domenica 3 febbraio 2008

Momix (e Peter Gabriel)

ieri sera, per uno strano gioco del destino (o dell'influenza) ci siamo ritrovati a vedere Passion dei Momix a Rimini. Bellissimo!

Io non sono un'appassionata di danza, ma il loro spettacolo è qualcosa che travalica le tradizionali delimitazioni del genere: è danza, è musica, è cinema, è visione, è mistero...
Dietro uno schermo trasparente su cui vengono proiettate luci e immagini, i ballerini diventano di volta in volta corpo, ombra, fiori, libellule, bolle di sapone, nuvole... e come le nuvole, con ogni movimento cambiano forma, e puoi vederci quello che vuoi.

Osservando l'evoluzione delle immagini e del balletto, mi è sembrato di poterlo interpretare come una metafora dell'evoluzione della vita sulla terra, in tutte le sue forme e in tutti i suoi aspetti, dalla vita alla morte. Tuttavia, per una persona sempre iper-razionale come me, è stato bello anche smettere di cercare un significato, sconnettere il cervelletto e godersi semplicemente lo spettacolo onirico di questi corpi umani che, grazie ad un sapientissimo gioco di luci, sembravano risplendere da dentro.

In questo "abbandono" mi ha sicuramente aiutato la musica. Passion si avvale della colonna sonora del film "L'Ultima Tentazione di Cristo", di Martin Scorzese (e c'è una scena che richiama innegabilmente la crocifissione), composta da Peter Gabriel. La sua musica, sinfonica e ieratica, e la sua voce, che mi fa sempre pensare al vento di mare, donano una misteriosa profondità mistica allo spettacolo.

Per scelta della compagnia, diretta da Moses Pendleton, non ci sono CD in commercio perchè "solo dal vivo si apprezza la magia che Pendleton riesce davvero a creare". Per avere una vaga idea dei loro spettacoli, si può trovare qualcosa su youtube... ma effettivamente la decisione della compagnia è giusta: dal vivo è tutta un'altra cosa.

PS: a proposito di Peter Gabriel e youtube, quell'uomo geniale (come altrimenti definirlo), da tempo impegnato anche in varie cause umanitarie, ha recentemente presentato The Hub, un sito comunitario interamente dedicato ai diritti umani, "una specie di YouTube umanitario - dice - dove tutti possono inserire e scambiare video realizzati non professionalmente nelle zone calde della terra" per "testimonare gravi violazioni dei diritti umani sempre negate". Pochi mesi prima, aveva anche dato vita ad al progetto The Elders, una specie di Consiglio dei Vecchi Saggi, composto da 13 anziani leaders (tra cui, solo per citarne alcuni, Nelson Mandela, Desmond Tutu, Aung San Suu Kyi, Kofi Annan) "ancora impegnati a sostenere cause di pace in tutto il mondo". Detto così fa tanto utopia fantasy, e del resto lo stesso Gabriel lo definisce un "sogno d'infanzia", ma spesso sono proprio i sogni che cambiano il mondo.

Per saperne di più, leggete qui.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao,
siccome devo comprare i biglietti per lo spettacolo di Roma, volevo sapere se le prime file sono ottime per la visione dello spettacolo o è meglio qualche posto indietro per avere un quadro d'insieme del tutto?
Grazie

Sere ha detto...

Ciao Danilo,
dipende tutto dalla platea e dalla grandezza del teatro/palazzetto: se la platea è inclinata va benissimo (non hai il disturbo delle teste degli spettatori seduti davanti). Altrimenti, io ti consiglio gli spalti: non si percepiscono i dettagli (il guizzo dei muscoli, il tipo di costume) ma si ha un'ottima visione d'insieme dello spettacolo, anche delle scene in cui i ballerini si muovono a livello del pavimento.

Per esempio, il palazzetto di Rimini non è grandissimo ed ha la platea piatta: io ero sugli spalti e ho visto tutto, i miei amici in platea si sono lamentati.

Spero di esserti stata utile. Buona visione!!! Ciao. Serena

Anonimo ha detto...

ok, grazie delle info :-)