domenica 11 novembre 2007

musica e(è) doping

con colpevole ritardo riporto l'ultima mossa nell'inesausta lotta al doping messa in atto durante la maratona di New York la scorsa settimana: la Federazione americana di atletica ha deciso di sconsigliare (prima avevano provato a videtare) l'uso di ipod e simili perchè le canzoni alterano le prestazioni al pari del doping...

"the use of headphones is stongly discouraged”, così si legge sulle regole generali.

Per gli increduli, ecco il testo dell'articolo di La Repubblica:
"La musica come il doping, qualcosa da vietare perché altera le prestazioni e aumenta il rendimento. (...) Mentre perde la partita contro le droghe vere, vede cancellare medaglie olimpiche e incorona re dei fuoricampo nel baseball un uomo gonfio di sostanze proibite, lo sport americano sembra voler parlar d'altro. E prende di mira il più antico degli aiuti psicologici: dai tamburi africani fino ai Sufi, dall'induzione di stati di trance e resistenza fisica in cui si può ballare per ore ed ore all'induzione di analgesia, per cui i partecipanti al rituale possono camminare sul fuoco senza sentire dolore, la musica ha avuto un ruolo fondamentale nella vita degli uomini. Ma ora si cambia. Niente più iPod nelle orecchie dei corridori. (...) Le nuove regole sono state prima giustificate con motivi di sicurezza, ma poi si è chiarito che il divieto è figlio della volontà di non dare "un vantaggio competitivo" a chi corre con la musica nelle orecchie. "

Oggi sono andata a fare spesa a piedi, con il mio fedele mp3: chissà, magari se mi fermavano i carramba mi arrestavano per detenzione di sostanze stupefacenti...

A Federazione Americana di Atletica: ma vaffambip!

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