto!

Ma la vera rivoluzione non riguarda le divinità passate, bensì i numi tutelari della democrazia italiana: dopo i continui attacchi alla libertà di stampa, alla Costituzione e alla Magistratura, adesso tocca al Parlamento. I cui scranni saranno sì indegnamente occupati, per buona parte, da capponi e tacchini che non rappresentano altro che i propri interessi, ma la proposta di epurare il Parlamento ed in particolare l'opposizione, tanto non è necessaria, per dare maggiori poteri al Premier mi puzza... mi puzza di olio di ricino!

E dopo la rivoluzione dello stato di diritto, ci sono le rivoluzioni di Brunetta e Gelmini. Il primo propone pene detentive per i dipendenti pubblici "furbetti" (mah, vabbè che ora nelle carceri c'è posto perchè l'indulto funziona, ma forse basterebbe semplicemente decurtare loro lo stipendio). La seconda invece sottopone le scuole pubbliche ad una dieta strettissima, talmente stretta che più che una prova costume qui si prospetta una prova di sopravvivenza! Per gli studenti maschi suggerisco le scuole private, che invece i fondi li hanno riavuti. Per le ragazze invece va bene così, che capiscano subito che la vita di una velina è piena di sacrifici. Alimentari...
Fatti non fummo a viver come brutti!

Davvero brutta, bruttissima invece è la situazione degli sfollati in Abruzzo: ad oltre un mese dal sisma la popolazione è tuttora provvisoriamente ammassata nelle tendopoli rese invivibili dalle condizioni climatiche e dalla promiscuità, mentre i più fortunati sono alloggiati in albergo ma dovranno lasciarlo presto se la loro abitazione non è totalmente da demolire. Ma ancora non si sa nulla, non si è visto un soldo, i rifiuti si accumulano ai detriti, la gente è prigioniera dei campi profughi e la terra continua a tremare e demolire quello che era ancora in piedi. Mentre lo Stato e i vertici della Protezione Civile si occupano dei grandi del G8, gli aquilani si rimboccano le maniche.
Chi fa da sé fa sicuramente prima!

Napolitano, in visita in Sicilia per commemorare Falcone e Borsellino, poteva cogliere l'occasione per difendere con fermezza lo Stato e la Legalità. Invece, preferisce esortare i politici a non distrarre i fondi destinati al Mezzogiorno. Eh beh, si sa, in Italia è così: ti distrai un attimo e zacchete...

Ah, dimenticavo, cosa fa l'opposizione nel frattempo? Litiga e si prende le colpe di tutto quello che non va... Meno male, almeno qui di rivoluzionario non c'è proprio niente!
Hasta la futilità, siempre!

***
PS: dimenticavo, vignetta di zurumpage, suggerita dalla mamma...

mercoledì 20 maggio 2009

the ultimate Facebook: yes, no, maybe?



Lo so: avevo detto che non l'avrei fatto... lo so: dopo tanti bei discorsi sulla privacy, il copyright, il vero valore dell'amicizia ecc ecc... Ah no, questo l'avevo già scritto... ok, ricomincio!

Dopo tanto ponderare, ho finalmente deciso di iscrivermi a libro-di-facce per due motivi: innanzitutto, per criticare (nell'accezione etimologica del verbo) una cosa, bisogna conoscerla. E poi... dovevo assolutamente diventare fan dei Velvet Plagues e dell'Ispettore Scaloni!

Quindi, placata la prima urgenza feticistica di ossequio e devozione nei confronti dei succitati, sto muovendo i miei primi passi nella grande comunità faccialibraria ma già mi sembra evidente che si tratta di una specie di grosso groooosso condomìnio, i cui inquilini alleviano la noia esistenziale facendosi gli affari degli altri. E, proprio come in un condomìnio, c'è chi spia i vicini per pura curiosità e chi invece prova un reale interesse, ci sono quelli con cui diventi davvero amico e quelli di cui invece non t'importa nulla ma devi avere fra i contatti per "questioni diplomatiche", quelli che organizzano feste e altri che organizzano comizi per grandi o piccole cause, quelli che attaccano bottone con tutti, quelli riservati, quelli modesti e anche quelli molesti!

Tutto normale quindi? Non proprio: il condomìnio-di-facce presenta due grandissimi problemi, uno di privacy ed uno di copyright e sicurezza.

Per quanto riguarda il primo, sembrerebbe tutto abbastanza ovvio: a seconda delle finalità e delle priorità personali, gli iscritti si dedicano ad iniziative socio-cultural-politiche di vario genere oppure al puro cazzeggio o pettegolezzo. Ognuno è libero di scegliere lo stile di utenza ed il livello di coinvolgimento personale che preferisce, inserendo la quantità di informazioni private che ritiene opportuno divulgare. Tuttavia, la grandissima popolarità di Facebook fa sì che venga comunemente usato anche da chi non ha dimestichezza né con internet né con i vari servizi di messaggistica e chat, forum, blog, o social networks: ogni giorno FB registra 600.000 nuovi iscritti, ed è probabile che parecchi di loro siano assolutamente inesperti ed impreparati ai possibili rischi connessi ad un uso non consapevole di internet & co. Una comunità virtuale segue più o meno gli stessi meccanismi e le stesse dinamiche interpersonali che sottendono quelle reali, ma l’infinita potenzialità di internet può aumentarne la diffusione (e le conseguenze) a dismisura. In FB, come in qualsiasi interazione personale in ambito 2.0, quello che è privato assume immediatamente ed irrevocabilmente un carattere pubblico e non si tratta solo del fatto che "verba volant scripta manent": tralasciando gli ingenui che pubblicano briosamente dettagli sulla propria vita privata e poi si ritrovano "sputtanati" a livello globale (e magari lasciati dal partner o licenziati in tronco), le violazioni della privacy possono coinvolgere anche internauti più "navigati" ed accorti, a causa del comportamento superficiale di altri. Con la quantità enorme di utenti che inseriscono dati ed informazioni in modo indiscriminato, può succedere a chiunque di ritrovarsi, ad esempio, a fissare inorriditi alcune vecchie foto che ci immortalano in momenti da dimenticare, consegnate da qualche sconsiderato all’occhio impietoso non solo di amici comuni, ma anche di perfetti sconosciuti che risalgono come salmoni la corrente che li collega agli amici degli amici degli amici degli amici e così via.

Il problema della privacy quindi coinvolge tutti gli iscritti a FB, anche se non può essere direttamente imputabile alla creatura di Mark Zuckerberg (che tuttavia pecca di scarsissima chiarezza a questo riguardo). Oltre ad esigere dai propri contatti la necessaria tutela dei dati che ci riguardano (chiedendo ad esempio che vengano tolti commenti, tag o foto non desiderati, e magari dando loro qualche dritta su netiquette ed uso consapevole di internet), gli utenti di FB che vogliano proteggere la propria sfera privata possono modificare le impostazioni in modo da secretare i dati principali e/o la rete di contatti, non comparire nei risultati di ricerca (interni o esterni a FB) e/o limitare l’accesso solo a specifiche categorie di contatti per tutte o alcune aree.

Facebook non è esattamente user-friendly in questo aspetto, perché non rende facilmente individuabili le istruzioni in merito: per chi non è abituato a “smanettare” un po’ con il pc, trovare e decodificare le informazioni necessarie per configurare il proprio account può essere difficoltoso. Fortunatamente, internet sopperisce ampiamente alle lacune di FB, basta fare una ricerchina: per chi fosse interessato, segnalo questa brevissima guida molto semplice e chiara.

Condòmino configurato, condòmino salvato? Solo a metà, resta comunque il secondo aspetto "pericoloso" di Facebook: l’amministratore condominiale! Figura sfuggente e dalle motivazioni ambigue che però esaminerò la prossima volta, ora non posso, devo assolutamente loggarmi su FB e fare il test per "che razza di cane sei", e prima o poi ci metterò pure la fotina... maybe!


martedì 19 maggio 2009

Rassegna Stampa Ristretta


Periodo tosto e fitto di impegni, la mia agenda è in crisi ed ho pochissimo tempo a disposizione per badurlamme su internet, ma ci sono anche pochissime nuove notizie questa settimana ed il tema portante è sempre la crisi. Crisi nei rapporti con l'estero (e con l'extracomunitario), crisi economica, crisi culturale. Insomma, crisi generale.

Si parte dal vivace dibattito fra l'Alto Commissariato dell'ONU per i Rifugiati e l'Italia in merito alla cacciat... ai respingimenti indiscriminati dei migranti: il primo critica i nostri metodi, chiedendo di riammettere almeno i rifugiati politici. La nostra difesa è affidata al ministro apposito, quel fine oratore di La Russa, il quale afferma che l'UNHCR "non conta un fico secco", rivela un "atteggiamento disumano e criminale" ed ha torto marcio perché "nessuno è stato rimpatriato contro la propria volontà". Di fronte alle reazioni stupefatte dell'ONU e dell'agenzia umanitaria, interviene il mite Gasparri per smorzare un po' i toni: l'ONU ha tutto il diritto di intervenire, tanto noi "ce ne freghiamo" e "non accettiamo lezioni di democrazia da nessuno".
Quando si dice l'arte della diplomazia!

Gli italiani intanto iniziano a pensare seriamente di migrare anche loro verso un qualsiasi altro paese OCSE, per cercare di risollevare un po' lo stipendio che ci vede al 23° posto in un elenco di 30 nazioni. Gli imprenditori hanno un bel dire agli operai di stare tranquilli, Governo e opposizione sono d'accordo sulle colpe, fatto sta che l'Italia è sempre e ancora il fanalino di coda nelle manovre anti-crisi e i lavoratori sono obbligati a schierarsi in una guerra fra poveri che non ci porterà molto lontano.
"Come sa di sale lo pane altrui e come è duro calle lo scendere e il salir per l'altrui scale!"

Nel frattempo sua smemoratezza Berlusconi, oltre a non ricordarsi in una sola settimana di aver candidato veline, frequentato minorenni, dichiarato in miglioramento una crisi prima sempre negata, litigato con Tremonti per i fondi fantasma destinati all'Abruzzo e con Ancelotti per il mancato scudetto, eccetera eccetera, ora dichiara di "non avere notizie di critiche della CEI" (forse perché le notizie da rendere note le decide lui) e di essere saldamente "contro la xenofobia". Forse, al pari di Bossi, non sa cosa esattamente significa, o forse, visto le continue amnesie, dovrebbe iniziare ad assumere dosi massicce di fosforo (e lasciare perdere altri possibili medicinali): vabbè che dichiara di avere la gagliardia di un ventenne (e forse così si spiega l'età delle ragazze di cui si circonda), ma in fondo non è mica Dio!

Ultima notizia dedicata alla scuola: mentre anche gli esami di terza media diventano un rebus, e le scuole pubbliche subiscono nuovi tagli a favore di quelle private, a Torino si registrano scontri fra le forze dell'ordine e gli studenti che manifestano in occasione del summit fra rettori. Gli studenti, armati di pericolosissime uova marce e paragonati dal morigerato Bondi a estremisti terroristi, sono stati oggetto di "cariche di alleggerimento". Speriamo non li alleggeriscano anche di qualche litro di sangue come accadde al Bolzaneto.
E' vero che ne ferisce più la penna che la spada, ma il manganello sa essere molto diretto!

martedì 12 maggio 2009

Rassegna Stampa Razzista

Cattivi noi italiani? Nooo, ma come vi salta in mente, ma chi lo dice? Noi italiani siamo brava gente, tutti anima e core, dai grandi valori etici e sempre pronti a dare una mano. Anche se a scorrere le notizie della scorsa settimana, qualche dubbio viene...

Un esempio? Gli eredi della destra non perdono occasione per distanziarsi dal fascismo e professano rammarico e dolore per quello che subirono gli ebrei. Ultimo è stato Alemanno che, ancor fresco di polemica sui saluti fascisti e dopo aver fatto proiettare il discorso di guerra di Mussolini durante la festa della capitale, dichiara ora "con assoluta fermezza" (e con grande coerenza) che gli italiani respingeranno "qualsiasi segnale di rigurgito ai nostri giorni di odio verso l'altro".
"Spezzeremo le reni all'odio!"

I suoi colleghi al Governo hanno semplificato il messaggio ai minimi termini, visto che ora si dedicano "con assoluta fermezza" a respingere l'altro tout-court: non si tratta mica di esseri umani in fuga da guerre civili e torture, e riportarli al punto di partenza li pone al riparo da ogni rischio, quindi che importa se il resto del mondo ci biasima?
"Respinti al mittente"

Anche se qualcuno dei militari impegnati nell'azione la trova un po' repellente più che respingente, Berlusconi dichiara che rispedire in Libia i migranti non è uno scandalo... Del resto, cosa lo è ormai per lui? Maroni invece si autoelogia sparando cifre assolutamente a vanvera, tanto per lui 100 o 1000 extracomunitari non fanno differenza. Vivi o morti...
"Caron dimonio, con occhi di bragia, loro accennando, tutte le raccoglie"

E dopo aver respinto gli immigrati clandestini, vediamo di sistemare anche quelli, regolari o no, già presenti in Italia: dopo le ronde-fai-da-te, i medici-spia, i presidi-spia, i portinai-spia, ecco ora i controllori-kapò! Rosa Parks è apparsa in sogno al leghista Matteo Salvini, istigandolo a chiedere carrozze della metro riservate ai soli "milanesi per bene". La perfida afroamericana sperava così di far emergere un nuovo Martin Luther King in grado di riportare diritto ed uguaglianza nel nostro paese. Non aveva però tenuto conto della difficoltà di definire l'identità milanese, né del fatto che gli esclusi sono d'accordissimo a lasciarli chiusi dei loro vagoni riservati!
"Ku Klux Kretinate"

E l'opposizione? Invece di proporre un'alternativa che permetta di regolare i flussi migratori in modo umano ma anche razionale, si ammanta di sacro sdegno e cionciona di strumentalizzazioni orride e disgustose, diritto, leggi, convenzioni, scivolamenti verso la barbarie e rigurgiti fascisti, dopodiché una bella azzuffata interna tanto per far capire al Governo che non ha nulla da temere!
"Politica o Accademia?"

Resta solo Santa Romana Chiesa che, sempre più scocciata dalla propensione di alcune nostre personalità di spicco a dare il cattivo esempio, decide di intervenire bacchettando il Governo e facendo notare che l'Italia è già una società multietnica, e non basta certo una smentita per cancellare questa realtà.
In fondo, il buon samaritano era un extracomuntario...


giovedì 7 maggio 2009

Brinda con papi!

una risata li seppellirà? magaaaaaaaari!



(per altri fotomontaggi, cliccate qui)

Marco Travaglio indaga sulle notizie scomparse


Ieri sera ho assistito alla conferenza di Marco Travaglio a Fano.
Titolo eloquente: "La Storia è maestra ma nessuno impara mai niente".

Visto che la conferenza trae spunto da Promemoria, nel quale ripercorre gli avvenimenti salienti ed esplora la continuità fra la Prima e la Seconda Repubblica, credevo ci avrebbe fatto una analisi della situazione presente partendo dal passato e mostrando come certi avvenimenti sono in realtà la naturale conseguenza di processi e atteggiamenti che hanno segnato e continuano a connaturare la politica e l'informazione in Italia. Invece Marco fa il percorso inverso, partendo dal declassamento dell'Italia a paese parzialmente libero per quanto riguarda la libertà di stampa e dimostrando come si sia arrivati a questo poco invidiabile status grazie ad una continua opera di mistificazione ed elusione delle notizie da parte dei nostri mezzi d'informazione.
Se una Nazione non ha libero accesso alle informazioni, non ha Storia e non può apprendere nulla nemmeno dal proprio recente passato.

Travaglio, appena rientrato in Italia da Berlino dopo aver ricevuto proprio il premio per la libertà di stampa, si lancia in un attento esame delle "notizie scomparse" con grande completezza di argomentazioni ma anche con la sua ironia lucida e feroce che rende piacevolissime le oltre due ore e mezza passate ad ascoltarlo. Moltissime le risate che hanno accolto i suoi ritratti dei politici ed editori più potenti d'Italia, con Marco costretto più volte a confermare che non si sta inventando nulla ed è tutto vero (ma si sa, la realtà italiana sa essere incredibilmente assurda); moltissimi anche gli applausi, il più scrosciante dedicato ai morti del terremoto in Abruzzo, che meritano il rispetto della giustizia, non quello fasullo di chi vuole evitare inchieste approfondite sulle responsabilità di questa tragedia.

Partendo dal nostro declassamento a paese semi-libero, Marco dimostra come i mezzi di informazione italiani siano totalmente asserviti ai poteri forti della politica e dell'economia, al punto da passare sotto silenzio notizie che, in qualsiasi altra democrazia, susciterebbero un vespaio di indagini giornalistiche e polemiche. Quando ciò non è possibile, le notizie vengono "addomesticate" tralasciando quanti più particolari possibili ed evitando approfondimenti e contraddittori.

Esempio attualissimo ne è il divorzio fra Silvio Berlusconi e Veronica Lario: una notizia troppo grossa per essere occultata, anche perché la ex-First Lady ha parlato per prima alla stampa rendendo pubblica sia la sua decisione sia due gravissime motivazioni: "non posso stare con un uomo che frequenta minorenni" e "una persona che non sta bene". Praticamente dice che suo marito a 75 anni suonati frequenta ragazze minorenni ed ha seri problemi di equilibrio mentale. Siccome suo marito è anche il capo del nostro Governo, tali affermazioni hanno rilevanza nazionale e pubblica, non più solo privata.

In casi simili (ricordate Monica Lewinski?), nel resto del mondo democratico i media hanno subito analizzato le vicende, dedicando loro interviste, dibattiti, indagini approfondite, andando a cercare tutte le persone coinvolte. Da noi, invece, tutti i mezzi d'informazione sono concordi nell'invitare al rispetto della privacy del nostro Premier (perfino testate che hanno fatto del gossip più becero la loro fortuna); i vari TG nazionali, sia Rai che Mediaset, liquidano la notizia in pochi secondi, senza citare le motivazioni e dando invece spazio alle parole del Premier che ipotizza l'ennesima congiura delle sinistre ai suoi danni; lo stesso Berlusconi prima chiede di essere lasciato solo col suo dolore privato, poi si reca a Porta a Porta dove esprime le sue considerazioni senza nessun contraddittorio, nonostante la presenza di giornalisti ed editori.

Marco Travaglio smonta l'ipotesi della congiura politica: i rappresentanti della sinistra stanno facendo esattamente quanto richiesto dal cavaliere, gettando acqua sul fuoco in nome della privacy. Citando una battuta di ElleKappa, ma quale opposizione, chiamiamoli diversamente concordi!
In realtà tutto è nato e si basa sulle dichiarazioni delle singole persone coinvolte, dalle parole di Veronica a quelle Noemi che si vanta delle sue frequentazioni col papi, fino alle "veline" infuriate per essersi viste bruscamente depennate dalle liste elettorali nonostante le promesse del Premier.

L'attenzione deve essere riportata sul fulcro della questione: i media italiani dovrebbero chiedere e verificare se il nostro Premier sia una persona adatta al suo ruolo. Se i mezzi di informazione non fanno informazione, ma si limitano a dare risonanza alla voce del potere, non servono più a nulla. La libertà di stampa si valuta in merito alla possibilità di indagare sul e criticare il potere, non certo quella di farsene portavoce (sempre possibile, anzi assai richiesto, anche nei peggiori regimi dittatoriali). Quando in Italia si leva qualche voce di critica al potere, subito viene messa a tacere oppure viene svilita adducendo motivazioni falsamente moralistiche che sviano l'attenzione dal vero problema (non sta bene ficcare il naso in un divorzio, non sta bene criticare la protezione civile durante un'emergenza, ecc ecc).

Un caso drammaticamente esemplificativo di questa mancanza di libertà è stata la denuncia di Annozero al fin'ora sconosciuto comitato di vigilanza etica della RAI (altro scroscio di risa incontenibile da parte del pubblico) per aver osato criticare la Protezione Civile, e la sospensione di Vauro per una vignetta che esplicitamente accusava il piano casa proposto dal Governo. Dopo di loro, anche Report viene deferito al comitato etico per un'inchiesta sulla social card.

Negli USA, la cattiva gestione dell'emergenza Katrina da parte dell'amministrazione Bush è stata aspramente criticata quando ancora l'uragano stava rombando sopra New Orleans, ed è stata uno dei motivi principali di perdita di consenso dell'allora Presidente. In Italia, aver osato accusato di inefficienza la Protezione Civile che, dopo mesi e mesi di scosse sismiche in costante aumento per frequenza ed intensità, non aveva provveduto né ad effettuare sopralluoghi o verifiche di stabilità né a preparare un piano di emergenza né ad allertare la popolazione, è stato assimilato ad un offesa sacrilega nei confronti delle vittime. Vittime che avrebbero bisogno di giustizia, non certo del costante pellegrinaggio dei vari politici che stanno usando la grande ondata emotiva suscitata dalla tragedia per un loro show mediatico, lasciando i responsabili impuniti.
Ma non è il terremoto che uccide: sono le case fatte con la sabbia, sono le mancate verifiche, sono i permessi facili ed i condoni. In Italia non esistono tragedie inevitabili, come pure non esistono alluvioni o altri veri cataclismi naturali: quello che uccide (o ferisce o danneggia) la popolazione è la cultura dell'illegalità, del mancato rispetto delle regole e dell'impunità.

Il modo migliore per mantenere lo status quo e delegittimare i critici è renderli dei "mostri" agli occhi della gente, far credere all'audience che si tratti di persone che disprezzano le più elementari norme etiche e morali. Esattamente quello che si è cercato di fare, ad esempio, con Genchi, DeMagistris e Clementina Forleo: giudici, magistrati e collaboratori che stavano portando alla luce i rapporti illegali fra economia e politica e per questo sono stati oggetto di una vera campagna di disinformazione e diffamazione. Ora che i vari gradi di giudizio hanno invece confermato che le loro attività erano corrette? Silenzio stampa.

Secondo Travaglio, la cosa più triste di questo Truman Show è che non si può parlare di complotto ordito dalla stampa, perché manca l'intelligenza e la capacità di organizzare un piano complesso per imbavagliare l'informazione. Lo prova il fatto che i media non riescano a controllare tutte le diramazioni dell'avvenimento da nascondere, e si trovino costretti a fare dei veri e propri slalom fra le notizie, pubblicandole quasi di nascosto in poche righe quando proprio vi sono costretti. Secondo Travaglio, si tratta in realtà di una specie di autocensura, dovuta alla furbizia ed al servilismo dei media nei confronti del potere.

La conferenza si conclude con l'annuncio di un nuovo giornale, a cui stanno pensando Antonio Padellaro assieme allo stesso Travaglio ed i colleghi di VoglioScendere, e l'invito a tenersi in contatto tramite il loro sito (ahhh, la libertà d'informazione corre sulla rete, almeno per ora) per verificare se/come sarà possibile attuare questo progetto.
Intanto, esaustivi approfondimenti dei temi trattati da Travaglio durante la conferenza si possono trovare proprio nei vari post sul loro blog.
Stay Tuned!

lunedì 4 maggio 2009

Rassegna Stampa Ristorante

Viste le numerose abbuffate del periodo, tra picnic, matrimoni, cerimonie e quant'altro, e considerando le "gustose" notizie della scorsa settimana, questa volta la rassegna stampa ve la servo così (meglio tardi che mai)!

ENTREE: Antipasto di Dittatura
Il Governo annuncia le persone individuate dal Premier come prossimi nuovi Ministri o Viceministri, dimenticandosi però che questa funzione, come prescritto nella Costituzione Italiana, spetta al Presidente della Repubblica. Ancora, perlomeno. Qualcuno deve aver fatto notare lo strappo all'etichetta, perché immediatamente è arrivata la smentita: Berlusconi non avrebbe fatto alcun nome (chissà, li trasmette per telepatia? o magari usa le foto segnaletiche!), anzi chiederà subito un appuntamento a Napolitano per definire le nuove nomine. Se chiama anche Ratzinger, potrebbe approfittare dell'occasione per eliminare queste vecchie pastoie costituzionali ed auto-incoronarsi sovrano d'Italia, seguendo l'esempio di un altro personaggio politico dello stesso "livello" a cui già, del resto, lo paragona chi lo conosce bene. Se posso dare un consiglio, meglio aspettare dopo il 5 maggio, però!

PRIMO: Linguine alla Puttanesca
Attenzione, si tratta di un piatto molto piccante, servito dalla nostra ormai ex First Lady all'ormai altrettanto ex consorte. La signora Veronica Lario, che già in passato aveva chiaramente fatto capire di non digerire affatto certi stuzzichini hot del marito, ha reso nota la sua intenzione di abbandonare il desco familiare dopo che Berlusconi ha prima annunciato la candidatura alle Europee di veline e soubrettes per poi presenziare (e con un regalo sontuoso) alla festa di compleanno di una ragazzina appena maggiorenne che lo chiama papi. Ma che c'è di male? Del resto Berlusconi è il più amato fra i genitori e la sprovveduta Veronica si è lasciata traviare dalla stampa sobillata dalla sinistra. Evidentemente, la signora Lario preferisce leggere i giornali piuttosto che parlare al marito... Ma l'identica reazione della Fondazione Fini sulla possibile candidatura delle veline come si spiega?

SECONDO: Porcate in Agrodolce
Lo so, il maiale non è esattamente l'animale più in voga in questo momento, ma come altrimenti definire il cosiddetto decreto salva-manager, che esonera i rappresentanti delle imprese da ogni responsabilità negli infortuni o nelle morti bianche? Oppure la modifica della legge anti-racket, che esonera gli imprenditori titolari di appalti pubblici dal denunciare eventuali estorsioni e tentativi di infiltrazioni mafiose? E mentre si cerca ancora invano di far abolire le Province, per risparmiare e razionalizzare le risorse pubbliche, la Regione Sicilia si prepara ad approvare 500 nuovi dirigenti: davvero una grande abbuffata!

CONTORNO: Insalata Abruzzese
Non c'è occasione pubblica in cui non venga menzionato l'Abruzzo, non c'è personaggio politico o pubblico che non si rechi in pellegrinaggio fra le macerie. Grandi, grandissime promesse, ma al momento pochi fatti ed inizia a serpeggiare una certa irritazione fra gli sfollati, costretti oltretutto a subire ulteriori disagi dovuti alle misure di sicurezza per le visite del potente di turno. E intanto la terra continua a tremare, anche se oramai nessuno in Abruzzo è più sicuro della reale intensità delle scosse.

FRUTTA: Mango Se Me Paghi!
Si tratta di un tipo di frutto esotico, noto anche come "Ma Mango A Pagamento", che cresce in Kenya solo in certi periodi, quando spirano forti venti di guerra. Lo coltivano le sagge donne africane, che lo propinano in dosi massicce ai loro uomini per convincerli che chi fa la guerra non ha le necessarie energie per fare anche l'amore. La distribuzione del frutto, dalle proprietà calmanti e rinsaventi, viene effettuata indiscriminatamente da tutte le donne, single, sposate, vedove e persino prostitute. Make love not war! Sennò, mango per sogno!

DOLCE: Zabaione Magistrale
Dopo tante amarezze, finalmente una buona notizia per i magistrati italiani: sia Luigi De Magistris che Clementina Forleo sono stati prosciolti dalle varie accuse e riabilitati. I comunicati dei media sono decisamente scarni ma si sa, meglio non eccedere con il dolce, soprattutto quando si è a stretto regime (dietetico).

et voilà, il pranzo è servito... Burp!