lunedì 10 agosto 2009

Secessione nelle Marche

Eh sì, non bastava quell'assurdità economico-politica di San Marino: ora ci si mettono pure quegli skizzinosi dei comuni dell'Alta Valmarecchia (Casteldelci, Maiolo, Novafeltria, Pennabilli, Sant'Agata Feltria, San Leo e Talamello), che si sono staccati dalle Marche per unirsi all'Emilia Romagna. Il passaggio è stato richiesto con un referendum popolare che ha visto oltre l'80% di consensi, ed ora altri due paesi (Montecopiolo e Sassofeltrio) stanno cercando di seguire lo stesso iter, mentre in altri comuni della zona il referendum è fallito.

Non sono serviti né il riconoscimento della peculiarità della zona con l'istituzione della Comunità Montana (e relativi benefici) né il protocollo di collaborazione fra le regioni Marche ed Emilia Romagna proprio allo scopo di "trovare sempre più adeguate soluzioni alle esigenze di un territorio complesso”: loro nelle Marche proprio non ci vogliono stare!

Personalmente non me ne frega una beneamata cippoletta se l'Alta Valmarecchia si sente più romagnola che marchigiana (e perché non toscana, allora?): può fare tutte le secessioni che vuole ma tanto geograficamente resta sempre dov'è, e se voglio farmi un giro da quelle parti non mi chiederanno mica il passaporto!

Però sono curiosa di capire quali motivazioni spingano 7 comuni a smuovere mari monti e confini non dico per diventare indipendenti, ma solo per passare da una regione all'altra. Se l'Emilia Romagna godesse di statuto speciale potrei capire, visti gli indubbi vantaggi economico-fiscali, ma non è così, per cui ho deciso di documentarmi un po'.


Pregiomi quindi elencarvi le suddette motivazioni come reperite smuficchiando su internet:

- senso di appartenenza della popolazione alla realtà di Rimini, la più vicina città di riferimento per i servizi pubblici essenziali, come scuola e sanità: allora, da Casteldeci (che è il più lontano) a Rimini sono 54 Km circa (secondo googlemaps), mentre le distanze con Urbino e Pesaro sono rispettivamente 65 e 88 Km. Effettivamente Rimini è più vicina, anche se quest'ultima non è che gli stia proprio ad un tiro de skioppo... comunque, andiamo avanti!

- migliori servizi pubblici ed infrastrutture: questo è il punto che più mi convince, visto che si tratta di un territorio "scomodo" e fin'ora poco valorizzato in una regione che investe moltissimo sulla fascia costiera e troppo poco nell'interno. Non che la situazione in Romagna sia diametralmente diversa rispetto a quella marchigiana, anzi, ma la Provincia di Rimini ha fatto molte promesse per accaparrarsi quest'ampia fetta di territorio, e spero che le mantengano.

- il riconoscimento dei profondi legami storici e culturali con la Romagna: i sostenitori del referendum parlano della divisione del territorio ad opera di Napoleone nel 1816, che assegnava ad Urbino i 7 comuni che da allora si sono sempre sentiti "orfani di Romagna". Sarà anche vero, ma, prima della dominazione Napoleonica, i comuni secessionisti erano stati territorialmente e storicamente influenzati tanto dai Malatesta di Rimini quanto dai Montefeltro di Urbino (ad esempio, quasi tutte le Rocche portano l'impronta del solito onnipresente Francesco di Giorgio Martini).

Tuttavia, l'argomento che davvero mi ha fatto inarcare incredula il sopracciglio sinistro è stata la maggiore affinità al dialetto romagnolo: ahahahahah, questa è la migliore!!! In tutta Italia e soprattutto nelle regioni centrali praticamente ogni 5 km la gente parla con un'inflessione diversa: oltre ai tre grandi gruppi dialettali in cui è divisa la nostra regione, ci sono comunque marcate differenze non solo di pronuncia ma anche di vocabolario che contraddistinguono la parlata di ogni città e paesino. Tanto per dire, i miei colleghi ancunetà e gli amici snigajesi (che fra loro quasi non si capiscono) mi prendono in giro quando parlo corinaldese, ed io a mia volta sfotto il dialetto di Ostra i cui cittadini irridono l'accento degli abitanti di Serra de' Conti che mai e poi mai accetterebbero di essere paragonati agli Jesini e così via. Se i confini venissero decisi in base al dialetto, dovremmo tornare alle città-stato!

Ed in effetti il tema del dialetto è particolarmente attuale e caro alla Lega che, pur essendo la secessione sostenuta da un compatto schieramento bipartisan, ha commentato l'evento nel modo più incredibile: il deputato leghista Gianluca Pini, infatti, ha dichiarato commosso "abbiamo scritto un pezzo di storia, abbiamo ridato dignità al popolo dell'Alta Valmarecchia di ritornare alla sua madre patria".

Punto primo non capisco cosa ci fosse di tanto lesivo per la dignità degli watussi valmarecchiesi nell'essere considerati marchigiani, forse si riferiscono al vecchio detto "meglio un morto (romagnolo...) in casa che un marchigiano alla porta"? Forse è la disdicevole vicinanza col Sud, che a noi marchigiani ci lambisce rendendoci impuri? Mah... forse facevano meglio a restare: sarebbero rimasti i nordisti del centro, ora invece sono i terroni del nord ;)

Tuttavia, la cosa grave è che il Sig. Pini, parlando di madrepatria, evidentemente non intende l'Italia! Il mio pensiero corre a Garibaldi e al conte Camillo Benso di Cavour: quanta fatica sprecata...


651 commenti:

«Meno recenti   ‹Vecchi   601 – 651 di 651
Anonimo ha detto...

Ecco un esempio di quello che dicevo nel commento sopra.

-Maria da 4 anni vive con la figlia a S. Angelo in Lizzola in provincia di Pesaro, trasferitasi da Milano qualche anno fa. “Mi trovo bene per la casa e mia figlia, ma non mi trovo bene a stare qui solitaria. Qui non si può andare a piedi”. Si sente isolata, come pure la figlia. Maria dice “Qui sono in prigione. E’ una bella prigione, bella comoda. Tornerei indietro in tutti i posti, in cui sono stata piuttosto che stare qua.”. Prima di trasferirsi definitivamente nel pesarese, Maria ha vissuto con una signora nel Veneto, conducendo una vita indipendente, si spostava in pullman e in treno: “ero contenta, e non avevo paura di nulla”.
Con gli abitanti del luogo non ha legato: “I marchigiani sono gentili, ma però non si fa amicizia. I pesaresi sono diffidenti e chiusi, dice la figlia di Maria, e Maria nonostante che stia bene in salute e viva in una bella casa, continua a ripetere, ridendo, che le “sembra di essere in prigione”.-

tratto fa "memoria over 90"

Anonimo ha detto...

NOOOOOO .. ancora !
Non se pole non se pole ... se te dico che non se pole non se pole !
Addio

Anonimo ha detto...

UFFA ancora tutto fermo !
Spiacente ma non si può continuare in questo modo , sembra di essere nella foresta a madare messaggi con il " tam tam " .
Tarzan saluta .. tam..tam..tam..tumb..tumb...aritumb..ed aritammmmmmmmmmm

Anonimo ha detto...

^^^&&&""""òòò^^^^°°URG..URG..HARG..
mumble.. mumble cosa avere fatto di malle IO ? HARGH *°=()%&&&&& URG
URG sempre tutto bloccaten !

Anonimo ha detto...

Che i signori di Pesaro e Fano che se non sbaglio , e NON SBAGLIO, son largamente rappresentati nel consiglio regionale imparino a curare maggiormente il loro territorio che ovviamente NON si riduce alla sola costa invece di piagniucolare..se loro si lamentano TUTTO l'entroterra ne ha piene le scatole della LORO politica sempre ed esclusivamente rivolta alla LORO costa ! Essi si lamentano sempre ed esclusivamente per avere più risorse regionali per il tratto costiero e se ne strafregano abbondantemente di tutto l'entroterra , sbavare per la romagna è solo un facile alibi per nascondere precise responsabilità ed incapacità di NON gestione del territorio . Certo occorre verificare e vigilare affnchè Ancona svolga il giusto compito di corretta ridistribuzione dei fondi regionali, che sono distribuiti secondo e precise regole di % territorio e % popolazione residente .. regole valide su tutto il territorio nazionale, ma NON si può pretendere di disconoscere che un capoluogo di Regione è un capoluogo di Regione con sue precise caratteristiche e precise infrastrutture degne di tale ruolo .. disconoscere questo significa solo percorrere strade di infantilismo politico-amministrativo di piccoli e grandi " campanili " adatti a raggruppare parrocchie .

Anonimo ha detto...

Rispondo all'anonimo romano: certo che in provincia di PU si tappano in casa.
-----------------------------------

AH signore della bella e solatia romagna anche col sole coperto e l'acqua a catinelle , ma vatte a vede Cagli,Pergola,Cantiano,Urbino,Urbania
sempre de PU , e dico queste perchè le conosco e le ho vissute che de gente a spasso se riempe il corso . Di certi paesucoli delle parte tue alle 9 de sera ci incontri li cani e neanche a coppia
Ma vatte a vede e nun te cito un borghetto de 4 anime , ma de Ravenna dopo le 9 de sera nun incontri manco un cane e se ne stan tappati quelli sì nelle quattro mura de casa e te raccomando la loro ospitalità calda come un blocco de ghiaccio in frigo. Ma te la conosci tutta la prov de PU te li sei girati tutti sti paesi IO no e nu me permetto da erigerme a giudice, IO parlo SOLO dei paesucoli della romagna solatia che ho visitato , so stato agente de commercio e i paeselli della romagna tua te li conosco e nun me sembra tutto sto bengodi certi sembran rimasti all'età della pietra per la ristrettezza mentali degli abitanti , vatte nella landa tra Ravenna e Ferrara e te li vedi quattro case ai lati de na strada , che la sera ce sarebbe da svenasse per la gran movida! Certo che c'è cultura e società e società solo che VOI la gonfiate troppo de stereotipi fino a scoppià , ma che te credi che so nato nelle caverne per non vede quello che se vede e per vede che dalle tue parti l'oro non luccica perchè l'oro nun ce sta .. od almeno non è così copioso da sfrondà le fronde . Che te devo aggiunge ! me trovo meglio caratterialmente con gente delle altre Marche molto aperti e cordiali , me trovo meglio in Umbria per gli stessi motivi , ma non per questo giudico tutti gli abitanti de PU degli asociali
co sto modo de ragionà se entra pericolosamente nel preconcetto ad etichettà popolazioni e territori , come spesso se sole fare oltre il Rubicone , oppure se denigra pè avere, e farebbe comodo una bella PU in quel de rimini romagna futura
o me sbaio ? Che vò fà so romano vissuto, un poco cinico .
saluti e scusa per il " tu "

Anonimo ha detto...

AL SIGNORE "DI ECCO UN ESEMPIO DI QUEL CHE DICEVO NEL COOMENTO SOPRA"

Ritengo scorretto estrapolare da una intervista ( da un preciso programma di " studio" sulla longevità,caratteristica della PU
intitolato fa " MEMORIA OVER 90") riguardante il vissuto di tal Pedrocchi Maria data di nascita 23 gennaio 1916 , generalizzando in negatività tutto un territorio e popolazione residente in PU .

Perchè allora si potrebbe riportare anche la seguente testimonianza sempre tratta da fa" memoria over 90" di tal Umberto di Portomaggiore -Ferarra, data di nascita 1913


"Umberto, quindi, si è trasferito a
Pergola per amore. Lui e la futura sposa si sono conosciuti perché la sorella di Umberto, da Vercelli era andata a curarsi il cuore al Policlinico di Ancona, dove era ricoverata anche questa donna. Da lì “siamo rimasti amici”, racconta la moglie. “Dopo è mancato mio marito”, “dopo due anni è mancata la moglie di Umberto, dopo lui telefonava alla sorella e gli diceva che solo si era stufato di starci”.
Umberto e la seconda moglie si sono sposati il 17 aprile 1982. “Ci siamo sposati in chiesa e in comune perché io non avevo pensione dall’altro marito perché è stato quarantadue anni sempre male” e non aveva “fatto nessun lavoro e non ci aveva nessuna marchetta, niente”. “I primi anni facevamo: quando prendevo la pensione io, veniva qua lui e stavamo un mese qua e quando prendeva la pensione lui stavamo un mese là”. “Dopo questa è una casa popolare, e allora lui ha deciso di dare la casa ai figli e questa è rimasta a me”. “Io, racconta la seconda moglie, ho deciso di risposarmi, perché mi ero stufata di stare sola. La pensione di mio marito non ci avevo neanche una lira, e la mia era piccola. La decisione è stata quella”. In più “ero sola e ho lavorato fino a ottanta anni”.
“Mi sono trovato bene qui, spiega Umberto, e sono stato sempre rispettato da tutti. Ho trovato gli amici, le compagnie”. Giocavo a carte a bocce, “c’erano sempre due o tre tavoli che giocavano a carte. Poi due squadre che giocavano a bocce”

------
Ovviamente informo il gentil signore precedente che Pergola è in provincia di PU . Desidero però abbandonare questa dozzinale polemica intrisa di " stereotipi" che son offensivi per qualsiasi intelligenza, il sottoscritto è nato a Bologna e risiede nelle Marche nella tanto disprezzata provincia di PU da oltre 30 anni e non mi sento affatto isolato in una landa deserta di " sentimenti" ed accoglienza, son perfettamente integrato nella comunità locale e son felicissimo di spartire la mia esistenza con una civilissima popolazione locale , che forse sarà meno chiassosa del romagnolo medio, ma da emiliano mi va benissimo così
è questione di " stile" e personalmente amo questo " stile" marchigiano, senza per questo denigrare quello altrui .

Anonimo ha detto...

fa " MEMORIA OVER 90"
Progetto dell'Università di Bologna
- Polo di Rimini finanziato dalla Provincia di Pesaro e Urbino
Responsabile scientifico: Paolo Sorcinelli
Curatrice: Daniela Calanca
Interviste di: Daniela Calanca, Marta Costantini, Luca Gorgolini, Giulia Nataloni, Gianluigi di Giangirolamo, Claudio Paolinelli.
Recenti dati ISTAT attestano che la Provincia di Pesaro e Urbino detiene il primato per quanto riguarda la durata dell’età media di vita: sono infatti più di 3800 gli ultranovantenni che risiedono nel territorio provinciale di fronte a poco più di 350.000 abitanti complessivi.
Da qui l’idea di affidare a ImagoOnline-Laboratorio sulla memoria del quotidiano dell’Università di Bologna- Polo di Rimini, la realizzazione del progetto “Memoria/ Storie di vita in provincia di Pesaro e Urbino”.
La ricerca si propone di ripercorrere i grandi eventi e i processi economici e sociali che hanno riguardato il territorio pesarese nel corso del secolo scorso, attraverso le “storie di vita” di un gruppo di ultranovantenni.
---------------------------------

Si vive talmente male in questa provincia PU che con il resto delle Marche vanta il primato italiano di più alta longevità .
Ci son altre interviste assai più lusinghiere sul " vivere" nelle Marche, potrei citarle ma vorrei uscire da questo " giochino" assai sterile che evidenzia solamente dei campanilismi e stereotipi che purtroppo ancora nel 2010 permangono , povera Italietta !

saluti da Macerata

Anonimo ha detto...

madonna bonina ma ce vole proprio "rancore" per aver la pazienza del rovistar tra le memorie degli ultra novantenni di tal programma di studi e menar a tal guisa la memoria universale de tutta la PU provincia inclusi cani gatti neonati ridotta a landa sociale ! Ma che modo di ragionar l'è questo ? Che il signor della romagna natia s'accontenti del su vivere paradisiaco tra folle di gente che la passeggia in lungo ed in largo e per vertical pendio del su nativo ed incriticabile suolo, con la pancia piena di piadina e sangiovese spremuta .. che da " vitigno" tosco l'è diventato prerogativa e pretesa autoctona di romagna . E le pretese son tantine tanto che le se vole insegnar al volgo brutto e selvaggio di altre lande deserte che di romagna non son sì fatte , si ringrazia per l'insegnamento ma non se ne sente la necessità perchè la civiltà non l'è una natia di romagna suolo .
E NOI di Toscana e di Marche ci si accontenta e sarem bischeri ma tal " dottrine" le si rimanda col dovuto rispetto alla cattreda che le emette perchè in " cattedra" non si sole arrampicarsi che poi la si casca .
E non mi si dica che son " curaro"
che son bonino bonino .
Viva la pappa col pomodoro, SENZA FORMAGGIO !

Anonimo ha detto...

mamma mia , TUTTA una provincia PU desolata e triste .. ovviamente ci saran molti suicidi , forza scrivete anche questo ! Ci manca questa " ciliegina" è risaputo che TUTTI gli abitanti di PU giran con la lametta in tasca pronti a svenarsi per la disperazione , vorrei conoscere dove vive quel tal signore , in quale paradiso celestiale tanto da emanar sentenze così irriguardose ! Conosco certe " mire" a far di romagna regione e chissà che un PU
non faccia comodo come territorio,
IL solito vecchio proverbio " chi disprezza compera" ?
Leggendo questo blog mi convinco sempre più che NOI UNBRI-TOSCANI-MARCHIGIANI siam gente diversa dall'oltre Rubicone pensiero e se ci si permette siam felicissimi di esserlo
saluti dall'Umbria di confine tra Marche e Toscana

Anonimo ha detto...

UH..UH .... mai stati ad Argenta o Lavezzola ed altri paesucoli limitrofi della felix romagna ? Da quelle parti se ti vuoi fare amici è come vincere un terno al lotto ! Se vieni da " fuori" subito ti guardan con sospetto e ti evitano e questa la si chiama cordialità ed accoglienza? Anche certi paesucoli non chiusi tra le antiche mura ... ma aperti sulla piatta pianura posson esser altrettanto chiusi con " mura" nel cervello ! A questi " paesi" aperti sul nulla preferisco i borghi medioevali di Toscana-Umbria-Marche che son belli al sol vederli e gradevolissimi a viverci senza tanta prosopopea si passeggia normalmente senza vanto ... ma semplicemente tra gente cordiale e civile .. ci si ritrova in piazza per un gelato serale in armonia e poco importa se in un borgo toscano , umbro o marchigiano ... la civiltà ed il rispetto è comune lontano da tutti i facili " stereotipi" chi non ci rispetta è bene che se ne stia a casa sua nel suo giardino dorato .

Anonimo ha detto...

Ci mancava il toscano con la sua demagogia. In Romagna ci sono luoghi belli e luoghi meno belli. Me per ogni cittadina deserta e sporca e ogni paesaggio squallido tra Ravenna e Ferrara, c'è il suo equivalente in Toscana. Non raccontiamoci balle che la Toscana sia tutta bella, perché basterebbe vedere quello squallore che è Livorno, quel casino che è Pisa al di fuori della famosa piazza, quanto insignificante e caotica è Pistoia, la cupezza e isolamento di certi comuni in provincia di Firenze e Grosseto, di certe lande brulle con palazzine diroccate, il campanilismo e la boria. Questo è il famoso bue che dice cornuto all'asino.

Anonimo ha detto...

In risposto all'anonimo dalla Toscana che dice che la romagna ha una monotona ed unica gastronomia, dico che a me non sembra proprio.

La piadina comunque ha una sua proporzione di ingredienti tra acqua, farina della giusta forza e strutto e una propria cottura nei testi. Quindi non è uguale alle altre piadine.

Poi ci sono i cappelletti, i passatelli, la pasta verde, la piadina fritta, le frittelle d'agnello, la spoja lorda, la rustida, gli strozzapreti rucola e crescenza, il crescione con erbe di campo, la salsiccia matta, la salsa verde, la ciambella romagnola, il bustrengo, la zuppa inglese, la cantarelle, i ravioli dolci, la pagnotta paquale, il bracciatello, le fave, il savor.

Poi prodotti tipici come il formaggio di fossa, lo scalogno sott'olio, la cagnina, il vin brulè, il ravviggiolo, lo squaquerone, la casatella, le dozzine di salumi, la marmellata di mele cotogne.

Mi sembra molto più ricca e varia la cucina romagnola che non quella marchigiana. La provincia di Pesaro e Urbino non ha piatti tipici, nemmeno uno. Praticamente non ha una sua gastronomia e infatti a Pesaro non si mangia bene.

Per il resto le Marche non vanno oltre i vincisgrassi, il brodetto e le olive ascolane. Con rispetto parlando, sono la regione con minore tradizione e varietà gastronomica.

Anonimo ha detto...

Il "fare amicizia" non è a senso unico e per grazia ricevuta! è vero il marchigiano in generale è assai gentile e rispettoso verso gli altri , ma concede l'amicizia dopo aver visto il comportamento altrui, non si tollerano maleducati e caciaroni da queste parti . Non sono di Pesaro vivo a Fabriano ( AN) e la sera la cittadina è piena di giovani e persone in generale che passeggiano tranquillamente , tutto il centro storico ( bellissimo) è uno sciamare di persone e non solo di Fabriano ma anche dai vicini paesini dell'Umbria in perfetta armonia e senza tanti problemi .
Anche la nutrita comunità di extracomunitari si è perfettamente integrata con i loro negozi ed attività ..senza MAI creare il minimo problema, siamo tolleranti e cordiali ma intransigenti con i cafoni .E' bellissimo vedere ragazzi e ragazze di altre nazionalità passeggiare assieme a ragazzi e ragazze " nativi" del posto, questa è la società che preferisco.. gli steccati e gli stereotipi , preconcetti li lascio volentieri ad altri .

Anonimo ha detto...

Che gaudio, magnum gaudio , e le ti pareva che sol nel fulgido suol della romagna rubiconda ,gioiosa e piena di tutto a strabordar l'argine della decenza la si sole passeggiar manina nella manina a raccontar delle umani cose dalle lizze agli ammor cortesi tra un valzerin beato dei tempi andati rubicondi e semper presenti. Sì e tu te provi a passeggiar bonin bonino in certe zone della dotta Bologna o della accoglientissima Ravenna dalla periferia anonima a dismisura per non parlar delle zone lontan dalle piazze del centro ( vote ogni sera) della cortese Forlì .... sì passeggia passegia ma di lesta lena a ritrovar l'uscio di casa che tu te rischi incontri un pochino calorosi!
Son bono e son cortese ma non son nato sotto un " cavolo" bensì portato dalla "cicognona " che l'ha girato un pochino prima di scaraventarmi in posto di toscana terra .

Anonimo ha detto...

02 / MEMORIA OVER 90

L'IMBOSCATA
Al colloquio hanno partecipato Carmela Paone , Malvina Frinquellucci, Pia Ridolfi.
Tina Baldassarri nasce a Ravenna nel 1914. Figlia di un calzolaio, lavorerà come sarta fino al 1940, anno in cui, innamoratasi perdutamente di un giovane fascista impiegato a Domodossola, deciderà di sposarsi in fretta e furia per raggiungere l’amato al confine. “Ci siamo conosciuti”, racconta, “perché lui era a pensione da una mia conoscente e da lì non ci siamo più separati. La mia mamma era contraria a che io andassi così lontano, ma io non ho voluto sentire ragioni e sono partita, pur sapendo di darle un gran dolore”. Il grande amore di Tina dura però troppo poco. Un giorno del 1944 il marito esce da casa per raggiungere la caserma e lungo la strada viene ucciso con un colpo alla tempia da un’imboscata di partigiani. “Mi ricordo che stavo preparando il pranzo”, commenta Tina; “quando sono venuti ho capito subito”. Dopo la tragedia, Tina decide di lasciare Domodossola ma non ritorna a Ravenna a causa delle spiccate convinzioni fasciste del fratello e dell’ostracismo dell’antifascismo ravennate nei confronti dell’intera famiglia. Si trasferisce quindi a Pesaro con la mamma, dove continua a lavorare come sarta fino alla pensione. “Mi sono trovata molto bene a Pesaro”, spiega, “ho fatto tante amicizie e tutti mi vogliono bene”. “Quest’anno, però, non me la sono più sentita di vivere da sola. Allora ho chiesto di entrare in questo Istituto delle Maestre Pie dell’Addolorata e devo dire che, passato lo spaesamento del primo periodo, ho fatto proprio bene”.
------------------------------

Questa è una testimonianza , e cosa significa in generale? Nulla perchè sarebbe assolutamente fuorviante dare delle caratterizzazioni di generalità a queste interviste come invece ha fatto un certo signore precedentemente , non capisco questa mania di fare di tutta un'erba un fascio , è bello ragionare così ... molto molto semplice .. tutto bello in Romagna tutto brutto in provincia di Pesaro-Urbino , meglio crescere
ed avere visioni più giuste e soprattutto rispetto .
Vivo in bellissimo borgo medioevale
del Pesarese fra verdi colline e l'azzurro mare a pochi KM , son felice di aver carissimi amici, mia moglie è di Reggio Emilia e non si sente affatto spaesata .. certo ama la sua Reggio Emilia ma qui ha trovato una vita più a " misura" di esistenza.. calma..tranquillità.. mia figlia di 18 anni vive una sua vita normale tra sue e nostre amicizie .. non siamo in una " prigione" le vere " prigioni" si cotruiscon con la propria mente .

Anonimo ha detto...

Umberto ( Portomaggiore - Ferrara)

estratto da " fa MEMORIA OVER 90"



" Umberto, quindi, si è trasferito a
Pergola per amore. Lui e la futura sposa si sono conosciuti perché la sorella di Umberto, da Vercelli era andata a curarsi il cuore al Policlinico di Ancona, dove era ricoverata anche questa donna. Da lì “siamo rimasti amici”, racconta la moglie. “Dopo è mancato mio marito”, “dopo due anni è mancata la moglie di Umberto, dopo lui telefonava alla sorella e gli diceva che solo si era stufato di starci”.
Umberto e la seconda moglie si sono sposati il 17 aprile 1982. “Ci siamo sposati in chiesa e in comune perché io non avevo pensione dall’altro marito perché è stato quarantadue anni sempre male” e non aveva “fatto nessun lavoro e non ci aveva nessuna marchetta, niente”. “I primi anni facevamo: quando prendevo la pensione io, veniva qua lui e stavamo un mese qua e quando prendeva la pensione lui stavamo un mese là”. “Dopo questa è una casa popolare, e allora lui ha deciso di dare la casa ai figli e questa è rimasta a me”. “Io, racconta la seconda moglie, ho deciso di risposarmi, perché mi ero stufata di stare sola. La pensione di mio marito non ci avevo neanche una lira, e la mia era piccola. La decisione è stata quella”. In più “ero sola e ho lavorato fino a ottanta anni”.
“Mi sono trovato bene qui, spiega Umberto, e sono stato sempre rispettato da tutti. Ho trovato gli amici, le compagnie”. Giocavo a carte a bocce, “c’erano sempre due o tre tavoli che giocavano a carte."
................................
Per chi non lo sapesse Pergola è nella famigerata cupa ed inospitale provincia di PU
Una domanda :perchè tanto astio e denigrazione verso una intera comunità provinciale? in PU ci son circa 300.000 persone e centinaia di paesi e trovo ridicolo generalizzare su tutto e su tutti, mi riferisco a quel signore amante della terra romagnola .. che rispetto... se ci si rispetta , altrimenti ogni conversazione è chiusa ... perchè non amo esser scortese .

Anonimo ha detto...

Progetto dell'Università di Bologna - Polo di Rimini finanziato dalla Provincia di Pesaro e Urbino
Responsabile scientifico: Paolo Sorcinelli
Curatrice: Daniela Calanca
Interviste di: Daniela Calanca, Marta Costantini, Luca Gorgolini, Giulia Nataloni, Gianluigi di Giangirolamo, Claudio Paolinelli.
Recenti dati ISTAT attestano che la Provincia di Pesaro e Urbino detiene il primato per quanto riguarda la durata dell’età media di vita: sono infatti più di 3800 gli ultranovantenni che risiedono nel territorio provinciale di fronte a poco più di 350.000 abitanti complessivi.
Da qui l’idea di affidare a ImagoOnline-Laboratorio sulla memoria del quotidiano dell’Università di Bologna- Polo di Rimini, la realizzazione del progetto “Memoria/ Storie di vita in provincia di Pesaro e Urbino”.
------------------
lo studio: fa " MEMORIA 90 " è parte integrante dello studio sopra citato. In PU e nelle Marche si vive talmente male
e cupamente tanto da avere il record nazionale di longevità, le Marche sono la Regione italiana con più alto tasso di longevità , ma forse è solo il caso per carità ..felici di vivere in questo bellissimo e sano territorio MARCHE

Anonimo ha detto...

Scusate se oggi divago e mi butto sui miei 'orticelli'. I miei 'orticelli' romagnoli. Vivo a Forlimpopoli, giusto a metà strada fra Forlì e Cesena: sono a 10 km da Forlì e a 10 da Cesena. Mi sento però, da sempre, forlivese, perchè per la stragrande maggior parte della mia vita ho abitato in quel territorio. Quindi amo Forlì e vorrei vedere questa piccola cittadina romagnola sempre più viva, bella, vispa.Faccio questa premessa per spiegare perchè adesso divento impietoso nei confronti della 'mia' Forlì, brutta e addormentata, acida e gelosa. Nessun forlivese dopo le ore 21 passeggia più nelle piazze del centro , le periferie immerse in totale deserto penoso , tutti rintanati nelle proprie case a vedere magari qualche nuovo scemenziario telivisivo .. che tristezza.

Anonimo ha detto...

Come fai a dire che la situazione in Romagna non sia diametralmente diversa rispetto a quella marchigiana sull'investire moltissimo sulla fascia costiera e troppo poco nell'interno?

Non esiste un solo comune nel Riminese o nel Forlivese che sia dimenticato a lasciato a se stesso alla maniera in cui sono/erano lasciati a se stessi i comuni dell'Alta Valmarecchia, del Montefeltro e in generale della provincia di Pesaro e Urbino.

Tutti i comuni del riminese e forlivese sono collegati tra loro, inseriti in comunità montane, valorizzati e pubblicizzati dal capoluogo di provincia. Non esiste un solo comune in provincia di Rimini o di Forlì che sia tanto isolato e dimenticato dal mondo quanto lo erano posti come Pennabilli, Casteldeci o Talamello.

Nella provincia di Forlì, perfino i comuni attaccatti alla Toscana e a grande distanza sia da Firenze che da Forlì, sono comunque ben serviti, valorizzati e non isolati (Modigliana, Tredozio, Premilcuore, Portico di Romagna, San Benedetto in Alpe...) Non c'è un confronto con la situazione si abbandono, degrado, disservizi e mancanza di collegamenti che vivevano realtà come quelle dell'Alta Valmarecchia (o del Montefeltro tutt'ora)

Anonimo ha detto...

micio... micio... ps..ps..ps.. micio..ps..ps..ps , se avete visto mio micio avvisare.. si chiama "moderato".... micio moderato..ps...ps ..ps..ps... tho signor "particella di sodio" ..lei..ancora qui ! Eh sì ... ma non ho visto il suo "micio moderato" qua è tutto buio ..

Anonimo ha detto...

sopra la panca la crepa campa, sotto la pecora la panca crepa,.. uffa.. sopra la pecora la crepa panca , sotto la crepa la pecora campa
Insomma eliminiamo sta panca e così la pecora se ne va per i cavolacci suoi . OH ma non c'è nessuno ? Acchiappate sta pecora prima che combini danni , oh c'è nessunoooooooo
oooo ( eco ! )

Anonimo ha detto...

OH "naufraghi" non vi preoccupate siam stati tutti "salvati" ..... e fra un poco ci metteran ad asciugar al Sole ... muti di favella perchè non possiam favellar in "diretta" ma sol da appesi al filo lungo e teso su un prato verde privo di "anime"


UHHHHHH...UHHHHHH...UHHHHH.... ulula il vento ... son stato strappato dal fil teso e ormai son nel prato verde ... ODIO le formiche ! il mio regno per un formichiere !

Anonimo ha detto...

cip..cip..cip..cip..ciop..ciop..ciop..cip..cip..cip..cip.. ciop..ciop...

( passero solitario ) cip..cip..ciop..ciop..cip..ciop..ciop..ciop

BANG ..BANG..... e che cavolo la natura è bella ma quando rompe rompe .

OH senti che silenzio !!!!!!!! Che bel blog ..... silente ... ho ma che son rimasto solo ? Tengo PAURAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA .

Anonimo ha detto...

Abracadabra.. abracadraba.. se ci siete battete un colpo , mannaggia mi sembra di star a parlar con gli spiriti !!!!! Pronto .. pronto ...
bzz..bzz..zbbb ... no non se pole non se pole e se dico che non se pole non se pole !
OH entità sperdute nell'etere blogghesco nero come la pece battete un colpo palesatevi palesateviii ... viiiii ...viiiiiii

ZAC ...... ziuc..... flut ..
( sono scomparso )

Anonimo ha detto...

2 giorni a vagare nel nulla silenzioso , non si può più scrivere su questo blog , addio a tutti è stato un piacere confrontarmi con voi

Anonimo ha detto...

Quando ho voglia di leggere commenti intrisi di provincialismo, paure, pregiudizi, localismi ecc.ecc. vengo con piacere a fare una ripassata in questo thread.

Anonimo ha detto...

Verticalmente nelle Marche ci sono almeno tre o quattro "strisce" diverse: il mare, la pianura, la collina e montagna. Orizzontalmente ci sono poi una serie di fiumi, dal Foglia, all’Arzilla, al Metauro, Cesano, Misa, Esino, Musone, Potenza, Chienti, Tenna ecc ecc. . E proprio in questo puzzle di valli diverse ( 14 vallate + 1 vallata parallela agli Appennini, si hanno zone climatiche diverse, colture diverse, è venuta fuori la regione più "varia" d’Italia. Questo vuol dire una altissima densità di città e di cittadine storiche (da Fano a Corinaldo, da Numana a Loreto fino a Camerino, Fabriano, Acqualagna, Recanati, Senigallia… Ancona ..Macerata..Ascoli ecc.. alla fine sono più di un un centinaio). Tutta questa "storia" cittadina vuol dire una quantità esagerata di Borghi e Castelli, e quindi di Musei di Teatri (più di trecento!), opere d'arte, pinacoteche.

le Marche – dalle caverne preistoriche ai Piceni – ne hanno viste (e ne conservano) di tutti i colori. Ogni Corte o libero Comune ha avuto le sue tradizioni (trovate decine di manifestazioni, palii, contrade, sfilate), e ogni luogo ha i suoi campioni e le sue eccellenze (Raffaello a Urbino, Leopardi a Recanati, Pergolesi a Jesi, per non dire di Rossini a Pesaro). Tanti campanili vogliono dire anche tante tradizioni gastronomiche: i prodotti tipici marchigiani sono più di un centinaio. Ogni vallata ha la sua caratteristica gastronomica , ricette e " piatti"
Le Marche non conoscono " piattezza" nè terrioriale nè culturale , non esiste " massificazione " culturale e gastronomica , oltre alle bellezze paesaggistiche tutto il territorio è caratterizzato da capillare diffusione di piccola e media impresa comprendente anche le aree appenniniche . Nelle Marche non esiston zone di emarginazione sociale grazie proprio a questa diffusione della piccola e media impresa che ha garantito un armonico sviluppo della società senza creare contrasti stridenti.

Sono uno dei tanti Tedeschi che ha comperato e ristrutturato un bel casale poco distante da un meraviglioso borgo sito nella alta collina maceratese, sarà la mia futura residenza a termine vita lavorativa , è bello vivere in questi posti tranquilli e civili con un senso del vivere a misura umana .

Anonimo ha detto...

unga bunga bunga unga angora duddo chiuso , neanche tam tam bene funziona , io ritiro su albero con cita , però beggado..beggado ... no da zanzara lei bunge non begga !

Anonimo ha detto...

"Ecco un esempio di quello che dicevo nel commento sopra".
--------------------------------
siccome tutti i commenti son fermi al 22 settembre e non si sa se altri si sian inseriti, provo a risponder al signor della sopra citazione portata a acciaioso supporto dell'eruditi commenti Suoi precedentemente espressi . Mi son andato a legger benino benino la fonte di tal supporto / fa " Memoria over 90" e che ti trovo ? Che l'è uno studio eseguito dall'università di Bologna patrocinato da PU su una indagine inerente la alta longevità caratterizante la popolazione PU . Madonna bonina ma la si tratta di ultranovantenni e delle loro vite e peripezie e che le centra ? E questo sarebbe l'acciaioso supporto a convalidar tesi e tesine , e mi pare deboluccio .. perchè a legger tutte le storie e ci son anche di personcine che si son trovate assai bene nella landa desolata dell'umane genti PU ! Ed il legar o meno e non dipende sempre sol dagli altri ma anche da noi stessi , e mi par ovvio . l'è questo modo sommario di sentenziar che poco mi garba , che uno si guardi ben a casina sua che a me tutta sta espansion romagnola e via cantando dopo un pochino e mi pesa e urtica leggermente i santissimi e mica tutti siam romagnol pensier sotto il sole dell'avvenir cantando tra piadine e sangiovese e lissioooo
che se si è innamorati di tal stereotipo padronissimi , ma che sel tengan è di rimando ! E sembran il popol " eletto" ma la vogliam finir di dir bischerate.. se per Mosè
si è scelto il criminal brigante Pelloni e che ti vuoi aspettar ...e quando la ci vole ci vole .

Anonimo ha detto...

La Svizzera contro gli italiani: "Ci portano via il lavoro"
Mentre nel nostro paese si parla di Rom e delle battutacce di Bossi su Roma, in Canton Ticino è partita una campagna razzista contro i frontalieri.
Cercate questo articolo in internet
e vi renderete conto che tutti i nostri vari distinguo tra di noi sono fesserie non degne di un popolo civile

Anonimo ha detto...

''E' evidente che Bossi lancia messaggi soprattutto all'Italia del Nord per realizzare il suo progetto secessionista supportato dalla Lega ed è altrettanto evidente, ora più che mai, che nella realizzazione costante e progressiva di tale progetto il ministro ritiene utile screditare il più possibile Roma con il mezzo della diffamazione''.

tutto questo mentre NOI in questo blog ( muto dal 22) ci stiam beccando sulle nostre piccole identità locali : tutta acqua al mulino secessionista !
Invito a discutere e riflettere bene.
grazie

Anonimo ha detto...

se si " apre" una discussione su un tema bisognerebbe anche pernetterne tecnicamente lo svolgimento REALE, QUI è tutto fermo dal 22 ! NON è più possibile partecipare , saluti .

Anonimo ha detto...

Roma, 29 set. (Adnkronos) - 'Il Nord si incazza'. Titola così 'la Padania', che oggi, in diversi articoli spalmati su 11 pagine, racconta 'l'amore mai nato' tra 'Padania e Roma'. Dopo la battuta di Umberto Bossi sull'acronimo 'Spqr', il quotidiano della Lega Nord non molla e anzi rilancia la polemica antiromana, ribadendo che ''quello che da' fastidio al palazzo e' il decentramento dei ministeri''. Non e' finita. Perche' una vignetta a pagina 3 mostra un uomo che azzanna il Nord del paese, mentre la scritta in vernacolo romano recita: 'Semo partiti de Roma! Cor fisco ce magnamo er Nord'. Si volta pagina, e alla 4 compaiono i 'Nemici', ovvero i 'politicanti dei palazzi che si scatenano', con le foto di Roberto Menia, Fabrizio Panecaldo, Roberto Morassut, Fabio Granata, Sergio D'Antoni, Francesco Rutelli, Massimo Donadi, Alessandra Mussolini e Lorenzo Cesa. 'Se la geografia e' 'logica', si tengano pure il bordello', e' il titolo di un altro articolo, a pagina 2, che spiega come il pensiero del Senatur ''e' un pensiero poliglotta. Ovvero di chi vuole ridisegnare la geografia con la logica della produttivita'''. Un pensiero, fa notare 'la Padania', che e' stato anticipato dal settimanale inglese 'The Economist', che in un articolo umoristico ipotizza una risistemazione del vecchio Continente, in cui ''il resto dell'Italia, da Roma in giu', si separerebbe unendosi con la Sicilia per formare un nuovo paese, ufficialmente chiamato Regno delle Due Sicilie ma soprannominato Bordello''. A pagina 7, poi, 'la Padania' ripubblica il testo di una canzone di Alberto Fortis, cantautore piemontese che nel 1979 musico' queste parole: "E vi odio voi romani, io vi odio tutti quanti, brutta banda di ruffiani ed intriganti, camuffati bene e male, da intellettuali e santi, io vi odio a voi romani tutti quanti. Siete falsi come Giuda e dirvi Giuda e' un complimento...

Anonimo ha detto...

Questi geni della Lega! In Italia ci sono troppe regioni e province. Basta guardare a qualunque stato federale vero (lasciamo perdere per favore l'amata Svizzera, perché è un evidente caso particolare, che senza i soldi più o meno puliti che attira da tutto il mondo non esisterebbe più in quella forma) per rendersi conto che la quantità di istanze amministrative italiane è già abnorme. Tante amministrazioni vuol dire tanti soldi per farle funzionare. E questo i leghisti dovrebbero capirlo, tant'è che all'inizio lo dicevano anche loro: poi hanno scoperto le poltrone ... Se vogliamo parlare di storia e di "vocazioni" ci si accorge che a seconda di quanto si va indietro nel tempo è possibile dire quasi tutto ed il suo contrario. . Mi rendo conto che quelli della Lega la storia l'hanno imparata come il loro capo alla Scuola Radio Elettra e, in ogni caso, la usano solo strumentalmente, ma c'è un limite a tutto!

Anonimo ha detto...

ma non è possibile ! Ancora tutto fermo! ma questo significa mandar via le persone ! Va bene se non interessa addio.

Sere ha detto...

Situazione aggiornata, ma molti commenti conententi esclusivamente critiche verso questo o quel paese/regione non sono stati pubblicati. La selezione comunque è difficile perchè la stragrande maggioranza dei commenti è al 90% di lamentela...

Noi italiani siamo bravi a lamentarci e criticare ma quando si tratta di fare proposte concrete sono pochissimi quelli che si sobbarcano lo sforzo...

Mi scuso comunque per il ritardo nel pubblicare i commenti, ma per me non è un periodo facile e questo non è un lavoro stipendiato, solo un hobby per cui lo seguo quando posso

Inoltre non si tratta di una chat o unn forum: è un blog privato, non strutturato per un interscambio immediato, per cui se volete continuare ad alimentare la discussione vi ringrazio, vi chiedo di aver pazienza se non pubblico immediatamente i commenti, e soprattutto vi chiedo ANCORA di mantenere un atteggiamento pratico e propositivo.

D'ora in avanti, ogni commento che conterrà un qualsivoglia giudizio personale e "morale" su un paese, regione, popolo o quant'altro verrà cancellato

ciao a tutti
sere

Sere ha detto...

uff cari commentatori incazzati, ho spiegato più volte perchè non riesco a tenere aggiornato questo blog in modo regolare

nell'ultimo mese in particolare sono stata male e poi sono partita in trasferta di lavoro, sono fuori casa ormai quasi da due settimane e mi connetto pochissimo e solo a tarda notte

Ho decine di vostri commenti ancora da leggere, volevo pubblicarli quanto prima. Tuttavia, quelli letti fin'ora sono esclusivamente vibrate (anche rudi) proteste per il ritardo o per le condizioni da me poste per la pubblicazione, e nessuno (NESSUNO) ha speso una sola parola di umana empatia verso la sottoscritta...

(tipo che se no "mi spiace che hai problemi" oppure "mi piacerebbe se provassi a mantenere aperta questa discussione" o altre simpaticherie che fanno sempre calore umano, no?)

Bah, dato che questo non è un forum professionale ma un blog privato, ripeto che tutti quelli a cui non piace il mio modo di gestirlo e che si aspettano una gestione in tempo reale sono liberissimi di andare a commentare altrove...

Per ora e fino a quando non avrò tempo, i commenti a questo post sono chiusi.

Anonimo ha detto...

Riguardo la questione dei sette comuni della val marecchia passati in provincia di Rimini, comprendo il tuo punto di vista ma ho trovato una testimonianza che secondo me dimostra che il passaggio è stato voluto per ragioni culturali e amministrative valide e di "cuore" e non per razzismo o campanilismo.

In romagna esiste l'associazione Friedrich Schurr. Schurr è stato il più grande studioso di dialetto romagnolo (che lui considerava: lingua romagnola). L'associazione pubblica un giornale mensile dove si raccontano fatti storici o su pubblicano poesie in dialetto e dove scrivono anche i lettori con le loro riflessioni.

Questo è quello che scrive un lettore di Novafeltria riguardo all'alta Valmarecchia:

"La vallata del Marecchia costituisce uno stretto bacino
della lunghezza di soli sessanta chilometri ed è vergognosamente diviso in tre regioni.

Toscana è la parte alta, gravitante
intorno a Badia Tedalda; la parte
centrale che appartiene alla regione delle Marche ed ha il suo fulcro a Novafeltria; è infine Emilia-Romagna la parte finale, da Verucchio a Santarcangelo di Romagna e a Rimini. Come se
non bastasse vi è inserita l’enclave della Repubblica di San Marino, uno stato sovrano.

Tutta la gente della vallata, quale che ne sia l’artificiosa divisione amministrativa, si sente romagnola, non tanto per ragioni
sentimentali od affettive, quanto invece perché sente di appartenere al mondo della Romagna, in perfetta simbiosi con la Romagna. Della Romagna pratica usi e costumi; ogni rapporto socio-
economico vi intercorre esclusivamente con la Romagna, in particolare con Rimini e con Cesena; la gente della Valmarecchia si reca a Pesaro e ad Arezzo solo per sporcare carte bollate, con le implicazioni psicologicamente negative
che ne derivano.

È significativo infine il fatto che le emigrazioni di massa dell’ultimo ventennio si sono
orientate dall’Alto Montefeltro esclusivamente verso Rimini, verso Ravenna e verso Cesena, non già verso le fiorentissime città di Pesaro e Arezzo."

Spero di aver offerto un valido alternativo punto di vista sulla questione.

Anonimo ha detto...

E' un dato di fatto che per decenni e decenni si sono avute e si stan ancora verificando emigrazioni di massa dal SUD verso le regioni come Lombardia ..Piemonte e altre del NORD
ergo ... Lombardia e Piemonte devono essere annesse al SUD !
Non me ne frega una cippa delle Vostre disquisizioni pseudo tribali
vorrei solo fare notare che il territorio della regione Toscana arrivava fin alle porte di Forlì..e che un Vostro " mito" certo Mussolini ha di imperio trasferito in Romagna 12 comuno Toscani perchè desiderava avere le sorgenti del Tevere nella sua terra romagnola.Ora con l'appoggio della LEGA, la stessa Lega contraria alla autodeterminazione dei popoli dell'altopiano di Asiago a lasciare il Veneto Leghista, siete riusciti a rientrare nella VOSTRA madrepatria...dopo secoli di schiavitù sotto i cattivissimi crudeli e sporchi marchigiani..son contento per VOI... che la etnia pura romagnola si sia finalmente riunita ... sposatevi sempre tra di voi per perpretare la razza..grazie!
saluti da Arezzo

Anonimo ha detto...

QUALSIASI dialetto italiano è UNA lingua e non occorre una associazione particolare per autocertificarselo. Poi per quanto riguarda allo specifico di quel territorio .... il cui passato storico è stato appunto determinato dai fatti storici facenti capo al granDucato di Toscana e Ducato di Urbino, ma non voglio andare a rimestare la Storia ( quella seria)..
Tornando ai fatti " moderni" si tratta di una delle tante terre di " confine" con caratteristiche culturali " miste " di OGNI terra di confine in qualsiasi parte d'Italia e del mondo . Comunque son contentissimo che la "stirpe" romagnola di quei territori vada a " sporcar" carte bollate a Rimini con evidentemente minori risvolti psicologici negativi di quelli che incontravan ad Arezzo o Pesaro .

Firenze

Anonimo ha detto...

Purtroppo si è costretti a subire queste iniziative campanilistiche,
ci saranno pure delle argomentazioni accettabili, ma non credo proprio siano quelle le motivazioni prevalenti.
Sono assolutamente pentito del voto dato alla Lega, vera PROMOTRICE del referendum. VIVA l'altavalmarecchia leghista.
Mai più!!

Anonimo ha detto...

Tutti i territori che vedon magione di genticola avezza all'uso del parlare romagnolizzante et avvezza al sangiovese vino et piadina et irresistibile al zum pappà pirulì pirulà non si disperi che l'è giunta l'ora fatale.. del strappar alle tosche genti et marchigianae residue turbe et San Marinesi usurpator i di lor colli ..pianure...valli et montagne per render la stirtpe e popol romagnol più forte e più bello di prima..grazie !


Povera italietta.

Anonimo ha detto...

"Quel vergognoso commercio di Predappio".
Dove sono vendute non soltanto le immagini della Buonanima, ma pure oggetti più di attualità. Come le magliette "in cui una mannaia brandita da un energumeno di foggia ariana cala sul battello" degli immigrati, ed ha una scritta eloquente: "Accettiamoli". Che non è un inno all'accoglienza, ma l'indicativo presente di un verbo, mozziamogli la testa con l'accetta.
A questo punto permettetemi di non cantare più Romagna mia, ma di usare una didascalia dei pensieri personali con un disgustato gioco di parole, Romagna loro.
Ma sono soltanto fatti loro..ed è giusto che LORO sian TUTTI nella LORO Romagna che tollera queste nefandezze.
Toscana-Umbria-Marche sono diverse e per fortuna!

Anonimo ha detto...

RIMINI, LA SECESSIONE VINCE:
LA VALMARECCHIA TORNA PADANA
Passa la "legge Pini" che mette fine a 193 anni di esilio
di Elsa Franscini. Remìn - Ce l'hanno fatta i sette comuni dell’Alta Valmarecchia, in provincia di Pesaro Urbino, che con il referendum del dicembre 2006 scelsero di passare, con quasi l’84% dei voti, dalle Marche alla Romagna, provincia di Rimini. Si tratta dei comuni di Casteldelci, Maiolo, Novafeltria, Pennabilli, San Leo, Sant’Agata Feltria e Talamello. L'esilio della Val Marecchia è, dunque, definitivamente terminato dopo ben 193 anni e il sogno di 17mila abitanti è diventato realtà: lo urlano i leghisti romagnoli, in festa per la secessione dei 7 comuni. "Alle 15.07 di oggi al Senato abbiamo scritto un pezzo di storia, abbiamo ridato dignità al popolo dell'alta Val Marecchia di ritornare alla sua madre patria. L'alta Val Marecchia in Romagna ora è legge dello Stato. La soddisfazione è incontenibile, sono commosso". Con queste parole Gianluca Pini, segretario leghista romagnolo e deputato presentatore della Legge per il passaggio dei sette comuni dell'Alta Val Marecchia alla Romagna, ha salutato l'esito vittorioso di una lunga battaglia per l'autodeterminazione e l'identità dei popoli.
---------------------------------
Ecco le VOSTRE ragioni ed il VOSTRO paladino, tenetevelo e continuate a coccolarlo...AUGURI!

Anonimo ha detto...

Bah..... sono di Gubbio .. (Umbria)
lavoro a Fabriano (AN) come decine e decine di cittadini di Gubbio ,il nostro dialetto è molto simile al marchigiano dell'alta valle Esina e vallata del Giano , abbiamo in comune moltissimo in fatto di gastronomia..come da noi anche in quei territori marchigiani si usa mangiare il pane "sciapo", moltissime consuetudini sono in comune. Quando vado nelle Marche mi sento come a casa mia e moltissimi amici marchigiani dicon la stessa cosa quando vengono in Umbria , forse perchè NON stiamo a crearci stupidi recinti come forse da altre parti nè andiam alla ricerca della tribù da unificare entro un certo territorio.. accampando motivazioni varie che ai tempi di oggi ( siamo nel 2011 !) fan solo ridere se non piangere.

Sere ha detto...

ho lasciato volontariamente inattivo questo post per mesi, per far calmare gli animi dato che i commenti diventavano sempre più aspri

ciononostante, vedo che questo è un argomento che ancora appassiona anche se, confrontando i nuovi commenti coi vecchi, temo ci sia poco da aggiungere alle motivazioni di chi approva la scelta secessionista e chi invece la biasima

un'unica richiesta: non mi fate mettere in galera che sti giorni sembra di nuovo rischioso essere un blogger, per quanto in fase letargica :)

Anonimo ha detto...

tranquilla Serola!

Personalmente l'argomento lo avrei già archiviato da un pezzo, ma quando si sentono pseudospiegazioni storiche
nel giustificare certe motivazioni..se riscriviamo la Storia italica..ritorniam all'epoca dei liberi Comuni! Son stati contenti di aver abbandonato le deprecate Marche.? Bene son contento per LORO, ma finiamola con le motivazioni storiche, le " simbiosi" ma Cristo siamo in Europa... dovrem esser cittadini europei e non delle "collinette" , dei"fiumiciattoli", o degli orpelli
da "sagra di paese" che fan tanto " pittoresco".. in quella battuta di Montesano.. ma che rivelano la pochezza e la ristrettezza di questo piccolo Paese Italia, sempre più RIDICOLO!
saluti da Ancona

Anonimo ha detto...

NO non "biasimo" la scelta secessionista dell'alta valmarecchia,non mi interessa minimamente saran fatti loro, se si sentivano ghettizzati e frustrati psicologicamente(!?) è giusto che abbian seguito il loro istinto riminese.Finalmente han trovato il baldo "cavaliere" che ha ridato loro la dignità che avevan persa restando per secoli nelle odiate Marche... se ci son altri comuni di " istinto" riminese liberissimi di andarsene per carità! MAI reprimere gli " istinti" ancestrali di popolazioni oppresse che anelano alla libertà...tutti i popoli devon ricorrere alla autodeterminazione figuriamoci quello romagnolo sparso a " diaspora" in lidi stranieri come Marche e Toscana...e San Marino ... da una Storia crudele che ha sottratto loro un folgorante destino di geniade "pura" sulle contaminate umane genti.
Domani parto per Barcellona ..vi lavoro da circa 3 anni...felicemente, lontano da questo Paese alla periferia d'Europa.

Anonimo ha detto...

a Serola tantissimi auguri di Buon Natale

Sere ha detto...

@ anonimo: non so perchè, ma questi auguri inaspettati mi toccano profondamente :)
grazie mille, auguri anche a te e a tutti quelli che in questo blog hanno trovato qualcosa di loro interesse

Sere

«Meno recenti ‹Vecchi   601 – 651 di 651   Nuovi› Più recenti»