venerdì 2 novembre 2007

ma che sta succedendo agli scienziati????

quando ero piccola ed ingenua, m'immaginavo con riverenziale rispetto gli scienziati chini sulle provette a cercare il rimedio contro malattie terribili o impegnati ad inventare nuove mirabolanti tecnologie per migliorare la vita del genere umano intero...

adesso sono un tantinino più cinica, ma ancora sussulto di sgomento quando leggo che gli scienziati si lambiccano il cervello (e sprecano un sacco de soldi, so' marchigiana, fatemelo dire) per creare il super-gatto, da 15 chili e 20.000 $, incrociando in provetta il patrimonio genetico di un gatto comune, un gattopardo asiatico e un gatto delle selve africano (insomma, un menage-a-trois senza nemmeno il piacere del sesso, poveri...), ottenendo un miciottone lungo 1.20 mt che può vivere fino a 25 anni... Quello che mi turba è: ma quante scatolette di tonno si mangia??? e quando gioca? ti devasta l'appartamento?!?


Sempre pensando al super-Tom, gli amorevoli scienziati, preoccupati di non farlo annoiare, hanno inventato anche il suo degno avversario, il super-Jerry: un mega topo, di cui tutto il mondo sentiva l'assoluta necessità, che può correre 6 ore senza fermarsi e mangia senza ingrassare (ecco, questo magari mi potrebbe anche interessare....).

A quando le super-cavallette, le super-formiche rosse e le super-talpe? E perchè non creare proprio tutto un set, tipo "le super piaghe d'egitto"? Disinfestatori di tutto il mondo, preparatevi...

Ma non è finita... fior fiore di menti hanno scoperto, insieme all'acqua calda, che socializzare e parlare con altre persone aiuta a migliorare la memoria e a tenere in allenamento il cervello (ok, ok, non è una scoperta del tutto inutile, lo ammetto, a ME serve, devo assolutamente far leggere questo articolo a maritozzo, ASSOLUTAMENTE!!!)

Ultima notizia, che ha dato la mazzata finale alla mia fiducia nella ricerca scientifica, è la teoria che i tacchi alti facciano venire la skizofrenia...
il brillante dott. Jarl Flensmark, esimio ricercatore dell'università di Malmo (Svezia), giura (GIURA!!! sarà parente di Berlusconi?) di avere le prove (LE PROVEEEE) che i primi casi di schizofrenia sono apparsi proprio quando sono state inventati i tacchi, ben mille anni fa in Mesopotamia, zona notoriamente pullulante di donne discinte e skizofreniche (c'aveva ragione la Bibbia, accipicchia, non potevamo fermarci alla mela, NO!!!! dovevamo provare anche i tacchi...)
Poi ci sarebbe stata una recrudescenza del fenomeno dal '700 in poi, quando sempre le donne hanno riscoperto il fascino delle scarpe alte e di pari passo si è assistito a un inspiegabile lievitare di casi di schizofrenia (oh Freud, tu e la tua teoria psicoanalitica, kretino! avevi sbagliato tutto, non erano i conflitti interiori irrisolti a provocare la schizofrenia: bastava togliere le scarpe....)
Mr. Flensmark, che evidentemente è stressato da una fidanzata isterica feticista delle Manolo Blahnik, presenta a sostegno della sua teoria l'osservazione che fra i nativi, che utilizzano solo calzature basse o vanno scalzi, patologie mentali non se ne osservano molte. Secondo lo "scienziato", quando camminiamo 'pianta a terra' i movimenti del piede stimolano i recettori delle nostre estremità, aumentando l'attività delle cellule cerebrali. 'Sollevando' il tallone, invece, tali recettori vengono stimolati di meno e tutto ciò provoca una variazione nella produzione interna di dopamina, sostanza chiave nell'insorgenza della schizofrenia.

Caro Jarl, solo una domanda: a parte le donne, le drag-queen e Berlusconi, che effettivamente portano i tacchi, come si spiega l'incidenza della schizofrenia fra gli uomini?!?!?!?!?
si, si, tranquillo, va tutto bene, calmo... togliti le scarpe, che sono strette ed evidentemente impediscono al sangue di rifluire verso il cervello, e mettiti questa deliziosa camicetta bianca con le maniche che si annodano dietro, all'ultima moda....

Nessun commento: