domenica 26 luglio 2009

Luca è ancora gay

eh si, Luca è ancora molto gay, anzi è Mister Gay d'Italia 2009!
Sai che smacco per Povia...
;)


mercoledì 22 luglio 2009

RIP? Ritorno Infine a Pubblicare!

Arieccome. Quando un blogger non riesce a scrivere può voler dire un sacco di cose, io per esempio sto passando un periodino di cui parlerò quando l'avrò capito. Ma in moltissimi casi, data la stagione, c'è una spiegazione più immediata: è estate, i giorni si allungano e i blogger escono dalle loro tane tutte le sere. Sì, anche quelli che d'inverno non riuscivate a tirare fuori di casa neppure promettendo di sovvenzionargli la bevuta. Non si tratta solo dell'effetto combinato di serotonina + giornate più lunghe + aria vacanziera (anche se le ferie sono ancora lontane): no, è solo dovuto al fatto che le tane in questione diventano un forno insopportabile!!!

Comunque il bello di un blog è che ti aspetta tranquillo e pacifico finchè tu non decidi di rimetterti a scrivere. MA! Come sempre, c'è un ma! Ultimamente si parla molto della possibile scomparsa dei blog, minacciati dai social networks e dalla continua creazione/evoluzione di applicazioni 2.0.
Personalmente non credo che i blog scompariranno del tutto, confortata in questa mia insolita botta d'ottimismo dal sostegno di voi pochi ma tignosi lettori, come testimoniano i risultati del sondaggione:

Torna il sondaggione: secondo voi, i blog stanno morendo, o solo passando un periodo di "fiacca" e ridefinizione?
  • RIP: morti e sepolti, ormai gli internauti usano tutti solo facebook e altri social networks, che sono più immediati e meno impegnativi. Voti: 1 (5%)
  • macchè, è solo una fase transitoria, che forse porterà ad una scrematura fra i numerosissimi blog ma non certo alla loro scomparsa definitiva. Voti: 9 (47%)
  • nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma: massima che vale anche nel mondo 2.0, i blog confluiranno in altre forme di espressione on-line. Voti: 8 (42%)
  • boh? e chissenefrega? Voti: 1 (5%)
Ma se il blogger finisse in galera perchè non ha pubblicato una smentita entro 48 ore e non ha potuto pagare la multa perchè ha perso il lavoro per colpa di una crisi inesistente? O se il blogger si convertisse a facebooker incallito o twitterer indomabile? Se, semplicemente, il blogger decidesse che la vita ha la priorità rispetto alla vita 2.0? Cosa accadrebbe allora al povero blog derelitto?

Probabilmente, verrà chiuso. Oppure, se è ospitato gratuitamente da una piattaforma tipo blogger, splinder ecc, così grande da non aver bisogno (almeno per ora) di liberare spazio, resterà triste e desolato a deperire nella vana attesa di un nuovo post, assieme ad una moltitudine di siti abbandonati da loro autori.

Abbandonati ma non del tutto dimenticati! Il quotidiano "The Independent" ha pubblicato recentemente una classifica del giornalista David Randall, che ha scovato i casi più eclatanti fra i tantissimi siti scomparsi o non più aggiornati. Inoltre, gli inconsolabili nostalgici potranno andare ad omaggiare i loro siti preferiti ormai disattivati, raccolti in veri e propri cimiteri virtuali, come Ghostsites (morto a sua volta, temo), Wayback Machine (complicato) e perfino l'azzeccatissimo YouTomb (dove vengono raccolti video di una certa "popolarità" poi cancellati da YouTube per motivi di copyright o di "filtri automatici" che i gestori di YouTomb non condividono).

Insomma, è proprio vero, scripta manent! Anche se il blog viene chiuso o dismesso. Accidenti, allora chissà, se davvero passasse il decreto Alfano, per evitare la multa da mancata rettifica bisognerà anche istituire una anagrafe dei siti che certifichi quali blog sono ufficialmente estinti... Ohmmamma, e chi lo dice a Brunetta?

martedì 14 luglio 2009

Oggi Sciopero!


E’ un periodo che sono profondamente a disagio con le parole, per cui qualcuno potrebbe pensare che questo sciopero non mi pesi poi molto. In realtà c’è una differenza abissale che riguarda la natura stessa della libertà: se non scrivo voglio che sia una mia scelta, non l’imposizione di una politica diventata ormai fine a se stessa (altro che servizio della res publica!)

DIRITTO ALLA RETE

Le disposizioni contenute nel "Decreto Alfano" sulle intercettazioni, rientrano all'interno di un offensiva che mira a soffocare la rete come strumento di libera informazione. È il giudizio del network "Diritto alla Rete" che ha indetto un cyberazione per il 14 luglio contro il decreto ammazza-internet.

Gli ultimi mesi sono stati caratterizzati da un susseguirsi di iniziative legislative apparentemente estemporanee e dettate dalla fantasia dei singoli parlamentari ma collegate tra loro da una linea di continuità: la volontà della politica di soffocare ogni giorno di più la Rete come strumento di diffusione e di condivisione libera dell’informazione e del sapere.

Il cosiddetto "obbligo di rettifica" imposto al gestore di qualsiasi sito informatico appare chiaramente come un pretesto, un alibi. I suoi effetti infatti - in termini di burocratizzazione della Rete, di complessità di gestione dell'obbligo in questione, di sanzioni pesantissime per gli utenti - rendono il decreto una nuova legge ammazza-internet.

Rispetto ai tentativi precedenti questo è perfino più insidioso e furbesco, perché anziché censurare direttamente i siti e i blog li mette in condizione di non pubblicare più o di pubblicare molto meno, con una norma che si nasconde dietro una falsa apparenza di responsabilizzazione ma che in realtà ha lo scopo di rendere la vita impossibile a blogger e utenti di siti di condivisione.

I blogger sono già oggi del tutto responsabili, in termini penali, di eventuali reati di ingiuria, diffamazione o altro: non c'è alcun bisogno di introdurre sanzioni insostenibili per i "citizen journalist" se questi non aderiscono alla tortuosa e burocratica imposizione prevista nel Decreto Alfano.

La pluralità dell'informazione, non importa se via internet, sui giornali, attraverso le radio o le tv o qualsiasi altro mezzo, costituisce uno dei diritti fondamentali dell’uomo e del cittadino e, probabilmente, quello al quale sono più direttamente connesse la libertà e la democrazia.

Con il Decreto Alfano siamo di fronte a un attacco alla libertà di di tutti i media, dal grande giornale al più piccolo blog.

Per questo chiediamo ai blog e ai siti italiani di fare una giornata di silenzio, con un logo che ne spiega le ragioni, nel giorno in cui anche i giornali e le tv tacciono. E' un segnale di tutti quelli che fanno comunicazione che, insieme, dicono al potere: "Non vogliamo farci imbavagliare".

Invitiamo quindi tutti i cittadini che hanno un blog o un sito a pubblicare il 14 luglio prossimo questo logo e a tenerlo esposto per l’intera giornata, con un link a questo manifesto.

Non si tratta di difendere la stampa, la tv, la radio, i giornalisti o la Rete ma di difendere con fermezza la libertà di informazione e con questa il futuro della nostra democrazia.

Alessandro Gilioli
Guido Scorza
Enzo Di Frenna


lunedì 13 luglio 2009

Anna

Giovedì erano esattamente tre anni dall’ultima volta che ho potuto vedere gli occhi di mia madre, che diventavano nerissimi quando (raramente) si arrabbiava ma che tanto più spesso riversavano affetto incondizionato su tutti coloro su cui si posavano.
Mi mancano quegli occhi, mi manca la sua calma grazia, mi manca lei.
Manca a tutti, ancora dopo tre anni la sua assenza è un pugno nello stomaco. Certo la vita va avanti e si ritrova sempre un’armonia, perché non siamo fatti per soffrire infinitamente, ma il nostro è ancora un equilibrio mutilato e imperfetto. Stiamo cercando di lasciare dietro le spalle il rimpianto e la rabbia, e coltivare invece il ricordo di quello che era e delle piccole grandi cose che la rendevano una persona speciale.
Venerdì, con un tempismo che ci ha fatto commuovere, altri due occhi si sono aperti al mondo: piccola Anna, ti auguro che quegli occhi possano sempre vedere in profondità nelle persone e nella vita, gioire delle cose belle ed imparare da quelle brutte, senza abbassarsi mai davanti a niente e nessuno. Sappi che, quando ti volterai, i tuoi occhi incroceranno i nostri, che ti guarderanno sempre con lo stesso amore che ci ha trasmesso la persona di cui porti il nome. Benvenuta!

lunedì 6 luglio 2009

Dave Matthews Band a Lucca: che spettacolo! (e che casini!!!)

Questo blog batte la fiacca, ma ora scuoto queste placide schermate con il ricordo ancora vivissimo del concerto di Dave Matthews e la sua band domenica al Lucca Summer Festival, che ha travolto me e altri 9000 fortunati spettatori in un vortice di musica ed energia.
Probabilmente il concerto più entusiasmante a cui abbia partecipato fin'ora!

Ma ce lo siamo dovuti sudare (in tutti i sensi)!!! La giornata era iniziata sotto pessimi auspici: partiti in mattinata, già all'altezza di Rimini ci trovavamo imbottigliati in un infernale ingorgo autostradale, tutti vacanzieri intelligentissimi che per tornare a casa dopo un weekend sulle spiagge adriatiche si erano messi in marcia contemporaneamente. Ad Imola la nostra pazienza era ormai finita, quindi usciamo ed affrontiamo impavidi l'appennino tosco-emiliano: panorami stupendi e... 50 km di tornanti! Emergiamo sul lato ovest d'Italia che le braccia ormai mi vanno in automatico, destra sinistra destra sinistra, ci metto un po' a smettere di zigzagare. Intanto il sole cessa di randellare sulla nostra vettura, e noi guardiamo prima con gratitudine poi con inquietudine ai densi nuvoloni neri che vanno addensandosi sulla nostra testa. Prima di partire, il meteo.it ostentava sicurezza nel annunciare che avremmo trovato bel tempo in Toscana. Peccato che un hacker divino si sia divertito a scombinare un po' i dati... Un monsone: pioveva talmente tanto che l'acquaplaning era un eufemismo!

Appena arriviamo a Lucca smette di piovere! Ci fiondiamo a mangiare qualcosa poi un blando giretto per la città (molto molto carina) ed arriviamo infine alle 16 in Piazza Napoleone, col palco allestito e molti ragazzi già in posizione sotto il palco. Nessun segno di ingresso o controllo biglietti, nessuno dell'organizzazione in giro. Mentre la gente continua ad affluire, ci viene il dubbio: come si saranno organizzati per verificare chi può entrare o meno? Boh, intanto prendiamo posto, a 5 metri dal palco, ed iniziamo ad aspettare con granitica fiducia.

Un'ora dopo, arriva la ferale notizia: la piazza dev'essere sgombrata, verrà transennata e noi dobbiamo metterci in coda nei punti d'ingresso. Sento i primi segni di incazzatura incipiente. Cerco di parlare con un energumeno della sicurezza, chiedendo dove siano sti punti d'ingresso ("non lo so, fuori dalla piazza!" si ma fuori verso dove? "non lo so, fuori, dove ci sono le transenne" ma ci sono transenne ovunque "segua la gente" ah beh...) e spiegandogli che sono arrivata presto proprio per trovare un buon posto. Niente da fare, veniamo sbattuti fuori e mestamente ci inseriamo nella fila che intanto inizia ad allungarsi a vista d'occhio. In uno stretto vicolo, sotto l'occhio sardonico dei piccioni, ma almeno all'ombra!

Altre 2 ore di attesa, poi si materializzano di nuovo quelli della dis-organizzazione che danno prova di grande sprezzo del pericolo: "ragazzi, l'entrata non è questa, da qui non si passa, dovete andare dall'altra parte". Dopo il primo attimo di sbigottimento la mia incazzatura passa da latente a incontenibile e mi unisco alle centinaia di persone che non ci stanno a farsi sbatacchiare da una parte all'altra. Urla, insulti, caos, mi ritrovo in prima fila a cercare di far venire gli organizzatori a parlare per spiegare la situazione. Dopo una mezz'oretta di rissa verbale noi chiamiamo la questura. Magicamente, dopo 10 minuti si arrendono all'evidenza che tanto non ce ne andiamo, ed accettano di farci passare da lì.

El pueblo unido jamàs serà vencido! Brindisi con le bottigliette d'acqua fra noi rimasti, scene di giubilo e sentimento di vittoria. In un'atmosfera così felice, incassiamo quasi senza battere ciglio la rivelazione che il concerto sarà aperto da tal Yuri di X Factor, di cui già sentiamo il soundcheck: per Dave Matthews abbiamo pagato 40 €, abbiamo vagato per ore tra piazze e transenne, abbiamo sfiorato la rissa... sopporteremo anche sto Yuri! E così avviene: ci fiondiamo dentro correndo (e recuperiamo quasi esattamente lo stesso posto), ed assistiamo a metà fra lo sconsolato e lo stupefatto al mini-concerto di Yuri, voce alla Alex Baroni ma tanto tanto acerrrrrrrrbo (lode comunque al coraggio: ce ne vuole per affrontare un pubblico che lo applaudiva sì, ma con una delle due mani messa di taglio... provate...)

Superata anche la fase Yuri, arriva finalmente il grande momento: non appena Dave & Co salgono sul palco attaccano con una vigorosissima Don't Drink The Water, la temperatura si alza di botto ed il pubblico inizia una sarrabanda che ha accompagnato senza sosta l'intero concerto. Oltre 20 canzoni, quasi tre ore e mezzo di musica e festa, tanto nostra quanto degli artisti, che sembravano davvero colpiti dall'euforia della folla. Forse non se l'aspettavano. Sono stati assolutamente favolosi: non solo la perfezione nel suonare e cantare, ma anche la verve, la simpatia, i balli ed i giochi vocali di Dave, il sorriso degli altri e gli incredibili assoli, con le canzoni che diventavano quasi delle jam session e duravano anche 15/20 minuti. Una rivelazione il nuovo sassofonista: indiavolato!! Unica pecca, forse, è il minor spazio dedicato al violino per via della presenza della chitarra elettrica, ma comunque è stato un concerto appassionante ed indimenticabile.

Set List

Don't Drink The Water
Shake Me Like a Monkey
You Might Die Trying
Seven
Funny The Way It Is
So Damn Lucky
Everyday (a richiesta del pubblico!!!)
Crash Into Me
#41
Spaceman
Cornbread
Lying In The Hands Of God
Jimi Thing
Why I Am
The Dreaming Tree
Alligator Pie
Ants Marching
----------
Gravedigger
Dive In
Two Step
----------
Rye Whiskey
Pantala Naga Pampa
Rapunzel

Ho capato un paio di foto fra le tante venute male (ma coi nostri mezzi ridotti come potevamo riuscire a fotografarli che non stavano fermi un minuto??), magari più avanti metterò anche un video, ma se cercate su youtube e sul sito del fan club italiano (da dove ho preso la tracklist) troverete moltissime altre testimonianze di questa bellissima notte di musica e festa. E il fatto di essere stata parte di tutto quello, ballando, ridendo, urlando e cantando senza pudore, mi riempie di gioia. E' stata davvero davvero una serata memorabile. Grazie!