venerdì 21 settembre 2007

amarezza

Ok, la mannaia è calata: dopo due anni di stress, superlavoro, minacce nemmeno tanto velate, mobbing e disprezzo generale della natura umana di noi lavoratori cosiddetti "operativi", oggi sono stati ufficializzati i risultati della brillante strategia aziendale, che si traduce nel taglio di 35 posti di lavoro.
In realtà non potrei parlare di taglio, è una parola non gradita, come tutte quelle che implicano il senso di crisi, perdita, sconfitta… per essere fighi ed allineati con la dirigenza, bisogna invece parlare di trasformazione, evoluzione, cambiamento, possibilmente usando il maggior numero di parole inglesi conosciute o, alla bisogna, inventandosene di nuove…
Sisì, come no…
Ieri, proprio mentre azienda e rappresentanti sindacali firmavano l’accordo dopo una soffertissima trattativa (fatta anche di scioperi e liti in assemblea e notti insonni), qui in ditta la direzione radunava tutti i dirigenti e gli alti papaveri per brindare e congratularsi per il nuovo logo aziendale, con annesso rinfresco, discorso autocelebrativo ed applauso finale…
Sono così nauseata…

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Il Logo serve a pogo.

Sere ha detto...

(marcu?)

belizzima, questa la propongo come nuova payoff... poi se vinco facciamo 50-50!!!