Immaginiamo una situazione in cui il protagonista (che per ora chiamerò Mad Max) stia lavorando per una ditta che, nonostante gli enormi sforzi fatti da tutti i lavoratori, sta andando a rotoli a causa della cattiva gestione dei proprietari, i quali per mesi e mesi non si sono degnati di dare comunicazione alcuna ai dipendenti sullo stato reale delle cose e sui piani futuri.
Un'agonia di -boh, diciamo- quattro anni -mi sembra un periodo di tempo che possa giustificare una certa incazzatura, no?- durante i quali il nostro Mad è stato trattato come una bestia da soma, tra superlavoro non riconosciuto, casseintegrazioni varie, stipendi a singhiozzo, accuse di ogni genere (è la vostra negatività che danneggia la ditta, se non siete d'accordo la porta è quella, e non rompete le scatole ecc ecc), mentre sempre più soldi venivano dirottati nelle tasche dei proprietari oppure di nuovi supersupermanagers dai gran titoli e dai pochi fatti.
Ora Mad si è unito ai colleghi nel loro primo vero sciopero, all'unico scopo di forzare finalmente la Direzione a condividere le informazioni fondamentali. Sapere, insomma, se e quando calerà la scure sulle teste dei lavoratori.
Giorni di stress, ansia e panico passati ad aspettare una parola fuori dai cancelli della ditta, mentre si assiste alla triste processione dei colleghi che portano fuori gli scatoloni ove hanno mestamente imballato i propri oggetti personali, in attesa della sentenza finale e in compagnia di mille domande, una più deprimente dell'altra: ma quando ci faranno sapere cos'hanno deciso? vendono? scappano? ed io intanto come pago il mutuo? cosa mangio per cena? senza soldi da spendere come faccio a fare il mio dovere di cittadino e far girare l'economia?
A questo punto dello psicodramma, Mad inizia a sentire un gran mal di fegato unito ad un crescente desiderio di turpiloquiare, ma ancora cerca di trattenersi, di confidare nell'etica dei datori di lavoro, perchè saranno pure degli aridi & avidi industriali, ma non possono non capire che dalle loro decisioni ormai non dipende più solo la maggiore o minore floridezza del loro conto in banca, ma anche la salute (fisica e mentale) di tutti i loro dipendenti!!! "Su dai, non saranno mica così stronzi! (oh cazzo, ho detto stronzi! oh merda, ho detto cazzo! oh porca puttana, ho detto merda... NOOOOOO....)"
Nulla da fare, la china è ormai irreversibile, l'equilibrio mentale del nostro eroe inizia a vacillare!
Finalmente, nel momento di massima trepidazione, arriva un segno! Per la prima volta un'esponente della Direzione manda una comunicazione scritta, ufficiale, a tutti i dipendenti. Si ode un fruscio frenetico di carta, un ticchettare tremulo sulle tastiere, tutti leggono trattenendo il fiato. La missiva inizia con parole che già fanno presagire il dramma: "con grande rammarico..." (beh almeno in fondo sono umani, si rendono conto di cosa ci stanno facendo passare e se ne dispiacciono) "...devo comunicarvi che in questi giorni di sciopero è stato sottratto il portatile dell'Amministratore Delegato dal suo ufficio. (cazzarola, stai a vedere che ora usano sta scusa per dire che devono sospendere di nuovo le trattative in corso!!!) Siamo ognuno di noi responsabili del nostro PC ed è quindi un problema personale. (e quindi? cazziatone all'AD sbadato?) E' comunque molto triste pensare che non possiamo fidarci sempre di tutti. (eh??? stai mica mica insinuando???) Qualora "per errore" qualcuno di noi (NOI CHI???) avesse prelevato il PC, vi preghiamo restituirlo e vi ringraziamo sin da ora a nome di tutti."
E cccccerto, io PER ERRORE mi ficco un pc in borsa (ah, che sbadato), poi sciopero tutto il giorno e quando vado a casa e comincio tristemente a riporre sulle mensole le cose che ho tolto dalla mia forse-ex-scrivania mi accorgo che TOH c'è un pc, chissà come c'è finito dentro, di chi potrà mai essere???
Ipotesi decisamente plausibile! Nel loro infinito acume (di cui ci hanno dato così tante e fulgide prove in questi ultimi anni) quelli della Direzione avranno subito scartato l'idea balzana che sia stato proprio qualcuno di loro a spostarlo (come per esempio quella volta che non si trovava più il prodotto da esposizione tutto pittato a mano, che secondo loro avrebbe suscitato la bramosia di qualche dipendente dai dubbi gusti mentre poi si era scoperto essere stato regalato ad un cliente importante... Brutta cosa l'Alzheimer!)
Strano che non siano stati sfiorati dal sospetto che, leggermente incazzati come siamo, essere accusati di furto da chi non ci paga lo stipendio e sta per buttarci in mezzo alla strada (dopo aver messo in salvo il bottino) potrebbe suscitare reazioni ostili... Brutta cosa l'arroganza quando si unisce alla stupidità!
Considerazioni che attraversano il cervello del nostro eroe in una frazione di secondo, mentre un'emozione nasce irrefrenabile dalle sue viscere, sale su su per il gargarozzo ed esplode in una dichiarazione diretta, liberatoria e definitiva:
MA VAFFANCULO VAAAAAAAAAAAAA!!!!
(voi, i vostri pc e le vostre pidocchiose comunicazioni)
8 commenti:
No, Sere: non si scrivono queste cose. SI deve scrivere qualcosa di più....come dire... elegantemente collegato al contesto.
Una cosa del tipo:
BRUTTI STRONZI FIGLI DI PUTTANA RUBATORI DEL MIO TEMPO E DELLA MIA VITA PER POCHI SPICCI ( e nemmeno quelli) E CHE MI COSTRINGETE A LEGGERE I VOSTRI COMUNICATI DEGNI SOLO DELL'AVANSPETTACOLO DI III° CATEGORIA, no, non abbiamo trovato nessun computer, ma prestamente opereremo per la sua restituzione casomai venisse ritrovato.
Chessò, sotto qualche sasso o cespuglio magari.
di qualsiasi cosa hai bisogno fammi sapere, anche fosse un PC di seconda mano pieno di virus per l'AD
Ti adoro..e se hai bisogno di interventi pesanti..io sono inkazzata nera...camion di merda nel giardino dell'ad del proprietario..tanto è tempo di concimazione!!
Dai, Mad Max, non fare così!
Che ci guadagni col turpiloquio? Meglio restare calmi e, che so, distrarsi un po' leggendo quello che succede in Francia, come quando hanno rapito i dirigenti chiudendoli a chiave dentro la ditta...
Grazie a tutti per i commenti, per il sostegno e soprattutto per le idee brillanti!
Tra le varie opzioni, forse quella che mi sembra più adatta è quella di Reds: se stasera all'assemblea butta male come prevediamo, ci faremo un pensierino.
Scarterei invece a priori l'idea di rapire i dirigenti: chi di noi avrebbe il coraggio di offrirsi come custode degli ostaggi? Orrore... piuttosto ci barrichiamo noi dentro la ditta e loro li lasciamo fuori...
:)
come è andata? andiamo dam io zio a ritirare camion, letame e fisco del vino con pane e salame per merenda post lavoro?
Altro che cacca. Io cercherei con cura il pc rubato: se è oggetto di una comunicazione così ben articolata e persuasiva ci dev'essere dentro qualcosa di compromettente, del genere che-sul-computer-fisso-non-ce-la-posso-lasciare. Datevi da fare: una moglie incazzata fa più paura del direttore di banca e del sindacalista sframasone messi assieme.
In culo alla balena,
mariangela
Reds, è andata come prevedevamo ossia gran brutte notizie: pare che la ditta verrà smembrata in 3 parti e che le prospettive occupazionali siano davvero infime. Se solo penso alle potenzialità che avevamo... mi viene l'istinto omicida! Ci riuniamo di nuovo giovedì mattina per avere i prossimi ragguagli sull'andamento delle trattative, se passi nel piazzale ci trovi là! Con o senza merenda :)
Grazie Mariangela, a parte il caso specifico del pc, ho deciso di parlare di quella mail perchè la considero 'ultimo eclatante esempio di tutta una serie di errori davvero grossolani commessi dalla direzione in termini di comunicazione: secondo me, quando una ditta va male (a prescindere dalle ragioni), il dipendente va motivato, non accusato.
Un dipendente motivato cercherà con tutte le sue forze di contrastare il trend negativo, anche a costo di impegnarsi ben oltre il dovuto. Un dipendente ingiustamente accusato, invece, perderà inevitabilmente fiducia nella capacità di discernimento e guida dei propri responsabili.
Sembrebbe una considerazione lapalissiana, invece a quanto pare non è così. Accusare è molto più facile, sbrigativo ed auto-confortante che non motivare. Soprattutto quando ci si rifiuta di prendere obiettivamente in esame le cause della crisi interna e dello sconforto dei dipendenti. Questo spiegherebbe perchè, ad esempio, i due questionari sul "clima aziendale" non abbiano avuto seguito (anzi, del 2° non abbiamo mai neppure conosciuto gli esiti, probabilmente perchè inaccettabili per la direzione), ecc ecc
Ritorno quindi alla mia sensazione che, tanto nella ditta per cui lavor(av)o quanto in genere nelle PMI marchigiane, ci sia un grosso problema di comunicazione e, più in generale, di modalità di relazione direzione-dipendenti, dovuto a quella gestione un po' "feudale" di cui parlavo nei post precendenti.
Mi corregga se sbaglio, e magari mi dia altri spunti su cui riflettere
A presto
Sere
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