mercoledì 19 novembre 2008

Ammazziamo il buon samaritano!



Riprendo uno degli argomenti della scorsa rassegna stampa perché ancora ce l'ho di traverso nello stomaco. Nel nostro paese è in atto una guerra fra poveri: gli italiani si sentono sempre più minacciati dall'erosione del potere d'acquisto degli stipendi e delle pensioni, dal caro mutui, dalla precarietà del lavoro, dall'immigrazione clandestina, e dai tanti altri problemi che quotidianamente minano le nostre certezze sul presente e le nostre aspettative sul futuro. In assenza di valide contromisure da parte dei nostri governanti, troppo indaffarati a scambiarsi favori, insulti ed indulti, la paura si addensa intorno a coloro che sono "altro", che sono diversi, e a cui quindi il ruolo di capri espiatori può essere appioppato senza tante remore. Primi fra tutti, gli immigrati clandestini, visti come una pericolosa orda di barbari conquistatori.

Ovvio, l'immigrazione clandestina comporta una serie di problemi gravi e reali, che non possono essere ignorati. E' vero che molti clandestini, non riuscendo a trovare un lavoro regolare, finiscono "schiavi" di caporali senza scrupoli, che li sfruttano e li costringono a vivere in condizioni disumane, come è anche vero che molti altri vanno ad ingrossare le file della criminalità più o meno organizzata. E' vero che molti clandestini riescono a mettersi in regola e si integrano perfettamente nella nostra società (intendendo con integrazione non un banale appiattimento sui nostri valori/modelli, ma un intrecciarsi di identità e culture distinte ma unite verso uno stesso fine di progresso e reciproco miglioramento), però purtroppo molti altri non vogliono accettare leggi ed istituzioni del nostro paese (un esempio "a caso": i diritti delle donne). E si potrebbe continuare citando innumerevoli altri esempi da una parte e dall'altra, che comunque non aiutano a districare una situazione notevolmente complessa.

Secondo me, noi italiani ci dividiamo un po' in due scuole di pensiero: i buonisti (che si sentono in colpa anche solo a pensare che fra gli immigrati, come in tutte le comunità, possano esserci delle mele marce) ed i sacrosuolisti (ossia degli sciovinisti assoluti per i quali eventuali diritti fondamentali dell'uomo vanno completamente ignorati se l'uomo in questione non è "indigeno").

In questi giorni, i sacrosuolisti italici hanno deciso che la lotta all'immigrazione clandestina passa appunto attraverso la negazione dei diritti, fra cui la discriminazione in ambito sanitario: si parla di ridurre l’assistenza sanitaria per gli stranieri irregolari, una proposta che viola "l’art. 32 della Costituzione, che tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività". Inoltre, gli irregolari che non possano pagare la prestazione andrebbero segnalati alle autorità competenti (per arricchire lo schedario dei clochard e altri indesiderabili).

Immaginate di essere un immigrato irregolare che lavora in nero e una brutta mattina s'infortuna: con una legge così, andare al Pronto Soccorso significherebbe affrontare un costo probabilmente insostenibile, una schedatura e la probabile perdita del lavoro (sarebbe troppo rischioso per lo schiavist... ops, per il datore di lavoro tenersi uno schi... un operaio irregolare ormai noto alle forze dell'ordine).

Per quelli che di solito mi confutano queste argomentazioni dicendo: "ma gli irregolari qui non ci devono proprio stare!" No, ma il punto del discorso è un altro: non bisogna farli arrivare da irregolari (soprattutto bisognerebbe eliminare le cause che rendono l'immigrazione l'unica scelta per tante persone) né, una volta arrivati, farli restare tali. Ma tutte queste discussioni non cambiano il fatto che le cure mediche di base non devono essere negate a nessuno!

Fortunatamente anche molti medici stanno scendendo in campo: vi segnalo questo appello promosso dalla Segreteria Provinciale FIMP (Federazione Italiana Medici Pediatri) di Modena, i quali chiedono che il "pacchetto sicurezza" venga ricusato non solo in base ad argomentazioni deontologiche ed umanitarie, ma anche pratiche. Infatti, e qui mi rivolgo ai sacrosuolisti, la proposta della Lega "non è soltanto la negazione di un diritto costituzionalmente sancito, ma costituisce anche un pericolo per la tutela della salute della collettività, per la mancata cura di patologie anche gravi, con conseguente rischio di diffusione e rappresenta inoltre un pericoloso passo legislativo verso l'abolizione del diritto alla cura". Avete presente il ritorno della tubercolosi, si? Quella non si ferma a chiedere il permesso di soggiorno...

Insomma, l'appello è importante e sostenuto da svariate motivazioni.
Io ho firmato, e voi?

4 commenti:

maddeche ha detto...

l'obiezione di coscienza, l'ultima frontiera della civiltà...

oltre alla Corte Costituzionale, che, fedele alla Carta, dovrebbe cassare la legge e i suoi estensori

sono le ultime difese rimaste

Anonimo ha detto...

Argomento molto complesso.
Ho avuto a che fare nel mio lavoro, con una grossa quantità di lavoratori di altri paesi, e con molti sono diventato amico.
Sono un fautore del rispetto delle regole nel commercio, ovvero se cè una regola bisogna rispettarla tutti allo stesso modo altrimenti se ne vanno a puttane Integrazione, Concorrenza, Norme a tutela del consumatore.
Questo molto spesso viene confuso per razzismo ma è l'esatto contrario.
Purtroppo essendo gomito a gomito giornalmente con persone che fanno i discorsi più beceri odio profondamente il razzismo.
Sento spesso dire "che vengano gli immigrati, ma solo le badanti e i metalmeccanici perchè quelli servono...." oppure "non ci dovremo prendere carico noi di quelli che non tirano avanti".
Il discorso è di una complessità mostruosa e la verità come sempre sta nel mezzo.
Se è vero che non è ammesso che chi viene in Italia si metta a vendere roba in mezzo alla strada senza nessuna regola e che la solidarietà deve ricadere su tutti e non su una sola categoria, quella dei commercianti, è anche vero che ai disgraziati che tentano di togliersi dalla merda bisogna dare una possibilità nel rispetto delle leggi.
Ci vuole equilibrio, cosa che non vedo nè da parte di questo governo di squinternati nè da parte della maggioranza della popolazione.

Anonimo ha detto...

Firmerò l'appello, puoi giurarci.

claudiabalena

Sere ha detto...

@ Maddechè: ho più fiducia nell'obiezione di coscienza che nella Corte Costituzionale...

@ Quilly: infatti, lungi da me pretendere di poter sbrogliare la matassa o indicare la retta via. So benissimo che l'argomento è complesso, e a volte suscita reazioni contrastanti anche in me stessa.

@ Claudia: grazie, mi raccomando diffondetelo!

Ciao
Sere