domenica 17 febbraio 2008

taglia o tagliola?

oggi tutti i tg nazionali parlavano di sfilate "rivoluzionate" da mannequin dalle forme morbide, più in carne rispetto alle donne-stecchino a cui la moda ci ha abituato. Nella mia "mobidezza" mi sono avvicinata alla tv per osservare meglio codeste matrone: a me in realtà sembravano tutte ragazze magroline... e comunque si trattava della collezione di un marchio specializzato in moda oversize...

ho guardato le modelle, ho guardato la mia panzetta, ed ho concluso che come sempre il mondo della moda cerca di farsi vedere impegnato nella lotta all'anoressia, ma in realtà fa di tutto per promuovere questo culto imperante della magrezza.

L'altro giorno si parlava infatti della singolare iniziativa di due stilisti che, hanno dichiatato, faranno sfilare solo modelle taglia 42, e, per avvalorare questa loro riscoperta delle "forme mediterranee", hanno fatto sfoggio di una modella immersa in una vasca piena di ... spaghetti!
La conturbante Venere che è uscita da tale oleoso mare di pasta, però, a me sembra deisamente secchetta, giudicate voi.

Il problema è che la taglia 42 può essere "morbida" se la porta una donna di altezza medio/bassa, ma assolutamente risicata se parliamo di una stangona di un metro e ottanta!!!

La Spagna, che ultimamente ci da dieci giri praticamente su tutto, ha affrontato il problema della moda-anoressizzante già da settembre 2006 ed in modo secondo me più valido: le modelle sono selezionate con una vera e propria visita medica, e la "scrematura" (ahah) non avviene in base alla taglia, bensì in base all'Indice di Massa Corporea, stabilito dall'Organizzazione mondiale della sanità, che tiene in considerazione anche l'altezza e la struttura fisica.

Comunque, anche se tutti gli stilisti impazzissero per una botta di glicemia e mandassero a sfilare solo donne burrose, resta comunque il problema nella vita di ogni giorno. Da femmina pienotta, sempre più spesso tremo al pensiero di dovermi comperare chesò un paio di jeans... Umiliazione, ecco quello che mi aspetta! Ed io non sono nemmeno il tipo che va nei negozi fighetti!!! Vado in negozi normalissimi, ma la cosa che mi capita sempre è trovare un capo d'abbigliamento che mi piace, scegliere quella che fin'ora era sempre stata la mia taglia (44/46, lo ammetto, vabbè) provarlo, rimanere incastrata già a metà coscia, provare comunque a tirarlo su finchè non mi si blocca la circolazione, toglierlo ed uscire dal camerino tutta sudata e scorticata, chiedere vergognosamente alla commessa se hanno la taglia successiva e sentirmi dire "spiacente, non teniamo taglie forti" (normalmente accompagnato con sguardo di disprezzo)...

Appena riesco a rifiatare dopo la tranvata, raccolgo i miei denti, saluto, e me ne vado scuotendo la polvere dai miei calzari... Il problema è che, dopo aver scosso la polvere di mezza riviera, non so più dove comprarmi uno stramaledetto paio di pantaloni che non sia del tipo che porta mia nonna!!!

E poi perchè i miei jeans delle superiori, taglia 44, mi entrano ancora, mentre per strizzarmi in una gonna nuova devo prendere come minimo la 46?
Qualcosa non mi torna... l'unica cosa che mi consola è che anche Marilyn Monroe, se tornasse oggi, sarebbe considerata cicciottina...


2 commenti:

Anonimo ha detto...

l'anno scorso a Roma, piazza Vittorio, ho comprato due paia di jeans neri, uguali, devi vedere che figata, a soli 10 Euro cad.

non potendo provarli ho preso due taglie, 52 e 54 e mi stanno bene entrambi

sarò fuori target? che misura devono avere gli uomini?

Sere ha detto...

boh? certo che è strano, non è che erano tutti e due taglia 53? o sei tu che fai danza del ventre e riesci a dominare l'addominale a tuo piacimento?

a me gli unici jeans che mi stavano bene a prescindere dalla taglia erano quelli che mi cuciva mia nonna, poi c'attaccava la taglia che le sembrava più carina :)))