Credete che l'autobus sia solo un mezzo di trasporto?
Tz tz, quanto siete superficiali!
Lo psicologo Tom Fawcett approfitta dei tragitti sui famosi Double Decker Bus britannici per sondare la psiche dei compagni di viaggio: dopo lunghe osservazioni, è giunto alla conclusione che, quando ci sono molti posti liberi, le persone scelgono dove sedersi in base alla propria personalità.
Il "vigile" Fawcett, che evidentemente disdegna la nobile arte della pennichella ambulante, è convinto di aver così individuato 7 distinti gruppi di passeggeri: ad esempio, coloro che si siedono nei primi posti del piano superiore rivelerebbero una personalità aperta ed ottimista (o, secondo me, una certa predisposizione al mal d'auto...) mentre i passeggeri che scelgono l'ultima fila sarebbero dei ribelli che non amano intrusioni nel loro spazio (o, per quanto mi ricordo dei miei tragitti scolastici sebbene ad un piano solo, impenitenti copioni all'andata ed appassionati pomicioni al ritorno).
E chi, come me, potendo predilige sedere verso la metà? Audite audite, trattasi di personalità indipendenti, decise ed anche un po' solitarie visto che solitamente si dedicano a leggere oppure ascoltare musica. Eh beh...
Scendendo al piano basso, i passeggeri che si siedono vicino al conducente sono etichettati come ciarlieri e gregari (io aggiungerei anzianeggianti, e tendenti ad attaccare dei bottoni fenomenali ed illegalissimi col conducente di turno), mentre quelli che si piazzano nel mezzo sarebbero grandi comunicatori (mmm, se intende col cellulare ho presente il tipo). Coloro che si dirigono automaticamente in fondo sarebbero invece amanti del rischio (quale? Quello di farsi prendere dall'abbiocco e risvegliarsi al capolinea? Quello di viaggiare senza biglietto e ritrovarsi intrappolati dal controllore? Boh!) e in cerca di gratificazioni (perché i posti in fondo sono generalmente rialzati, cosa che li farebbe sentire più importanti). Mah...
Per ultimi, il ricercatore descrive i cosiddetti camaleonti, ossia coloro che non hanno un posto preferito e si sentono perfettamente a loro agio dovunque.
Anche se alcune cose sembrano azzeccate, ritengo che uno studio del genere abbia poco valore in sè (visto che lo psicologo si è basato esclusivamente sull'osservazione, senza nessuna verifica o controprova), e assolutamente nessuno in Italia, dove in genere gli autobus sono ad un piano solo e, nelle grandi città, talmente affollati da amalgamare tutti i passeggeri in un unico grande gruppo: quello delle formiche incazzate!
La pupa e il secchione
2 mesi fa
3 commenti:
Certe volte io gli inglesi li adoro.
http://www.ivanscalfarotto.it/2009/01/_questa_che_vi_racconto.html
ma è fantastico, grazie per la segnalazione!!!
non poniamo limiti alla prowidenza, guardate il link sul mio nome :-)
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