mercoledì 12 novembre 2008

Il Governo resuscita il decreto Levi-Prodi

Allarme rosso, anzi no, rosso è comunista ma stavolta il pericolo torna da destra! Vi ricordate il decreto con cui, circa un anno fa, il Governo (allora di centro-sinistra) proponeva di regolamentare ed imbrigliare la libertà di espressione nella rete? Beh, leggo e rilancio la notizia bomba che, a quanto pare, i blog sono ancora al centro dei pensieri dei nostri politici: considerando gli attuali problemi mondiali, viene da chiedersi cosa ci sia in questi blog che li preoccupa così tanto... Paura che la gente si accorga che il re è nudo, neh?!?!?!

Il vecchio progetto prevedeva l'obbligo di iscrizione al ROC (il Registro degli operatori di Comunicazione) per chiunque svolgesse attività in rete, quindi anche per i semplici bloggers. Ciò avrebbe comportato una serie di oneri, vincoli e procedure che avrebbero di fatto reso impossibile per moltissime persone continuare a gestire in pace i propri spazi personali on-line.

Nel 2007 ci "parammo" tutti i nostri vulnerabili didietri con tutta una serie di disclaimer per rassicurare chicchessia di non rappresentare il massimo pericolo per una democrazia (ossia né una testata giornalistica né un prodotto editoriale, che orrore) ma soprattutto la sollevazione popolar-virtuale (si legga: valanghe di mail e pubblicazioni di protesta) indusse il Governo Prodi a più miti consigli.

Adesso, mutatis mutandis (ma - concedetemela, del resto non è più nemmeno una parolaccia, grazie al nostro MiniPremier - i coglioni sono ancora allo stesso posto) il decreto torna sotto più subdola formulazione, ma la sostanza è la stessa: per prodotto editoriale s'intende "qualsiasi prodotto contraddistinto da finalità di informazione, di formazione, di divulgazione o di intrattenimento e destinato alla pubblicazione, quali che siano la forma nella quale esso è realizzato e il mezzo con il quale esso viene diffuso", che viene assoggettato alle "norme sulla responsabilità connessa ai reati a mezzo stampa" (quindi soggetto a querele per diffamazione ed affini), soprattutto se il blog presenta una qualsiasi connessione ad attività con fine di lucro (che possono comprendere anche i semplici banner pubblicitari).

Informazioni più dettagliate si possono trovare ai seguenti link:
- Daniele Minotti, giurista esperto in materia
- il punto informatico, con un articolo di Luca Spinelli (ed un link al testo del DDL)

Sempre dal Punto Informatico apprendo che il tamtam è già in piena attività, la notizia rimbalza di blog in blog (per esempio Gad Lerner, che è fra i primi a riprendere la notizia), quindi mi ci metto anche io: facciamoci sentire!



PS: al Governo Prodi sto DDL non gli portò una gran fortuna, chissà...

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Il mio consiglio è di inframezzare quest'ottimo blog informativo e serio con una serie di post stupidi e demenziali (un po' come fa Vercellik su FotoSenigallia) in questo modo gli agenti del governo del CRIOL (Controllo e Repressione Informazione Libera On Line) catalogheranno il blog come innocuo e non procederanno a internare l'autrice e togliere corrente al server che lo ospita.

Altri metodi più impegnativi pssono essere:
* l'utilizzo del cirillico al posto dei caratteri latini (=cripicico), ma in modo randomico e/o caotico (il che crea difficoltà non solo alla censura ma anche ai comuni lettori e allo stesso autore del post);
* sositutire tutto il testo con immagini (immaginifico);
* fare in ogni post un REBUS (=enigmistico), purtroppo i concetti veicolabili sono pochi (max 1 o 2 frasi);
* utilizzo linee colorate (tipo Rothko) precisando sempre in che senso vadano appese (=artistico moderno);

Sere ha detto...

Ma perchè, dici che non ci sono abbastanza post demenziali e stupidi??? Comunque, farò tesoro dei consigli anticensura anche se... il cirillico nooooo!!!
;)

Ciao
Sere

PS: sta partita di backgammon?

lucacecco ha detto...

ma questo rientra nei post stupidi, visto l'argomento semplicemente ridicolo, o in quelli seri??

Sere ha detto...

tendenzialmente tutto quello che esce dalla mia tastiera è un po' stupido... poi però non è detto che non sia (purtroppo) anche vero!

Anonimo ha detto...

Schopenhauer diceva che a volte la stupidità è negli occhi di chi legge, è anche vero che non è sempre facile capire se i limiti sono nella fonte o nel ricevente, i casi chiari come Vercellik, ad esempio, sono pochi negli altri occorre giudicare "Cum grano salis" (preciso che cum non è un sostantivo inglese bensì una preposizione latina).

PS waiting for timetable fot backgammon fight.

Anonimo ha detto...

La Piaga di Velluto ha messo 2 link (DUE) nel suo blog, uno è il tuo (e tu sei pure una extracomunetaria).

Either you have some good literary quality,
Either he loves you.

Sere ha detto...

in realtà i link sono tre! ;)

per le ragioni del link al mio blog, imperscrutabile è la volontà della Piaga di Velluto!

Anonimo ha detto...

Per il backgammon, chi cerca "lezioni", si rivolga al CaffèCentrale.
Troverà parecchio pane per i suoi denti.
Bucaniere

Sere ha detto...

Grazie, allora passo parola al diretto interessato!
Ciao
Sere