giovedì 27 agosto 2009

Art Attack ad Ar(t)cevia

In queste afosissime serate agostane, la subdola tortura delle zanzare (che hanno invaso la mia dimora dimostrandosi resistenti ad ogni arma di sterminio) cospira con la nube di umidità monsonica che staziona ormai permanentemente nel mio soggiorno per cacciarmi fuori dai miei possedimenti a cercare refrigerio ove possibile.

Vorrei partire ma, data la drammatica carenza di soldi (ricevere lo stipendio a cadenze bimestrali inizia ad innervosirmi), la tanto vagheggiata crociera lungo i fiordi della Norvegia resta ben chiusa nel mio cassetto, assieme al progetto di vincere il Nobel per la Letteratura prima dei 35 anni, sfornare subito dopo due gemelli sanissimi bravissimi e bellissimi tornando inoltre più in forma di quanto io sia mai stata, ricevere la notizia di essere l'unica erede di un vecchio prozio miliardario (beh, almeno è più probabile che non vincere al superenalotto), e scoprire il metodo per attivare le sinapsi dormienti del cervello con conseguenti superpoteri (da usare ad esempio per pulire, cucinare e depilarmi con la sola forza del pensiero). Vabbè, il cassetto è capiente e poi ci sarebbe anche tutto il comparto hot, ma vi risparmio.


martedì 11 agosto 2009

Come ti manipolo il sondaggio

Avviso ai naviganti: trattasi di post estremamente futile, autocelebrativo e fuorviante. E' consigliata l'astensione alla lettura per tutti coloro che credono che un blogger abbia il diritto di scrivere solo cose serie e impegnate.

Fatte le dovute premesse, vi linko la denuncia del noto blog Piovono Rane, che segnala una clamorosa svista causata dal "trappolone del sondaggio estivo": praticamente, molti giornali e blog hanno preso per buono e rilanciato in un inarrestabile tam-tam mediatico il risultato di un sondaggio che, analizzato più approfonditamente, si è invece rivelato inesatto e fuorviante. Seguite il link se volete sapere di che si tratta.

Potrei usare questa rivelazione per invitare, come fa Gilioli, ad avere più spirito critico e a non dare sempre tutto per scontato, soprattutto se si ha intenzione di fare informazione.

Potrei usarla anche per ridicolizzare lo stato dell'informazione in Italia, talmente superficiale che persino telegionali e quotidiani nazionali non fanno un minimo di ricerca prima di divulgare qualsiasi notizia.

Potrei! Invece ne approfitto per segnalarvi che questo blog, signori miei, si vanta di propinarvi da ormai quasi due anni dei sondaggi inediti, assolutamente inutili e che potete storpiare e rilanciare come meglio volete. Quindi che aspettate? Lanciatevi subito nel nuovo sondaggio sulle sagre estive, che trovate nella barra di destra.

Votate, votate e chi lo sa, magari un giorno con il vostro contributo qualcuno di questi sondaggi potrà essere citato a sproposito da qualche telegiornale ;)

Programmazione TV: HORROR...

Senza riprendere in esame la situazione dell'informazione pubblica televisiva in Italia (che sennò non finisco più, e poi c'ho il richiamo del cazzeggio estivo che mi distoglie), vorrei esprimere il più generale senso di orrore che mi coglie se mi azzardo ad accendere la TV: il solito riciclaggio di vecchiume e riempitivi di indubbio gusto (nel senso che indubbiamente fanno pena), la jettatrice in giallo, l'ispettore mannaro divorapanini, tristissimi amarcord di spezzoni di supervarietà, altrettanto tristi telenovelas e il meglio dei flop al botteghino delle passate stagioni... Mio Dio, la programmazione estiva della TV pubblica è più trita e ripetitiva della rotazione dei video su MTV!!!

Però l'autunno è alle porte, ed i reality stanno affilando le unghie per ghermire l'audience (e stracciarle l'anima). Uno ha giocato d'anticipo, per accaparrarsi i pochi stanchi spettatori che resistono al caldo e alle zanzare inchiodati ai divani: rullo di tamburi! Signore e signori, ieri è iniziato Celebrity Bistury, condotto da nientedimenoche Elisabetta Gregoracci, la casta soubrette nostrana nota come colei che ha portato all'altare nonno Flavio Sciupafemmine Briatore e già protagonista di Vallettopoly, reality giudiziario che si è aggiudicata a colpi di baciny (intimy).

lunedì 10 agosto 2009

Secessione nelle Marche

Eh sì, non bastava quell'assurdità economico-politica di San Marino: ora ci si mettono pure quegli skizzinosi dei comuni dell'Alta Valmarecchia (Casteldelci, Maiolo, Novafeltria, Pennabilli, Sant'Agata Feltria, San Leo e Talamello), che si sono staccati dalle Marche per unirsi all'Emilia Romagna. Il passaggio è stato richiesto con un referendum popolare che ha visto oltre l'80% di consensi, ed ora altri due paesi (Montecopiolo e Sassofeltrio) stanno cercando di seguire lo stesso iter, mentre in altri comuni della zona il referendum è fallito.

Non sono serviti né il riconoscimento della peculiarità della zona con l'istituzione della Comunità Montana (e relativi benefici) né il protocollo di collaborazione fra le regioni Marche ed Emilia Romagna proprio allo scopo di "trovare sempre più adeguate soluzioni alle esigenze di un territorio complesso”: loro nelle Marche proprio non ci vogliono stare!

Personalmente non me ne frega una beneamata cippoletta se l'Alta Valmarecchia si sente più romagnola che marchigiana (e perché non toscana, allora?): può fare tutte le secessioni che vuole ma tanto geograficamente resta sempre dov'è, e se voglio farmi un giro da quelle parti non mi chiederanno mica il passaporto!

Però sono curiosa di capire quali motivazioni spingano 7 comuni a smuovere mari monti e confini non dico per diventare indipendenti, ma solo per passare da una regione all'altra. Se l'Emilia Romagna godesse di statuto speciale potrei capire, visti gli indubbi vantaggi economico-fiscali, ma non è così, per cui ho deciso di documentarmi un po'.


sabato 8 agosto 2009

Pulizie e Sindrome di Diogene

Sti giorni che finalmente ho un po' di tempo per me ne sto approfittando per fare pulizia, a molti livelli: dalla faticosa esplorazione delle varie ere geologiche di vestiti via via depositati dal susseguirsi delle centrifughe su un sempre più gemebondo asse da stiro al laborioso riassestamento di equilibri più personali.

In questa colossale opera di riordinamento, riforma e ristrutturazione, ho scoperto che anche una "conservatrice" maniacale come me può provare il piacere iconoclasta delle d-epurazioni, tanto più necessarie quanto più ci si ritrova sommersi da souvenir del passato (per carità, belli, amati, legati a tanti ricordi, ma ormai desolatamente inanimati). Avete presente l'inconfessabile sollievo che accompagna la visione della bomboniera in cristallo di boemia, lustro ricordo del matrimonio del cugino It, che si spetascia al suolo in mille pezzi mentre stavate spolverando? Ammettetelo, mai la credenza vi è sembrata tanto bella nella sua nitida vuotezza.

Effettivamente a casa mia non è che le mensole soffrano di grande sovraffollamento, essendo io talmente maldestra da risultare letale per ogni ninnolo alla mia portata. Però c'ho questa mania di non buttare mai nulla, uno scontrino, un pezzo di nastro da pacchi, la maglia "portafortuna" dell'università ormai stretta e stinta ma che mi piaceva tanto... so che non serviranno più a nulla, però non riesco a buttarli finchè non sento sinistri scricchiolii provenire dall'armadio o dall'archivio.

Idem nel mondo 2.0: prima del grande repulisti feriale, conservavo centinaia di mails e di allegati inutili, di cronologie chat e contatti di messaggistica silenti da mesi, tutti belli catalogati (perchè ve l'ho detto che sono maniaca) ma nella maggior parte dei casi assolutamente superflui. Pensavo di essere un po' stramba io, invece scopro che si tratta di un comportamento molto comune, tanto da essere stato oggetto di alcuni semi-recenti articoli: cari miei, non si tratta di pidocchieria morbosa, insicurezza congenita, fobia della recessione economica o riciclaggio compulsivo-ossessivo. Si tratta invece di una variante 2.0 della Sindrome di Diogene, quel filosofo cinico (e anche un po' masochista) che abitava in una botte e andava in giro 'gnudo con una lanterna a cercare l'uomo. Che, inizio della digressione, se fosse vissuto ai giorni nostri avrebbe avuto vita assai difficile: un barbone che si professa cittadino del mondo e gira con un lumino in mezzo ai rondisti padani, la vedo brutta - fine della digressione.

Comunque, la Sindrome di Diogene ha svariate piacevolissime manifestazioni, una delle quali si presta anche al mondo digitale: l'accumulo patologico di files vari, spesso mai usati, nel proprio pc. Per quanto riguarda la posta elettronica, il quotidiano spagnolo El Pais (restando in tema di "monnezza", tra un'intercettazione porno ed una foto osé di Villa Certosa) ha associato la Sindrome di Diogene anche a coloro che conservano tutti i messaggi di posta elettronica, spesso inutili o perfino non letti, senza cancellarli mai. Si tratta di una "patologia" nuova nel mondo informatico, resa possibile dalle nuove caselle di posta elettronica che offrono fantastilioni di byte per cui cancellare le mail non è più una necessità, dai vari feedsreader e newsletter, sottoscrivendo i quali si ricevono decine e decine di mail "impersonali" che spesso restano non lette ad ingolfare gli account di posta elettronica, e dall'abitudine di avere più di un account di posta (per mantenere divise certe aree della propria vita).

Ah sì, e poi c'è lo spam, croce e delizia di ogni utente internet, fra proposte di lavoro in neo babel-fish-ico (vorremmo reclutargli la gente per questo lavoro calmo, tutto che aveste bisogno di foste un con computer personale, il Internet e un telefono mobile), improbabili vedove africane che ti eleggono unico degno erede del loro patrimonio miliardario (a patto di donarne una minima parte in beneficenza), e incantevoli ma confuse modelle lituane che hanno scelto me come unico uomo della loro vita (per rispondere vado a saccheggiare il repertorio di Saffo). Ah già, e le offerte irrinunciabili di ViAgRa e ciaaaalis per fare diventare pazza la mia vicina (strano, pensavo bastasse la musica rock a tutto volume quando faccio le pulizie) ecc ecc
Fine seconda digressione, torniamo a Diogene.

I rischi? Beh, a parte quello di perdere ore ed ore per cercare una mail importante o rischiare che passi inosservata nella marea di "monnezza" che la circonda, nei casi più gravi il Diogene cibernetico rischia la chiusura dell'account e la perdita del contenuto. Meglio convertirsi in una delle altre tipologie di utenti di posta elettronica: il classificatore (Sere oggi: ogni mail viene ordinatamente riposta nella cartella a seconda del tema), il selettivo (Sere domani, spero: via tutto quello che non è indispensabile), il sentimentale (Sere ieri: un mio amico mi sommerge di emerite stronzate, ma le conservo tutte in suo onore), l'irresponsabile (Sere mai: quelli che cancellano tutto, salvo poi accorgersi ohcazzoquellamiserviva...) e il "Diogene" appunto.

La cosa più bella sono i consigli di un noto guru dei manager (no, non quello che pensate voi ;) ), che spiega come gestire la posta elettronica senza diventarne schiavi. 10 regolette, facili facili, semplici semplici. Forse troppo semplici, ma comunque potete leggerne un sunto qui.

Uff, per oggi basta, ho ripulito le mail della "monnezza" ma l'ho riversata di qua! Quasi quasi, seguo l'insegnamento di Diogene e cancello anc

lunedì 3 agosto 2009

Finalmente Ferie! Fantasticoooo... ma ora... che Fare?

Fossi Fermamente Fissata Farei Forse una Filippica Frizzante Fondata sulla F di FERIEEEE... Follia!

E' già, era ora scossa che alla sottoscritta, dopo mesi di superlavoro, venisse concessa una pausa per tornare a sperimentare di persona che esiste un mondo, una vita intera oltre la propria scrivania. Peccato che quest'anno la tregua sia Funestata dall'atroce sospetto di non ritrovare più quella stessa scrivania una volta Finite le Ferie... Ma questo è un argomento di cui ora non voglio parlare, devo dedicarmi alla nobile arte dell'ozio!

E qui nascono i problemi perchè per una come me, reFrattaria alla quiete e con un gruppo di amici ormai quasi tutti presi dalle mille incombenze della immane Fatica genitoriale, che li costringe ad un invariabile "scusamac'hoiFiolipiccoli", le Ferie presentano sempre un interrogativo inquietante: adè che cacchio Faccio?

Considerando l'annataccia, in cui molti nodi mi si sono incastrati nel Famoso pettine (chi ha visto le Forbici??), dovrei approFittare di queste giornate "vuote" per liberarmi dall'ansia, che mi ha spinto a capoFitto in diecimila attività (Fare Fare Fare per non pensare), e Fermarmi invece a riprendere Fiato. E magari guardarmi dentro. E già che ci sono tagliarmi i capelli, và, così butto via anche il pettine!

Oggi inizio con un programmino Facile Facile: dormire (ok), mangiare (ok), cazzeggiare (in corso). Ottimo!

Ma già so che dopo due giorni di assoluta pigrizia mi sarò rotta le scatole. Per noi rivieraschi (o quasi) ci sarebbe sempre l'asso nella manica (andare al mare) ma sospetto che le divinità meteorologiche abbiano in serbo taaaanta umidità nei prossimi giorni (Fulmini e saette, Giove Pluvio è implacabile!!! Lo so che non si devono prendere le Ferie a ridosso di Ferragosto, ma noi impiegati siamo una specie ormai subumana, privata del libero arbitrio). Quindi dovrò comunque trovare qualche attività Fisica (mooolto moderata) ed intellettuale (ahahahah, scusate, a volte esagero) per riempire queste lunghe giornate estive e soprattutto avere un'ottima scusa per rimandare ancora una volta le Faccende che puntualmente mi lascio per l'estate ma che poi non ho voglia di Fare. A proposito, c'è qualche navigante errabondo che si diletta ad imbiancare pareti e aggiustare cucine mentre io cazz... medito? Contattatemi!