giovedì 17 gennaio 2008

Ratzinger, non c'è più religione...

ehhh lo so... c'ho provato, davvero c'ho provato a non scrivere nulla... ma non ce l'ho fatta, non riesco a schiodarmi dal mouse se prima non butto fuori sta cosa che c'ho dentro (urca, suona un po' tipo esorcismo... ma siamo in tema!)

Ratzinger alla Sapienza...
eh beh, ahhhh beh....
prima di dire altro, devo confessare che questo papa non mi sta molto simpatico.
Non ho studiato la sua personalità né la sua opera o le sue idee, ma, semplicemente basandomi su quel che vedo/sento di lui, ho la netta sensazione che Herr Joseph non stia esattamente facendo quello che IO mi aspetterei da un papa...

quello che IO noto sono:
- pesanti intromissioni nella vita laica del nostro paese, che invece deve (dovrebbe) continuare a garantire i diritti di tutti, atei inclusi, e quindi non può basarsi sulle priorità del Vaticano (un paio di esempi su tutti: il nuovo tentativo di rimettere in discussione la legge 194 con la fantastica accoppiata Ruini-Ferrara, o l'opposizione al riconoscimento dei diritti esclusivamente civili dei "Dico")
- la difesa oltranzista della santità della Chiesa contro tutto e tutti, a costo di proteggere omertosamente i preti macchiatisi di pedofilia, orrore!!!!
- il suo motto "Noi dobbiamo innalzarci a tal punto da essere cooperatori della verità" si basa su un concetto un po' particolare di "verità": la sua verità è quella con la V, ossia la Verità rivelata. Nessuna forma di collaborazione con la scienza e la ragione sono possibili per lui (come per la CEI e le gerarchie della Chiesta in genere): tutto quello che va contro alla Verità di Fede non ha valore.
- il suo esagerato senso "antiquario", che lo spinge a tornare a dire la messa in latino e perfino con le spalle girate ai fedeli... molto ecumenico! Infatti io me lo immagino benissimo, Gesù durante l'ultima cena, che si gira dando le spalle a 12 perplessissimi discepoli, per benedire pane e vino rivolto verso il muro... ah Ratzinger, vabbè che sei decrepito e c'avrai nostalgia per i vecchi riti, ma non esagerare!!!

eccetera eccetera...

E' OVVIO che dica e faccia anche cose buone e degne e sagge e piene di fraternità ed amore e tolleranza, ma CAVOLI è pur sempre il Papa, il capo e modello dei cattolici!!! Per quanto io non stimi i vertici ecclesiastici, non credo che metterebbero un perfetto villain sul seggio di S.Pietro!

Considerando queste mie "sensazioni", un po' mi stupisce lo stupore dei media e di molta gente, di fronte alla veemente reazione di alcuni professori e studenti: in fin dei conti, se il Papa e la Chiesa fanno sentire non la loro opinione (che sarebbe loro diritto e loro missione) bensì le loro fortissime pressioni su tutti gli aspetti della vita civile e laica, è anche normale che suscitino reazioni avverse! E non dimentichiamoci che (dalla lettera dei "ribelli della Sapienza") "il 15 marzo 1990, ancora cardinale, in un discorso a Parma, Joseph Ratzinger ha rilanciato un'intollerabile affermazione di Feyerabend: Il processo della Chiesa contro Galileo fu ragionevole e giusto"".
Delle reazioni dei politici non voglio parlare, è il solito teatrino dello sdegno e della solidarietà al Vaticano, con tutti quei voti cattolici da tenersi buoni...

Tuttavia, per quanto non mi piaccia questo papa, per quanto ultimamente il Vaticano possa aver davvero stufato con le sue continue intromissioni, per quando sia comprensibile che gli italiani non ne possano più dei potenti in genere, credo che un dialogo, un confronto, forse anche uno dibattito sarebbero stati preferibili ad un rifiuto totale da parte di un'istituzione come l'Università, che dovrebbe offrire agli studenti la "conoscenza" da tutti i punti di vista, lasciandoli liberi di trovare la loro personale visione.

Non era proprio l'illuminista, filosofo, anti-cattolico Voltaire che diceva: "Disapprovo quello che dite, ma difenderò fino alla morte il vostro diritto di dirlo"?
Traslato in tempi moderni, sembrano un po' le parole di Marrazzo: "Non si può mai e per alcun motivo prescindere dall'impegno a garantire il diritto di parola a tutti. L'annullamento della visita del Papa all'Università La Sapienza di Roma rappresenta davvero una brutta notizia. Nessuno sarebbe stato obbligato a condividere le opinioni del Pontefice e nessuno sarebbe stato costretto ad assistere al suo intervento". (questa e molte altre esternazioni di politici e personalità italiane si possono leggere su vivamarcotravaglio)

bah, per me è tutta colpa del rettore della Sapienza... NON POTEVI INVITARE LA MONTALCINI????

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aggiornamento: trovai, lessi, apprezzai -> ve lo posto

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