martedì 20 gennaio 2009

L'Ispettore Coliandro

Stasera su Rai2 è ripartita la seconda serie del serial poliziesco dedicato al personaggio creato dalla penna di Carlo Lucarelli. Mi ero persa la prima serie e non mi ero informata, quindi ho guardato questa prima puntata con l'unico indizio dato dal sottotitolo: il braccio maldestro della legge. Sottotitolo rispettato in pieno!

Tra una pausa pubblicitaria e l'altra (efortunacheèlarai, ma vafff...), mi sono ritrovata a guardare un film brioso, insolito ed insolitamente ben recitato (in media, e per essere una produzione italiana), ma soprattutto comico! Divertente il personaggio, ironico il tono anche se tratta argomenti truci (anche troppi forse, c'era tutto: la camorra, la mala slava, il traffico di materiale radioattivo, nights e giri di squillo, omicidi, microcriminalità ecc ecc, ma in questo forse aiuta la caratterizzazione quasi fumettistica del protagonista).

Ma soprattutto mi sono divertita a notare alcuni dettagli, tipo l'immigrata irregolare ed in pericolo, costretta a nascondersi, vivere di espedienti e furtarelli, dormire in rifugi di fortuna, che però ha sempre capelli puliti ed unghie lunghe con un french impeccabile. Ma si sa, la donna è femmina anche in latitanza. Cotale prodigio di eleganza riesce ad immobilizzare il nostro eroe tenendolo sotto tiro con ben due armi, farsi condurre in casa sua, spiegargli il suo piano e poi farsi beatamente un pisolino sul suo divano tenendolo sempre implacabilmente sotto tiro. Girl pow(d)er!

Oppure il kattivo, ke più kattivo non ce n'è, che picchia un poveraccio facendolo grondare sangue dal viso, e poi lo gambizza riuscendo con chirurgica precisione ad evitare anche solo un capillare. Ore ed ore di allenamento al poligono, immagino. E poi, quando il kattivone decide di tranciare la carotide al suo miglior acquirente (tanto è tempo di saldi), il morente, invece di affrescare la telecamera con fiotti di liquido similematico di provenienza similarteriosa, chiude pudicamente ed ermeticamente la ferita con le mani e muore in modo molto delicato.

Altro particolare incongruente è lo stile di guida delle forze di polizia: mai uno che usi le cinture (cosa che gli costa parecchi lividi in caso di brusche frenate) e spesso nemmeno le mani. Ma in fondo, questo è quasi realistico!

Alla fine, i buoni si ritrovano tutti salvi (anche se un po' contusi) per miracolo, rispettando il sottotitolo. Il cerchio si chiude. Attendo con ansia la seconda puntata!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Come Claudia Vinciguerra...
;-)

claudiabalena

Sere ha detto...

Cara Claudia, mi sono persa la seconda puntata di Coliandro per andare alle Backgammoniadi... e non ho nemmeno vinto il Quillino!!!
Ciao
Sere