martedì 17 marzo 2009

Chi ha paura del blogger mascArato??

Mi piace la libertà di opinione e di espressione. E' (ancora) una delle poche cose gratuite della vita, che ci permette di esternare la nostra essenza di individui pensanti. Mi piace anche perchè crea pluralità, rimescola le idee, fa incontrare e scontrare le persone. Insomma, ci rende vivi e vitali.

Ma queste libertà, perlomeno in Italia, sono costantemente sotto assedio. Nel nostro paese si assiste ad una lotta senza quartiere contro ogni forma di libertà di espressione, opinione, satira e critica. A tutti i livelli, dai vertici politici ed ecclesiastici ai piccoli circoli locali, dalle personalità più note a quelle più oscure, la parola d'ordine è accusare di lesa maestà e vilipendio chiunque osi esprimere pubblicamente un'idea (anche solo a livello personale) diversa da quella generale.

Se poi tale pericoloso sovversivo si avvale anche della sottile arma dell'ironia, diventa il nemico pubblico numero uno, da azzittire, oscurare, oppure, per chi non ha maggiori poteri, querelare.

Sto pensando ai vari Grillo, Luttazzi, Guzzanti, sfrattati dagli schermi (e a volte anche dai teatri) per aver osato deridere e criticare chi si erge a guida politica, religiosa o culturale d'Italia. Sto pensando, ovviamente, a Travaglio, Martinelli (grazie, Andrea) e agli altri giornalisti veri, che non si abbassano a fare da portavoce ai potenti ma continuano a fare informazione indipendente.

Non pago di averli esiliati, il nostro attuale Presidente del Consiglio continua a sparare bordate contro tutti i giornalisti, rei (a suo avviso) di fomentare un clima di instabilità, nonostante ormai essi si limitino quasi unicamente a riportare le dichiarazioni ufficiali del Governo (ma si sa, se il capo del Governo afferma, poi smentisce, poi corregge, poi rismentisce, un po' di incertezza ed instabilità trapelano comunque, per quanto i media cerchino di restare neutrali).

La vera comunicazione indipendente come pure le opinioni reali ed in-mediate della gente ormai si trovano solo nella rete, nei blog e nei social networks, dove un pincopallino qualsiasi ha la possibilità di in-formarsi, formarsi una propria opinione e condividerla con chiunque altro facendo inform-azione.

E questo da fastidio, tanto al potere politico quanto al 4° potere! Eccome se da fastidio!!!

Non bastano i continui tentativi da parte dei vari governi (di destra e sinistra, non fa differenza) di imbrigliare la rete e la libertà di opinione, con tutto un susseguirsi di decreti e proposte, in apparenza motivati dalla necessità pure legittima di evitare abusi e soprusi, ma che, una volta esaminati, lasciano intravedere come unico loro risultato la limitazione della libertà di espressione del singolo, ad esempio con l'equiparazione dei blog alle testate giornalistiche (ed assunzione dei relativi vincoli legali ed economici assolutamente insostenibili per un privato cittadino).

Non basta. Adesso bloggers e, in genere, "liberi pensatori" subiscono l'ostilità anche da parte di alcuni esponenti del giornalismo ufficiale. A volte si tratta di grandi battaglie, a volte di episodi "paesani" che, se non avessero implicazioni legali, sarebbero comici fino all'inverosimile. Ne abbiamo ora un esempio eclatante nella blogosfera nostrana: mi riferisco ai blog Scaloni, Quilly e Gaspatcho, i cui autori sono stati più volte attaccati da parte di un loro concittadino, giornalista "accreditato", in quanto rei di aver diffuso informazioni di carattere ufficiale (ad esempio comunicati del Comune) pur non essendo qualificati come formali esponenti della stampa, e per via di alcuni sfottò satirici pubblicati nei loro blog.

La querelle sarebbe potuta rimanere nell'ambito innocuo del folclore locale (tralascio le accuse, i botta e risposta, le note comiche, anche se l'epiteto Blogger Mascherato resterà sempre nei nostri cuori), se non fosse che il giornalista "accreditato", senza previa autorizzazione, ha pubblicato sulla sua "testata giornalistica" dati personali e privati dei bloggers, e stralci di materiale preso dai loro blog, in palese violazione delle leggi sulla privacy e della deontologia professionale.

A questo punto, ai bloggers coinvolti non è rimasto che fare un esposto all'Ordine dei Giornalisti ed al Garante della Privacy. Per una volta sono i diritti civili dei bloggers ad essere danneggiati da un esponente ufficiale del 4° potere: vediamo come reagirà l'autorità preposta!

Intanto io bloggo ergo sum (mascherata). Quindi, ovviamente, il mio sostegno va ai bloggers mascherati, anzi, come li ha già battezzati Vercellik, i tre blogghettieri!

Tutti per uno!
(foto di Andrea Cesanelli, presa da senigallia.org)

6 commenti:

Daniele S ha detto...

....e io dovrei fare un blog?

Daniele_Sole

Anonimo ha detto...

so ragazzi.......

Anonimo ha detto...

@ D. Sole
il blog te devi fare per forza, visto che la piaga ti ha sfrattato.

Anonimo ha detto...

Il blog, tutto sta a comunciarlo, poi le caxxate vengon dassé (o almeno così ammé capita da quando, un anno fa, startai
il mio blog
per semplice curiosità tecnica su come funzionasse splinder).

Sere ha detto...

Daniele, ti propongo un patto: tu apri un blog ed io mi iscrivo a fb, ok?
;)

Anonimo ha detto...

Se Daniele Sole non apre un blog, ne apro uno io a suo nome... Forza Daniele, DEVI aprire un blog!