lunedì 10 agosto 2009

Secessione nelle Marche

Eh sì, non bastava quell'assurdità economico-politica di San Marino: ora ci si mettono pure quegli skizzinosi dei comuni dell'Alta Valmarecchia (Casteldelci, Maiolo, Novafeltria, Pennabilli, Sant'Agata Feltria, San Leo e Talamello), che si sono staccati dalle Marche per unirsi all'Emilia Romagna. Il passaggio è stato richiesto con un referendum popolare che ha visto oltre l'80% di consensi, ed ora altri due paesi (Montecopiolo e Sassofeltrio) stanno cercando di seguire lo stesso iter, mentre in altri comuni della zona il referendum è fallito.

Non sono serviti né il riconoscimento della peculiarità della zona con l'istituzione della Comunità Montana (e relativi benefici) né il protocollo di collaborazione fra le regioni Marche ed Emilia Romagna proprio allo scopo di "trovare sempre più adeguate soluzioni alle esigenze di un territorio complesso”: loro nelle Marche proprio non ci vogliono stare!

Personalmente non me ne frega una beneamata cippoletta se l'Alta Valmarecchia si sente più romagnola che marchigiana (e perché non toscana, allora?): può fare tutte le secessioni che vuole ma tanto geograficamente resta sempre dov'è, e se voglio farmi un giro da quelle parti non mi chiederanno mica il passaporto!

Però sono curiosa di capire quali motivazioni spingano 7 comuni a smuovere mari monti e confini non dico per diventare indipendenti, ma solo per passare da una regione all'altra. Se l'Emilia Romagna godesse di statuto speciale potrei capire, visti gli indubbi vantaggi economico-fiscali, ma non è così, per cui ho deciso di documentarmi un po'.


Pregiomi quindi elencarvi le suddette motivazioni come reperite smuficchiando su internet:

- senso di appartenenza della popolazione alla realtà di Rimini, la più vicina città di riferimento per i servizi pubblici essenziali, come scuola e sanità: allora, da Casteldeci (che è il più lontano) a Rimini sono 54 Km circa (secondo googlemaps), mentre le distanze con Urbino e Pesaro sono rispettivamente 65 e 88 Km. Effettivamente Rimini è più vicina, anche se quest'ultima non è che gli stia proprio ad un tiro de skioppo... comunque, andiamo avanti!

- migliori servizi pubblici ed infrastrutture: questo è il punto che più mi convince, visto che si tratta di un territorio "scomodo" e fin'ora poco valorizzato in una regione che investe moltissimo sulla fascia costiera e troppo poco nell'interno. Non che la situazione in Romagna sia diametralmente diversa rispetto a quella marchigiana, anzi, ma la Provincia di Rimini ha fatto molte promesse per accaparrarsi quest'ampia fetta di territorio, e spero che le mantengano.

- il riconoscimento dei profondi legami storici e culturali con la Romagna: i sostenitori del referendum parlano della divisione del territorio ad opera di Napoleone nel 1816, che assegnava ad Urbino i 7 comuni che da allora si sono sempre sentiti "orfani di Romagna". Sarà anche vero, ma, prima della dominazione Napoleonica, i comuni secessionisti erano stati territorialmente e storicamente influenzati tanto dai Malatesta di Rimini quanto dai Montefeltro di Urbino (ad esempio, quasi tutte le Rocche portano l'impronta del solito onnipresente Francesco di Giorgio Martini).

Tuttavia, l'argomento che davvero mi ha fatto inarcare incredula il sopracciglio sinistro è stata la maggiore affinità al dialetto romagnolo: ahahahahah, questa è la migliore!!! In tutta Italia e soprattutto nelle regioni centrali praticamente ogni 5 km la gente parla con un'inflessione diversa: oltre ai tre grandi gruppi dialettali in cui è divisa la nostra regione, ci sono comunque marcate differenze non solo di pronuncia ma anche di vocabolario che contraddistinguono la parlata di ogni città e paesino. Tanto per dire, i miei colleghi ancunetà e gli amici snigajesi (che fra loro quasi non si capiscono) mi prendono in giro quando parlo corinaldese, ed io a mia volta sfotto il dialetto di Ostra i cui cittadini irridono l'accento degli abitanti di Serra de' Conti che mai e poi mai accetterebbero di essere paragonati agli Jesini e così via. Se i confini venissero decisi in base al dialetto, dovremmo tornare alle città-stato!

Ed in effetti il tema del dialetto è particolarmente attuale e caro alla Lega che, pur essendo la secessione sostenuta da un compatto schieramento bipartisan, ha commentato l'evento nel modo più incredibile: il deputato leghista Gianluca Pini, infatti, ha dichiarato commosso "abbiamo scritto un pezzo di storia, abbiamo ridato dignità al popolo dell'Alta Valmarecchia di ritornare alla sua madre patria".

Punto primo non capisco cosa ci fosse di tanto lesivo per la dignità degli watussi valmarecchiesi nell'essere considerati marchigiani, forse si riferiscono al vecchio detto "meglio un morto (romagnolo...) in casa che un marchigiano alla porta"? Forse è la disdicevole vicinanza col Sud, che a noi marchigiani ci lambisce rendendoci impuri? Mah... forse facevano meglio a restare: sarebbero rimasti i nordisti del centro, ora invece sono i terroni del nord ;)

Tuttavia, la cosa grave è che il Sig. Pini, parlando di madrepatria, evidentemente non intende l'Italia! Il mio pensiero corre a Garibaldi e al conte Camillo Benso di Cavour: quanta fatica sprecata...


651 commenti:

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Anonimo ha detto...

Sono in villeggiatura nelle Marche e posso constatare piacevolmente che da un punto di vista gastronomico tale regione non è assolutamente massificata , nel senso che ogni paese, ogni contrada, ogni vallata ha una sua caratteristica gastronomica diversa da altre zone seppur di breve distanza. La stessa cosa accade per la gastronomia della mia Toscana ed è inproprio anche per la Toscana parlare di gastronomia regionale Toscana, sarebbe assai più corretto parlare della cucina dei paesi della Toscana !Esempio tra Firenze e Prato seppur geograficamente vicine hanno ricette gastronomiche assai diverse
basta un monte, una collina, un fiume per fare diverse le tradizioni culturali ed il modo di mangiare . Proprio in questa diversità sta la ricchezza della mia Toscana ma anche delle Marche ed anche dell'Umbria ; trattasi di tre regioni non massificate culturalmente e quindi con una gastronomia varia del territorio.
Visto che molti son passati a fornire ricette delle loro zone mi permetto :
Ribollita
400gr di pane scuro casereccio,400 gr di fagioli bianchi cannellini,400 gr di cavolo nero,700 gr di di cavolo verza,300 gr di bietole in foglia,2 patate, 300 gr di pomodori pelati passati nel passaverdure, timo,1 cipolla,2 spicchi di aglio,2 gambi di sedano,2 carote,olio extrav.,sale e pepe nero.
Cuocere i fagioli in 2 litri di acqua fredda leggermente salata, togliere 1/3 dei fagioli e metterli da parte,passare il resto dei fagioli rimettendo la purea nel brodo di cottura. In un largo tegame di coccio rosolare in poco olio extrav. la cipolla e l'aglio tritati, quando son bene appassiti aggiungere il timo le carote ed il sedano a fettine, dopo qualche minuto aggiungere le patate tagliate a pezzetti, unire il passato dei pomodori, salare e lasciare cuocere per 3 minuti a tegame coperto. Versare tutti i fagioli precedentemente passati insieme al brodo e lasciar cuocere a fuoco basso per 60' quindi aggiungere ache i fagioli interi .
Tagliare il pane in fettine sottili e metterlo nella zuppa, mescolare bene e cuocere per 3-4'.
Lasciare riposare la zuppa per una intera notte e poi " ribollirla" per alcuni minuti aggiungendo poco olio extrav.
Servire la "ribollita" con un filo di Olio extrav. a crudo e spolverare con pepe nero fresco.
Riflessione : una bella macroregione Toscana-Marche-Umbria
esalterebbe la bellezza e la cultura di questa Italia Centrale.
saluti.

Anonimo ha detto...

dal sito Mondimedievali net/ castelli

Rimini : 47 castelli
Fermo : 52 castelli

Anonimo ha detto...

«L'Italia, con i suoi paesaggi, è un distillato del mondo, le Marche dell'Italia »

Devono sicuramente esistere molti buoni motivi per cui in tanti oggi (dal Financial Times al New York Times) si occupano delle Marche, una regione del centro Italia capace di entusiasmare e sorprendere chi abbia l'occasione di percorrerla.

Qui capita spesso di avere la sensazione di vivere in un'altra dimensione, dove il tempo sembra avere ripreso il suo giusto ritmo e l'ambiente è ancora quello rasserenante e intimo di un dipinto del Rinascimento.

Fate la prova, e vi accorgerete che è proprio questo che accade a chi si inoltra lungo le panoramiche strade che salgono colline ammantate da olivi, vigneti, girasoli e lavanda, a due passi dagli antichi borghi incastellati e ben protetti da solide mura che, alti sui colli, punteggiano tutto il territorio. È un piacere vivere le suggestive atmosfere dei centri storici con le raccolte piazzette, le storiche chiese, gli interessanti musei, le mura romane, le architetture rinascimentali, i nobili palazzi del Settecento, gli sfavillanti teatri storici, le coinvolgenti rievocazioni in costume, dove tutto sembra essere rimasto come una volta.

E le sorprese non terminano qui, perché i beni culturali nelle Marche sono così numerosi da aver fatto giustamente meritare al territorio la definizione di "museo diffuso".

Qualche dato? In soli 9694 km2 si contano 120 città d'arte (una per tutte la splendida Urbino, tutelata dall'Unesco come patrimonio dell'umanità), 47 rocche, 126 castelli, 45 fortezze, 231 torri, numerose antiche dimore storiche, 1756 chiese di cui 280 romaniche, 60 abbazie, 170 santuari (tra cui Loreto), 34 siti archeologici, 275 tra musei e pinacoteche( la più alta concentrazione di Italia in rapporto con la popolazione residente), e la bellezza di ben 90 teatri storici restaurati e funzionanti, a testimonianza della radicata tradizione musicale di una terra che ha dato i natali a Rossini, Pergolesi e Spontini e che ospita ogni estate due attrazioni di risonanza internazionale come il Rossini Opera Festival a Pesaro e la stagione operistica dello Sferisterio a Macerata.

Il tutto disseminato in un ambiente ancora integro, tutelato da 11 aree protette (due parchi nazionali, quattro parchi regionali, cinque riserve naturali), che conserva tesori sorprendenti come i promontori rocciosi del Monte San Bartolo e del Monte Conero a picco sull'azzurro del mare Adriatico, o le millenarie Grotte di Frasassi, uno dei complessi carsici più interessanti d'Italia dove si possono ammirare sottili trasparenze d'alabastro, piccoli laghi, stalattiti intarsiate e gigantesche stalagmiti.

Gli amanti del mare possono trascorrere piacevoli vacanze all'insegna del divertimento e del relax, in una delle 26 località balneari che si estendono lungo i 180 km di costa, caratterizzate da spiagge bellissime di sabbia, ghiaia o scoglio, pittoresche baie, 12 porti turistici ideali per il turismo nautico.

Si può scegliere tra la "riviera delle colline", la "spiaggia di velluto" e la "riviera del Conero" la "costa maceratese" la "verde riviera picena" con le sue 7000 palme.


A conferma dell'integrità e della conservazione dell'ambiente regionale, ben 18 sono i comuni dell'entroterra premiati con le bandiere arancioni per la qualità turistico ambientale e 16 le bandiere blu europee che qualificano il turismo balneare.

Ma non basta, perché quello che si effettua nelle Marche è soprattutto un viaggio interiore, alla scoperta delle radici più autentiche: qui il rispetto e l'amore per la tradizione si concretizzano nelle tante rievocazioni storiche che animano gli antichi borghi e nella conservazione degli antichi mestieri. perché, come scriveva Guido Piovene, "un viaggio nelle Marche, non frettoloso, porta a vedere meraviglie..."



TESTO TRATTO DA "IL SOLE 24 ORE"

Anonimo ha detto...

Viaggio nell'Emilia-Romagna del malaffare




L'impressionante viaggio nell'Italia del malaffare, che Roberto Galullo compie in "Economia criminale" (Il Sole 24 ore) ci interessa per i capitoli che parlano dell'Emilia-Romagna e del Titano. Anche la nostra regione ha sognato che questi problemi non ci toccassero. Il risveglio s'intravede soltanto in parte. Galullo narra del prefetto di Parma che (marzo 2009) tuona contro Roberto Saviano che ha parlato della presenza della camorra in quella provincia. Il prefetto cita come fonte l'Antimafia di Bologna. Ma è proprio il procuratore a capo della stessa Direzione distrettuale antimafia felsinea a difendere Saviano ed a smentire il prefetto di Parma, definendola città "interessata da infiltrazioni di organizzazioni criminali".

Galullo cita da un suo archivio che va dal 2002 all'inizio del 2009. Leggiamo ad esempio il CorSera del 2002 su "Mafia russa, milioni di euro lavati in Romagna", e il Carlino del 2007, "Le lunghe mani dell'est sulla nostra Riviera". Non è tutto. C'è la relazione 2008 del sostituto procuratore antimafia nazionale Carmelo Petralia, dove si mettono nero su bianco le ragioni di Saviano (come sottolinea Galullo), con pagine che smentiscono il prefetto di Parma. Il quale le ignorava del tutto.

Petralia, prosegue Galullo, era stato anticipato (2007) dal sostituto procuratore dell'Antimafia nazionale. Il 19 aprile 2009 il prefetto di Parma è poi smentito da un altro sostituto della stessa Antimafia nazionale, Mario Spagnuolo: un cui collega a fine 2009 parla di nuove realtà criminali che interessano la nostra regione: sono straniere (comunitarie ed extra). Per cui si invoca una forte attività di contrasto e prevenzione onde evitare danni peggiori.

L'aeroporto di Rimini è citato per i capitali dell'Est che (all'inizio degli anni 1990) aprono la strada ad infiltrazioni peggiori (Russiagate, 2002) con il riciclaggio di provenienza illecita. Tutto finisce in una bolla di sapone: "è difficile cogliere con le mani nel sacco i mafiosi russi". Quando (2007) il Carlino parla di lunghe mani dell'Est sulla riviera, i riminesi sono entusiasti, scrive Galullo citando il capo dei nostri industriali, Alfredo Aureli: "I capitali stranieri sono sempre benvenuti" (p. 187). Lo studioso Enzo Ciconte precisa: "Gli italiani fungono da manovalanza. Comandano gli stranieri".

Chiudiamo il libro (che sarà presentato a Rimini da Anpi ed associazione "Vedo sento parlo" il 3 giugno presso la sede della Provincia, dall'autore e dal Procuratore della Repubblica di Modena, Lucia Musti). E passiamo ad alcuni appunti di cronaca locale. 1993, il presidente dell'Antimafia, Luciano Violante, dichiara: "La mafia in Riviera ha vestito i panni puliti della intermediazione finanziaria, ma è ben presente". 1994, il sen. Carlo Smuraglia (Commissione antimafia) spiega: "In Romagna è ben presente la mafia che lavora in camicia e cravatta". Dicembre 2005, secondo il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso, anche per Rimini vale il principio: il denaro si accumula al Sud e si investe al Nord.

Nella mia rubrica "Tam Tama" nel 1984 riferivo l'allarme dell'on. Stefano Servadei sul racket in Romagna. Nel 1990 raccontavo che per il Questore di Forlì, Rimini non era Palermo. L'Antimafia è arrivata "soltanto" nel 1993.
[Aggiornamento, 31.05.2010, 12:00]
Al dossier relativo su digilander.libero.it/antoniomontanari
Fonte: digilander.libero.it/antoniomontanari
© by Antonio Montanari. Il Ponte 2010

Anonimo ha detto...

A Rimini e in Emilia-Romagna (un “primato” che si divide con la Lombardia) si rileva la concentrazione maggiore dei gruppi criminali marocchini , albanesi e tunisini . Ma per quanto riguarda il traffico della droga i gruppi criminali stanno assumendo sempre maggiore importanza, anche in considerazione del fatto che la Romania diventa sempre più strategica lungo le rotte dell’eroina che interessano il Mar Mediterraneo orientale e il Mar Nero.

L’Emilia Romagna è al primo posto assoluto in Italia per numero di persone segnalate come consumatori di droghe sintetiche, ed è al secondo posto nazionale per quantitativo di eroina sequestrata e consumatori abituali della dannosa sostanza. (OsservatorioDroga.it)

Anonimo ha detto...

La classificazione delle Regioni in base ai tassi di overdose e di consumatori problematici di sostanze stupefacenti, colloca il Lazio e la Liguria tra le aree che, rispetto alle altre, presentano coerentemente valori particolarmente elevati di entrambi i tassi, a cui seguono, con analoga coerenza, Campania e Marche.

Anonimo ha detto...

http://www.lernesto.it/index.aspx?m=77&f=2&IDArticolo=7579

Anonimo ha detto...

http://www.lernesto.it/index.aspx?m=77&f=2&IDArticolo=7579

Anonimo ha detto...

http://www.60019.it/index.mv?fname=60019rubriche_leggi&num_rubr=4&num_art=1254501503

Anonimo ha detto...

http://www.viveremarche.it/index.php?page=articolo&articolo_id=227526

Anonimo ha detto...

http://www.antimafiaduemila.com/index2.php?option=com_content&do_pdf=1&id=15578

Anonimo ha detto...

http://www.laprovinciamarche.it/index.php?option=com_content&view=article&id=1942:allarme-mafia-siciliana-sugli-appalti-edili-nelle-marche&catid=29:ambiente-marche&Itemid=27

Anonimo ha detto...

http://robertogalullo.blog.ilsole24ore.com/2010/07/esclusivo-2-la-mappa-della-mafia-cinese-in-italia-e-i-canali-clandestini-di-sbarco-con-le-teste-di-s.html

Anonimo ha detto...

Articolo 416 bis 7 regioni coinvolte

http://www.agoravox.it/Articolo-416-bis-sette-regioni.html

Anonimo ha detto...

Visto il commento di Galullo che riporto :




LA MAPPA DELLE “TRIADI” IN ITALIA




A Roma ci sono i gruppi che fanno capo alle famiglie di Liao, Zhou e Wang, che

pare abbiano influenza anche su altre zone del Paese. Le organizzazioni “Uccello del paradiso”, “Alleanza orientale” e “Testa di tigre” sono state praticamente smantellate con operazioni di polizia e sentenze di condanna. Il Lazio e la Campania, con società esistenti a Roma ed interessate all’importazione delle merci che arrivano nel porto di Napoli, sono le regioni di grandi affari per la criminalità cinese.

Numerose sono le famiglie operanti in Toscana, spesso collegate con quelle esistenti in Francia e in Puglia.

La colleganza con gruppi residenti in altre zone del territorio nazionale e anche all’estero, rende più pregnante il carattere mafioso di queste organizzazioni, dilatandone l’influenza e il volume degli affari sporchi.

In Piemonte predominano i reati legati all’immigrazione, allo sfruttamento della prostituzione e alla droga.

In Lombardia, luogo di gestione e smistamento degli immigrati, si sono sviluppate le banche clandestine e la criminalità finanziaria. Sono state sinora sgominate le organizzazioni denominate “Testa di serpente” e “Sole”.

Il Triveneto è luogo di transito e conseguentemente di illeciti legati al lavoro nero.

In Emilia Romagna elevato è il numero dei reati di violenza contro le persone ed il patrimonio.

Nelle Marche, Ancona è uno dei porti di arrivo dei clandestini ed è sede di numerosi opifici tessili.

La Puglia è caratterizzata dall’essere tuttora uno dei punti d’approdo dell’immigrazione clandestina.

Mentre in Calabria allo stato non si registrano fatti di interesse rilevante, in Sicilia Ragusa e Lampedusa sono i luoghi dove più alto è il numero degli sbarchi – gli effetti dei recenti accordi con la Libia sono ancora da analizzare - e a Catania è stata contestato a un gruppo di cittadini cinesi, cosa piuttosto rara, il reato di cui all’articolo 416 bis del codice penale."


Conclusione : Allora?

Anonimo ha detto...

Concorso in traffico illegale di rifiuti speciali e tossici; concorso in traffico; associazione mafiosa. Articolo 416 bis: omicidi, attività economiche, concessioni, autorizzazioni, acquisizione controllo e gestione del denaro pubblico e degli appalti. Di questo sono accusate 14 persone per le quali scattano le manette del Noe di Roma. Sette le regioni coinvolte: Lazio, Campania, Marche, Umbria, Toscana, Puglia e Abruzzo. Un viterbese titolare di una società di intermediazione e consulenze ambientali tra gli arrestati. L’uomo, arrestato e portato al carcere Mammagialla, è accusato di aver fatto da intermediario tra produttori di rifiuti pericolosi e siti di smaltimento. Le indagini sono state coordinate dal capitano Pietro Rajola e dal colonnello Sergio Di Caprio, ” Ultimo ”, dai tempi dell’arresto di Totò Riina. Nella discarica di Cerreto, nel Comune di Roccasecca, sarebbero stati posti i sigilli. E’ qui che venivano stoccati i rifiuti dei 91 comuni della Provincia di Frosinone. Dalle indagini sarebbe emerso anche come i fanghi dei rifiuti, anziché essere trattati a norma di legge, fossero gettati nelle campagne del Casertano.
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Si tratta di smistamento illecito di rifiuti nocivi da parte di industrie dal Nord dal Centro verso il Sud, certamente illeciti esecrabili e da perseguire e fortunatamente perseguiti, ma che cosa ci " azzecca" con le infiltrazioni mafiose strutturali acclarate dalla DIA e da altre Istituzioni in Emilia-Romagna ?
Forse si indica la " pagliuzza" non accorgendosi della " trave" ?

Anonimo ha detto...

Diminuiscono i reati ambientali nelle Marche, ma negli appalti edili è allarme per l'infiltrazione di Cosa nostra siciliana. E' quanto emerge da Ecomafia 2009, l'annuale rapporto di Legambiente presentato alcuni giorni fa a Roma. Il bilancio dell'anno appena trascorso evidenzia che nelle Marche nel corso del 2008 le forze dell'ordine hanno accertato 452 illeciti (25.766 in Italia) cioè 285 in meno rispetto al 2007,

le persone denunciate sono state 725 (21.336 in Italia), i sequestri 215 (9.676 in Italia) cioè 107 in meno rispetto al 2007.



Tra le regioni ambientalmente più illegali, la Campania occupa stabilmente il primo posto, seguita da Calabria, Sicilia e Puglia. In queste quattro regioni si concentra circa la metà degli illeciti registrati in tutta Italia. Troviamo le Marche al 16° gradino della classifica, una posizione sotto rispetto al 2007.



Per quanto concerne le Marche desta forte preoccupazione l'infiltrazione di Cosa nostra siciliana negli appalti come segnalato dalla direzione distrettuale antimafia di Ancona. In particolare le indagini dell'ultimo anno hanno rivelato l'esistenza di attività di rilascio di false certificazioni alle imprese: alcune società edili operanti in Sicilia, in virtù di finti attestati di esecuzione di lavori, prendevano parte alle gare indette dagli enti locali.
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E' il rischio che si corre negli appalti, LO stesso rischio che si corre in E-R , o sbaglio ? Nelle Marche non esistono infiltrazioni strutturali di " cosche" mafiose come purtroppo avviene in altre regioni vicine .
Comunque contenti VOI contenti tutti !

Anonimo ha detto...

Blitz delle Fiamme Gialle del comando regionale Toscana contro la mafia cinese. Lunedì 28 giugno, alle prime ore dell’alba, circa mille uomini della Guardia di Finanza si sono mobilitati nella provincia di Firenze. I militari stanno eseguendo arresti, perquisizioni, sequestri di beni immobili, automobili di lusso, quote societarie e denaro in contanti.

Sono otto le regioni coinvolte nell’operazione contro la criminalità organizzata cinese. Tra queste l’Emilia Romagna. Le altre sono, oltre alla Toscana: Lombardia, Piemonte, Veneto, Lazio, Campania e Sicilia.

Anonimo ha detto...

La mafia non è mai esistita non solo nelle Marche ma anche nelle altre regioni dell'Italia centrale cioè Toscana, Lazio, Umbria

Purtoppo se attualmente si assite a fenomini e tentativi di " infiltrazione" è soltanto perchè è stata portata dall'immigrazione di certi "gruppi" meridionali.

Un pò lo stesso discorso di ciò che avviene al Nord.
Le Marche sono una dinamica regione con una vasta media e piccola impresa e soprattutto siamo solo 1.500.000 abitanti , le mele marce si vedono subito , e la popolazione è abituata a collaborare con le Istituzioni contro ogni tentativo di infiltrazioni, che ripeto viene SEMPRE DA FUORI !
Quindi lungi da me fare "classifiche" in questo senso con la vicina E-R , è un discorso ridicolo! Sono fortemente preoccupato per le infiltrazioni ormai radicate in quella Regione di organizzazzioni mafiose italiane e non , perchè appunto si tratta di una Regione confinante e soprattutto di una regione che amo e rispetto ! Tutte le Regioni devon collaborare per sconfiggere questo CANCRO che ha invaso tutta Italia , in primo luogo la politica ... e soprattutto le Amministrazioni LOCALI, ma quale politica ..la attuale ?
Saluti

Anonimo ha detto...

Va a vedere al porto di ancona e all'aeroporto di ancona cosi come in quello di rimini ma anche quello di bari e di brindisi come mai c'è tutto questo incremento di passeggeri ma non guardare solo negli occhi degli altri ma anche nei tuoi visto che siete solo 1.500.000 di persone e vi conoscete tutti personalmente.

Anonimo ha detto...

http://lecosedasalvare.blogspot.com/2008/09/la-sicilia-nelle-mani-della-mafia-in.html

http://www.ansa.it/web/notizie/regioni/marche/2010/05/22/visualizza_new.html_1795019346.html

http://www.crimeblog.it/post/4237/mafia-arrestato-a-motegranaro-nelle-marche-il-latitante-pietro-pernagallo

http://www.anconainforma.it/Cronaca/art19350/10_febbraio_10/mafia_arrestato_nelle_marche_il_killer_pietro_pernagallo.html

http://www.giustiziagiusta.info/index.php?option=com_content&task=view&id=474&Itemid=76

http://www.agenziaradicale.com/index.php?option=com_content&task=view&id=8263&Itemid=54

http://www.studioexclusive.com/news/2002_maggio_ter/11arresti_per_mafia_anche_in_provincia_di_Macerata_ita2596.asp

Anonimo ha detto...

Io mi chiedo cosa c'entra dopo che vi siete leccati e sbrodolati addosso sulle vostre belle marche sul mangiare sulla natura gli articoli del nyt ecc.ecc. che peraltro è lecito quello continuamente di denigrare le città di regioni confinanti? ma cosa c'entra? siete bravi eccezionali continuate cosi...

Anonimo ha detto...

Ma infatti , non c'entra nulla !
Vallo a dire a chi ha incominciato !
Il sottoscritto era uno di quelli che non si" sbrodolava "certamente addosso raccontando delle Marche del buon cibo ecc..ecc , beh se poi anche io devo riportare i link dei vari fatti illeciti ecc che succedono in altre regioni, facciamo notte!
Ripeto per la ennesima volta la Emilia-Romagna , le Marche, la Toscana sono interessate con vari gradi di " penetrazione" da infiltrazioni mafiose su un tessuto sociale assolutamente sano e refrattario, non esistono capiclan Emiliani , Romagnoli, Marchigiani , Toscani .. spero di esser stato chiaro! Quando dicevo circa gli abitanti era per dire che nelle Marche , essendo in pochi, è più facile stanare le mele marce .. tutto qui !
Anticamente il tutto è incominciato tramite il sciagurato " confino" di certi mascalzoni , oggi sono i soldi ad attirare certi maledetti personaggi, dove sono i soldi ? Sono al Nord ed al Centro non certamente al Sud !
Faccamola finita per favore , la mafia è ormai in tutta Italia, ma avete visto i retroscena in Lombardia? Ma almeno nelle Marche, in Emilia-Romagna, Toscana si eseguono arresti e ciò sta a significare che la popolazione locale e le Istituzioni sono sane!
Lascio perdere questa " discussione" che trovo sensa senso
Amo le Marche, la Toscana, l'Umbria
la E-R , Oh cito queste Regioni perchè le conosco ma senza togliere nulla alle altre , sono Regioni abitate da popolazione sana e civile ed è proprio per questo che non dobbiamo abbassare l'attenzione verso certi fenomeni che guarda caso vengon sempre da fuori regione .
Saluti dalle Marche

Anonimo ha detto...

OH ma che credi che mi facia piacere? Sono resoconti della Dia e di altre Istitituzioni , ma qual denigrare ? Che forse la Dia denigra? Amo l'Emilia-Romagna e mi inbufalisco nel leggere tali " rapporti" ufficiali . Qui non si tratta di difendere una città od una Regione ma , come ha detto quel signore delle Marche , si tratta di non abbassare la guardia illudendosi che tale " fenomeno" non esista anche in Emilia-Romagna od in altre regioni del Centro e del Nord .

Anonimo ha detto...

Eppure ora non fa così caldo !
Tralascio la discussione iniziatasi, per carità interessantissima , ma desidero ricercar conforto su altra disputa : con un carissimo amico toscano spesso ci " becchiamo" nel senso che personalmente ritengo che la pasta ripiena ( pasta imbottita) non abbia bisogno di un condimento molto ricco bensì piuttosto semplice per non alterare il " gusto" del ripieno.. almeno nelle mie Marche si condisce in questo modo , il mio amico toscano sostiene piuttosto il contrario .
Siccome reputo l'Emilia la patria della pasta imbottita, per favore datemi ragione !

Anonimo ha detto...

l latitante Pietro Pernagallo, originario di Grammichele (Catania) e appartenente alla famiglia nissena di Cosa nostra, è stato arrestato ieri a Montegranaro in un’operazione coordinata dalla Dda di Ancona ed eseguita dalle squadre mobili di Ancona, Macerata e Ascoli Piceno. A suo carico pendeva un ordine di cattura emesso in seguito a una sentenza di secondo grado pronunciata dalla Corte d’appello di Caltanissetta.

Pernagallo è ritenuto l’esecutore materiale dell’omicidio di Salvatore Saitta, all’epoca rappresentante dalla famiglia mafiosa di Enna, avvenuto nel giugno 1992 nell’ambito di un regolamento di conti tra le cosche locali. Il ricercato, che viveva a Montegranaro insieme alla moglie, è stato sorpreso allora di pranzo nel ristorante “Arcobaleno Maxim” di cui era comproprietario insieme ad altre persone originarie del Sud Italia.

Pernagallo finora era riuscito a sfuggire alla cattura anche grazie alla carta d’identità contraffatta del fratello, incensurato, alla quale aveva apposto la propria foto. Alla cattura si è arrivati in seguito ad una complessa attività d’intercettazione su soggetti a lui vicini. Una trentina di poliziotti hanno fatto irruzione nel ristorante bloccando subito il ricercato che non ha opposto resistenza.
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E questo significa una regione
infiltrata dalla mafia? E' vero siamo in pochi e certi criminali di importazione li ammanettiamo subito .. perchè estranei al territorio .

Anonimo ha detto...

ANSA) - ANCONA, 22 MAG - Arrestato
a Chiaravalle un esponente della mafia catanese, Luciano Zappala', 28 anni, accusato dell'omicidio di Francesco Valenti, del clan Santapaola. Valenti fu ammazzato nel 2005 per il mancato pagamento di un notevole quantitativo di droga. A carico di Zappala', vicino alla famiglia Carateddi, lo scorso 13 maggio il Tribunale di Catania aveva emesso un provvedimento di custodia cautelare in carcere. A Chiaravalle, l'uomo era ospite di una donna anch'essa legata alla mafia siciliana. Lo ha rintracciato e arrestato la Squadra mobile di Ancona, in collaborazione con Catania.(ANSA).

Al sig del 28 luglio che ha fornito tutti quei " reseconti"
come vede si trattava di un criminale catanese scappato dalla sua sicilia " ospite" a Chiaravalle di una sua amica siciliana : arrestato .
Non è con questi esempi che si testimoniano infiltrazioni mafiose " strutturali " .

Anonimo ha detto...

Controllo delle bische clandestine e del gioco d' azzardo con i videopoker truccati, rapine a banche, uffici postali e portavalori e lo spaccio di cocaina ed eroina. Erano questi i principali aganci che la mafia foggiana avevan nel territorio marchigiano e che sono stati scoperti dai carabinieri del Ros. Ieri mattina sono stati resi noti i risultati della maxi "retata" che ha impegnato oltre 100 uomini dei "Ros" (i reparti operativi speciali) e altri 400 militari dei Comandi territoriali e che è culminata in 67 arresti. Tra i destinatari degli ordini di custodia cautelare anche 11 maceratesi, tra i quali il noto industriale civitanovese Fausto Morichetti, ritenuto il "cassiere" dell'organizzazione e altri personaggi in parte già coinvolti in fatti di droga e altro.
Le accuse per tutti: associazione per delinquere finalizzata alla detenzione e spaccio di droga, rapine, minacce, gestione di gioco d'azzardo e videopoker illegali e perfino attentati incendiari, uno dei quali perpetrato a Civitanova nel '99.
''Non ci sono attualmente pericoli di infiltrazione mafiosa a livello locale e nell'economia marchigiana, ma solo sacche di criminalita' che si sviluppano nei contesti specifici del controllo su videopoker, bische clandestine e night club''.
Cosi' il procuratore distrettuale Vincenzo Luzi ha ridimensionato l' allarme sul rischio che la mafia attecchisca nelle attivita' economiche lecite delle Marche.

..........
Sempre a quel signore dei numerosi link , sarebbe opportuno comunicare l'articolo per avere una visione completa, ma capisco la mancanza di spazio !

Anonimo ha detto...

Cari amici, stasera voglio fare uno spot alla mia regione e in particolare alla zona in cui vivo. Definita da molti una della poche oasi felici rimaste in Italia.
Sono sicuro che dopo aver letto questo articolo verrete numerosi:

"Cocaina a fiumi, feste con personaggi noti della Montegranaro bene, di Fermo, di Porto San Giorgio, di Civitanova Marche e con la partecipazione straordinaria di politici e sportivi. Il tutto condito dalle performance sessuali di giovani donne, alcune anche sposate, disponibili e soprattutto insospettabili.
E’ sui vizi di questi ambienti che sta scavando la Procura della Repubblica di Fermo, dopo aver iscritto nel registro degli indagati un noto personaggio di Montegranaro, considerato il cosiddetto 'driver' e organizzatore delle serate particolari a base di cocaina, soldi e performance a luci rosse.
Un’inchiesta destinata ad allargarsi e a far tremare nuovamente gli ambienti bene del Fermano, soprattutto quelli di Montegranaro. Gli inquirenti hanno già interrogato alcune delle giovani donne che partecipavano alle serate: da loro avrebbero ottenuto risposte e raccolto elementi importanti per il prosieguo delle indagini. Tutto è tenuto nel massimo riserbo e l’unica cosa certa è che l’inchiesta sta procedendo a ritmi serrati.
L’indagine ha preso il via dalla testimonianza di una ragazza prossima al matrimonio che, alcuni mesi fa, era stata condotta al pronto soccorso a seguito di un malore. I medici avevano scoperto che si era trattato di un’overdose di cocaina e avevano allertato le forze dell’ordine. Erano stati avviati così gli accertamenti per capire chi avesse fornito la droga alla giovane.
Dopo un lungo interrogatorio, era emerso che il fatto si era consumato durante una serata particolare a base di sesso e cocaina, svoltasi in una casa di un noto personaggio di Montegranaro. Era stato aperto un fascicolo a carico dell’uomo che, alla fine, ha fatto emergere un fenomeno ben più vasto e un grosso giro di sesso, soldi e cocaina. Gli investigatori in questi giorni hanno ricostruito il funzionamento di gran parte delle serate particolari e identificato le persone che vi partecipavano.
Si tratta di gente insospettabile, tra cui professionisti, industriali, politici e personaggi dello sport. Per accedere alle feste, alla cocaina e alle prestazioni delle donne presenti, si dovevano sborsare somme tutt’altro che misere. Al momento i reati contestati all’indagato sono quelli di spaccio di stupefacenti e istigazione alla prostituzione. Ma l’inchiesta è solo agli inizi e nuovi colpi di scena sono dietro l’angolo."

"Si stringe la morsa degli inquirenti sull’inchiesta a luci rosse che sta facendo tremare gli ambienti bene di Montregranaro e di tutto il Fermano.
I carabinieri, su ordine dei due sostituti procuratori di Fermo, Antonio Bartolozzi e Daniela Chimienti, che coordinano le indagini, hanno effettuato perquisizioni in due appartamenti di Montegranaro. Nel corso delle perquisizioni i militari dell’Arma hanno sequestrato diverse videocassette hard, girate dal noto personaggio veregrense indagato, e da altre giovani donne durante i festini a base di sesso e cocaina. I filmini sono ora al vaglio degli inquirenti che vogliono capire se si trovino al cospetto di un giro ristretto o di un più ampio fenomeno che coinvolge direttamente anche altri personaggi in vista del territorio.
Gli investigatori sospettano che le videocassette a luci rosse, in cui si vedono chiaramente i volti, possano essere servite anche per ricattare le protagoniste, alcune delle quali anche sposate."

(da ilresto del carlino.ilsole24ore.com/fermo)
..................
Altra sconvolgente notizia del sig dei vari link e pensate alcune delle quali anche sposate! Ma dove andremo a finire , che dite faccio un resoconto di certe cosucce della Rimini bene .. ma certamente che no ... affari privati !

Anonimo ha detto...

ma bimbini e come vi permettete ! E la mafia la si sa strabocca in Toscana nelle Marche ed in Umbria e quelli della repubblica benedetta dal sole della romagna e vicinaze emiliane è verginella immune che a rimini atterran solo comitive con canotto sgonfiato appresso che se lo gonfian in riviera assolata e profumata , e poi van a mangiare biscottini della nonna nel dopodiscoteca e tutti lindi e pulitini se passegian manina nella manina in sul far dell'alba a raccontarsi come l'è bello il paese bucolico delle fate e degli gnometti .. e son rimasti al caro Casadei e non si son accorti che il tempo l'è trascorso , ovviamente in meglio e che c'è da dubitarne?
All'amico delle Marche e della pasta imbottita , ma chi è il bischero toscano che sostien il sugo ricco? E tu hai ragione ci va il sugo semplice !

Anonimo ha detto...

Ciao, son quello della pasta imbottita, no dai non è un " bischero" si han gusti differenti , si tratta di un carissimo amico di Siena che spessissimo vado a trovare e ci facciam delle lunghe passeggiate e soprattutto mangiate nei casolari della bella campagna senese . Ma non vorrei continuare altrimenti " qualche persona" ci accusa di " brodolamento" ma è colpa mia se Marche-Toscana ed Umbria sono delle bellissime regioni dove si mangia divinamente?
Ciao

Anonimo ha detto...

Io non riesco a capire perche, dopo esservi fatti una sbrodolata addosso di autocompiacimento mielatico automasturbante, avete la necessità di parlare negativamente degli altri come se voi non ne foste minimamente toccati.
Quindi probabilmente quello che dice il toscano non dovrebbe essere rivolto al sottoscritto ma a chi mi riferisco.

Anonimo ha detto...

ma perchè a noi ci piace l'automasturbazione e non che ce lo menino gli altri ! Oh poi a chi te ti riferisci lo sai te ed il divino odino! OH tu te l'hai letto tutto il blog? ad un certo punto di bischerate varie .. qui si parlava di bischerate nostre e poi ci si inserisce, chi si ricorda più , con la maialata dei geni e dei morti in casa e dei marchigiani alle porte che equival al morto in casa e del pisano all'uscio . E che non ti piace il miele ? Ma sai che ti perdi ? Ma che i Toscani ed i Marchigiani e gli Umbri e sì perchè c'eran anche loro , devon sempre restar bonini a prender palate su le gengive e sorrider come asini ciucchi? E ci si sbrodola .. che è peccato ? e poi si usa il bavaglino non ci si sporca , se non erro il tutto è partito da un articolo inchiesta di un signore che non penso sia delle NOSTRE parti , che forse delle VOSTRE ?
Se a noi ci si lascia in pace ci limitiamo allo sbrodolamento e alla mielosa automasturbazione :
Toscana-Umbria-Marche son belle regioni
e se non si garba che si volti la pagina .

Anonimo ha detto...

Un attimo, si fa presto a parlare di mielosa automasturbazione, ma che miele si usa ? Millefiori, acacia,castagno, eucalipto .. ecc
Bisogna specificare il tipo di miele perchè ne va dello scivolamento .In Umbria ad esempio si usa il miele di Lavanda così si è anche profumati .

la " pasta imbottita" va anche con sughi ricchi , dipende dai gusti
amico delle Marche mi indichi la vera ricetta dei Vincisgrassi ? La facciam anche in Umbria penso sia simile oppure no?
Un mieloso e sbrodolato saluto ai " cugini" marchigiani ed amici toscani.

Anonimo ha detto...

Ma cosa c'entra? tu puoi parlare quanto vuoi di come sei piu bello, quanto belle tue valli del sole che splende di piu' del formaggio che è piu' buono dell'erba che è piu' saporita ma cosa c'entra accostare questi discorsi con fare continuamente entrare discorsi che mostrano negativamente altre regioni?

Anonimo ha detto...

frase sopra rivolta al toscano

Anonimo ha detto...

Denigro quali altri regioni ? Sta a sentire e tu ci sei di mezzo ma non mi riferisco a te che sei te ma a certi bischeri che si divertivan a dileggiare certi amici delle marche con le storielle e le battutine anche piuttosto cattivelle e facendo della lor terra di tutta un'erba un fascio da buttar nel letamaio con loro sorriso garbato , di superiori profumati , e siccome conosco le Marche piuttosto benino , non mi è garbato affatto , perchè la realtà delle Marche è assai diversa da come vien descritta da certi con la puzzetta sotto il nasino , e non me la piglio con te!
IO non "accosto" , ma se altri accostano io "riaccosto" e palla in buca!
OH che io son più bello non ne parlo , lo diam per scontato !

Anonimo ha detto...

Anonimo ha detto...

Ma infatti , non c'entra nulla !
Vallo a dire a chi ha incominciato !
Il sottoscritto era uno di quelli che non si" sbrodolava "certamente addosso raccontando delle Marche del buon cibo ecc..ecc , beh se poi anche io devo riportare i link dei vari fatti illeciti ecc che succedono in altre regioni, facciamo notte!
Ripeto per la ennesima volta la Emilia-Romagna , le Marche, la Toscana sono interessate con vari gradi di " penetrazione" da infiltrazioni mafiose su un tessuto sociale assolutamente sano e refrattario, non esistono capiclan Emiliani , Romagnoli, Marchigiani , Toscani .. spero di esser stato chiaro! Quando dicevo circa gli abitanti era per dire che nelle Marche , essendo in pochi, è più facile stanare le mele marce .. tutto qui !
Anticamente il tutto è incominciato tramite il sciagurato " confino" di certi mascalzoni , oggi sono i soldi ad attirare certi maledetti personaggi, dove sono i soldi ? Sono al Nord ed al Centro non certamente al Sud !
Faccamola finita per favore , la mafia è ormai in tutta Italia, ma avete visto i retroscena in Lombardia? Ma almeno nelle Marche, in Emilia-Romagna, Toscana si eseguono arresti e ciò sta a significare che la popolazione locale e le Istituzioni sono sane!
Lascio perdere questa " discussione" che trovo sensa senso
Amo le Marche, la Toscana, l'Umbria
la E-R , Oh cito queste Regioni perchè le conosco ma senza togliere nulla alle altre , sono Regioni abitate da popolazione sana e civile ed è proprio per questo che non dobbiamo abbassare l'attenzione verso certi fenomeni che guarda caso vengon sempre da fuori regione .
Saluti dalle Marche
28 luglio 2010 18.06
-------------------------------
Calma toscano
Sono quello che ha scritto quanto sopra, il signore presumo della E-R si riferisce al sottoscritto ?
Non mi sembra di avere denigrato alre regioni!Lo sbrodolamento purtroppo mi vien congegnale con i passatelli ed i cappelletti tanto che la moglie si imbufalisce!
Volevo rispondere all'amico umbro circa la ricetta dei vincisgrassi , ma ora vedo solo uccelli grondanti di miele , mi vien da ridere !
Toscano e tu che miele usi?

Anonimo ha detto...

[Aggiornamento, 31.05.2010, 12:00]
Al dossier relativo su digilander.libero.it/antoniomontanari
Fonte: digilander.libero.it/antoniomontanari
© by Antonio Montanari. Il Ponte 2010

°°°°°°
Se il signore penso dell'Emilia.Romagna si riferisce al sottoscritto, faccio notare che ho semplicemente riportato una inchiesta
scaturita dalla fonte sopra citata, senza nessun personale commento,
e si dovrebbe disquisire se è vero o falso attenendosi solamente al contenuto di tale inchiesta .Riportare ( non attribuisco paternità) link sulle Marche non è affrontare il problema ! Se non si capisce che la realtà della Emilia-Romagna è molto più complessa e più " strutturale" di quella esistente nelle piccole Marche non si fa il bene della propria Regione che giustamente si difende e si ama , non è questo il punto! Comunque chiedo scusa , non volevo assolutamente denigrare .

Anonimo ha detto...

Oh Marche ma che ti scusi? e tu hai riportato una inchiesta ben documentata di certa "fonte" e se poi c'è chi crede ancora alle favole degli gnomi e dei funghetti tutti bellini bellini che la si accontenti e che vuoi dire ? E' che appena si va a ragionar di certe cose in certe zone .. e quelli si impippano subito , e ti investono con argomentazioni a " riparazione" che non c'entran una cippa ma che è una cippa! Ma lascia perdere che l'è meglio, tanto chi non vol sentire l'è come il cieco .
All'altro delle Marche , che miele ti uso ? Ma che ne so a volte vado a secco a volte con il miele delle mie parti mi sa millefiorie sai son d'animo gentile , un fiore di animo .

Anonimo ha detto...

Ma basta con questi romagnoli mafiosi, speculatori, melmosi, bassa lega

Anonimo ha detto...

Oh ma tu da dove te ne esci? Che sei sempre quello o te sei di tutt'altro? Addirittura melmosi e chi l'avrebbe detto fammi capire un pochino! E che s'è toccato il sedere alla beata vergine?
Comunque parliam di altro , su tal punto ne convengo. Posso convenire con il Marche che l'imbottita preferisce un sughino leggero, ma se tu ci fai un bel sughettino con la carnina non guasta e poi dipende dal genere di ripieno . Rispondo poi indegnamente all'Umbro per quanto la riguarda i Vincisgrassi , siccome conosco piuttosto bene le Marche ti posso dire che tal ricetta la viene variata di zona in zona con l'aggiunta di questo o quello e quindi e difficilino avere una ricetta standard, comunque penso ti risponderà il Marche appena gli spariran dalla vista gli uccelli grondanti di miele .

Anonimo ha detto...

Non è finita ora i comuni della Valvibrata (TE) vorrebbero passare con le Marche, in effetti Ancarano e Valle Castellana erano delle Marche Pontificie fino al 1852, quando vennero ceduti ai Borboni.
In effetti Gubbio anche era delle Marche e nel 1860 passò all'Umbria ...

Anonimo ha detto...

se mi si permette per quanto riguarda la Val Vibrata e Val Castellana che vorrebbero passare alle Marche valgono gli stessi motivi della Alta Valle del Marecchia, nel senso che gli abitanti di queste due vallate gravitano per tante questioni più sul capoluogo provinciale marchigiano di Ascoli Piceno che sul capoluogo provinciale Abruzzese di Teramo . Non andiamo a ricercare reminescenze storiche di appartenenza altrimenti ogni territorio italiano potrebbe avanzare di tali contenziosi !E' vero anticamente Gubbio faceva parte dell'antico Ducato di Urbino e poi delle Marche fino al decreto Minghetti anno 1860 che scorporò Gubbio dalle Marche passandolo all'Umbria ma in compenso le Marche ricevettero il comune Umbro di Visso . Non esistono contenziosi teritoriali tra Umbria e Marche sono regioni assai simili culturalmente e MAI vi è stato disaccordo territoriale , da buoni cugini si vive in reciproco rispetto ed armonia . Anche un altro comune ambisce ad entrare nelle Marche ... trattasi del Comune laziale di Amatrice ma non per questioni di identità di appartenenza bensì perchè più gravitante sulla più vicina Ascoli Piceno che all'attuale capoluogo provinciale di Rieti.
Auguro a tutte le popolazioni di vedere realizzati i loro desideri ma senza evocare " geni" di appartenenza od altre mostruosità ( se mi si permette ) nel senso che posson diventare tali se cavalcate da forze politiche che non mirano solo agli interessi reali delle popolazioni bensì a disgregare questo povero Paese in tribù di appartenenza , rendendolo ancora assai più debole in un contesto Europeo ed internazionale.
saluti dalle Marche

Anonimo ha detto...

E te tu lo vedi come ragionano i marchigiani ! Ed è per questo che amo le Marche come la mia bella Toscana dico e ripetoToscana-Marche-Umbria una bella macroregione ., e che ci mancherebbe ? Nulla !Abbiamo tutto , paesaggi, cultura , piccola e media impresa diffusa sul territorio, buona amministrazione, ottima gastronomia, beni architettonici, e soprattutto una voglia di stare insieme contro le rivendicazioni di un Nord e di un Sud
perchè maremma maiala e ci siam anche noi del centro Italia con la nostra storia e la nostra grande civiltà !

Anonimo ha detto...

dalla mia Umbria pieno sostegno al progetto delle " Terre di Centro" che vedrebbe una sempre più sinergia tra Toscana-Marche-Umbria , con i cugini marchigiani nessun contenzioso territoriale .. anzi il mare delle Marche è il mare di noi Umbri , quando sono nelle Marche ( e ci son spesso) mi sembra di essere a casa mia ! Marche-Umbria-Toscana rappresentano l'armonia di queste terre dell'Italia Centrale spesso dimenticate , la civiltà dell'Italia si è originata da queste terre fatte di popolazione laboriosa ed attenta al suo territorio e tradizioni, non siamo amanti delle esagerazioni etniche di appartenenza, come sembra invece imperversare in altre zone !

Anonimo ha detto...

Sono assolutamente d'accordo, noi non ci sentiamo come gli ariani con gli ebrei, e poi il duce chi era un romagnolo giusto? ahahah
diciamoci la verità siamo i migliori dell'italia anzi del mondo (pero' diciamolo solamente tra di noi perche anche se lo pensiamo dopo sembra che siamo troppo spavaldi). Adesso comunque ahahah gliela facciamo pagare a quelli della valmarecchia, spacca gli ha chiesto un indennizzo milionario (neanche dovuto) ahahah poveri ariani

Anonimo ha detto...

Calma , le popolazioni dell'altavalmarecchia sono state ampiamente trascurate da una politica provinciale pesarese totalmente deficitaria e menefreghista verso tali zone ! Questo va assolutamente detto ! Va detto poi però che non è vero che sian stati totalmente dimenticati nell'oscurità delle caverne ! Posso capire la questione " logistica" , lo stesso discorso sembra valere per la Val Vibrata che pare voglia passare dall'Abruzzo nelle Marche , ma quando si parla di " etnia" di riunione delle comuni " etnie"
in una unica terra , beh allora si va ben oltre ai discorsi " logistici" si entra in un terreno politico-etnico che non condivido ... perchè appunto c'è odore di " arianesimo" ! Comunque han fatto democraticamente la loro scelta .. sinceri auguri . Quello che mi interessa è la sempre maggiore integrazione tra Toscana-Marche-Umbria perchè area culturale- socio- economica con moltissimi punti di contatto.
Saluti

Anonimo ha detto...

OH 29 luglio 2010, se tu sei dei "nostri" e ti ha risposto bene il sig precedente , e tu te figuri che alla mia toscana il ducetto ha depredato con decreto 12 comuni per passarli alla sua " etnia" romagnola , ma da toscanaccio se penso che tu non sei "te" ma sei "lui" beh la zizzania tra di noi non la si crea , se mi son sbagliato ti chiedo scusa !

Anonimo ha detto...

Personalmente , e mi collego ora, non mi passa per la mente denigrare regioni confinanti,come non mi passerebbe per la mente considerare rapporti di Indagini Istituzionali e indagini giornalistiche come esempi di denigrazione di certe reltà territoriali in ambito regionale.Certamente ogni Regione non si può ritenere immune da certi fenomeni di infiltrazione malavitosa, ma esiston vari gradi e metodiche strutturali di infiltrazione malavitosa che scaturiscono dai vari rapporti di Organi Istituzionali nella stesura annuale della realtà regionale .
Personalmente considero chiusa questa parentesi che non può esser presa come una " disputa" regionale ma come atto di riflessione delle varie problematiche insite in tali rapporti,allertando tutti i meccanismi atti alla democratica repressione , questo è il compito della Politica e delle Amministrazioni Locali ma ANCHE di tutti i cittadini.
Sbrodolamento ed automasturbazione
mielosa non fa parte del mio usuale lessico , se un toscano, marchigiano,umbro parla bene della sua regione SENZA denigrare altre realtà territoriali nella sostanza e non nella supposizione , si tratta di persone che si ritrovan a parlare del loro territorio e non posson essere dileggiate con termini come automasturbazione mielosa o sbrodolamento perchè allora si dimostra una lontananza culturale notevole , senza considerare poi che tale metodica di ragionamento potrebbe benissimo esser ribaltata verso altre contrade!

Anonimo ha detto...

Lasciate perdere la Romagna , è un consiglio! Non hanno mai contato politicamente un fico secco nel panorama ER .. non hanno MAI espresso una personalità politica degna di questo nome , san solo "donzellare" sulla loro riviera . paragonandola addirittura alla California .. non rendendosi neanche conto delle stupidaggini che dicono ! E' gente persa nella propria megalomania ridicola e piuttosto buffa ! Prenderne le distanze c'è tutto da guadagnarci ! Se hanno imparato un minimo di " organizzazione" lo devono alla vicina EMILIA vera " fucina" di innovazione sia per il passato che per il futuro, LORO vivon di " luce riflessa" ma son talmente accecati dalla loro boria spocchiosa da non rendersene conto .. se ne accorgeranno quando il loro desiderio secessionista dalla Emilia si verificherà .. se avran la forza di perpretarlo! Loro son stati sempre " periferia" dell'Emilia .. non per costrizione ma per loro incapacità a " ragionare" oltre il LORO localismo piccolo piccolo ! Noi Emiliani siamo assai diversi la nostra storia lo dimostra .

Anonimo ha detto...

ma falla finita con la tua Emilia e piantatela di succhiare i soldi della nostra riviera, e per quanto riguarda il Toscano ci son altri comuni della toscana romagnola desiderosi di entrare in romagna , tenetevele le vostre terre centrali e ridateci le terre romagnole , viva la grande popolazione romagnola in una unica terra unita. Certo Mussolini era romagnolo e lo abbiamo inserito nei miti di romagna se non vi sta bene affari vostri. Viva la grande Romagna!

Anonimo ha detto...

Amici è uscito un articolo sul new york times dove si afferma che le mucche che mangiano l'erba marchigiana fanno il latte piu' genuino del mondo!!.

Detto questo non ho mai visto un blog pieno di persone con tanti pregiudizi tranne questo (tranne alcune persone che ho individuato).
Ps: è falso affermare che la romagna vuole separarsi dall'emilia ma è esclusivamente un "cavallo" politico montato dalla Lega; basta farsi due passi e chiedere alla gente cosa ne pensa di questo discorso.
Per quanto riguarda le differenze tra emilia e romagna vi sono, si riconosce il ruolo dell'emilia anche se tali differenze sono andate via via assottigliandosi ed occorre obiettivamente riconosce che in ambito infrastrutturale la romagna è sempre stata trattata in second'ordine.
Per quanto riguarda l'ultimo messaggio no comment (secondo me è esclusivamente una provocazione)
Saluti da .... qualunque città

Anonimo ha detto...

Premesso che secondo me la Romagna come concetto unitario non esiste, per il nostro Cosimo de Medici (il toscano) riporto un link tratto da wikipedia sulla romagna toscana:

http://it.wikipedia.org/wiki/Romagna_Toscana

Lo scrivo solo ed esclusivamente per farmene una cultura dal punto di vista storico che il discorso delle etnie e tutte quelle balle non esistono e questo lo sanno tutti.

Quando dico che la Romagna non esiste affermo anche che le Marche non esistono a livello unitario in quanto territori molto differenti e questo traspare dai commenti delle pagine precedenti
Per quanto riguarda la Toscana sappiamo tutti dove sono nati i guelfi e i ghibellini quindi dire che esiste una toscana unitaria e tutto dire..

Saluti... da qualunque città

Anonimo ha detto...

Il Gran Ducato di Toscana arrivava fino alle porte di Forlì. E la cosiddetta Romagna Toscana all'epoca non esisteva perchè fin dal '400 faceva parte integrante di tale Gran Ducato . Avrei capito se tali territori fossero in epoca " moderna" confluiti in E-R tramite referendum popolare, ma vi son confluiti di " imperio" durante il regime fascista per volontà e tramite decreto fascista del duce romagnolo , se non si vede questa piccola differenza! Certo i Guelfi ed i Ghibellini son nati in Toscana e poi fortunatamente si son estesi in buona parte d'Italia !Ovviamente superate le discordie Senesi e Pisane la Toscana ha avuto una Storia Unitaria che la Romagna non ha mai avuto ,essendo essa spezzettata in tanti piccoli potentati insignificanti. Il discorso sulle Marche è in parte vero ma si dimentica che esisteva una Marca Anconetana ed una Marca Fermana, la Romagna se si eclude il periodo dei Malatesta annientati dai Montefeltro di Urbino è stata sempre terra di occupazione straniera e mai una unità territoriale indipendente .
Questa è la Storia .

Anonimo ha detto...

E che tu vuoi paragonare la storia della mia Toscana con la tua Romagna? Magari fossi imparentato col Cosimo!NOI siam stati uno STATO indipendente ed all'avanguardia , che mi vuoi dir qualcosina sulla tua romagna e son tutto orecchi! E certo che la storia l'è fatta di eventi bellici e tramite di essi che si crean gli Stati e che tu pensi che scendan dal cielo? Ma per fortuna che ci furon i Guelfi ed i Ghibellini e che siam tutte pecore di un stesso colore ? L'unico periodo nel quale le terre delle romagne videro un barlume di unità fu grazie al ROMANO Duca Valentino ma durò pochino , morto il papa suo padre ..il nuovo papa gli diede un bel calcio nel sedere e via!E non mi fare continuare la storia della tua romagna sì bonino!

Anonimo ha detto...

Basta non ne posso più di questi discorsi a scavare la Storia fin nella notte dei tempi , ma chi se ne frega! Ma ci pensate che anche la Germania in quel periodo era un mosaico di potentati locali ( peggio del suolo italico di allora) in astio tra di loro e controllati direttamente ed indirettamente dall'Austria? Ma che cosa vuol dire tutto questo accapigliarsi su bandiere ormai logore e superate ?Che cosa garrisce al vento oggi? un mucchietto di straccetti variamente colorati alimentati da egoismi localistici e strumentalizzati da certe forze politiche. Ha ragione quel signore la Sua Romagna come le MIE Marche non hanno avuto una storia di unità identitaria , ed allora? Ma che vogliamo ritornare all'epoca pre unitaria, e perchè non all'epoca delle Signorie, e perchè non all'epoca dei Comuni , e perchè non all'epoca della "Pentapoli" e perchè non all'epoca pre-romana !Ma chiaro che poi nascono i " pregiudizi" se si continua con tali " deliri" vien fuori il peggio dell'essere umano . Scusatemi per lo sfogo .
Un saluto dalle Marche .. quali a vostra dotta discrezione,personalmente percepisco solo che ci vivo assai bene !

Anonimo ha detto...

Marche e tu hai ragione da vendere, ed in effetti se si volesse guardar la storia non dal buco della serratura di casa ci si accorgerebbe che le uniche( ma anche qui con vari distinguo) zone "unitarie" son state il Veneto , Liguria, Piemonte e la zona Bolzanina e per paradosso ma poi non tanto, tutto il defunto regno Borbonico con la esclusione della Sicilia dei Vicerè che eran parigrado del Re Borbone di Napoli . quando si dicon bischerate romagnoleggianti e strabordanti e mi scappa !
Per quanto riguarda le tue Marche se si escludono certe zone " ariane" (uso tal termine perchè quelli si voglion distinguere dal resto ed anche da loro stessi!) dell'alto Pesarese, girando TUTTE le MARCHE non ho trovato MAI sentimenti antiunitari nella popolazione . Non gradisco che certi romagnoli vengan a fare le " pulcette" in casa mia quando loro son stati sempre dominati .
Ma TU hai ragione dobbiam superare tali campanilismi ed infatti son favorevolissimo ad una sempre più integrazione tra Toscana-Marche-Umbria , la Romagna non la nomino non per antipatia, ma perchè si autobastano ed allora se ne stian a casa loro , con tutti i loro " più" i loro " meglio" ecc...e se poi il loro MAR non rappresenta nulla e saran cavoletti loro resteran uniti alla Emilia , come ora e tutti siam felici . Sapevo che la mucca Razza Marchigiana è ottima per la carne e non per il latte , ma quella di quel sig. era solo una presa per i fondelli , vedi "loro" son così , son simpatici che se poi li si " tocca" è lesa maestà.. del piffero!
Ciao Marche

Anonimo ha detto...

Amici è uscito un articolo sul new york times dove si afferma che le mucche che mangiano l'erba marchigiana fanno il latte piu' genuino del mondo!!.

Detto questo non ho mai visto un blog pieno di persone con tanti pregiudizi tranne questo (tranne alcune persone che ho individuato).

...............

Dispiacerebbe postare l'articolo del New York Times , grazie , Eh perchè si potrebbe smalignare che tu te garba prender per i fondellini ! E me potrei sbagliare
non son mago Merlino !
E se poi la si mi indica un commento con " pregiudizio" di un Toscano , Umbro, Marchigiano sarebbe gentilino e può capitare su quasi 500 commenti, ma se me lo si indicasse ci si discuterebbe !
Per quanto poi la riguarda la storia della secessione della tua romagna e ti basta chiederlo a quelli del MAR , non so se dietro c'è la lega ma so cosa è il MAR e chi te lo ha fondato uno straniero? Non so se l'ultimo messaggio è una provocazione , e non so il Merlino ! ma son certo che il cervellino è di un cerebroleso .

Anonimo ha detto...

Ah scusa dimenticavo , son sempre il non Merlino e questo è il MAR che non mi pare fondato dalla Lega

Movimento per l'Autonomia della
Romagna
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Il MAR (Movimento per l'Autonomia della Romagna) è un movimento culturale e di opinione, al di sopra delle ideologie politiche, fondato nel maggio 1990 dal deputato socialista Stefano Servadei, dal senatore democristiano Lorenzo Cappelli.

È un movimento di scopo: la sua funzione è quella di giungere alla creazione della Regione Romagna, mediante consultazione diretta dei cittadini tramite referendum, così come sancito dall'articolo 132 della Costituzione. Una volta celebrato il referendum, il MAR, come indicato dallo Statuto, procederà al proprio scioglimento.

Dal 14 maggio 2008 il Coordinatore del MAR è Samuele Albonetti, succeduto a Paolo Gambi. Presidente dell'associazione è l'ex senatore Lorenzo Cappelli.

Anonimo ha detto...

Mago, il MAR è un comitato di 4 persone di numero come ve ne sono di comitati in altre regioni città comuni condomini.
Questo è un esempio di come la mancanza di informazioni riguardo all'effettiva realtà (e non quella virtuale) formano pre-giudizi errati.
Saluti da..qualunque città e un caro e rispettoso al mio mago cosimo.

Anonimo ha detto...

Sig Condomino
ma che mi fai capire un pochino! se il " pregiudizio" è quella cosina che porta a non considerare la validità di un fatto o di una dichiarazione non in base agli argomenti stanti a supporto del fatto o dichiarazione bensì in base a proprie ideee preconcette con la assenza di un relativo percorso di riflessione , che cosa ci entra tutto ciò nel aver citato il MAR ? E cioè Movimento Autonomia Romagna . Questa citazione non l'è un " preconcetto" è un " fatto" che esiste un movimento autoctono per la separazione della Romagna e non per andar per i campi a funghetti! Che se poi sian 4 o 5 son funghetti che non mi riguardano , non ho espresso altro che la citazione di un " fatto" . Ma visto che non la si intende , mi faccio cura dell'indicar un " poregiudizio" ... la ti garba " geni papalini" ..la ti garba " meglio un morto in casa che un marchigiano alla porta" che l'è poi l'equivalente per noi Toscani del" meglio un morto in casa che un Pisano all'uscio" e te questi come te li chiami se non pregiudizi e vai un pochino a veder da che parte vengono !
Se te vai a leggerli , molti marchigiani han espresso le loro rimostranze a tal " complimenti"
ma te ti ha visto un " ripensamento" o " riflessione" su tal proposito ? NULLA .. è come se fosse non corretto o superfluo risponder perchè e che voi son marchigiani ! l'hai compreso che si intende per " pregiudizio" , e ti dico che seppur Toscano mi devi considerar Marchigiano o di qualsiasi altra regione perchè l'è la stessa cosa nel campo concimato a letame del " pregiudizio" .
Questo intendo per "pregiudizio" di altro non so perchè non son mago .

Anonimo ha detto...

Ancora a parlare di questi argomenti?
Mi ero connesso tempo fa e si parlava di gastronomia tra Toscana, Umbria e Marche !
Ciao Toscano condivido la tua disquisizione sul significato di "pregiudizio", ed l'esempio che hai portato " meglio un morto in casa che un marchigiano alla porta" è perfetto, nel senso .. quante volte l'ho sentito ed anche personalmente, te sai benissimo che esiste " preconcetto positivo" e " preconcetto negativo" e quella " frase" che vien sbattuta in faccia
esprime un " preconcetto negativo" che va ben oltre al fondamento storico reale fino ad investire di negatività la singola persona intesa come insieme indivisibile di una realtà sociale negativizzata. Questo è un buon esempio di " preconcetto" perchè manca il un percorso " di riflessione" come giustamente dici tu . Se vi fosse il percorso di " riflessione" e se mi permetti anche di un poco di cultura ci si accorgerebbe che tal detto deriva , come ben sai, dal ruolo di Esattori Fiscali durante lo Stato Pontificio , proprio come avveniva
da parte dei Pisani all'epoca del Gran Ducato di Toscana .
Ma il buffo è che se tal " pregiudizio" lo sbatti in faccia ad un Ascolano , Pesarese, Urbinate, Anconetano o Fermano .. questi ti prendon per scemo, perchè tale "detto" oggi decaduto a " pregiudizio" storicamente riguarderebbe solo il maceratese, perchè essendo allora Macerata la Sede Amministrativa distaccata del potere centrale di Roma , era in questa città e contado che venivan scelti tali Funzionari dello Stato , come penso avvenisse per Pisa all'epoca del Gran Ducato di Toscana .
Parlo con bonomia di tale ignoranza, non conosco " pregiudizio" che non abbia tale base, ma dipende sempre dall'interlocurtore e dalla più o meno cattiveria che vi si aggiunge
in tal caso la bonomia lascia il posto ad espressioni assai poco bonarie .
Un saluto dalle Marche

Anonimo ha detto...

Quello che si sbaglia è prendere il particolare e passarlo al generale senza conoscere l'argomento. Non si puo' prendere il MAR e dire che tutti sono cosi come il MAR. Ad esempio c'è il comitato che vorrebbe la rinascita della lunezia che comprende il parmense e parte della toscana, come c'è anche il comitato emiliano e via andare.
Saluti dal condominio di qualunque città

Anonimo ha detto...

al Sig " Saluti da qualunque città"

Posso da Marchigiano parlare con Lei ? ( ovviamente sto scherzando!)
Sono quello antecedente Suo intervento; Lei ha perfettamente ragione non si può prendere il " particolare" e passarlo al "generale " anche il sottoscritto sapeva del MAR del Movimento della Lunezia ecc... e non penso assolutamente che tutta la popolazione della Emilia-Romagna faccia la coda dietro questi movimenti , il Toscano però non ha detto questo. Se lo avesse affermato si tratterebbe di "disinformazione" ma non di " pregiudizio" nè di " preconcetto" . Ogni persona può sbagliare una valutazione tante sono le concause di errore.. e chiaramente si correrebbe rischio all'ennesima potenza se tale valutazione la si espandesse alla n +1 .Il sottoscritto ,sulla questione della frase citata ( giustamente dal Toscano) come " Pregiudizio", preferisce definirla un " Preconcetto" perchè oggetivamente tale " sentenza" la SI può attribuire solo alle poche persone che si son espresse in tal senso in questo Blog. Se tale " espressione" fosse invece comune e diventasse un "sentire" sociale e culturale allargato a gruppi sociali allora si dovrebbe intendere come " pregiudizio" .
Oggettivamente mi devo attenere alla realtà espressa in tale Blog e quindi uso il termine " preconcetto" .
In GENERALE entrambe le fenomenologie sono errate e negative ma il " pregiudizio" nella gravità di base assume connotazioni ancora assai più lesive ... tramite esso si posson imboccare strade assai pericolose.
Saluti dalle Marche

Anonimo ha detto...

Ciao Marche , son il Toscano e tu hai espresso bene quel che l'intendevo! Ed era proprio questo che l'intendevo e che c'entra il MAR? , ma perchè la si vole sempre svicolare per stradine anguste! Se l'è stata detta una stronzata ( semplifico dai!) è stata detta una stronzata punto . E che le stronzate e non le diciamo mica solo noi Toscani, Ummbri e Marchigiani e le dicon anche i Romagnoli e che son unti del signore ? E ogni volta che parlo con loro e non mi riferisco al Condominio in oggetto e sembra di parlare con gli illuminati che volano giù dal monte del Sinai con le tavolette della legge ! E via ! ma vacci a sciare .
E che tu mi parli dei Pisani , maremma maiala sbudellata e te tu lo sai che è per colpa loro che in Toscana la si mangia il pane sciapo? Ma evidentemente lo sai , quei malnati e non t'hanno fatto il blocco del sale quando la si guerreggiava con Firenze , e l'è per questo che non essendoci sale e noi si faceva il pane sciocco. Da Voi Marche ed Umbria l'avete incominciato a fare per opporvi alla tassa sul sale del papa pappone , e sai che ti dico c'è da ringraziar i Pisani e voi il Papa perchè il nostro pane senza sale l'è veramente bono , ma che ne san gli "illuminati" che loro lo mangian salato che sembra d'esser mollato nell'acqua del mare? Te vedi che non ci si capisce , non ci si capisce!Per me è una bellezza vado in Umbria e che ti trovo il pane sciapo, vado nelle Marche e che ti trovo il pane sciapo ! ed in tutte e tre le regioni dei salumi e gastronomia in genere assai saporita e che ti usi il pane salato? E che ti senti con tutto il sale i sapori ? Ma vallo a spiegare .. oh anche in questo han le tavolette illuminate!Boni state boni che rifacciamo il Gran Ducato!
Ciao Marche

Anonimo ha detto...

AH .. AH sei forte Toscano , ciao sono Marche , di qual parte della Toscana sei ? Vengo spesso in Toscana ho dei parenti di mia moglie , lei è Umbra ( di Perugia) ma ha parenti vari in Val di Chiana e ritorno poi nelle Marche con il baule dell'auto pieno di bottiglie , un suo zio ha una vigna che ADORO, sai mi siedo sotto il pergolato e dopo una bottiglia capisco il senso dell'Infinito del Leopardi!
Un cordialissimo saluto CIAO!

Anonimo ha detto...

Ciao Marche
OH se tu vieni in val di Chiana tu mi strisci ! perchè son della zona di Torrita di Siena ( e non mi frega una sega del Palio ) son della località Pino e son poche cascine se chiedi di Aurelio ci si incontra dai ! Che poi la si va sotto la pergola delle mia vignetta di puro e nobile Montalcino , la si chiacchera .E te di quale Marche sei? Personalmente conosco la zona di Camerino e ci ho insegnato un pochino che ancora i miei ex studenti saran scossi ! Poi siccome l'insegnamento non mi garbava mi son tirato su un poderino con una bella vigna e un centinaio di vacche troione che più troione non le trovi.
La mia casa la vedi è l'unica servita da una strada bianca , e tale la deve rimanere e ci han provato ad asfaltarla , ma che tu ti asfalti ! bianca deve essere e sempre ci rimarrà finchè non cado stecchito .
Ciao

Anonimo ha detto...

Ciao Aurelio, sono Marche ovvero Fabio, ti posso dire che dalle tue indicazioni sei sulla mia direttrice perchè i parenti della moglie risiedono tra Acquaviva e Montepulciano quindi ! Hai lasciato l'insegnamento ma eri di "ruolo" o " viaggiante"? raccontami un poco se lo desideri! Io son poco distante da Camerino sono della zona di Fabriano , mi son laureato in Chimica Industriale a Perugia poi son stato " assorbito" dall'ENI in vari petrolchimici .. Ravenna...Ottana quindi ho girato un pochettino l'estero sempre per ENI , ora sono in pensione ( vecchia legge)da 2 anni , la signora moglie invece è ancora " attiva" ma cavolo è più giovane di 5 anni e vorrei ben vedere!| Come potrai immaginare ci siam conosciuti all'Università di Perugia , la consorte insegna con cattreda di ruolo presso un Liceo Classico di Fabriano , ho una bellissima figliola laureatasi in Economia presso l'università di Ancona ed attualmente è impiegata
a tempo indeterminato ( ma dopo 3 anni di contratti a termine!) presso l'Indesit di Fabriano , che altro posso dirti , beh ce lo diremo a " voce" ! Hai una vigna.. interessante.. molto interessante !
CIAO !

Anonimo ha detto...

" Geni papalini"
" Guelfi e Ghibellini"
Ma che senso ha usare termini senza minimamente conoscere la Storia od almeno la storia di riferimento dei teritori ai quali si accostan tale termini . La storia della mia Umbria per certi versi è assai simile alla storia delle Marche e rassicuro che Ghibellini e Guelfi si son contrastati sia in Umbria che nelle Marche perchè si trattava NON di dispute interne da cortile bensì di dispute tra la fazione a sostegno dell'Imperatore e la fazione a sostegno del Papa . . mondo Laico contro mondo Papalino .
Come nelle Marche anche in Umbria esistevono territori di nomina Imperiale amministrati dall'Impero
in Umbria le " Terre Arnolfe" e nelle Marche un vasto comprensorio del maceratese, poi esistevan potentati " locali" signorie , feudatari, liberi comuni. I Liberi Comuni e Signorie Umbre eran in continuo contrasto tra di loro come nelle Marche ed oserei dire come in tutto il Paese italico ! Anni dopo anni la Chiesa riesce ad imporsi in Umbria ma superando il contrasto delle potenti Signorie Umbre , come accadde similmente anche nelle Marche , ma nelle Marche la situazione era assai più complessa perchè forti eran le autonomie locali tanto da vanificare il potere papalino, solo con la forza del cardinale Albornoz che con le " Costituziones Aegidiane " riportò ordine nella regione riconoscendo ad essa una ampia autonomia amministrativa, ma questo non basterà a riportare la tranquillità , tanto che XVI secolo la Chiesa del Papa Alessandro VI invierà suo figlio Cesare Borgia a ripristinare l'ordine tentando di creare una Signoria personale in quei territori , con questo atto di forza si giunse ad eliminare le Signorie ed Autonomie locali ma la signoria personale non si stabilizzò causa la morte del Papa
Alessandro VI e relativa " defenestrazione" ad opera del nuovo Papa nei confronti del Cesare Borgia , ma l'azione intrapresa dal Borgia defenestrato aiutò comunque la Chiesa a sgomberare dalla regione Marche tutti gli impedimenti che ne avevano limitato la sua espansione, e solo dopo quasi 3 secoli di lotte la Chiesa riuscirà a dominare tutta la regione riconoscendo ad essa sempre una decentrata autonomia amministrativa .. onde evitare ulteriori tumulti , e si ha il coraggio di parlare di " geni papalini" !
NoiUmbri rispettiamo i Marchigiani e viceversa perchè conosciamo la nostra Storia , altri prima di sentenziare farebbero meglio a documentarsi .
saluti dall'Umbria

Anonimo ha detto...

Infatti caro amico Umbro !

Guelfi e ghibellini furono delle
"etichette". Entrambe le fazioni traevano il proprio nome e legittimazione politica dai due tradizionali schieramenti che, nell’Europa occidentale, contrapponevano i fautori del papa e i sostenitori dell’imperatore. I gruppi contrapposti si professavano di parte guelfa o ghibellina con il solo scopo di ottenere appoggi o favori da parte del Pontefice, o degli Angioini (Carlo d’Angiò venne chiamato direttamente in Italia dal papa Urbano IV nel 1262 per mettere fine al potere dello svevo Manfredi sull’Italia meridionale), oppure dall’imperatore, dagli Svevi o dagli Aragonesi.

La contrapposizione ideologica e le lotte intestine nelle città italiane furono profonde e viscerali, connotando ogni atto, ogni minimo episodio della vita cittadina. Numerose furono anche le occasioni di guerra e battaglie campali. Quando, nel 1237, l’esercito di Federico II sconfisse a Cortenuova le truppe della Lega lombarda, la vittoria sembrava alla portata della fazione imperiale, ma alcuni errori politici e l’ostilità del papa (che arrivò alla scomunica di Federico nel 1239, per poi dichiararlo deposto nel 1245, sciogliendo i suoi sudditi dal giuramento di fedeltà), ne decretarono la sconfitta. Federico II non fece in tempo a preparare la sua riscossa: la morte lo colse, infatti, nel 1250, all’età di cinquantasei anni. Dopo di lui il partito ghibellino conobbe una lenta ma progressiva sconfitta in tutta la penisola.

Quindi i cari Leghisti estasiati dal Carroccio ringrazino il Papa , il suo intervento all'epoca fu determinante!
Le mie Marche .. grazie al " grande Cesare Borgia" ( ovviamente son ironico) passaron sotto il papocchio ma la Chiesa riconobbe sempre a tale regione una grande autonomia amministrativa e giuridica ( ad esempio gli ecclesiastici non potevano far parte integrante dei tribunali Civili e Penali ) , la stessa Ancona conservò una certa sua autonomia ( sempre posseduta in tutta la sua storia) fu riconosciuta come " porto franco" il che porterà ad un notevole sviluppo economico della città e del territorio .
Una cosa è certa chi ha sempre remato contro è stato il papozzo di Roma e questo lo dobbiam ad un certo reuccio francese un tal Pipino ( se non erro) , sarà anche per questo che i francesi mi stan sulle balle? Forse!
Saluti dalle Marche

Anonimo ha detto...

già !

Federico II nacque nella Marca Anconetana e precisamente a Jesi e con questo grande imperatore abbiam " rischiato l'unità di Italia " pensate un poco , abbiam corso il " rischio" di diventare uno Stato come altri in Europa!
Quel che non sopporto , OH badate bene il diritto di resistenza è sacrosanto, è la esaltazione che oggi si fa da certe parti, della Lega Lombarda dell'epoca .. essa era del partito Guelfo e quindi alleata del Papa , almeno questo lo si vuol dire ? Il Papa intervenne direttamente nella vicenda perchè ormai era " accerchiato " solo lo stato pontificio spezzava la continuità dell'unità territoriale italiana.
Oltre ai fatti d'arme che si sarebbero alla lunga risolti a favore dell'impero , l'intervento papale destabilizzò il quadro politico . Con l'indicazione di scomunica papale, ribadita dal Concilio , l'imperatore non solo veniva scomunicato ma anche deposto e quindi automaticamente per i sudditi ed i Vassalli veniva sciolto l'obbligo di fedeltà verso l'imperatore, con le conseguenze immaginabili!
Purtroppo per il suolo italico è esistito un potere temporale papale che ha sempre ostacolato ed impedito che questo Paese diventasse uno Stato Europeo , ce ne eravamo finalmente liberati quando un certo Benito ( immune certamente da geni papalini !) lo ha resuscitato ... poi è Storia contemporanea ... AMEN!
saluti dalle Marche , ah non solo l'erba delle Marche fa fare alle mucche il migliore latte del mondo , essendo un'erba ottima e non " tagliata" ma fa volare le mucche come volan gli asini!
Arisaluti dalle Marche

Anonimo ha detto...

Tanto per fare cultura perche queste cose le ho scoperte dopo perche non scritte nei testi ufficiali:

... "Forse l’unico dato certo che accomuna tutti i mercenari è la loro innata propensione per la violenza, indipendentemente dalla levatura intellettuale o morale. Archetipo di questa affermazione è Sigismondo Malatesta, detto “il lupo”, signore rinascimentale di Rimini e successivamente condottiero mercenario, ricordato da Ezra Pound come “il miglior perdente della storia”. Sigismondo fu un enorme mecenate e mise al suo servizio artisti come Piero della Francesca e Leon Battista Alberti, si distinse inoltre come condottiero, difendendo il suo piccolo regno dagli attacchi delle grandi potenze dell’Italia dell’epoca, e in un’occasione sbaragliò un esercito papale tre volte più numeroso di quello a cui faceva capo. Questo popò d’uomo, però, passò alla storia per aver sodomizzato in pubblica piazza il quindicenne vescovo di Fano, di fronte all’intero esercito che applaudiva entusiasta. La Chiesa Cattolica ha dichiarato che soltanto due individui sono senza dubbio alcuno all’inferno: Giuda Iscariota e Sigismondo Malatesta....".

...Aiutò anche i fiorentini nella resistenza all'invasione di Alfonso V d'Aragona, riuscendo a rompere l'assedio posto da questi a Piombino con una manovra che sorprese sia il nemico che gli alleati. Per questa azione gli fu concesso il trionfo a Firenze.

Questa azione tuttavia, gli portò contro l'ira del Re d'Aragona, che lo odiò per tutta la vita e diede il compito al figlio di distruggere lo stato malatestiano.
Questo odio nei suoi confronti lo riempì di difficoltà dalle quali non sempre riuscì a districarsi. Le sue condotte gli attirarono la fama di infido e menefreghista, come in occasione della condotta tenuta con la città di Siena, che ebbe ripercussioni per gli anni a venire.

La sua storia finì in maniera drammatica, dopo la sua esclusione dalla Pace di Lodi, che sanciva la fine delle guerre in Italia e poneva pure in rilievo le potenze maggiori, quelle che si spartivano l'Italia.

La sua marginalizzazione fu dovuta al Re d'Aragona, che dichiarò di volersi escludere dal patto qualora vi fosse stato incluso il Malatesta. Da questo momento iniziò la sua parabola discendente, che lo portò ad una lacerazione dei rapporti con la Chiesa, guidata da Papa Pio II, (al secolo Enea Silvio Piccolomini), senese di nascita ed avverso al Malatesta sin dai tempi del suo comportamento con la città Siena.

Lo scontro col papa divenne più forte a seguito dell'invasione angioina del Regno di Napoli. La rottura completa si ebbe con la presa di alcuni castelli dati in pegno al papa, il quale aveva affermato che sarebbero stati ridati in premio al Malatesta quando questi avesse adempiuto agli obblighi dettatigli. Il papa aveva chiesto infatti al signore di Rimini di cedere alcuni castelli al suo eterno rivale Federico da Montefeltro e di dare al Re di Napoli un'ingentissima somma di denaro, dovuta a seguito di un fatto accaduto prima della campagna contro la Repubblica Fiorentina nel quale, come abbiamo visto, il Malatesta ebbe tanto successo nell'impedire ad Alfonso V d'Aragona di dilagare in Toscana.

segue..

Anonimo ha detto...

Lo scontro col papa divenne più forte a seguito dell'invasione angioina del Regno di Napoli. La rottura completa si ebbe con la presa di alcuni castelli dati in pegno al papa, il quale aveva affermato che sarebbero stati ridati in premio al Malatesta quando questi avesse adempiuto agli obblighi dettatigli. Il papa aveva chiesto infatti al signore di Rimini di cedere alcuni castelli al suo eterno rivale Federico da Montefeltro e di dare al Re di Napoli un'ingentissima somma di denaro, dovuta a seguito di un fatto accaduto prima della campagna contro la Repubblica Fiorentina nel quale, come abbiamo visto, il Malatesta ebbe tanto successo nell'impedire ad Alfonso V d'Aragona di dilagare in Toscana.

L'ultima battaglia che lo vide vincitore fu quella di Nidastore, nella quale riuscì a sconfiggere un'armata papale composta dal triplo dei suoi effettivi. Dopo tale battaglia tuttavia, il Malatesta non volle infierire sui territori della Chiesa e preferì cercare forze per aiutare i suoi alleati angioini nella guerra che si stava combattendo nel meridione. Tali preparativi gli permisero di approntare un esercito con contingenti provenienti da buona parte della Romagna. Tuttavia, l'esercito papale, guidato da Federico da Montefeltro, fu sufficiente a farlo tornare sulla difensiva, in quanto, con tale spedizione, aveva sguarnito di difese le proprie terre. Tale scelta gli costò la fine dello Stato poiché, nella ritirata che lo avrebbe dovuto portare da Senigallia a Fano (seconda capitale del suo Stato che era diviso in due dallo Stato di Pesaro), venne sorpreso dall'esercito ecclesiastico a Pian della Marotta, sulle rive del fiume Cesano.

Da quel momento dovette assistere allo smembramento dei suoi territori, che cadevano sotto i colpi dell'esercito della Chiesa guidato dal suo eterno nemico.

Nel tentativo di risorgere, si pose al comando delle truppe veneziane per la guerra contro i Turchi. La guerra in Morea, non portò tuttavia la gloria che cercava. Al suo ritorno, il nuovo Papa Paolo II lo chiamò per dargli delle importanti comunicazioni. I suoi sogni di riottenere qualche territorio del suo vecchio Stato però si infransero quando il papa gli chiese di accettare un baratto di natura territoriale.

Ufficio Cultura non ufficiale

Anonimo ha detto...

A Cortenuova Federico II sconfisse la Lega Lombarda , si impossessò del Carroccio e lo spedì con tutti i buoi a Roma in " omaggio" al Papa .L'sercito impertiale giunse alle porte di Roma ... ma non entrò perchè LUI il Federico disse che combatteva contro il Papa e non contro la Chiesa , coglione .. dovevi entrare e spianare TUTTO !
Ciao dalle Marche

Anonimo ha detto...

Chiedo scusa a Federico II e faccio un breve intermezzo per il Malatesta.

La scomunica di PaoloII a Sigismondo Malatesta:
omicidi (incluso un fratricidio e due uxoricidi fabbricazione e spaccio di moneta falsa, stupro di un'ebrea di Pesaro, di una monaca di Volterra, di una nobildonna tedesca in pellegrinaggio, incesto e sodomia ai danni del figlioletto Roberto. La scomunica fu accompagnata, utilizzando dei manichini somigliantissimi, a grandezza naturale, dalla bruciatura in effigie di Sigismondo in tre luoghi: sul Campidoglio, sulla scalone di San Pietro e a Campo dei Fiori, del rogo effettivo di un altro grande iniziato ermetico.
Nel 1463 Sigismondo, dopo che gli Stati italiani si erano alleati contro di lui fare ammenda in Vaticano, dove, sconfitto, deve rinunciare a tutti i suoi territori, ad eccezione della città di Rimini.


Cosa diceva Paolo II del costruendo Tempio Malatestiano:

Non è una chiesa cattolica ma piuttosto un edificio pagano destinato a riti idolatrici, affermava, non senza qualche ragione, Pio ii Piccolomini. Una cattedrale che ha obliato e sepolto il titolo patronale di San Francesco per assumere quello laico di Tempio insieme al nome di un sanguinario scomunicato tiranno, è difficile da immaginare. E' l'unica cattedrale in europa dove una chiesa ha un nome laico e non religioso.

Ufficio Cultura non ufficiale

Anonimo ha detto...

EH madonnina bona c'è una lenzolata di Malatesta ! l'è tutto vero ,aspetta che te la faccio un poco più cortina :
I MALATESTA La famiglia dei Malatesta è stata per Rimini di primaria importanza, ma il suo ingresso nella città, non certo trionfale: nel 1197 infatti, Giovanni Malatesta, giura obbedienza a Rimini sottoponendovi il proprio castello. I Malatesta si stabiliscono a Rimini nel 1216, allorquando, in seguito ad un accordo di mutuo sostegno in caso di guerra, ne ricevono la cittadinanza. L’abiltà politica di Giovanni, gli consentirà poi di inserirsi abilmente nelle lotte di parte ed ottenere il controllo della podesteria assumendo sempre maggior potere e ponendo le basi della signoria dei Malatesta. Le doti politiche si evidenziano poi nel suo clamoroso voltafaccia seguito alla sconfitta di Federico II a Parma, in seguito alla quale Giovanni Malatesta, ghibellino da sempre, passa spudoratamente al campo guelfo, assumendone in breve tempo una posizione di predominio, grazie all’appoggio della Chiesa . In seguito fa prigioniero il podestà e insedia al potere il partito guelfo. Nel 1262 e 63 ottiene benché cittadino riminese, l’incarico di Podestà (contravvenendo la regola che voleva il podestà straniero, proprio per evitare abusi di potere). La sconfitta definitiva dei ghibellini nel 1295, gli lascia il campo libero e da inizio alla signoria dei Malatesta a Rimini. Morendo centenario nel 1312, lascia otto figli avuti da tre mogli. Per più di due secoli i Malatesta faranno la storia di Rimini, lottando a fasi alterne contro l’imperatore, la Chiesa e loro stessi in numerevoli lotte intestine.

AMEN

Anonimo ha detto...

Ah dimenticavo e chi ti ha salvato gli ultimi " scampoli" dei Malatesta dal Papa ?, l'odiato ed acerrimo nemico del Federico di Urbino :



Federico da Montefeltro duca di Urbino
Federico da Montefeltro duca di Urbino. - Figlio illegittimo (Gubbio 1422 - Ferrara 1482) di Guidantonio conte di Montefeltro e di Urbino. Fu una delle più celebri figure del Rinascimento: raffinato mecenate, abile condottiero, si distinse al servizio di Ferdinando I re di Napoli (1460), per poi sostenere il papa Pio II contro Sigismondo Pandolfo Malatesta (1417-1468), signore di Rimini, ampliando così il proprio Stato (1463). Alla guida della Lega italica (1466) vinse a Molinella (1467) contro Venezia e contrastò poi le mire espansionistiche dei papi.
Vita e attività. Alunno di Vittorino da Feltre, dopo aver militato sotto Niccolò Piccinino e aver ottenuto il titolo di vicario (1443) da Eugenio IV su alcune terre portategli dalla moglie Gentile Brancaleoni, alla morte violenta del fratello Oddantonio, gli successe nella signoria di Urbino (1444). Capace nel governo dello stato, ebbe parte di primo piano nella politica italiana del tempo soprattutto grazie alle sue non comuni qualità di condottiero. A capo di milizie sforzesche e fiorentine sino al 1451, allorché passò al servizio di Ferdinando I re di Napoli che sostenne validamente durante alcuni anni nella guerra contro Angioini e baroni (vittoria di San Fabiano d'Ascoli, 22 luglio 1460); appoggiò quindi papa Pio II nel conflitto contro Sigismondo Pandolfo Malatesta, signore di Rimini. Federico da Montefeltro sconfisse la Signoria dei Malatesta riducendola alla sola città di Rimini . Al culmine del successo, F. ebbe allora il comando della lega italica (1466), per la quale guadagnava sull'esercito veneziano di B. Colleoni la decisiva vittoria di Molinella (23 luglio 1467). Negli anni successivi contrastava le mire espansionistiche dei papi nelle Marche, contro i quali difendeva anche i superstiti domini dei Malatesta ridotti alla sola Rimini, e per la vittoria di Mulazzano (30 ag. 1469) sulle truppe papaline Federico riusciva ad assicurare ai Malatesta ,Roberto, successore (1468) di Sigismondo Pandolfo, il possesso di Rimini; al Papa Sisto IV imponeva infine il riconoscimento giuridico del suo stato, ch'egli aveva ormai reso con le armi tre volte più grande, ricevendone il titolo di duca (1474).

Anonimo ha detto...

Sigismondo Malatesta al soldo di Firenze si attiro l'odio degli Aragona perche non dilagarono in Toscana. Quando divenne papa Paolo II di Siena ce l'aveva con Sigismondo perche non aveva difeso bene Siena ma voleva i suoi feudi.
Con la pace di Lodi venne escluso perche altrimenti non avrebbero partecipato gli aragona. Paolo II lo scomunico e si alleo con il duca d'urbino e il gioco era fatto.
Il resto l'ho scritto sopra.
Quello che ho scritto si riferiva a Sigismondo e non alla dinastia che peraltro era contraddistinta da quelle cose (stavano con tutti e contro di tutti e contro se stessi) ma era una cosa tipica dell'epoca (come lo erano i papi con prole..)

Anonimo ha detto...

Tutta la ricostruzione del sig toscano ( presumo) e del sig di rimini ( presumo) è assolutamente assodata storicamente , tutto vero !
Personalmente da marchigiano potrei dilungarmi sulla storia delle signorie marchigiane , ma lo reputo un discorso " particolaristico" ovviamente fatta salva la passione e l'amore per la storia del proprio territorio !
In generale la storia politica di quella italia è un completo caos di alleanze e tradimenti di paci e di guerre,( come giustamente fatto osservare dal sig precedente) di improvvisi trionfi e crolli precipitosi . Forse ( ma togliamo pure il forse!) fu una sventura per l'italia che nessuno dei suoi numerosi " stati" fosse abbastanza forte da sottomettere gli altri. Gli stranieri non avrebbero trovato una italia debole , con i suoi staterelli ( militarmente tigri di carta con i piedi di argilla) facile preda delle grandi monarchie di Francia e di Spagna !
Ed è storicamente dimostrato che il Papato operò sempre per la permanenza di tale debolezza sul suolo italiano .. per proprio tornaconto geo-politico. Almeno su questo possiam avere una idea comune?
ciao dalle Marche

Anonimo ha detto...

Si'.. non " presumere" sono toscano
caro amico delle Marche tu hai perfettamente ragione , son intervenuto quando ho visto quella " lenzuolata " sul Sigismondo dei Malatesta , e madonna bonina e se mi metto a fare altrattando con i Medici altro che lenzuolata! Indirettamente ho anticipato la tua analisi nel senso che tale magnificenza di signoria è stata spazzata letteralmente via dalle armate del Ducato di Urbino . Lasciamo perdere le motivazioni ..intrecci e bella monaca cantando, è poi successo un fatto che dovrebbe farci meditare ..quando il pappone del papa pretendeva anche Rimini , il Duca di Urbino non esitò ad allearsi con lo sconfitto Malatesta e le armate Ducali sconfissero quelle papaline consentendo al Malatesta ( ormai non più pericoloso) di tenersi la sua Rimini . E questo perchè ?.. perchè il Gran Ducato di Urbino non voleva un eccessivo espansionismo del pontefice nelle Marche e terre confinanti!
Le Marche di allora avevan due ottimi " cani da guardia " il Gran Ducato di Urbino ed il Ducato di Camerino che controllavano il 90% del territorio, certo favorevoli al Papato ma nello stesso tempo lo volevan fuori dalla balle! E fu per questo che il pappone mandò dopo l'Albornoz che non era riuscito a normalizzare la situazione politica, il figliolo Cesare Borgia! Se quei coglioni si fossero alleati il pappone sarebbe rimasto tra le mure della sua roma , ma questa è un'altra storia fatta dei nostri numerosi " campanili" che te giustamente dici dai piedi di " argilla" ed infatti poi i Francesi e gli Spagnoli son venuti in vacanza da noi !
Ciao

Anonimo ha detto...

Perfetto Toscano, sono felice di questa idea comune! Che penso sia condivisa anche dal sig di Rimini ( presumo) almeno su questo dovrem avere comunione di idea ! Non voglio togliere i meriti di difesa del patrimonio umanistico, svolto dalla chiesa intesa come Stato Pontificio .. non mi voglio dilungare sugli esempi fin dalla caduta dell'impero romano d'occidente in poi , ma che lo Stato Pontificio ed il Papa sia stato sempre contro ad una affermazione importante delle popolazioni italiche mi pare ovvio! Non ha fatto altro che dividere "et impera" in un panorama
di totale divisione primordiale!
Se la storia fosse stata diversa oggi non sarem quel che siamo, un Paese di tribù( da NON considerarsi in senso offensivo!) ... almeno a giudicare da questa ultima attuale"progressione" politica .
Ciao dalle Marche

Anonimo ha detto...

Completamente concorde con l'amico toscano e l'amico marchigiano, qui non si tratta di fare vedere il corredo bello di famiglia, che mi devo mettere a fare vedere il corredo Umbro? Non è questo il " punto" e che ci stiam a dividere su queste cose? Ma non vediamo che anche ora oggi quei tonaconi condizionano tutta la politica italiana ? Quando ce ne libereremo!
Salutoni dall'Umbria

Anonimo ha detto...

E ve lamentate voi che state lontani!
E io che dalle finestre vedo quella specie de albergo con la cupola? Che se penso che l'acqua, la luce, servizi vari a quei tonaconi la paga il Comune de Roma e come me girano!AH romagna ma te rendi conto che è stato un tuo conterraneo a tirà fora dal cesso il tonacone bianco ?Lo volemo dì, OH senza astio ma dicemolo!

Anonimo ha detto...

http://it.wikipedia.org/wiki/File:Karte_kirchenstaat.jpg

Occasione persa, purtroppo

Anonimo ha detto...

Guarda che l'occasione persa l'han creata gli stessi longobardi che si muovevano autonomamente tramite i loro duchi spessissimo sgangiati dal loro Re quindi sensa nessuna ottica comune, e spesso anche in contrrasto con il loro Re .. che non dimentichiamoci veniva eletto tale solo in particolari situazioni . Poi si convertirono al cattolicesimo e questo non è fatto secondario, il Re Longobardo Liutprando mantiene aperto il " corridoio bizantino" donando spontaneamente un gruppo di città su tale corridorio occupate dai Longobardi , in pratica fu un riconoscimento del potere temporale del Papa e l'inizio della legittimazione e creazione dello Stato Pontificio , che poi i Franchi di Pipino renderanno esplicito e " legalizzato" . Certo concordo che fu una occasione persa! Che abbiam pagato caro ..fin ai giorni contemporanei !
Ciao dalle belle Marche

Anonimo ha detto...

Il signore precedente si riferisce alla " donazione di Sutri" del re Longobardo Liutprando , in effetti la " donazione" di quel gruppo di città occupate dai Longobardi e strategicamente insistenti sul" corridoio bizantino" più altri pezzi di territorio Longobardo , oltre a mantenere aperto il corridoio bizantino ( in pratica la congiunzione dell'Esarcato e Pentapolis ai possedimenti bizantini nell'attuale Lazio)fornirà il PRECEDENTE LEGALE per attribuire un potere temporale al papato . La situazione si modificherà con il Re Longobardo Astolfo che occuperà sia l'Esarcato che la Pentapolis decretando quindi la fine del predominio bizantino su tali territori , la sua espansione porterà sotto i Longobardi quasi tutta l'Italia ad eccetto del Lazio, Calabria, parte della Puglia e Isole . A questo punto il Papa sentendo prossima la fine chiama in aiuto i Franchi del Re Pipino , tramite il loro intervento tutto il territorio dell'Esarcato e la Pentapolis ritornò al Papa viene quindi costituito il " Patrimonio di San Pietro " poi la storia seguita fino alla sconfitta definitiva dei Longobardi ad opera del Re Franco Carlo Magno . In questo modo è finita l'Italia Longobarda , ormai i Longobarci quasi tutti convertiti al Cattolicesimo si erano integrati con la popolazione italica ed avrebbero trasformato l'Italia in una NAZIONE , come i Franchi stavano facendo in Francia , ma in Francia non c'era il Papa , in Italia ( purtroppo ) sì !
Ciao ciao da Marche

Anonimo ha detto...

E fu il romagnolo Benito a tirare fuori dal silenzio e dal suo isolamento nei palazzacci romani il papa , personalmente gli avrei tolto luce , acqua e lo avrei ridotto a mangiarsi le ostie , per tutte le porcherie fatte dai suoi predecessori al territorio italiano Ed invece con questi patti che sono di " mutuo riconoscimento" giovarono al fascismo in quanto venne riconosciuto dalla chiesa e giovarono alla chiesa praticamente
che vede riconosciuto lo Stato del Vaticano completamente esente da tasse e dogana su merci di importazione e si vide retribuire dallo Stato Italiano del Benito, a titolo di risarcimento per la fine del potere temporale , 1 miliardo ed 800 milioni di lire + un altro miliardo di lire in Titoli di Stato
OH lire di allora , fatevi un poco una botta di conti !

Anonimo ha detto...

L’intera storia della Chiesa Cattolica, soprattutto nell’esercizio del suo potere temporale, è costellata di crimini, scandali, violenze, soprusi, menzogne e mistificazioni. Da secoli e per secoli l’Istituzione cattolica romana ha costruito il suo impero sull’inganno diventando uno degli attori principali di quel sistema mondiale che ha diviso il pianeta in ricchi predatori e in poverissimi depredati. Quello che solo oggi è visibile agli occhi di tutti è la risultante di centinaia di anni di prevaricazione e prepotenza che hanno determinato l’incolmabile divario tra i popoli, tra le razze e la devastazione del sistema ambientale ad esclusivo beneficio di pochi potenti, intoccabili e impuniti che ingrassano le loro smisurate ricchezze affamando interi popoli. Anche il Vaticano è responsabile del miliardo di persone che ogni giorno muore nel genocidio più drammatico di tutti i tempi, quello provocato dalla fame e dalla estrema povertà, perché ha stretto accordi e affari con i dominatori disonesti di ogni dove, prestando le sue segrete stanze ai criminali di ogni tempo, dittatori, mafiosi, assassini, speculatori, finanzieri senza scrupoli, politici corrotti, tutti illustri colletti bianchi e porpora. Solo di alcuni di questi, dei più piccoli e più sacrificabili tra i pesci, si sono potute ricostruire le storie criminali e senza mai alcuna conseguenza per gli alti prelati vaticani, protetti dalle solide e sontuose mura di alabastro e dal silenzio compiacente dei maggiori mass-media che sono controllati dai medesimi gruppi di potere in cui siedono cardinali e vescovi.
saluti dalle Marche

Anonimo ha detto...

Molti dei crimini più orrendi contro l'umanità sono stati compiuti dalla Chiesa Cattolica Romana nel corso della sua esistenza. La sua persecuzione contro i Protestanti e altri "eretici" è l'inevitabile risultato della sua convinzione dell'assoluto potere e infallibilità del Papa. La persecuzione è la conseguenza naturale di questi dogmi papali.
Attraverso i secoli la storia fornisce prove abbondanti dei crimini della Chiesa Romana contro quelli che non si inchinavano ad essa. La crociata di Papa Innocenzo III contro gli Albigesi nel 1208 fu una guerra di sterminio, durata diversi anni, e fu una delle più sanguinarie della storia. Ricordiamo la persecuzione di John Wycliffe, e il martirio di William Tyndale, che aveva dato agli Inglesi copie della Bibbia nella loro lingua natia. Tanto ferocemente fu perseguitato Wycliffe dai suoi nemici del Papato, che le sue stesse ossa furono esumate e bruciate dalla Chiesa Cattolica di Roma, e le loro ceneri furono sparse sul fiume Swift. Ricordiamo il riformatore ceco John Huss, arso al rogo dal Concilio di Costanza nel 1415 che, nonostante il salvacondotto dell'Imperatore, dichiarò che "la fede non ha bisogno degli eretici"! La morte di Huss fu seguita, l'anno dopo, dal martirio di Jerome di Praga, anch'egli condannato al rogo. Savonarola fu messo a morte a Firenze nel 1498, poiché aveva osato denunciare apertamente l'empietà di Papa Alessandro VI, cercando sinceramente la riforma della Chiesa.
Nei 30 anni intercorsi tra il 1540 e il 1570 non meno di 900.000 Protestanti furono messi a morte dai papisti in diversi paesi europei. Durante i 4 anni di regno di Papa Paolo IV (1555-59), l'Inquisizione da sola ne distrusse 150.000; quando egli morì, la gente di Roma si affollò presso la prigione, abbattè le porte, rilasciò 1700 prigionieri e diede fuoco alla costruzione. In Inghilterra 300 Protestanti furono arsi in 3 anni dalla regina papista "Maria la sanguinaria". A Parigi, il giorno di San Bartolomeo del 1572, 30.000 Ugonotti, "il fiore della Francia", furono massacrati per ordine di Papa Pio V (1566-72), che si rallegrò a tal punto della cosa da far cantare inni "Te Deum" e far fare, tra le altre cose, una medaglia con il suo nome e l'iscrizione "Strages Ugonotorum", cioè "la strage degli ugonotti" (alcuni secoli dopo, nel 1997, Papa Giovanni Paolo II si rammaricherà di questi atti "dalle cause veramente oscure"...)
Fu papa Pio V a fomentare e ad incoraggiare la persecuzione ordita da Carlo IX contro gli Ugonotti. Il papa, in una delle sue lettere, incitava il re Carlo IX "ad esterminare tutti quei scellerati eretici, a massacrare tutti i prigionieri di guerra, senza avere riguardo per alcuno, senza rispetto umano, e senza pietà". Essi dovevano essere interamente sterminati, "affinché la loro razza non pullulasse di nuovo" e affinché fossero perseguitati "apertamente e piamente i nemici della religione cattolica".
E altrove scrisse: "Non mai pietà; sterminate chi si sottomette, e sterminate chi resiste; perseguitate a oltranza, uccidete, ardete, tutto vada a fuoco e a sangue" (Pio V, lettera a Filippo II di Spagna).
Il Papa arrivò a mandare al duca di Alva una spada "consacrata": le "nozze di sangue" del duca distrussero crudelmente migliaia di fedeli Cristiani in Olanda.
Durante non meno di 30 persecuzioni il sangue dei nobili Valdesi fu sparso nelle valli del Piemonte, e nonostante ciò essi serbarono la fede.
Ciao dalle Marche

Anonimo ha detto...

Salve a tutti, La Chiesa Cattolica ..intesa nella sua massima rappresentanza : Papa ed alta gerachia è stata sempre alleata dei potenti della terra , basta vedere la sua secolare Storia di misfatti, crimini e vero e proprio genocidio di milioni di persone perpretati con mano propria o appoggiando e " santificando" tali azioni da parte di altri Stati ( vedasi la conquista spagnola del centro e sud America ! )
Ma anche in casa nostra, ecco cosa diceva il santissimo papissimo di allora :
Pio XI (1922-39), per esempio, Al
congresso internazionale delle infermiere cattoliche del 1935 giudicò favorevolmente la guerra coloniale “difensiva” degli italiani in Etiopia, rispolverando gli argomenti di Tommaso Moro prima ricordati: “una guerra …. divenuta necessaria per l’espansione di un popolo che aumenta di giorno in giorno, una guerra intrapresa per difendere o assicurare la sicurezza materiale di un Paese… una tale guerra si giustificherebbe da se sola”(125).
Concetti simili riportava “L’Osservatore Romano” ne L’idea colonizzatrice del 24 febbraio 1935 (“Le grandi ricchezze materiali che Iddio ha largamente profuso sulla terra per dare all’umanità benessere e pace, debbono essere poste a disposizione di tutti” e “si impone oggi il concetto…della collaborazione concorde fra le razze: fra dominatori e dominati”) o “La Civilità cattolica” del 1937 nell’articolo Giustizia ed espansione coloniale del gesuita Messineo (“Il diritto naturale permette di commerciare con tutti i popoli e coloro che rifiutano mancano di carità oltre che di giustizia…Se dunque queste popolazioni selvagge prendono le armi per impedire il commercio pacifico, non è forse vero che le nazioni civili hanno il diritto di armarsi … e di impadronirsi del territorio?”).

Cordiali saluti dalle Marche

Anonimo ha detto...

Ragazzi è tutto vero, ma questo riguarda il passato, oggi quei signori non scannano più( scannano in altri modi!), ma ci rendiamo conto quanto costa lo STATO del vaticano allo STATO Italiano ? solo alcuni esempi :
FINANZIARIA 2005: 15 MILIONI DI €
PER IL CENTRO SAN RAFFAELE DEL MONTE TABOR DI DON LUIGI VERZÈ.
STESSA LEGGE FISSA A UN MILIONE IL FINANZIAMENTO PER «L’AGGIORNAMENTO DELLA TECNOLOGIA DELLA RADIOFONIA»PER RADIO MARIA
DAL 1929 L’ITALIA PAGA I 5 MILIONI DI METRI CUBI D’ACQUA DELLO STATO PONTIFICIO.
PER LE ACQUE DI SCARICO, CITTÀ DEL VATICANO SI ALLACCIA ALL’ACEA, MA NON PAGA LE BOLLETTE.(Le paga lo Stato Italiano)
-QUANDO LA SOCIETÀ ACEA SI QUOTA IN BORSA, NEL ’99, I 44 MILIARDI DI LIRE DI DEBITI LI RIPIANA IL MINISTERO DELL’ECONOMIA (GIULIANO AMATO NDR).
-LA FINANZIARIA 2004 STANZIA 25 MILIONI DI EURO SUBITO E QUATTRO DAL 2005 PER DOTARE IL VATICANO DI UN SISTEMA DI ACQUE PROPRIO.
-LA STESSA MANOVRA PREVEDE 50 MILIONI, IN DUE TRANCHE PER L’UNIVERSITÀ CAMPUS BIO-MEDICO, «OPERA APOSTOLICA DELLA PRELATURA DELL’OPUS DEI».
-NEL 2003 IL PARLAMENTO AVEVA GIÀ RICONOSCIUTO COME PARIFICATO L’ISTITUTO DI STUDI POLITICI SAN PIO V, APPROVANDONE IL FINANZIAMENTO ANNUO DI 1,5 MILIONI.
-2003 SI VARA LA LEGGE SUGLI ORATORI: LO STATO RICONOSCE LA FUNZIONE EDUCATIVA E SOCIALE DEI CENTRI PARROCCHIALI E NE FINANZIA L’ATTIVITÀ. IL RECORD PER IL 2005 SPETTA ALLA PARROCCHIA DELL’ADDOLORATA DI TUGLIE (LECCE): UN MILIONE E 180 MILA EURO PER UN CAMPO DI CALCETTO, UNO DI BOCCE, SPOGLIATOI E SERVIZI.
-LE SCUOLE CATTOLICHE, CHE SONO LA MAGGIOR PARTE DELLE PRIVATE, RICEVONO SUSSIDI STATALI SOTTO FORMA DI CONTRIBUTI PER LA GESTIONE (PARI A POCO MENO DI 500 MILIONI NEL 2005), DI FINANZIAMENTI DI PROGETTI PER «L’ELEVAZIONE DI QUALITÀ ED EFFICACIA DELLE OFFERTE FORMATIVE».(UN MILIONE DESTINATO ALLA «FORMAZIONE DEL PERSONALE DIRIGENTE DELLE PARIFICATE») DI CONTRIBUTI ALLE FAMIGLIE.
- SCELTI DALLA CEI, MA PAGATI DALLO STATO, GLI INSEGNANTI DI RELIGIONE SONO STATI IMMESSI IN RUOLO CON UNA LEGGE DEL 2003.
-ESENZIONE ICI PER GLI IMMOBILI, ANCHE DESTINATI A USO COMMERCIALE, DI PROPRIETÀ DELLA CHIESA CATTOLICA ( Extra territoriali, cioè sul suolo dello Stato Italiano), È DIVENTATA LEGGE NEL 2005.
PER NON PARLARE POI DI TUTTA LA QUESTIONE DELL'8 PER MILLE .
Questo Stato papalino( L'Unica Monarchia assoluta ancora esistente) succhia migliaia e migliaia di miliardi di Euro a tutti i cittadini Italiani !

Dalle Marche un saluto affettuoso

Anonimo ha detto...

Dopotutto il sacro romano impero era/è un impero molto terreno.
L’idea che esista un cristianesimo buono opposto ad una chiesa cattiva è un’idealizzazione della religione. La gerarchia e la sottomissione all’autorità sono intrinseche ad ogni religione come semplici postulati dell’esistenza di dio. Ma anche perché spingono all’accettazione acritica della morale e delle convenzioni del passato. La religione, in tutte le sue forme e in tutte le epoche è stata uno strumento di dominio. Le persecuzioni esistevano già prima della Santa Inquisizione di cui tu parli. Da quando il cristianesimo diventò culto ufficiale dell’Impero romano. Lo stesso Agostino nella "Città di Dio" teorizzava delle persecuzioni giuste, fatte contro i pagani, e ingiuste, contro i cristiani, migliaia e migliaia di pagani furono letteralmente massacrati. L’amore, la carità, la misericordia servono per tenere buone le folle. I poveracci devono star buoni e porgere l’altra guancia ai potenti liberi di schiaffeggiarli quanto vogliano. Se la vendetta era la norma del Vecchio Testamento, si è passati per il "popol bue" al puro masochismo e a teorizzare L’accettazione di ogni violenza e di ogni tortura che permettevano di diventare dei martiri.
saluti da amici
tra Marche ed Umbria

Anonimo ha detto...

Hanno in mano il cervello degli inbecilli.
E dato che ,giustamente, il voto di un imbecille
vale quanto quello di una persona intelligente
è la ragione per la quale sono ancora al potere
a spadroneggiare sulle vite altrui.


Marche

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Anonimo ha detto...
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Anonimo ha detto...

Vaticano fabbrica di santi : però i“santi” Cristiani non sono personaggi storici ma, di fatto, sono gli dei di altre culture, usurpati e retrocessi allo scopo di unificare il “Sacro Romano Impero”. “Il canone dei santi fu la tecnica Cristiana per preservare il politeismo pagano che la gente voleva, mentre si fingeva di adorare un solo Dio”. L’Enciclopedia Cattolica stessa ammette, “E’ stato detto giustamente che i ‘Santi sono successori degli Dei’. Sono stati citati casi di feste pagane che sono diventate Cristiane;

di templi pagani consacrati all’adorazione del vero Dio; di statue di Dei pagani battezzate e trasformate in Santi Cristiani”. Nel processo di fabbricazione dei santi, i Cristiani presero dee e dei come Artemide (S. Artemido/Ursula) e Dioniso (S. Denis), tra molti altri, modificarono i loro nomi, e diedero loro grandi exploit “storiche”. In aggiunta, i templi Pagani o “tombe” di dei furono trasformati nelle chiese Cristiane. Per esempio, la “tomba di Dioniso/Bacco” fu trasformata nella chiesa di S. Bacco.
“Essi hanno trasferito ai loro santi tutto l’equipaggiamento degli Dei Pagani: a Mosè i corni di Giove Ammone; a S. Pietro le chiavi di Giano. In breve, essi hanno cacciato via tutti gli Dei dal Panteon a Roma, per mettere al loro posto tutti i Santi, le cui immagini essi adorano con pari devozione di quelli che erano un tempo gli Dei Pagani. Essi li vestono in abbigliamento, li coronano con ghirlande di fiori, li portano in processione, si inchinano davanti a loro, rivolgono ad essi le loro preghiere, li fanno discendere dal cielo, attribuiscono ad essi virtù miracolose

Tutti questi santi fasulli, naturalmente, erano altamente redditizi poiché proliferarono reliquie false come i loro capelli, dita ed altre ossa e parti del corpo.
La chiesa che uccise i pagani perché adoravano falsi dei fu essa stessa colpevole di adorare falsi santi – che, a volte, erano persino le stesse divinità di quelle dei pagani… La chiesa, comunque, non ha mai perso di vista il senso pratico comune su un punto; i santi erano fonti principali del proprio introito, grazie al sistema obbligatorio di pellegrinaggio, donazioni, e decime…. Le moltitudini di santi fasulli o commerciali vengono trattate dagli studiosi moderni Cattolici con una certa tolleranza divertita, come se le fantasie dei fabbricatori di santi avessero lo stesso fascino dei racconti inventati da bambini svegli. Viene raramente ammesso che queste fantasie non erano intese per divertire ma invece per defraudare. I santi venivano inventati per guadagnare danaro per la chiesa, e molti dei santi inventati continuano a farlo, poiché la chiesa si trattiene dal pubblicizzare le loro origini spurie per evitare che tale pubblicità possa deludere i fedeli – che, tradotto, significa che le donazioni potrebbero cessare.

Auguri di felicità terrena dalle Marche

Anonimo ha detto...

maremma bislacca e questi sarebbero i marchigiani con i " geni papalini"!? e non la mi sembra proprio! Sottoscrivo tutto quel che s'è detto a fotocopia e ricalco !

Anonimo ha detto...

Indennizzo alle Marche di 6 milioni dall’Emilia Romagna…
28 luglio 2010

VALMARECCHIA. Lo spostamento dei sei comuni dalle Marche all’Emilia Romagna potrebbe costare alla regione Emilia -Romagna circa 6 milioni di euro…

Da diverse settimane si sta parlando sul valore per il trasferimento dei comuni che prima erano sotto la regione delle Marche e che ora sono sotto la regione dell’Emilia Romagna. Il valore stimato dallo Stato ammonta a una cifra di 31 milioni, calcolando gli edifici pubblici e il patrimonio culturale, storico e artistico di ogni singolo Comune. Questo è quanto è emerso dall’incontro fra gli assessori delle regioni.

Per l’indennizzo, l’Emilia Romagna contava di pagare un 10% del valore stimato (3 milioni), mentre le Marche chiedevano il 30% (9 milioni). Per trovare un punto d’accordo si dovrebbe arrivare al 20%, per una cifra che si aggira sui 6 milioni di euro..
La cifra comprende anche l’ospedale di Novafeltria (ospedale Sacra Famiglia), che è stato uno dei temi principali dell’incontro. L’accordo dovrebbe essere firmato per i primi di Settembre risolvendo alcune verifiche tecniche. Ora si aspettano le verifiche per confermare tutto mettendo nero su bianco gli accordi, in modo che anche l’ospedale di Novafeltria passi all’Emilia Romagna..
In ogni divorzio ci son dei contenziosi economici, è normale, si tratta di Ragioneria di Stato onde evitare futuro intervento della Corte dei Conti .

Anonimo ha detto...

Ma loro le tasse non le pagavano?

Anonimo ha detto...

Pero' la provincia di Pesaro ha subito girato i mutui guarda caso; non è che alla fine ci girano i debiti e contestualmente ci vogliono fare pagare un'altra volta?
Valmarecchia

Anonimo ha detto...

Rispondendo al simpatico toscano che risponde sempre al curaro a contestualmente non vuole nè accetta sto leggendo uno per uno i commenti di questo esclusivo blog.
Partendo dal primo commento di sicuro non è un romagnolo a parlare (del detto meglio un morto in casa che un marchigiano sulla porta) visto che simpaticamente dice che dio vi accontenti e la tenutaria del blog dice AMEN.
Oltretutto si dice che i romagnoli (quando erano romagnoli che non esisteva neanche tale concetto?) si fregavano i soldi.

Vorrei ricordare che tale detto è nato a roma e precisamente a tivoli nei confronti del Papa Sisto V (marchigiano) con la sua riforma delle cinque tasse, che non fidandosi dei funzionari locali recluto' tra gli esattori i suoi compaesani per andare a bussare alle porte dei romani.
Nacque per tale motivo il detto

mejo 'n morto dentro casa cchè 'n marchisciano fori daa porta

Valmarecchia

Anonimo ha detto...

EH madonnina bona c'è una lenzolata di Malatesta ! l'è tutto vero ,aspetta che te la faccio un poco più cortina :
I MALATESTA La famiglia dei Malatesta è stata per Rimini di primaria importanza, ma il suo ingresso nella città, non certo trionfale: nel 1197 infatti, Giovanni Malatesta, giura obbedienza a Rimini sottoponendovi il proprio castello. I Malatesta si stabiliscono a Rimini nel 1216, allorquando, in seguito ad un accordo di mutuo sostegno in caso di guerra, ne ricevono la cittadinanza. L’abiltà politica di Giovanni, gli consentirà poi di inserirsi abilmente nelle lotte di parte ed ottenere il controllo della podesteria assumendo sempre maggior potere e ponendo le basi della signoria dei Malatesta. Le doti politiche si evidenziano poi nel suo clamoroso voltafaccia seguito alla sconfitta di Federico II a Parma, in seguito alla quale Giovanni Malatesta, ghibellino da sempre, passa spudoratamente al campo guelfo, assumendone in breve tempo una posizione di predominio, grazie all’appoggio della Chiesa . In seguito fa prigioniero il podestà e insedia al potere il partito guelfo. Nel 1262 e 63 ottiene benché cittadino riminese, l’incarico di Podestà (contravvenendo la regola che voleva il podestà straniero, proprio per evitare abusi di potere). La sconfitta definitiva dei ghibellini nel 1295, gli lascia il campo libero e da inizio alla signoria dei Malatesta a Rimini. Morendo centenario nel 1312, lascia otto figli avuti da tre mogli. Per più di due secoli i Malatesta faranno la storia di Rimini, lottando a fasi alterne contro l’imperatore, la Chiesa e loro stessi in numerevoli lotte intestine.

AMEN
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Madonnina e che tu mi fai cambiare sesso? E tu dici la tenutaria del blog ha detto a AMEN ! E che sono diventato la tenutaria del blog, guarda che son io che ho detto " Amen" che l'è sta tenutaria? E che non la conosciamo la storiella delle tasse e il Papa ( marchigiano .. come se fosse il suo unico difetto!) si fidava degli esattori statali Marchigiani perchè i soldini non li rubavano ma li trasmettevan allo Stato , certo il detto nacque specialmente a Roma dove tutti non pagavan un soldo di tasse per intrallazzi e complicità varie ! dalle mie parti all'epoca del Gran Ducato di Toscana e gli esattori gli eran i pisani .. il popol bue coniugò il detto " Meglio un morto in casa che un pisano all'uscio " allora?
Oh tanto per tagliar il cordellino i Malatesta furon gli eccelsi mentre i Medici dei semplici veterinari , comunque con una bona aspirina sarebbe passata il maletesta, oh ma la c'era l'aspirina ? NO non la c'era.. ecco allora che la si spiega!
E vorrà dire che non risponderò al curaro che alla stricnina l'è meglio.

Anonimo ha detto...

Caro simpaticone ho scritto di rileggerti i post dal numero 1 in avanti, perche chi sputa il veleno è qualche altro e non i romagnoli
poi se vuoi puoi continuare a scrivere tutte le cazzate che vuoi

Valmarecchia

Anonimo ha detto...

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Post n. 1

Marco ha detto...
Riguardo al famoso detto
"Meglio un morto in casa che un marchigiano alla porta",
ricordo la risposta che ogni marchigiano dovrebbe essere istruito a dare in questi casi e che in effetti non manca mai di zittire il simpaticone romagnolo del momento:
"Che il Signore vi accontenti!"
11 agosto 2009 18.46
Serola ha detto...
amen ;)
11 agosto 2009 19.26

ECC.ECC.ECC.ECC.ECC.ECC.ECC.ECC.

rileggiti tutte le offese fatte agli altri gratuitamente a cui tu hai partecipato in larga misura e prima di sanzionare gli altri o di vedere la paglia negli occhi degli altri guardati il tuo pagliaio che è bello grosso.

Anonimo ha detto...

HO cribbio "zittire il simpaticone romagnolo " l'è una offesa , aspetta che me la appunto , ce la poi la serola lìha detto Amen sarà perchè l'è molto religiosa e poi saran serolini suoi . Mannaggia el mi babbo sì che ce l'haveva il pagliaio e tante belle gallinelle e quel bischero non s'è venduto tutto ? E mi so riletto un pochettino e te trovo " africani" " geni papalini " ma tu t'hai ragione e che son offese a li Marchigiani! ma via l'è espressione condita e gratuita .Io partecipo in tal modino se me la si permette e senza offender nessuno sempre se ella la mi si permette come le si permette a lei di scriver tutte le sue verità sacrosante scolpite sulle tavole della legge, modestamente m'haccontento delle mie cazzatelle, sa son bischero e devo ancor scendere dal monte dell'illuminazione ma ora l'è notte e non ho la piletta .

Anonimo ha detto...

Riguardo al famoso detto
"Meglio un morto in casa che un marchigiano alla porta",
ricordo la risposta che ogni marchigiano dovrebbe essere istruito a dare in questi casi e che in effetti non manca mai di zittire il simpaticone romagnolo del momento:
"Che il Signore vi accontenti!"

.......

La frase " incriminata " è " Che il signore vi accontenti " ma va letta nel contesto dispregiativo che si attribuisce alla frase " meglio un morto in casa che un marchigiano alla porta" quindi se è " meglio" vien di conseguenza la ribattuta " che il signore vi accontenti" di cattivo gusto certo ma si risponde ad altrettanto cattivo gusto , oppure vien tollerato il cattivo gusto solo a senso unico!
Altri " insulti " a parte quelli sarcastici di certi romani francamente !
Saluti dall'Umbria

Anonimo ha detto...

Ho santo santo maiale maremmano , amico Umbro ma lo avevo capito! solo che l'ha controrisposta del Marco l'ho data per scontata .. e che si deve sempre tacere ? Ed al mio illustre precedente morigeratore vorrei tanto che s'andasse a legger la " lenzuolata" in data 30 / giugno 2010 0re 11,17 e che non si scorge anche qui una certa allusione farcita di " pregiudizio" su tal questioncella entrata addirittura nella "saggezza" popolare dei proverbi?
E che tu dici del patetico scritto del 4/ giugno -2010 0re 20,23 ? E son solo pochi esempi !
ciao amico Umbro e tu non c'entri .. sia chiaro!

Anonimo ha detto...

ciao toscano , ti rispondo subito che cercavo solamente di riportare le cose al loro posto.. dai! TU hai perfettamente ragione , quella frase mi è stata rovesciata addosso in una certa mia escursione in certe zone , mi avevan scambiato per marchigiano e questo a testimoniare come tale disdicevole usanza sia diffusa soprattutto in certe zone, per non parlar poi di altri complimenti come " terroni"( questa volta rivolto al sottoscritto dichiaratosi Umbro per "parare" il precedente complimento) E NON AVEVO COMMESSO NULLA solo protestato civilmente in un bar per un caffè diciamo schifosetto..via!
Ciao

Anonimo ha detto...

Anonimo ha detto...

1) Ma loro le tasse non le pagavano?
04 agosto 2010 11.08
Anonimo ha detto...

2) Pero' la provincia di Pesaro ha subito girato i mutui guarda caso; non è che alla fine ci girano i debiti e contestualmente ci vogliono fare pagare un'altra volta?
Valmarecchia
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Alla prima osservazione sull'interrogativo se pagavan le tasse oppure no, non c'entra assolutamente nulla sul patrimonio del territorio interessato al " passaggio" il pagare le tasse non implica il possesso di un patrimonio territoriale,artistico ecc valutato dallo STATO in circa 31 milioni di Euro, a questo patrimonio TRASFERITO si deve applicare un legale INDENNIZZO alla Regione TRASFERENTE, si tratta solo di accordarsi su tale INDENNIZZO e questo sarà il compito dei 2 Assessorati competenti .
-------------2----------
Alla seconda osservazione sui " mutui" girati dalla Prov di Pesaro
bisogna vedere la caratteristica di tali " mutui" se trattasi di "mutui" a favore di attività commerciali industriali,agricole ecc erogati dalla Prov di Pesaro e Regione Marche ai richiedenti facenti parte di tali categorie del lavoro , ovviamente saranno " girati" alla Prov di Rimini e Regione E-R, non potrà certo continuare a pagarli PU e Regione Marche perchè si tratterebbe di " contabilità" oggetto di segnalazione della Corte dei Conti
Organo dello Stato preposto al controllo della " ragioneria" di Regioni ed Enti Pubblici .
Per tutto quello che concerne , e lo dico da ROMAGNOLO, circa la esclusività di questo Blog .. posso constatare che moltissimi Marchigiani hanno espresso :
1) Pesanti critiche alla Prov PU
responsabile per cattiva amministrazione relativa a quel territorio........................
2) Critiche in generale alla politica Regionale per la scarsa attenzione( a dir loro) dei vasti territori interni delle Marche.
3) Disquisizioni gastronomiche
4) Disquisizioni paesaggistiche e di vita, dei loro territori tra Umbri-Toscani-Marchigiani
5) disquisizioni storiche
6)disquisizioni storico-politiche
7)future aggregazioni territoriali
8) disquisizioni socio-economiche ed " ambientali" con opinioni personali corredate anche da relazioni di Organi Preposti e estratti giornalistici .
NON si tratta quindi di un Blog esclusivo perchè si è parlato di tutto, nè escludente . La linea della discussione è stata civile e rispettosa fatto salvo alcuni casi che sono la assoluta minoranza degli oltre 500 interventi .
Da Romagnolo sono contentissimo del passaggio dell'Altavalmarecchia in RN , ma cerchiamo di stemperare
certe esagerazioni che non gioveranno a NESSUNO .
Cordiali saluti

Anonimo ha detto...

"Meglio un morto in casa che un pisano all'uscio"
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ritengo opportuno spiegare come mai a noi pisani venga spesso ricordato questo macabro proverbio.....
Mi risulta che ci sia oltre a quello pisano, altro proverbio:
"meglio un morto in casa che un marchigiano alla porta".

L'origine del detto deve ricercarsi nel fatto che i pisani divennero gli esattori delle tasse dei fiorentini, cosi' come i marchigiani divennero gli esattori dei papi.
Naturalmente in Toscana lucchesi, livornesi e fiorentini si vantano ciascuno di aver inventato il proverbio, che invece era abbastanza diffuso ovunque, ma che in Toscana dovrebbe essere nato in zona lucchese, il che sarebbe credibile vista la nota "parsimonia" dei lucchesi.
Attualmente il proverbio e' molto usato dai livornesi che sono gli acerrimi giurati nemici dei pisani (in realta' pisa e' piena di studenti e lavoratori livornesi, e tutti i pisani hanno amici livornesi e viceversa). Il campanilismo, come dicevo altrove, in Toscana ha radici consolidate.

Che i pisani non siano molto amati da fiorentini, lucchesi e livornesi (ossia gli abitanti delle province confinanti) e' risaputo, ma non si puo' dimenticare l'altrettanto famoso detto : " tanti nemici, tanto onore"!
Si racconta che in occasione dell'alluvione del 1966 un fiorentino faceto esclamasse:
"Dannata spalletta, se tenevi, a quest’ora Pisa era sott’acqua!"
Ma i pisani non sono inferiori ai vicini di casa in fatto di battute pungenti: a chi dice a un pisano " meglio un morto in casa che un pisano all'uscio" il pisano pronto risponde "Che Dio t'accontenti!"
In fondo siamo tutti "Maledetti Toscani"... anche il Marchigiano Marco con il suo " Che il signore ti accontenti" guarda caso la STESSA nostra " controbattuta! Della quale un NON pisano non si sentirebbe certamente offeso perchè il tutto rientra nel gioco del " cazzeggio" si vede che Pisani e Marchigiani in queste " controbattute" son simili ! Chi non " apprezza" ignora evidentemente altro proverbio :" chi la fa l'aspetti" ( o cosa simile!)

Anonimo ha detto...

OH caro amico fiorentino ( e non gioire che son amico del circondario pisano! e per fortuna che la spalletta non l'ha tenuto l'Arno! ) l'è proprio questo che volevo dire e si vede che in certe" valli" le battute pungenti di pisani e marchigiani non arrivan come " battute" a " controbattute" l'è un giochino che non arriva , forse con la parabola ?

Anonimo ha detto...

Son sempre Io.. oh amato fiorentino ,piccola correzzione : Controbattuta a battuta e non viceversa come l'avevo impostato e sarà la colpa del curaro! so che si capirebbe comunque , ma te tu lo sai se non c'è la parabola NON arriva in certe vallate la " correzzione" eterea a zompello .

Anonimo ha detto...

Ma quale amato fiorentino? Oh e son pisano come TE, ho detto " noi pisani" ma bevi meno curaro che poi leggi meglio! Oh dai che scherzo !
Ritornando serio , questi proverbi che son entrati nel " detto" popolare potevan esser validi nei " tempi" contestualizzati , ma oggi affibbiarli ad intere popolazioni o città è solo puro dileggio se non peggio e la controbattuta piccante stile pisano e stile marchigiano è risposta conseguenziale , che personalmente non mi scandalizza, mi scandalizza ed indigna eticamente invece questa traslazione dal passato all'oggi di certi " proverbi" che poi i " proverbi" in generale rappresentino la "saggezza popolare" beh è una forzatura perchè molti proverbi si son rivelati come "ignoranza popolare ".
Ciao Curaro

Anonimo ha detto...

E tu hai ragione sarà la colpa del curaro oh amico della conterranea terra , e mi scuso con teco e la mi scuso anche col Valmarecchia signore morigeratore dello sputacchiar veleno altrui che sarei tra li altri me medesimo di figlio di padre noto e al Valmarecchia appunto elevo codesta ODE di supplica :
Te onorano gli dei del cielo e rispettan quelli dell’inferno, tu fai ruotare la terra, dai la luce al sole, governi l’universo,tu calchi col tuo piede il Tartaro. A te obbediscon le stelle, per te ritornano le stagioni, di te si allegrano i numi, a te servon gli elementi. Al tuo cenno
spirano i venti , offrono il nutrimento le nubi, germoglian i semi, crescono i germogli. La tua maestà temono gli uccelli vaganti nel cielo, le fiere erranti pei monti, i rettili
celantesi nel terreno, i mostri nuotanti nel mare. Povero
è il mio ingegno nel cantar le tue lodi, scarso il mio patrimonio nell’offrirti sacrifici, la mia voce non ha sufficiente ricchezza per esprimere i sentimenti che m’ispira la tua maestà; e non ci riuscirei neppure se avessi mille bocche e altrettante lingue, neppure se potessi parlare senza stancarmi per tutta l’eternità. Perciò quel poco che può un tuo fedele ma povero seguace io cercherò di farlo : le tue divine sembianze e la
santissima tua volontà, ora che le ho accolte nell’intimo segreto del mio cuore, le custodirò in eterno e sempre le contemplerò nell’animo mio .

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parapà zum zum parapà zum zum
la parabola l'è meglio l'è meglio .

Anonimo ha detto...

AOH ma valle de che? ma famola finita che se no me mbruttisco e la vado a vede ! Ma che vo dì che quelli le tasse le pagavano e che se so comperati la valle de che, co le tasse ..ma de che?, ma nun funziona così ma ce lo sanno , se vede che nun c'è più l'impero degli atenati e c'era più cultura e meno cazzate sparse al vento.
Roma magica

Anonimo ha detto...

Il detto del marchigiano fuori dalla porta ecc.ecc. è di origine romana.

Nella volgata popolare romana:

« Fra ttutti quelli c'hanno avuto er posto
De vicaj de Dio, nun z'è mai visto
Un papa rugantino, un papa tosto,
Un papa matto uguale a Ppapa Sisto.
E nun zolo è da dì che dassi er pisto
A chiunqu'omo che j'annava accosto,
Ma nu la perdunò neppur'a Cristo,
E nemmanco lo roppe d'anniscosto.
Aringrazziam'Iddio c'adesso er guasto
Nun po' ssuccede ppiù che vienghi un fusto
D'arimette la Chiesa in quel'incrasto.
Perché nun ce po' èsse tanto presto
Un altro papa che je piji er gusto
De mèttese pe nome Sisto Sesto. »

Dopo è stato utilizzato da tutti e non solo dai romagnoli infatti in abruzzo il detto era il seguente:

Meje 'nu muort 'n case, che 'nu marchishà arrete a la porte.

Come era stato già detto era diffuso tra chi doveva pagare e chi era l'esattore non solo in toscana ma ad esempio anche in trentino:

Meglio un morto in casa che un terragnolo sulla porta (i terragnoli corrispondono al trentino occidentale).

Valmarecchia

Sere ha detto...

con estremo disappunto sono costretta ad inserire la moderazione dei commenti

grazie a tutti quelli che hanno cercato di mantenere la discussione su toni accettabili, ma adesso basta

Anonimo ha detto...

Meio en mort en casa che 'n Teragnol sula porta.
Meglio un morto in casa che un Terragnolo alla porta. La Valle di Terragnolo (Trentino Occidentale) si trova nei pressi di Rovereto. Fino alla fine dell'Ottocento la gente di Terragnolo oltre a fornire esattori fiscali parlava un dialetto tedesco di origine bavarese. Forse anche questo contribuiva a creare una grande diffidenza da parte dei Trentini.

Tutto il mondo è paese e le tasse eran antipatiche a tutti, ma è anche ovvio che ci volevan le persone preposte a farle pagare , chissà servirebbero anche OGGI !?
saluti

Anonimo ha detto...

Questo proverbio, non certo marchigiano( infatti è romano), può essere assunto come emblema di quel tipo di proverbio che mette in risalto i presunti difetti di un popolo, quasi mai di quello di cui si fa parte.
Vicini o lontani che siano gli abitanti di altre nazioni, regioni, province, o addirittura località confinanti, forniscono spesso occasione, quasi sempre pretestuosa, di dileggio.

Qualche volta i proverbi sottolineano aspetti positivi, ma si tratta veramente di rarità, come mosche bianche.
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Piemontesi falsi e cortesi

Il medico di Valenza, lunghe falde e poca scienza

La Spagna è una spugna

Uomo di Spagna ti fa sempre qualche magagna

Bando bolognese, dura trenta giorni meno un mese

Corsica, morsica

Genova, prende e non rende

Gente di confini o ladri o assassini

In Italia troppe feste, troppe teste, troppe tempeste

Napoletano largo di bocca e stretto di mano
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e si potrebbe ancora continuare!


Non per tutti i proverbi è possibile risalire alle origini che ne hanno determinato la nascita e i motivi della maggiore o minore diffusione nel tempo e nello spazio.
Del proverbio riferito al " marchigiano" esiste una spiegazione :
I marchigiani costituivano la numerosa schiera di esattori dello Stato della Chiesa, e quindi qualsiasi individuo in odore di "marchigianità" veniva sfuggito più della peste. Figuriamoci averlo fuori dalla porta per reclamare la riscossione di imposte .
Fuori dal periodo storico in cui è nato questo malevolo detto non ha più motivo di esistere, quindi se è lecito conservarne la memoria in quanto rispecchia un momento storico ben definito,
del tutto inappropriato sarebbe riproporlo al giorno d'oggi; ci troveremmo di fronte, se non proprio ad un abuso, ad un vero e proprio cattivo gusto.
Sono ben altri gli esosi esattori e ben altri i metodi di riscossione applicati al giorno d'oggi.

Saluti dalla romagna

Anonimo ha detto...

L'ultima tentazione di Como
"Vogliamo diventare svizzeri"

Proposta di un consigliere elvetico. Il 74% dice sì. Anche la Val D'Aosta
e Varese sono fra "i nuovi territori" da annettere. Un giornale lancia un
sondaggio a cui partecipano in 2500: solo il 25% dice di no

Anonimo ha detto...

anche l’Impero Austro-Ungarico era una patria, della quale gli alto-atesini si ritengono tutt’oggi orbati e per la quale più d’uno, nel Lombardo-Veneto, coltiva profonda nostalgia. E una patria era la Repubblica di Genova, annessa e messa a sacco dal generale piemontese La Marmora nel 1849. E una patria il Regno delle Due Sicilie, con migliaia di militari fedeli al giuramento deportati nei primi lager dell’Europa moderna, come quello di Fenestrelle in provincia di Torino, dove comparve un sinistro cartello che sarebbe poi stato ripreso: «Ognuno vale non in quanto è, ma in quanto produce».

Episodi messi a tacere dalla storia ufficiale, scritta come sempre dai vincitori, ma dei quali si sapeva qualcosa anche nel 1961, anno del centenario dell’Unità. Mezzo secolo più tardi la novità è che non vengono messe in discussione le modalità più truci del Risorgimento, ma il suo stesso risultato: era questo, lo Stato che volevamo? La risposta merita di essere meditata, e non solo perché al governo c’è la Lega, un movimento che per statuto mette in discussione la patria indivisibile. Neppure per l’affermarsi delle inquietanti cricche, che stanno occupando gli spazi lasciati liberi dai partiti e prima ancora dagli ideali e dai valori della politica.

Il nodo da sciogliere, imbarazzante, è: l’Italia unita è la stessa che dichiara meno di 15 mila euro lordi l’anno, e cioè rifiuta platealmente di contribuire alla sopravvivenza dello Stato? Al di là della disattesa promessa berlusconiana di ridurre una pressione contributiva insopportabile per chiunque voglia creare impresa, la secessione fiscale - più che il federalismo - è cosa fatta, in chiave del tutto personale e profondamente anti-unitaria. Meno dell’1% della popolazione denuncia più di 100 mila euro l’anno. Artigiani e commercianti con imprese individuali e società di persone sostengono di guadagnarne 18.140, meno dei lavoratori dipendenti, riuscendo nel miracolo di campare con 800 euro al mese. I ristoratori prendono meno dei pensionati, costretti a vivere di stenti con 13.490 euro l’anno...

per certa gente ogugi, servirebbero migliaia di "marchigiani" alla porta e migliaia di " pisani " all'uscio !

Anonimo ha detto...

sono appena entrato in questo blog , letto tutti i post, e sinceramente non ho riscontrato ingiurie ed offese o linguaggio scurrile , peccato che tutto si sia bloccato, eran discussioni che spaziavan in vari settori molte piacevoli ed interessanti, tutto qui !

Anonimo ha detto...

fatto salvo il diritto della proprietaria del blog di gestire tale spazio come crede, (ci mancherebbe!) Si chiaccherava ,ci si sfotteva certamente, ma senza improperi od offese alla persona , almeno mi pare di non avere mai espresso simili affermazioni .
Con dispiacere ,cordiali saluti

Anonimo ha detto...

C'è qualcuno?

Anonimo ha detto...

mi pare una esagerazione ! Comunque rispetto la decisione e tolgo il disturbo, CHIARISCO di NON avere mai espresso giudizi od usato toni NON accettabili .

Anonimo ha detto...

Se per " moderare i commenti" ci si impiega più di 2 giorni, tanto vale dire " commenti ultimati " .
Mi spiace avevo letto conversazioni, a parte certe esagerazioni, di vita , usanze, descrizioni di luoghi, veramente interessanti , peccato!

Anonimo ha detto...

Capisco l'inserimento della " moderazione dei commenti " anche se per quel che si legge in internet ..in questo blog siamo al livello di educande nel senso di sguaiatezza di linguaggio, ma QUI i " commenti" non si pubblicano più , spero di sbagliarmi ..perchè sarebbe un gran peccato visto i numerosi " temi" trattati .. anche in modo simpatico ed ironico .

Anonimo ha detto...

se non si possono inviare più commenti, sarebbe opportuno scrivere " commenti chiusi" .... grazie!

Sere ha detto...

i commenti non sono bloccati, sono soltanto moderati dalla sottoscritta che ultimamente ha molto meno tempo da dedicare al blog e quindi sono rimasta un po' indietro nella lettura

comunque ho deciso di moderare i commenti a causa di alcuni pezzenti che per sfogare la frustrazione non trovano di meglio da fare che pubblicare volgarità

la discussione è ancora aperta, come sempre invito tutti a cercare di mantenere i toni pacati e lo spirito costruttivo

insomma, commenti del tenore "i marchigiani so tutti str..." o "i romagnoli non capiscono un ca..." non verranno pubblicati

grazie a tutti
Serena

Sere ha detto...

come annunciato sopra, ecco un commento di Danny Jimmy che ricevo e pubblico ahimè privandolo di alcune parti sinceramente inutili oltre che potenzialmente offensive per i pesaresi...

"Danny Jimmy ha lasciato un nuovo commento sul tuo post "Secessione nelle Marche":

Voi parlate così, specialmente maceratesi e anconetani, perché non avete idea di quanto sia brutta e inutile Pesaro.

Io penso che sia la città più squallida di tutta Italia, eternamente periferica, brulla e priva di alcun tipo di realtà sociale o culturale.

(...)

A questo va aggiunto che tutti i paesi dell'entroterra pesarese sono mal serviti e il concetto di provincia è una serie continua di squallide frazioni al limite della vivibilità umana (...) con i comuni dimenticati da dio raggiungibili solo da strade scomodissimi e dissestate.

Sinceramente Rimini con tutti i suoi difetti è una provincia molto più solare, una provincia che sa riconoscere e valorizzare le aree di interesse turistico e culturalmente, una provincia che sa collegare benissimo tutti i paesi dell'entroterra (e infatti sono tutti serviti da una comodo linea di autobus) uno provincia che sa rinnovarsi e proporre cose nuove e una provincia che è interessata, a modo suo, alla cultura e all'aggregazione sociale.

Basta pensare che Pennabilli non la conosceva nessuno nel territorio pesarese (...)

Ed infatti da quando sono in provincia di Rimini, Pennabilli è piuttosto conosciuta in Romanga perché i suoi eventi sono stati ben publizzati e varie associazioni artistiche hanno avuto ampi spazi all'interno di manifestazione in tutto il territorio della provincia di Rimini.

Pennabilli ora è considerato un itinerario turistico e la provincia di Rimini non solo ha creato comode linee dirette per raggiungerla, ma l'ha anche pubblicizzata a livello turistico, creando delle aree verdi protette e degli itinerari eno-gastronomici.

Io dico che i pennesi sono felici.
Il loro capoluogo è facilmente raggiungibile e ben servito dalle linee urbana, il territorio è stato valorizzato a livello artistico, il paese è stato valorizzato e sponsorizzato a livello culturale e fanno parte del modo di vivere romagnolo, che riesce a farti apprezzare la vita anche con le difficoltà e i pochi soldi perché ha alla base il bisogno di stare bene con gli altri e l'adattabilità, tutte cose che Pesaro città e la provincia di Pesaro per estenzione non hanno (...)"

Anonimo ha detto...

al sig Danny

Ma ... non è che Pesaro sia molto ben vista dal resto delle Marche , ma chi ha detto il contrario! Beh su oltre 500 commenti ci sarà pure qualche marchigiano che la apprezza, ma la stragrande maggioranza ha un giudizio assai critico ! Come moltissimi marchigiani anche il sotoscritto ci tiene a fare rilevare che la causa principale ( oltre alle tradizioni culturali ecc ) della secessione dei 7 Comuni la si deve ricercare nel menefreghismo della classe politica provinciale pesarese che per sciatteria mentale non ha saputo amministrare quei territori fornendoli delle infrastrutture e servizi degni! Mi sembra che questo concetto sia stato ribadito da moltissimi marchigiani intervenuti su questo blog ! Il sig Danny ha perfettamente ragione nel sostenere che Pennabilli,ed altri paesi della vallata non eran neanche conosciuti in ambiente pesarese, figuriamoci che gite turistiche organizzate verso tali località partivan ( già negli anni 70 da molte località balneari del riminese e del ravennate , mai visto qualche cosa di simile nelle località balneari pesaresi e fanesi ... MAI ! E la colpa di chi è? di Ancona ladrona ? Oppure di una provincia pesarese incapace ?
Gli abitanti dell'alta valmarecchia hanno fatto benissimo ha chiedere il cambio di provincia.. e che dovevan fare ? Da marchigiano di Macerata faccio loro i più sinceri auguri di risolvere finalmente tutti i loro problemi ed i loro desideri .Detto questo ribadisco che pesaro e fano
sono realtà incapaci di una politica mirante alla valorizzazione dei loro territori interni , in campagna elettorale certi lider fanesi proponevan la riapertura della linea ferroviaria fano-urbino .. e suo collegamento tramite fossombrone con pergola-sassoferrato-fabriano , sarebbe una bella valorizzazione di un vastissimo e bellissimo territorio interno, se ne sa più niente? Ovviamente TUTTO tace! In un altro blog un signore di fano si lamentava del fatto che la quadrilatero si svilupperà nella prov di Ancona e Macerata ignorando il loro territorio, non dico cosa gli ho risposto altrimente Serola mi " fucila" !
saluti a tutti
un ciao dalle Marche

Anonimo ha detto...

Una questione simile la stan sollevando 12 comuni della Val Vibrata (provincia di Teramo) che desiderano far parte della Regione Marche , quindi non sono assolutamente contrario affinchè le popolazioni si esprimano secondo le regole della democrazia per vedere realizzati i loro desideri, quindi capisco benissimo quei 7 comuni che son passati in RN quel che mi rammarica un poco é che tale giusta e sacrosanta vittoria sia stata fagogitata dalla Lega come " loro " vittoria, tutto qui !
Le colpe della classe politica pesarese sono enormi , hanno una politica " costarola" che se ne frega di tutto il vasto territorio interno , se anche Pesaro si trasferisse in Romagna farebbe un favore a molti marchigiani ! Il capoluogo di tale provincia deve essere Urbino e non Pesaro che storicamente è stata sempre estranea ed ostile.
Saluti dalle Marche

Anonimo ha detto...

Sarebbe solare ristabilir un netto confine tra le proprie ragioni ed emozioni e quelle altrui senza che ci si smeni a svicolar in "geni" o "morticini in casa" , in caso contrario la risposta al curaro l'è una finezza!
Molti marchigiani si son espressi assai criticamente verso la politica provinciale pesarese e mi par che sia una critica priva di " paraocchi" degna di popolazione civile che sa distinguere lo stelo dal fascio d'erba ... o trave e travetti oculari. Conosco le Marche e son una gran bella regione, conosco l'Umbria e son una gran bella regione, ovviamente conosco la mia Toscana che l'è una gran bella regione e non ho bisogno di nessun " bavaglino" perchè non mi sbrodolo . Son bonino bonino ... un angelino con le alucce ... candido come la neve non sciata..... nè calpestata .
Viva la pappa col pomodoro .

Anonimo ha detto...

Vorrei ricordare che tale detto è nato a roma e precisamente a tivoli nei confronti del Papa Sisto V (marchigiano) con la sua riforma delle cinque tasse, che non fidandosi dei funzionari locali recluto' tra gli esattori i suoi compaesani per andare a bussare alle porte dei romani.
Nacque per tale motivo il detto

mejo 'n morto dentro casa cchè 'n marchisciano fori daa porta

Valmarecchia

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Gentilissimo signore , è assolutamente vero .. tal detto nacque ai tempi di Sisto V , tal Papa vedendo la situazione disastrosa delle Casse dello Stato ( vuote) fece licenziare tutti gli esattori romani troppo propensi a venire a patti facendosi letteralmente corrompere dai debitori. Sisto V attuò una sostanziale riforma delle tasse ed inpiegò esattori marchigiani , i quali avevano ottime doti matematiche, carattere " tignoso" e soprattutto non si facevano corrompere. In 5 anni le finanze dello Stato furono risanate .Come allora neanche oggi fa piacere pagare le tasse , anzi nella mentalità italiana è quasi un vanto non pagarle , noi italiani ci sentiamo così furbi che ci freghiamo allegramente a vicenda e non riflettiamo che l'evasione fiscale ed altri reati finanziari sono molto pericolosi perchè rischian di mettere in discussione la convivenza civile di tutto il Paese. In Paesi assai più avanzati come ad esempio, Svezia,Francia,Inghilterra,Germania o USA nessuno si vanterebbe di non pagare le tasse perchè incontrerebbe una severa riprovazione sociale , per non parlar poi della conseguenza penale .... negli USA non è raro finire in galera per questo tipo di reati.
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Certamente, tornando al passato, Papa Sisto V( Felice Peretti) era marchigiano e precisamente di Grottammare ( AP) originario di una famiglia poverissima , ma con un carattere molto " tosto" . Con tale Papa la sede Apostolica raggiunse un vertice di autorità e prestigio internazionale ,si dedicò ad una sostanziale riforma amministrativa della Chiesa apportando un clima di moralità precedentemente sconosciuto , si dedicò ad una radicale riforma finanziaria ed economica con una attenta politica della " spesa" e degli " investimenti" , il risultato ( dopo soli 5 anni) fu una complessiva floridezza economica che la Chiesa mai aveva conosciuto.Sisto V combatte contro l'accumulaziuone dei beni e benifici pontifici,la concentrazione delle cariche ecclesiastiche e lo strapotere delle famiglie aristocratiche alle quali impose oneri fiscali .

Sì Sisto V era marchigiano , un marchigiano " tosto" ..ovviamente la sua opera bisogna contestualizzarla nel periodo storico del 1500 , è ovvio !!

il poeta Belli a proposito di Sisto V coniò il detto : " Papa Sisto non la perdonò neppure a Cristo ! "
tal detto trae origine da un antefatto :
Un giorno a Roma si sparse la notizia che una immagine lignea del Cristo situata in un fondo privato aveva incominciato a trasudare sangue . Il luogo divenne meta di folto pellegrinaggio , e di ciò il proprietario del fondo ricavava un ottimo introito . Sisto V si recò in quella località appena fuori Roma per sincerarsi della storia, appena gli fu mostrata la immagine lignea del Cristo sanguinante ordinò che gli fosse portata una accetta e proferendo le parole " Come Cristo ti adoro, come legno ti spacco " mollò un fendente alla statua che andò in pezzi. All'interno fu rinvenuta una spugna imbevuta di sangue animale ed una corda,che tirata strizzava la spugna facendo così sanguinare la statua . Il proprietario del fondo, su ordine del Papa Sisto V, fu condotto a Roma e giustiziato immediatamente .


Cordiali saluti
Macerata

Anonimo ha detto...

Amico di Macerata ,son Tosco e la conoscevo tutta la storia e tu rispondi con garbo spiegando i fatti a chi te li rovescia come se fosser carico di letame , lascia perder che siam un paese di scarsa cultura e di scarsa coltura .. ma tu l'hai visto che ti importiam pomodori e tartufi dalla Cina, non abbian neanche coltura ! Maremma maiala con questo curaro!
Ciao Macerata stammi bene
W la pappa col pomodoro , ma con aglio !bischeri la cipolla non ci vole!

Anonimo ha detto...

Ha ragione Danny, quoto in pieno quello che ha scritto, qui non si vuole criticare tanto x il gusto di farlo, qua si riportano delle verità.
Con tutte le persone con cui ho parlato, hanno parlato male di Pesaro e dei Pesaresi e non mi meraviglio che anche in questo blog la maggiorparte delle persone ha un giudizio negativo.

Anonimo ha detto...

al sig precedente
certamente il sig Danny ha ragione, la colpa di quel che è successo lo si deve imputare alla menefregaggine della politica provinciale pesarese tutta incentrata sulla costa e totalmente assente verso la provincia interna .La mentalità pesarese è assai "provinciale " non capace di valorizzare nessun territorio .. compresa la "sua" costa! Il discorso poi lo si può allargare ad una politica Regionale troppo piegata sulla costa ( salvo eccezzioni) . Ma santo cielo la classe politica( se esiste!) di Urbino dovrebbe uscire dal suo " dorato" letargo e farsi sentire a livello provinciale ,rivendicare un ruolo che secoli di storia le han affidato per tutta la vasta area interna , Pesaro è stata sempre una realtà estranea se non ostile!
saluti da Macerata

Anonimo ha detto...

Vorrei sapere a che punto è la diatriba tra Pesaro e Fano per la collocazione della struttura Ospedali Marche Nord , da quel che ho letto c'è disputa nel senso che Pesaro li vorrebbe sul suo territorio e Fano invece è contraria. E' assolutamente necessario un polo Ospedaliero Provinciale nel territorio PU , l'ospedale Regionale di Ancona è lontano dal bacino utenti PU . Pesaro e Fano si lamentano sempre circa la mancanza di strutture ospedaliere complete di tutti i servizi di alta medicina.. tanto che son " costretti" a valersi delle strutture ospedaliere di Rimini; con la creazione del Centro Ospedali Marche Nord il problema sarebbe risolto.. ma se tali signori si perdon sul campanilismo Pesaro-Fano ! Chiaccherano chiaccherano ma non combinan mai nulla , che tale Centro lo faccian a metà strada tra Pesaro e Fano così la pianteran con queste manfrine provinciali da terzo mondo! O anche in questo caso è colpa di Ancona " ladrona" ?

Anonimo ha detto...

La costatazione che i pesaresi non son molto simpatici in questo blog lo posso constatare anche da mie conoscenze .. ovvio non bisogna mai generalizzare, ma che diamine possibile che tutti quei ragazzi di >Pesaro che ho avuto modo di frequentare nella mia Perugia mi sian risultati tutti un poco antipatichelli ! Non so da cosa possa dipendere ma hanno quella " puzzetta sotto il nasino" che reca fastidio !Sicuramente avrò conosciuto persone fatte in tal modo quindi una minoranza , mettiamola così ! Però è curioso ..di Marchigiani NON pesaresi a Perugia ce ne sono molti e con questi marchigiani non ho avuto mai nessun problema relazionale, ci si comporta normalmente ma con certe persone dsi quella zona non sempre è possibile se ne ricava un certo disappunto quasi fastidioso, e siccome non sono il solo a pensarla in tal modo .. moltissimi altri amici di Perugia han questa senzazione piuttosto sgradevole forse quindi una certa " base " di scarsa simpatia esiste e NON sempre è immotivata .

Anonimo ha detto...

Se nonostante tutto, stiamo qui ogni tanto a vedere cosa scrivono gli altri e se, dopo diversi mesi sono ritornato a leggere quanto scritto anche se era rimasto bloccato, è evidente che un qualcosa che unisce questa italia c'è, non solo l'interesse di questa o quella regione ma il fatto che comunque, come in un bar, pur tra le diversità, le prese per i fondelli, l'ironia anche acida che ci contraddistingue tutti forse probabilmente c'è anche qualcosa che ci unisce.

Anonimo ha detto...

che ci si incontri in un " virtuale" bar e ci si parli pur tra le diversità , certo con sfottimenti vari , risposte acide, ma sostanzialmente entro i limiti della espressione civile è già un segno di un quel "qualche cosa"
che ci unisce , bisogna fare solo molta attenzione a quelle forze politiche che " sfruttano" discorsi per mettere in atto politiche di divisione della popolazione in base a arcaiche differenziazioni genetiche-storiche-culturali .Come ho già avuto modo di dire RIBADISCO ancora che ogni popolazione ha il sacrosanto diritto di scelte sancite dall'ordinamento democratico , ma attenzione alle strumentalizzazioni politiche che cavalcano certe giuste rivendicazioni trasformandole a vittorie etniche di appartenenza ad un gruppo piuttosto che ad un altro.
Questo Paese Italia si sta sbrindellando in tante piccole patrie , si può anche percorrere questa strada, ma è illusorio non considerare la possibilità di relative conseguenze se questa "deriva " straborda oltre una etica civile e politica .
saluti dalle Marche

Anonimo ha detto...

amico delle Marche quel che dici l'è giusto e lo sottoscrivo in toto ,certo che condivido il sacrosanto diritto delle popolazioni di esprimersi con gli strumenti democratici per realizzare i propri desideri, ma se poi si rammenta che 12 comuni della mia Toscana son passati di imperio in Romagna per opera del Duce ( Romagnolo) inserito nei " miti di Romagna" beh l'è normale ! Se poi si fa notare che il Ducato di Toscana anticamente arrivava fin alle porte di Forlì ... son pinzillacchere , se poi si fa notare che il Ducato dei Montefeltro inglobava parte dell'Umbria .. e son anche queste pinzillacchere , se poi si fa notare che il termine " Marca" non vale solo per il territorio Marchiginano ma anche per zone del Friuli .. vedasi Marca Trevigiana e che quindi NON sta a significare una landa priva di confini e di organizzazione .. bensì un territorio di confine dell'Impero governato da un Marchese e son pinzillacchere ! basta che passi il termine di Marca inteso a non identificazione territoriale precisa ( che non è assolutamente vero!) e quindi come negazione storica di certe realtà a gioco e favor di certe tesi e tesine atte a negar perfin la " legittima difesa" . Questi son discorsi superficiali e soprattutto pericolosi per molte ovvie implicazioni che non sto qui a elencare.

Anonimo ha detto...

l'amico tosco ha ragione , una vasta zona dell'Umbria.. contado di Gubbio apparteneva alle Marche , come anticamente il territorio di Visso apparteneva all'Umbria , oggi Gubbio fa parte della regione Umbra e Visso fa parte della regione Marche ( tralascio le vicende che han sancito questi passaggi) ma NESSUNO oggi fa disquisizioni nel comprensorio di Gubbio nè nel comprensorio di Visso verso l'antica appartenenza a quella o questa Regione ! Umbria e Marche son regioni che collaborano in tutto ed in ogni settore in perfetta armonia , il caso poi dei 30 se non erro) comuni della Val Vibrata che chiedono di passare dalla Regione Abruzzo alla Regione Marche non lo fanno perchè anticamente tutta la zona era una Baronia di Ascoli Piceno , ma solo ed unicamente per motivazioni geografiche di comunicazioni ed interessi economici locali che si senton più vicini alla realtà economica dell'ascolano che del teramano ..loro provincia attuale di appartenenza . Nessuna ideologia di " appartenenza" etnica , su queste basi si può ragionare.. su altre " basi" assolutamente vedo richi e limiti assai pericolosi .
saluti dall'Umbria

Anonimo ha detto...

Ovviamente , spero, che nessun romagnolo approverà il Duce inserito nei" miti di romagna" a maggior ragione voglio sperare che non approvino i riminesi vista la citazione del Duce nei loro confronti .

Benito Mussolini : "Rimini? Scarto
delle Marche e rifiuto della Romagna"

Anonimo ha detto...

....... è evidente che un qualcosa che unisce questa italia c'è, non solo l'interesse di questa o quella regione ma il fatto che comunque, come in un bar, pur tra le diversità, le prese per i fondelli, l'ironia anche acida che ci contraddistingue tutti forse probabilmente c'è anche qualcosa che ci unisce.
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Carissimo signore non so se esiste qualche cosa in questa misera Italia che ancora ci unisce tutto si sta orribilmente sfilacciando ,ci stiamo perdendo in piccoli egoismi territoriali che rischian sempre più diventar egoismi tendenti alla esclusione di tutto quel che non si può riscontrare nel concetto della piccola patria tribale del fiume del monte della collina , un territorio ben definito e delimitato solo dal respiro della comunità. Ogni risveglio " etnico" o rivendicazione di appartenza si esprime sempre con un richiamo alla difesa del territorio, della lingua, dei costumi, una sorta di richiamo alle origini . Nel deserto dei valori quasi sempre questa richiesta di " radicamento" si proietta sulle comunità locali, sui regionalismi, sulle " piccole patrie" quasi sempre in opposizione alle realtà storico-nazionali esistenti , se si rischia questa opposizione si rischia anche una pruralità di " appartenenze uniche" ed antagoniste , perchè sarà la "comunità etnica" il referente di questo nuovo " patriottismo" . I gruppi umani , le comunità, verrebbero trasformate in specie a sè stanti è sarà inevitabile la conseguenza del " legittimare" una esclusione , nel senso che la " differenza" si presenterà come un " quadro" nel quale ci si inserisce secondo certi criteri di specifica appartenenza spesso enunciati e rimarcati ed allora il passo sarà breve verso la propensione nel classificare le razze, le etnie, i popoli , in una sorte di prospettiva gerarchica secondo criteri che rinviano alla specifica " appartenenza" enunciata . Caro signore non sono ottimista non so che cosa ancora ci può unire ma intravedo cosa ci sta dividendo e chi alimenta politicamente tali divisioni sarà chiamato alla responsabilità per le inevitabili conseguenze che saran sia della dottrina politica che dei semplici " singoli". Credo fermamente nel federalismo , ma il nostro NON sarà federalismo perchè non ha nulla a che fare con il concetto di federalismo . Il federalismo lo deve realizzare una classe politica dotata di etica politica ed il momento attuale non è caratterizzato da una classe politica degna di così alto compito istituzionale .
ciao dalle Marche

Sere ha detto...

PER I COMMENTATORI: la proprietaria del blog si assenta per 5 giorni, i vostri commenti saranno pubblicati al ritorno

non date in escandescenze per il ritardo ;)

Anonimo ha detto...

Condivido la esposizione del sig precedente , in questo Paese bisogna recuperare il " legame" di " insieme" e questo non significa esser contrari ad un eventuale federalismo , ma se per federalismo si intendono delle piccole patrie chiuse nel loro territorio non si tratta di federalismo bensì di confederazione . Se poi esistono ( ed esistono) sogni di secessione di certe regioni.. soprattutto Veneto ..son propenso affinchè tal territori secedano accollandosi in proporzione la % del Debito Pubblico, autofinanziandosi la propria sanità,la propria istruzione, la propria industria, autofinanziandosi le proprie infrastrutture, finanziandosi la propria pubblica sicurezza ecc. il GRANDE stato veneto indipendente sarà così libero di confrontarsi unicamente con le proprie risorse con staterelli come la Francia, Germania ecc .
Così la finiranno , desiderano la secessione ? ebbene accontentiamoli e da subito ! Se poi ad esso si unisce anche la lombardia in una specie di Lombardo-Veneto non ci son problemi ... che vadan a braccetto in quella Europa degli Stati ed auguri per il futuro , se poi verran colonizzati dalle economie assai più forti di Francia e Germania .. affari loro .Ma prima di tale colonizzazione litigheranno certamente tra di loro
ed anche questi saran affari loro .

Anonimo ha detto...

ma quale federalismo ? Ma veramente crediamo che questa classe politica di eminenti statisti possa disegnare una architettura federale del Paese? Ma ci rendiam conto con chi abbiamo a che fare ? Non rimpiango la I° Repubblica, ma certamente gli attuali politici ..all'epoca avrebbero ricoperto il ruolo di portaborse se non quello di ragazzo tutto fare .. dal caffè al panino ! In questo panorama di incompetenza
crediamo ancora che si possa realizzare un VERO federalismo?Penso purtroppo che questo Paese andrà a brandelli ..cocci sparsi .. cocci che si senton di ferro ... ma che cocci di argilla rimarranno quando si confronteranno singolarmente con i vasi di ferro degli stati europei .
In tutto questo marasma gli unici a guadagnarci saran le grandi organizzazioni criminali di questo Paese che potran ancora e più facilmente colonizzare le varie zone ..disgregate di questo ridicolo Paese .

Anonimo ha detto...

cari signori .. dietro a queste " secessioni" c'è la Lega Nord.... la stessa Lega che snobba l'inno di Mameli, la stessa Lega che dalla sua Radio Padania tifa contro la nazionale italiana di calcio , la stessa Lega che vuole la Regione Lunezia , la Stessa Lega che vuole la regione romagna, la stessa Lega che non appoggia la secessione dei comuni Veneti ..ovviamente il Veneto è leghista!
In tutto ciò mi fa rabbia che i NOSTRI soldati in Afganistan con tanto di bandiera e divisa italiana muoiono e rischiano ogni giorno la propria vita ANCHE per questa gente ... che fin a prova contraria sono Italiani , se vogliono la " secessione" se ne posson pure andare ma fino a tal momento si PRETENDA IL RISPETTO ! Ultima trovata Leghista in Piemonte : il sovvenzionamento regionale ( giusto!) per le scuole di montagna ( che il loro Governo ha tagliato!) ..... ma riservate solamente ad insegnati piemontesi .. come se non si sapesse che le graduatorie insegnanti si stabiliscon per legge a livello nazionale ! E queste " intelligenze" voglion fare il federalismo ? Ma lo sanno che per avviarlo occorrerà un BARCA DI SOLDI che con questi chiari e scuri non credo che il sistema Italia possa permettersi , ma loro vogliono la secessione ...... ACCONTENTIAMOLI ..... si sorbiranno il 50% ( circa) del deficit pubblico , si pagheranno TUTTE le spese di amministrazione dei LORO territori e si troveran a competere su produzioni similari con VERI Stati come Francia-Austria-Germania ....... AUGURI !

Anonimo ha detto...

Credo che in Italia sia necessario il federalismo dei comuni e nient’altro perchè è l’unica istituzione che storicamente è stata sempre più vicina ai cittadini. Del resto ci vuole uno Stato snello e leggero iniziando ad abbolire le Province. Si potrebbero creare le circoscrizioni regionali ossia dei veri e propri decentramenti sul modello però più evoluto delle municipalità metropolitane che oltre a svolgere i compiti decentrati della Regione assorbirebbero anche parte di quelli dell’ex province, quindi avremmo un ente regione polofunzionale molto più vicino alla gente, questa sintesi potrebbe essere molto importante perchè accellerebbe il potere decisionale di due enti fusi in uno solo, mentre un’altra parte di queste competenze provinciali potrebbero essere devolute alle citta metropolitane e ai comuni di media ampiezza a partire dai 30.000 abitanti in su che sono di riferimento per i comuni più piccoli che lo circondano in cui questi ultimi si riconoscono. La città metropolitane e i comuni di media ampiezza quindi svolgerebbero compiti provinciali che sono a loro portata tutto però sostenuto dall’autonomia finanziaria di questi.
Anche la forma dello Stato potrebbe essere cambiata per accellerare i poteri decisionali. Per esempio una Camera Bassa (ossia camera delle regioni). Camera Alta non solo luogo di riflessione delle leggi in discussione nella camera bassa ma con esclusività ad approvare o a ratificare le leggi dell’UE e quelli internazionali, ed abolire le leggi della camera bassa quando queste sono in contrasto con le leggi internzionali o europee, inoltre dovrebbe sollecitare/sanzionare anche con il commissarimento le regioni quando queste ritardano l’applicazioni delle leggi Eu.

tutto il resto temo sian solo chiacchere e " scusa" per un movimento secessionista .
saluti dalle Marche

Anonimo ha detto...

Qualcosa che va al di là della democrazia sta succedendoo in Italia da 17 anni , E senza agitare lo spettro della secessione. Quando nel 1996 Berlusconi si presentò per la 2a volta candidato premier, oggi come allora proprietario del pacchetto azionario delle tre emittenti televisive private che hanno maggior ascolto, venne eletto e nessuna della forze politiche, nonostante i moniti di Montanelli, e altri... ormai morti, si sognò di non far convalidare la sua elezione a deputato, richiamando la incompatibilità tra questa carica e il suo ruolo di concessionario di servizio pubblico televisivo.I Democratici di Sinistra, la Lega, la Margherita e l'Ulivo hanno questa storica responsabilità: avevano i numeri, l'arma più forte e letale della democrazia, e non li hanno usati. E l'Italia sta pagando per la mancanza di senso dello Stato di cui hanno dato prova queste forze politiche. Ora la Lega e Bossi da un lato, Berlusconi dall'altro si sono dimenticati dei coloriti epiteti ed accuse, da codice penale che si erano scambiati tra il 1995 e il 2000. in Italia mancano quelle che in tutti i paesi occidentali sono ritenute le precondizioni per l'esistenza della stessa democrazia, vale a dire che i proprietari dei mezzi di comunicazionedi massa non facciano politica. la Lega trae vantaggio da una situazione che va oltre la democrazia . Non credo al federalismo partorito dalle menti di così grandi statisti ! Lombardia e Veneto vogliono la secessione ebbene che si dia loro la loro secessione con tanti auguri , verranno triturati e colonizzati dalle economie forti d'Europa che hanno alle spalle degli Stati e non dei "califfi" territoriali .

Anonimo ha detto...

E' come avere un ufficio privato aperto al pubblico, ma spesso chiuso!

Anonimo ha detto...

Ma quale classe politica ? Degli individui che volevano andare dal Capo dello Stato per chiedergli di far dimettere il Presidente della Camera , quando si sa benissimo che da un punto di vista costituzionale non è possibile ! un ministro e capo di partito che fa le pernacchie .Questi sono la espressione di questo popolo ormai beota nè peggiori nè migliori . Corruzzione sparsa ovunque, evasione fiscale da Paese africano
imprese che per puro senso di lucro trasmigrano in paesi sfruttabili, sarebbe opportuno stabilire per legge che ogni Industria oggetto di finanziamentoi con soldi pubblici..prima di traslocare verso altre sponde restituisse TUTTI i quattrini che lo Stato o Regione le ha elargito . Lo volete capire che non siamo un Paese serio, in USA il nostro presidente del consiglio avrebbe dovuto rinuciare alle varie TV prima di concorrere alla elezione al parlamento , invece da NOI tutto è possibile , tale questioncella la potevan risolvere nel periodo del governo di centrosinistra ..ne han avuto TUTTO il tempo , ma NULLA è successo !
Siamo un Paese NON serio con una classe politica di " venditori di tappeti" e noi ad ingozzare tutto e magari a sfotterci tra Marchigiani e Romagnoli in un Paese Africano .
Saluti

Anonimo ha detto...

http://www.google.it/search?client=firefox-a&rls=org.mozilla%3Ait%3Aofficial&channel=s&hl=it&source=hp&q=miti+di+romagna&meta=&btnG=Cerca+con+Google
Ogni terra i suoi miti, che se lo tengano!

Anonimo ha detto...

Fano, 31 maggio 2010 - E’ particolarmente vivace l’attività e il 'movimentismo' dell’associazione Ferrovia Valle Metauro che da anni si batte per il ripristino delle linea ferroviaria Pesaro - Fano - Urbino che in un quadro di sviluppo alternativo della mobilità, potrebbe tornare a rivestire la sua importanza strategica. Da qualche tempo si discute di ripristinare un collegamento Fossombrone - Pergola - Fabriano, passando per la valle del Tarugo, ma l’associazione reputa che sia necessario un collegamento con la costa per dare una ragione ed un contenuto di redditività economica all’impresa.



Solo in questo modo si può intercettare un flusso passeggeri capace di giustificare la riapertura della linea ferroviaria. Come primo passo di impegno per studiare i collegamenti ferroviari nell’entroterra, l’associazione Ferrovia Valle Metauro, guidata da Carlo Bellagamba, aprirà una sua sezione all’interno della stazione di Pergola, contribuendo alla ricerca di un progetto degli anni Ottanta di variante che prevedeva appunto il collegamento diretto tra Fossombrone e Pergola.



Il sodalizio ha ricevuto anche una risposta dall’amministratore delegato di R.F.I. (Rete Ferrovie Italia) nella quale si comunica la disponibilità dell’ente a collaborare alle varie iniziative che la FMV intraprenderà per il rilancio delle ferrovie in Italia. A questo proposito Michele Mazza si è classificato al secondo posto al concorso per il miglior video realizzato durante la terza giornata delle Ferrovie Dimenticate. Altro progetto che è allo studio è quello della nuova formula che sta spopolando nei paesi del nord Europa, vale a dire il tram-treno. Convogli leggeri a basso impatto ambientale che possono entrare fino in città e che possono utilizzare al tempo stesso binari della ferrovia potendo viaggiare su una rotaia da 1.454 millimetri come è lo scartamento esistente sulla nostra rete ferroviaria.



In questo caso la Fano - Urbino potrebbe essere percorsa da tram-treno con diverse fermate che non avrebbero bisogno di grande assistenza, ma che funzionerebbero in sostituzione delle corse di trasporto pubblico di linea. In questo senso è vista con speranza la promessa fatta dal governatore regionale Gian Mario Spacca che tempo fa ha firmato un accordo con la Lega Ambiente a livello nazionale per il ripristino della tratta ferroviaria Pesaro - Fano - Urbino.
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Che fine ha fatto tutto questo bel discorso ? Che cosa fanno i politici pesaresi e fanesi ? Tanto a LORO dei territori interni frega poco o nulla !

Anonimo ha detto...

AAAAAAAAAGHHHHHH...AHHHHHHHHHHH

sto dando escandescenze.....Ahhhhhhghhhhhh

ops .... sono incandescente......
.... mannaggia mi son FUSO !

Anonimo ha detto...

a proposito di Pesaro ed aggiungo Fano ..andatevi a leggere il contenuto :http://www.ilrestodelcarlino.it/fano/cronaca/2010/05/19/333789-brunetti_rilancia.shtml

son rimasto allibito per la pochezza delle argomentazioni espresse, queste frasi son solo un piccolo esempio del perchè i pesaresi-fanesi stan un poco sulle scatole al resto dei marchigiani , ovviamente sullo " sfondo" si intravede la Lega .. tanto che mi vien da pensare a " particolari prove tecniche di secessione" da espletare poi su larga scala a livello nazionale .

Anonimo ha detto...

8 + 5 quanto fa? ovvio 13 , beh oggi l'è il 15 . l'è tutto buio .

Anonimo ha detto...

Pesaro sempre loro, mugugnano per la " Quadrilatero" che a sentir loro son tutti soldi che andranno spesi NON sul loro territorio, mugugnano idem per l'Interporto di Jesi, mugugnano per la scarsa consistenza di assistenza ospedaliera specialistica e poi quando si vara il piano Ospedali (Marche Nord si mettono a litigare con Fano e viceversa , mugugnano, mugugnano SEMPRE e con questo loro mugugnare han causato la perdita di 7 comuni dell'altavalmarecchia . Fano potrebbe diventare la Rimini delle Marche ed invece ci si perde in dialettiche sterili da 4 soldi, da quellle parti temo che manchi una classe politica ed imprenditoriale degna di tal nome che sappia valorizzare tutto il territorio , sbavano sulla vicina Romagna ma non ne hanno le qualità
imprenditoriali ( soprattutto nel campo turistico) e non ne hanno lo spitito costruttivo, si aspettan sempre i miracoli che piovono dal cielo, senza MAI farsi autocritica sulle loro responsabilità e capacità organizzative . Ora il nemico è ancona ladrona, ma non capiscono che i loro " nemici" sono loro stessi , capaci solo di lamentarsi ed assolutamente incapaci di fare " sistema" , a quando la ferrovia Fano-Fossombrone-Urbino che potrebbe rilanciare turisticamente ( e non solo!) ottimamente tutto un vasto territorio interno ..se venisse prolungata verso Pergola-Sassoferrato-Fabriano? Ma a loro interessa solo ed unicamente la LORO costa del territorio interno frega poco o nulla .. e si vede! Personalmente han rotto le scatole tanto che proporrei un referendum Regionale per cacciarli dalle Marche e finalmente troveran pace LORO e tutti i Marchigiani abituati a lavorare e non a piangersi sulle vesti e sbavare per l'erba del vicino sempre più verde , totalmente incapaci di coltivare il proprio territorio con una mentalità ristretta ed assolutamente provinciale .

Anonimo ha detto...

Eran gli anni 70 , risiedevo a Ravenna e la mia località balneare era Marina Romea, già da allora i vari stabilimenti balneari della zona attuavano gite organizzate verso San Leo e gli altri centri storici della Altavalmarechia. NON ho mai visto nulla di simile organizzato da imprenditori turistici pesaresi e fanesi... MAI ! Ultimamente soggiornando in quel di Fano .. nessuna pubblicità inerente la stagione lirica dello Sferisterio di Macerata , mentre da Rimini tutte le informazioni ed orari di gite organizzate verso tale meta. Il Pesarese è malato della propria ottusa marginalità sempre pronto a lamentarsi ma MAI ad operare concretamente per lo sviluppo turistico del proprio territorio che sembra non interessarlo minimamente, quasi allontanando il flusso turistico invece di attirarlo, è una questiuone di mentalità chiusa, dai vicini romagnoli dovrebbero imparare ad esser più aperti e simpatici, doti che evidentemente son estranee sia alla classe politica provinciale che imprenditoriale turistica . E' un sistema che pesta l'acqua nel mortatio totalmente incapace di gestire il proprio territorio oltre i 20 kilometri dalla costa .

Anonimo ha detto...

http://www.ilrestodelcarlino.it/fano/
cronaca/2010/05/19/333789-brunetti_rilancia.shtml


Leggetevi questa bella intervista .
Se è questa la mentalità diffusa in quel territorio Pesaro-Fano , dalla quale si evince che noi Marchigiani siam " estranei" tanto vale promuovere un referendum per espellere tale territorio dalla regione Marche . Se si " vergognano" di essere nelle Marche ebbene che siano i Marchigiani a cacciarli verso la loro vicina romagna sulla quale sbavano continuamente non rendendosi conto che la colpa della loro arretratezza dipende dalla politica provinciale che si son scelti e da loro stessi, incapaci e solo capaci di lamentarsi . Personalmente ero solito passar le ferie a Fano lasciando sul territorio oltre 5000 euro a stagione, ma visto che son un marchigiano e quindi un "estraneo"
le ferie le passo a Senigallia . Esorto TUTTI i Marchigiani a comportarsi di conseguenza, non se ne pole più di questo piagnisteo !

Sere ha detto...

chiedo venia, starvi dietro è un'impresa :)

dovrei aver pubblicato tutti i commenti, se qualcuno di voi nota qualche mancanza mi scriva

al solito, ringrazio tutti quelli che stanno tenendo attiva questa discussione e vi invito a fare interventi il più possibile costruittivi e propositivi

e per il commentatore fuso, ahahah grazie m'hai fatto ridere :)

da un paio di settimane non ricevo più commenti censurabili, se continua così posso anche togliere questo limite della moderazione prima di andare via due settimane ad ottobre ;)

ciao
sere

Anonimo ha detto...

AOH arieccome , boni state boni che me sforzo a esse gentile , almeno ce provo . Che volevo dì ah .. ecco ma perchè sti romagnoli ce l'anno sempre con chi nu la pensa come loro? E che loro hanno tutto , tutto bello sono i meglio dell'orbe terraqueo e sottoterraqueo , ma che ce credono pure, me sembra questo il paradosso. OH e mica sto sulla Luna , la romagna la giro e che ve devo dì de certi paesucoli che fa pena a passacce e figuramoce a vivece, nun c'è niente, ma non per questo i "principini" locali se devon sentì offesi ! Se poi ce confrontamo per apertura mentale in certe zone ce vole l'apriscatole.,.. ma questo capita ovunque e mica solo nella romagna e perchè ce se deve offende, ma andate nella zona tra Ravenna e Ferrara e ve ne rendete conto , ma è normale, più s'è isolati e più serve l'apriscatole, e questo da qualsiasi parte . OH questa è stata l'esperienza diretta
se poi non garba .. pazienza, se continua a vive .

Anonimo ha detto...

BOH un certo fondo di verità pare esistere, e qui non si tratta solo di servizi dei quali Pesaro e Fano non mi sembra sian così carenti, forse son carenti di giovialità , almeno questa è stata la mia sensazione . In provincia di Ancona, ma anche di Macerata ed Ascoli le persone in generale son assai più affabili , ma in tali zone pesaresi sono " cupi" atavicamente " cupi" ed esagerati in ogni loro " cupezza" , non capisco da cosa possa dipendere ma ce se ne accorge subito ! Si paragonano alla romagna ma non capiscono che ne sono lontani anni luce nel comportamento . Mi dispiace affermare tutto ciò , loro dicono di non sentirsi marchigiani ma attenti non sono neanche romagnoli , e forse dovrebbero essere i marchigiani a prender da loro le distanze e non viceversa !
HO letto quell'articolo e l'ho trovato di una pochezza allarmante
penso proprio che tutti i Marchigiani debbano cacciarli dalla Regione forse così saran meno cupi o rimarran tali, ma saran cavoli loro.

Anonimo ha detto...

Ho letto quella intervista e sinceramente ancora mi girano come le pale di un elicottero . Non entro minimamente nel merito della "forbita " discussione perchè non ne vale il disturbo, dico solamente che le Marche son la terra dei Teatri e se tutti dovessero esser finanziati in toto od in parte dalla Regione .... buonanotte! Anche a tal livello occorre effettuare delle scelte perchè i soldini son quel che sono e quando i teatri diventan Fondazioni i primi finanziamenti son da ricercarsi tra i soci fondatori sia pubblici che privati
e magari sensibilizzare i contribuenti a versare a tali Teatri-Fondazioni il 5 per mille dell'Irpef, se il territorio non risponde evidentemente ci sarà un motivo .

Anonimo ha detto...

Ospedali Riuniti Marche Nord

negli anni passati son stati spesi milioni di Euro per " potenziare" l'ospedale di Pesaro e Fano , ma la risposta Sanitaria della Provincia è andata sempre peggio ! Ben venga quindi un grande Polo Sanitario Provinciale , ma bisogna EVITARE i doppioni e superare il campanilismo tra Pesaro e Fano che è deleterio per entrambe le città e per tutto il territorio Provinciale . Inutile poi lamentarsi dell'Anconacentrismo se poi al livello di uno STESSO territorio Provinciale si assite a certi " campanilismi" che NON risolvono i problemi alla radice ... la Classe politica della Provincia PU dovrebbe fare un salto di qualità occupandosi di politica con la " P "maiuscola e non con la " p " minuscola ! La provincia PU è politicamente MOLTO rappresentata a livello Regionale ...ma se QUESTI stessi rappresentanti trascurano il territorio e si curano di logiche di partito di chi la COLPA ?
In molti han scritto sul totale disinteresse della classe politica Pesarese e Fanese per la realtà dei loro territori interni, è assolutamente vero, le colpe risiedono a livello di politici locali troppo impegnati sui loro particolarsmi e campanilismi, ma tutti sempre pronti a lamentarsi e a non operare mai a favore del territorio . Non dico altro altrimenti mi incavolo e la Serola poi si arrabbia ! IO sono di Fano e certi distinguo con la restante comunità marchigiana son solo il frutto di una mentalità dilettantesca e molto provincialotta , mi si passi questa espressione , e magari è la stessa classe politica che per decenni ha ignorato la comunità dell'altavamarecchia e continuano ancora a pontificare, ma BASTA ! Ovviamente la Lega ci gongola in questo marasma e fa il suo mestiere : DIVIDERE .

Anonimo ha detto...

Comunque marchigianità è anche libertà, chi vuole manifestare il separatismo è libero di farlo, però senza piangersi addosso, attribuendo alle Marche tutti i problemi della provincia di Pesaro-Urbino, un po’ come quei personaggi, che dopo 150 anni ancora attribuiscono tutti i problemi del Sud all’Unità d’Italia e al Nord.
Son convintissimo che il resto delle Marche incomincia ad avere insofferenza verso tali atteggiamenti caratteristici di tale zona , il caso di quel signore che soleva fare villeggiatura a Fano e si è spostato ,sdegnato, in altra zona incomincia ad esser un sentimento assai difuso almeno nel giro delle mie amicizie , ma non è questo l'importante.. è il senso di indignazione .

Anonimo ha detto...

Chi era quel tipo che si lamentava delle infrastrutture che si van a creare in altre province marchigiane?
Ma ha ragione la Quadrilatero facciamola a Pesaro, l'aereoporto di Ancona spostiamolo a Pesaro , tutto il porto di Ancona spostiamolo a Pesaro tanto a loro che gli frega del resto delle Marche ! Ma che vada a ramengo .. ma basta con questo pressapochismo spicciolo spicciolo .Perchè non si preoccupano di collegare in modo moderno ed efficente Urbino alla costa e la stessa Urbino verso la direttrice transappenninica e cioè Val Tiberina e quindi Umbria-Toscana-Lazio ? NO a loro interessa ammassare tutto su Pesaro . Ma incominciate almeno a creare ordine e decoro nella vostra Pesaro , e lo stesso dicasi di Fano invece di fare come certe realtà meridionali italiche che dan sempre la colpa al governo centrale per tutte le loro inefficenze . Pesaro è soffocata dal suo pesarocentrismo che tanti guai sta causando nella intera provincia ed è comodo fabbricare l'alibi del " nemico" esterno.

Anonimo ha detto...

provengo da Roma che da sola ha una popolazione vicino a quella di tutta l'Emilia-Romagna , la storia sta ad indicare tale zona come il centro di irraggiamento di una gloriosa civiltà eppure quando vado in certe zone diciam oltre il Rubicone per il solo fatto del mio accento vengo visto come dire con diffidenza e questo a prescindere dal mio comportamento che è stato sempre rispettoso e civilissimo ; allora si pretenderebbe quel rispetto che non è difficile riscontrare nella vicina Emilia molto ma molto più " aperta" della Romagna ... perchè questa differenza ?

Anonimo ha detto...

se qui non si recupera una etica politica e comportamentale di ogni singolo cittadino non si rischian solo piccole secessioni a livello regionale ( esiston altri referendum secessionisti svoltisi positivamente sia in Veneto che in Friuli) ma si rischia la divisione del Paese Italia altro che federalismo ! Simboli della Lega su un edificio di una scuola pubblica! siamo veramente precipitati in un fossato di pura demagogia che non promette nulla di buono .

Anonimo ha detto...

Secondo me qui scrive gente che non sa come fare notte... ma dove è il toscanaccio?

Anonimo ha detto...

al sig precedente
la " minestra" della pubblica distruzione ha replicato
che in molte scuole pubbliche esistono i " simboli della sinistra" quindi ..! Ma dove stanno questi simboli della sinistra? ma si posson dire stupidaggini simili ! In un Paese serio sarebbe subito intervenuto il Ministero dell'Interno ed ovviamente il Ministero della Pubblica Istruzione , ma siccome siamo un Paese ridicolo che vuoi farci ? Finchè il popolo non prende coscienza di che razza di individui ci governano continuiamo nel ridicolo e speriam
che non sia un ridicolo tragico .
saluti dalle Marche

Anonimo ha detto...

AOH ma andate a vede certi paesucoli del ravennate , c'è da svenasse
madonna che bruttura , la sera te giri i pollici, come al giorno, nun c'è niente de niente , ma li volete mette con certi paesi della campagna romana, ricchi de storia, belli da vede e da vivece , con gente allegra e voia de vive , da quelle parti son tutti immusoniti e poi se magna da cesso e se beve peggio , ma lassa perde . Ravenna l'è carina nel centro storico ma per il resto son case su case di una monotonia da incubo, la sera è un dormitorio, nun c'è vita de niente che tristezza ! Non capisco poi come se fa a divertisse a pescare nei canali putridi d'acqua nera e magnasse quei pesciacci che san de sapone eppure ce vedi famigliole che se raduneno in quel putridume miasmatico , madonnna ma da dove ne scappano questi! Capisco che c'è la zona industriale ma che ce vai pure a pesca me pare da incubo! OH bello quel quartiere con la raffineria tra le case, romantico ! Da facce vive i ragazzini è l'ideale. Belle anche il carosello delle rotatorie OH sembra desser al circo sì quello equestre , ridicolaggini , le han messe a raggio e me sembra pure a caso , e parlo del capoluogo e figuramoce il resto, nà pena!

Che le famigiole se ne vanno a spasso in romagna m'ha fatto scompisciare dalle risate , no in rovincia di PU e de Roma se tappano in casa a giocà a tombola, ma fatemi il piacere , oh voi in Toscana ed in Umbria che fate ? Passeggiate oppure no, perchè questa è una prerogativa della romagna che ve credete ! OH e come mai a Forlì la sera nun circola un cane e poi ando stà la gioventù
e me sembran un poco stagionatelli|
Ma lassamo perde prima di diventar ridicoli .

Anonimo ha detto...

pirullì...pirullù....te..te..te....
c'è nessuno ? .pirullì....tettte..tette....
c'è nessuno !..... ops --ops


firmato :
Particella di Sodio in Lete

Anonimo ha detto...

AAAAAAAAAAGGGGGGGHHHHHH !!


Mi "fondo" subito così evitiamo i preliminari !
E togliete questa " moderazione" !
AAAAAHGGGGGGGGGGG ! Sono "sublimato" !

Anonimo ha detto...

Bauuuuu..bauuuu...bauuuuuuu..cain..cain..cain....
non c'è un cane !

cain..cain..cain..

Anonimo ha detto...

Confermo la cupezza dei pesaresi
La cultura pesarese ha due caratteristiche precise. La puzza sotto il naso e un talento formidabile per lamentarsi. Sfido a trovare qualcuno che si lamenta di più degli abitanti di Pesaro. E poi parlano come se fossero gli unici a lavorare e poi scopri che nei luoghi di lavoro fanno meno di tanti altri, almeno nei negozi lavorano poco e chiaccherano tanto ma mentre chiunque altro una passeggiata in centro se la farebbe dopo cena, loro muiono di sonno. E tutto questo lo si ritrova nel loro accento che è una lagna continua.

Mi fa imbestialire leggere come a Pesaro pensano di essere migliori in tutti rispetto a Fano, mentre è chiaro che Fano ha molto di più da offrire. Ma fa ancora più imbestialire l'articolo dove dicono che i marchigiani sono stranieri. No, sono loro ad essere stranieri e a non avere la semplicità e il calore del resto delle Marche. Sono loro ad essere la mosca bianca delle Marche, del centro Italia oserei dire. Ma che non si illudano di essere romagna, che con la puzza sotto il naso che si ritrovano, che nemmeno nei quartieri chic di Londra hanno, sarebbero fuori posto come la trippa a colazione tra le persone di Ravenna o Forlì e la loro semplicità e filosofia di vita, che li porta a lamentarsi poco e fare tanto.

Anonimo ha detto...

NO ! Ancora tutto bloccato, ma non se ne pole più, non ha più senso , peccato !

Sere ha detto...

commenti pubblicati, boni state booooni

scusate, ma mi sembra che l'inclinazione al lamentarsi sia comune all'italiano in genere, sia esso romano romagnolo o marchigiano

a parte le osservazioni più o meno fondate sui presunti difetti degli abitanti di tale città o tal altra, vi chiedo se avete idee precise e concrete su come ovviare ai problemi che evidenziate

grazie
sere

Anonimo ha detto...

al sig del 19 sett

Infatti pienamente del suo avviso
i pesaresi sono cupi ed ingombranti , nel senso che si sentono al centro di tutte le lamentele fino a rompere i maroni tipo poltiglia ! Vedasi la storia ultima dell'allargamento del porto di Pesaro che rischia di rimanere incompiuto e di chi è la colpa ..ma ovviamente di Ancona a sentire loro esponenti PDL e Lega , la struttura degli Ospedali Marche Nord è ostacolata da Pdl e Lega di Fano perchè Pesaro vorrebbe TUTTO sul suo territorio . Insomma si lamentano sempre di tutto ma non fanno assolutamente nulla o poco per migliorare le infrastrutture del loro territorio provinciale totalmente abbandonato da una politica provinciale che non va oltre il limitare della spiaggia .
Se il signore precedente si riferisce a quel noto articolo od intervista ..faccio presente che l'intellettuale che lo ha rilasciato è di Fano , ma non voglio fare polemica , voglio solo manifestare che ormai le scatole son piene e stracolme di questa continua lamentela e di questo continuo smarcarsi dal resto delle Marche come se si avesse a che fare
appunto .. con stranieri. Ha perfettamente ragione , i romagnoli son tutta altra popolazione sia riguardo ai pesarese che oserei dire fanesi ( visto che la diatriba si è originata in tale territorio)
Preoporrei un referendum Regionale per estromettere tali territori dalla Regione Marche cosi' almeno andranno a lamentarsi altrove, con buona pace di tutti i Marchigiani .
Saluti dalle Marche

Anonimo ha detto...

Idee concrete ?


Un referendum per estromettere Pesaro da capoluogo di Provincia e rendere Urbino vero capoluogo di provincia . Pesaro è totalmente estranea, storicamente non ha mai avuto nulla a che fare con la realtà delle Marche , è inutile chieder a Pesaro un suo interesse nella gestione del territorio provinciale, per loro la provincia PU termina al confine del comune di Pesaro . Fano poi è un discorso
particolare.. è stata a lungo, dopo certi fatti storici, un " vicariato della Chiesa di Roma" estranea al Ducato di Urbino ma anche alle altre Signorie territoriali delle Marche , non mi meraviglio quindi della lotta " campanilistica " tra Pesaro e Fano che sono e restan città sorde al dialogo, ma ciò si ripercuote negativamente su tutto il territorio provinciale e questo è assolutamente intollerabile .
Serola chiede idee precise , le idee precise le devon trovare la classe politica provinciale di PU che invece di perdersi in discussioni sterili doverbbe operare per il benessere di tutto il territorio nel " quadro" della Regione Marche, ma siccome da quelle parti non si sentono marchigiani ed aspettan sempre che i " miuracoli" scendan dal cielo , esorterei i Marchigiani a prender atto di esser considerati " stranieri" in quelle zone e di comportarsi di conseguenza , disertare i LORO stabilimenti balneari e non comperare più nessun LORO prodotto , e accellerare .. anzi favorire lo sgangiamento di tali territori dalla regione Marche, perchè non se ne può più di queste continue lamentele e " cupezza" che francamente sono una " offesa" per tutta la comunità marchigiana , e non si dimentichi che l'incapacità e menefreghismo della classe politica pesarese ha causato in primis la secessione di quei sette Comuni dell'Alta Valmarecchia

Anonimo ha detto...

ma come si può dialogare alla risoluzione delle varie problematiche , quando dei consiglieri regionali provenienti dalla zona di Pesaro-Fano
han espresso in Consiglio Regionale la volontà di disgregazione della Regione Marche : La provincia PU in Romagna, la Provincia di AN in Umbria ed il resto in Abruzzo ! Con simile gente non si collabora . Pesaro e Fano si dovrebbero vergognare della loro atavica incapacità di amministrare il loro territorio , i Marchigiani ne han piene le scatole di questa arroganza , se non si considerano Marchigiani e se ne vergognano tanto da auspicare una disintegrazione di questa Regione sarebbe opportuno che il resto dei Marchigiani si esprima per cacciare fuori dalle Marche questi territori
Abito nella fascia montana delle Marche ( prov AN) e queste ridicolaggini costarole incominciano a stufare , ci son problemi assai più seri che perder tempo con questi " signorini" .

Anonimo ha detto...

Mi scusi Serola , ma lei in qual zona delle Marche risiede ? Perchè certe lamentele non sono un " costume" generico, il sottoscritto risiede al confine con l'Umbria e che ti vedo ? Una viabilità in Umbria degna di tal nome, lavori lavori e lavori , ampliamento ed inizio lavori in galleria sul valico di Fossato, autostrada verso Perugia e Gubbio . Nel versante Marchigiano tutto immobile, ma questa quadrilatero esiste ancora come progetto? Se fosse per me ridurrei la Regione Marche alla striscia costiera tanto dell'entroterra importa nulla !Non per questo desidero passare in Umbria anche se tutta la mia vita ed attività si svolge più in Umbria che nelle Marche , ma che diamine se si lamentano i signorini di Pesaro e Fano .. LE assicuro che noi " montanari" ne abbiam piene le scatole di questo " guazzabuglio" costarolo .

Anonimo ha detto...

voglio raccontarvi un piccolo aneddoto , dovendo cambiare l'arredo cucina mi ero spinto in quel di Fano con la signora consorte, entrati in una rivendita di una nota marca pesarese di cucine componibili, mentre si sfogliava cataloghi e cataloghi si parlava un pochino.. come spesso capita e quindi anche di quella ormai nota intervista . Il succo del dialogo era quindi che sia Pesaro che Fano sono diverse dal resto delle Marche .. le solite considerazioni uscivan dalle labbra del solerte rivenditore . Finalmente la signora consorte si " ferma" su una cucina componibile di suo gradimento : 14.000 Euro il valore , beh convinto dall'argomentare del simpatico rivenditore presi una decisione, " No grazie penso proprio di andare a trovarmi una cucina prodotta nelle Marche ! " Tra lo sbalordimento del rivenditore uscimmo dal negozio fanese . OH la cucina l'ho poi comperata di marca non pesarese in quel di Macerata da una ditta maceratese e per un valore di 13.500 Euro ... quindi non si trattava di " prezzo" ma di " appartenenza" culturale-storica e tutte le altre sciocchezze , ma se esse valgon in certe zone non vedo perchè NOI Marchigiani dobbiam non prenderle in considerazione e comportarci di conseguenza! AH poi dai lidi Fanesi frequentati per svariati anni con esborso di parecchie migliaia di Euro mi son spostato nei lidi Maceratesi-Fermani sempre per quei motivi di " appartenenza" culturale ecc....

Anonimo ha detto...

Idee precise e concrete ?


Subito, una regione Toscana-Umbria-Marche e fuori dalle scatole i pseudo marchigiani e pseudo romagnoli di Pesaro-Fano .
L'è carina come idea? In primis ci volevo includere anche la romagna ma siccome si senton al centro del mondo terraqueo sottoterraqueo, orbitale e intersiderale, fuori anche loro .... dall'uscio di casa.
saluti dall'Etruria Toscana

Anonimo ha detto...

vi chiedo se avete idee precise e concrete su come ovviare ai problemi che evidenziate
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se bastasse esprimere idee precise e concrete sarem a cavallo !
1)ARRETRAMENTO DELLA FERROVIA DALLA LINEA DI COSTA
Solo in questo modo si potrebbe favorire un vero sviluppo turistico-balneare
2) AUTOSTRADA FANO-GROSSETO
In questo modo si avrebbe uno sbocco oltre Appennino in modo da collegarci alla viabilità Umbra-Tosco-Laziale
3) ATTUAZIONE DELLA QUADRILATERO
che fine hanno fatto questi importantissimi lavori? Boh !
4) COLLEGAMENTO FERROVIARIO-METROPOLITANA DI SUPERFICIE FANO-URBINO-FOSSOMBRONE-PERGOLA e suo inserimento nella già esistente Pergola-Sassoferrato-Fabriano
E' stato fatto uno studio di fattibilità tecnico-economica che garantirebbe la convenienza di tale opera . In questo modo si " aprirebbe" al turismo ed alla economia in genere tutto un vasto entroterra .
5) METROPOLITANA DI SUPERFICIE PARCO DEI SIBILLINI-MARE
In tal modo si garantirebbe un collegamento turistico del Parco con il mare a tutto vantaggio del turismo del territorio , vedasi esperienze effettuate in Trentino !
6) PEDEMONTANA INTERVALLIVA da Carpegna fino ad Ascoli Piceno .

Mi basterebbe che fossero affrontati questi 6 punti, ma per fare questo, oltre ai finanziamenti, occorre una classe dirigente Provinciale e Regionale
capace di interessarsi del territorio oltre le chiacchere e le parole e NON sempre fermarsi al livello della COSTA !
Che dire poi della "diatriba " campanilesca tra Pesaro e Fano .. siamo al ridicolo di personalismi " piccini" , se Pesaro e Fano si togliessero dalle scatole ed Urbino tornasse al suo ruolo di guida " centrale" ( ma la classe politica Urbinate dovrebbe svegliarsi dal proprio letargo)si potrebbe incominciare ad agire nell'interesse del territorio e non solamente dei " campanili" costerecci .
Saluti dalle Marche " profonde" .

Anonimo ha detto...

il mare delle Marche è praticamente il mare per noi Umbri , sono decenni che passo le mie villeggiature a Senigallia e con me molti amici e conoscenti umbri . Non entro nella pretesa pesarese e fanese di sentirsi NON marchigiani perchè trovo semplicemente vergognosa tale affermazione , ma tali idee vengono promosse e cavalcate dalla Lega con i soliti discorsi .. a livello Nazionale " Roma Ladrona" a livello Regionale " Ancona ladrona" per quanto riguarda le Marche, oppure " Bologna ladrona" per quanto riguarda la Romagna
è il solito " modello" esportabile ovunque . Serola ci esorta ad avere idee precise e concrete su come ovviare ai problemi, per questo occorrerebbe non votare più certi rappresentanti popolari
che incitano alla " divisione" delle persone proponendo NON soluzioni dei problemi locali bensì la " fuga" in cerca del signore teritoriale migliore in tipica mentalità " cortigiana " .
Si è parlato di una possibile integrazione delle Terre di Centro
sono favorevolissimo .. incominciamo con Marche ed Umbria
siamo territori simili per storia cultura tradizioni , incominciamo a creare una macroregione Umbria-Marche poi si vedrà eventuale ingresso anche della vicina Toscana , ma MAI della Romagna che apporterebbe solo continua confusione ed esagerazioni ormai intollerabili .

Anonimo ha detto...

i Problemi della provincia PU sono la rivalità esasperata tra Pesaro e Fano , ed una Urbino " isolata" nella sua bellezza . i signori di Pesaro e Fano dovrebbero imparare a collaborare fattivamente tra di loro è inutile ritrovarsi nel " coro" di
estraneità marchigiana quando non son neanche capaci di parlar tra di loro ! PU è un guazzabuglio di galli e galletti ed una totale assenza di classe politica provinciale degna di tal nome .
Ma diamine a risolvere tutti i loro problemi hanno una soluzione
trasmigrare in Romagna , forse se comandati da Rimini i vari galletti diventeran galline l'importante è beccar il grano non importa la mano che lo spande su un'aia desolante di personaggi politici locali . Lasciam perder Fano che non ha mai saputo combinar nulla per valorizzare il proprio territorio, potrebbe essere la Rimini delle Marche .. che cosa le manca per esserlo? Ovviamente l'intelligenza imprenditoriale-organizzativa . Il vero problema è la città di Pesaro che sta mortificando tutto un territorio provinciale con il suo egoismo ed Urbino che da bella addormentata continua dormire , è ovvio che poi tutto il territorio provinciale è nelle condizioni che conosciamo .. di abbandono , su questa assenza della politica provinciale ovviamente ha buon campo la Lega che con la sua demagogia esorta ( vedasi l'esordio dei consiglieri Leghisti di Fano al consiglio regione Marche) a proporre PU in Romagna,provincia di AN in Umbria ed il resto in Abruzzo, ovvero la scomparsa della Regione Marche!
Quindi anche Fano non è immune alla
febbre del delirio Pesarese . A questo punto proporrei a TUTTI i marchiani un referendum Regionale per estromettere tali territori di PU dalla Regione Marche , vadan dove desiderano ma FUORI dalle MARCHE . .. non si può convivere con gente che si considera estranea alla Regione e che considera come " stranieri" il resto della popolazione marchigiana. Esorto quindi il resto della popolazione marchigiana a non riversare più un Euro in nessun settore economico di tali contrade , perchè da Marchigiano devo comperare prodotti provenienti da tali zone se son considerato " straniero" ?
Saluti dalle Marche Interne

Anonimo ha detto...

E tu hai ragione , son toscano e non mi vedo citato nel " lamento" , infatti se tali lamentosi pesaresi e fanesi li fosser in tosca si aprirebbe loro l'uscio di casa e pedatina fin ad atterrar di terga sul sacro suolo della tribù romagnola ritrovata e bramata . I gusti son gusti la piadina non me mai piaciuta la si ciancica il nulla
ma appunto son gusti, ma non l'è buon gusto sputar nel piattino in cui s'è mangiato quindi uscio aperto e pedata .

Anonimo ha detto...

NON SI RIESCE A DIALOGARE IN TEMPO REALE ! NON è più possibile continuare.. spiacente !

Anonimo ha detto...

in Toscana esiste una variegata gastronomia , in Umbria esiste una variegata gastronomia, nelle Marche esiste una variegata gastronomia , in Romagna esiste una monotona ed unica gastronomia .. son abituati alla massificazione gastronomica-culturale .
saluti dalla Toscana

Anonimo ha detto...

Saluti bimbini !

Giorni fa mi trovavo nella solatia romagna anche se piove e ci son i nuvoloni il sole l'han inventato loro , mai disquisir sul contrario se no si inquietano , e lo devo confessare e lo devo è vero la più carina cittadina del sacro suol della romagna invitto l'è Faenza che c'ha una meraviglia : una circonvallazione , che così non le passi dentro a mirar l'incanto .

Anonimo ha detto...

OH romagna e dir che l'ho girata tutta in lungo ed in largo ammirandon la prosopopea dell'ardir umano fattosi gente che l'animo e la mente altrui sconvolge tanto l'è arroccata sulle alte vette del suo sentir che tutto si traforma in aire rosato da trasformar il gaglioffo Passatore vil marrano in eroe popolin schierato . Che dir della tanto terra Sol delle umane genti ? Salvo la sola Cesena il resto l'è pena per gli occhi , dalla triste e vecchia Forlì disertata nelle piazze e notturna nelle notti desolate , e che dir della Ravenna
se la si salva il centrino storico il resto l'è una deserta periferia asettica di gente con luoghi a dir poco inquietanti ed angoscianti et dilcis in fundo la Rimini divertimentificiara che con le sue spiagge di terriccio ove ormai la si fa di tutto dai massaggi, alle danze dei canini, alla ginnastica polpaccesca e ventral, alla pittura delle unghie, ai pranzi sotto l'ombrellon sfavillante, alle depilature di massa e che so in futur prossimo servizio di otturazione e cavadenti
la si fa di tutto per accontentar i vari tamarri perfin un bagno nelle putride acque .. che l'è il masimo! Sparita la tamarraggine moltitudine ce la si trova una Rimini vuota , brutta, in tutti gli altri mesi dell'anno ma lesta poi a tamarri dell'estate prossima . E che dir dei borghi insignificanti e brulli della zona siberiana tra il Ravenna ed il Ferrara città ? Un paesaggio squallido con caseggiati deprimenti che han l'ardir di chiamar paesi!
Vorrei guidar una supersonica vettura da coprir in un attimo la distanza del ritorno alla mia Toscana ed alla mia Siena .

Anonimo ha detto...

Rimini va bene per drogarsi ..vomitare per strada..e andare a nigeriane, sballarsi nelle varie discoteche, non cercate il mare perchè è un'acqua putrida, le spiagge sono una accozaglia di tutto un pò nell'ottica del divertimentificio patetico ad ogni costo ! ormai in generale è una porcilaia quel posto...spacciatori...coltelli facili...risse...violenza...c'e' troppa differenza con la Rimini di 15 anni fa che solevo frequentare assiduamente, TROPPA differenza ed in PEGGIO ! Si vedon troppi macchinoni e soprattutto troppa " brutta gente" , NO non è più la mia amata Rimini ... e non mi si venga a dire che è passato tanto tempo ecc.. che quindi è normale, NO non è normale ..da quelle parti si sta incanalando un fiume sotterraneo assai sporco che dovrebbe destare allarme e preoccupazione .

Anonimo ha detto...

Anonimo ha detto...

Secondo me qui scrive gente che non sa come fare notte... ma dove è il toscanaccio?
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sta bonino che la si sa come fare notte e poi la si scrive un pochino tanto per garbare , e che tu vuoi che ti dica? e da dove scrivi se l'è lecito , se scrivi dalla romagna faraonica e mongolfierica dillo subito che si inizian le danze ! E dire che la romagna la conosco benino .. appunto! Di che si vole parlare della pappa col pomodoro? che certi barbari ci metton il parmigiano , o della piadina con richiesta della DOP, ma madonna bonina e dove la metton la DOP sull'acqua o sulla farina ? Ho saputo che la fanno da secoli anche nel Ruanda Burundi ma da quelle parti son men gasati e quindi la grande arte piadinara riman nei loro confini tarritoriali senza pretesa di insegnar alle umane genti di terra del cielo e del mare la potenza piadinara espressa con così eroico ed indomito vigore . Son un pochino che manco da quelle distese erbacee.. che lo si balla ancora il lisssssssio ? Ancora.. e non me lo si dica che ancor ci si diverte a quel musicame tribale ! Oggi son bono e mi sento cortese come quel brigante avanzo di galera , stupratore e squartatore di membra umane che spargeva poi nell'erbaccia elevatodalla romagnolitudine mitesca a rango di paladino simbol di Romagna fin sul vino . .. che la si deve far per vender quattro bottigliette! Che dir poi del gran pelato tronfio e borioso ducetto elevato anch'esso tra i miti di codesta romagna mia ? E te la posseggo anche io una testa di quel cranio pelato.. mi fa comodo per tener serrato l'uscio dello stalletto del maiale .
E ora vi saluto che vò a far un giretto .

Anonimo ha detto...

Salve a tutti , sono Marche ovvero Fabio , non entro nella discussione pesarese-fanese-romagnola... , volevo solo farvi partecipi di aver scoperto e trovato un GRANDE amico quel signor Aurelio della bellissima Toscana . Tempo fa siccome la mia signora moglie ha parenti in Val di Chiana abbiam fatto una capatina e son andato anche a trovare il grande Aurelio che risiede in un bel paesino poco distante dai parenti della consorte . Come aveva detto possiede una bellissima vigna e vi devo dire che il suo vino con la carne delle sue " vacche troione" è stato un abbinamento perfetto !!
Scusami Aurelio per questa confidenza resa al Blog , ma sei una persona fantastica e son felicissimo di averti conosciuto , volevo che lo sapessero TUTTI che sei un grande!!
Ciao dalle Marche
Fabio
Gentile

Anonimo ha detto...

la si va a rilento, la si va a rilento , con codesta moderazione dei commenti, fra un poco e non ci sarà più commento ! l'è come parlare con una segreteria telefonica ...MUTA !

Anonimo ha detto...

Rispondo all'anonimo romano: certo che in provincia di PU si tappano in casa. E' una cosa risaputa e visibilissima a chiunque andando a Pesaro abbia notato che il centro è vuoto sia di giorno che di sera e che non c'è un solo abitante di Pesaro che passeggi. Ripeto che a Pesaro aleggia un'aria di stanchezza e apatia fuori dal comune e chiudersi in casa, non cercare il contatto con le altre persone e vivere in perenne letargo è parte della loro cultura.

Poi i paesi sono quello che sono in tutta italia. Cosa aspettarsi da una popolazione di 5000 abitanti? E' chiaro che le facce sono sempre quelle, il centro poco più grande di una via, i servizi e negozi sono pochi. Anche perché l'Italia è strutturata così, con i paesi che si sono spopolati, spesso isolati dalla città o racchiusi nelle vecchie mura di raccoforti, nati per essere impenetrabili ed isolati. Però c'è cultura e culture e c'è società e società. Si vive molto meglio a Brisighella, Lugo o Riolo Terme (provincia di Ravenna) che non a Montelabbate, Fermignano e Petriano che oltre ad essere piccoli conservano l'apatia e asocialità pesarese.

Anonimo ha detto...

A chi ancora ha dubbi che la provincia di PU sia un luogo triste dal quale molti vorrebbero andarsene, potete trovare nel web, dagli articolo a yahoo answer, molte storie di persone che si sono trasferite a Pesaro e provincia e hanno tutte in comune il fatto che la famiglia o persona trasferita non è mai riuscita a legare con gli abitanti del luogo troppo chiusi e inospitali e abituati a non vivere il loro territorio. Questo non l'ho visto succedere nel resto delle Marche o in Emilia Romagna o in Toscana, dove chi si trasferisce è perfettamente integrato in poco tempo e trova amici e impara a vivere l'aggregazione cittadina o paesana.

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