venerdì 13 febbraio 2009

M'illumino di meno (tanto io rifulgo già di luce interiore)


Oggi è la giornata dedicata al risparmio energetico, in cui si cerca di sensibilizzare l'opinione pubblica al problema delle fonti di energia e si propongono alcune semplici strategie per ridurre i consumi (in particolare quelli di energia elettrica).
Alcuni esempi: spegnere le luci quando non servono, come pure gli apparecchi elettronici (e non semplicemente lasciandoli in stand-by); fare una corretta manutenzione degli elettrodomestici (tipo sbrinare frequentemente il frigorifero); mettere il coperchio sulle pentole quando si bolle l’acqua (senza addentrarci in astruse e mai studiate leggi fisiche sulla termodinamica, fidatevi, o fate una prova pratica) ed evitare sempre che la fiamma sia più ampia del fondo della pentola (anche perché così non fiarate né il mestolo né i manici né le manine quando li afferrate); se si ha troppo caldo abbassare i termosifoni invece di aprire le finestre (un colpo di genio!); utilizzare l’automobile il meno possibile e se necessario condividerla con chi fa lo stesso tragitto, eccetera eccetera...

Sembrerebbe che alcuni consigli siano talmente ovvi da rendere assolutamente superfluo l'avvertimento ed essere ormai entrati nella nostra quotidianità, tipo "se c'hai caldo abbassa il riscaldamento invece di aprire le finestre lasciando i termosifoni a manetta"! ("oh scemo!" - aggiungerei)
Invece, incredibilmente, no! Facendo un giretto negli edifici pubblici ma anche in molte ditte o abitazioni private, si può notare uno spreco (energetico e non solo) diffuso ed abitudinario. Noi dei paesi cosiddetti sviluppati viviamo situazioni un po' schizofreniche, in cui ci sono persone le quali, piuttosto che alzare di una tacca il termostato, si aggirano per casa vestite come degli esploratori siberiani, mentre per andare a lavorare (o in Comune o in ospedale) senza liquefarsi in una pozza di sudore sono costrette a mettersi una t-shirt con le maniche corte a dicembre. E ci sembra perfettamente normale! E poi siamo talmente abituati a questa sovrabbondanza di energia immediatamente fruibile che ho visto gente andare in crisi perché non gli funzionavano più le candelette per l'accensione elettrica del fornello (da brava skizoide pure io, l'ecologista che è in me gli avrebbe voluto suggerire di convogliare la luce solare con una potente lente d'ingrandimento oppure strofinare i famosi bastoncini di legno, anche se per quanto ne so io l'unico che sia mai riuscito ad ottenere il fuoco così è Mac Gywer... poi però la mia indole pragmatica e consumistica m'ha fatto allungare l'accendino!).

Quindi ben venga questa giornata, se serve a farci riscoprire verità dimenticate ed un pizzico di buon senso tanto alla gente comune quando ai nostri politici (più o meno locali).

E a proposito di politici, concludo con le parole dell'indomabile ed inarrivabile Littizzetto:
"(..) continuano a trifolarci l'anima con 'sta storia del risparmio dell'energia.
Noi facciamo di tutto. Chiudiamo i rubinetti quando ci laviamo i denti e ci facciamo venire la schiuma alla bocca come i dobermann, le lavatrici le facciamo di notte come i carbonari, mettiamo le lampadine a basso consumo che quando le accendi per un quarto d'ora ti sembra di stare in una stalla, e chiudiamo il frigo quando ancora abbiamo mezza mano dentro a costo di tranciarcela via per non lasciare il frigo aperto. Però qualcuno mi deve spiegare, mi deve dare un motivo uno del perché, nelle città, si lasciano interi grattacieli di uffici tutti accesi per tutta la notte e nessuno dice nulla. Non c'è uno che fa un plissè. Torrioni accesi a giorno. Luminarie da casinò di Las Vegas. Con un computer ad ogni scrivania acceso pure quello. Ma che ci vuole a obbligare gli uffici a spegnere le luci? E già che ci siamo, a installare le lampadine a basso consumo? Ci avete fatto venire due lampadari di Murano così, con le lampadine a basso consumo e poi? No, perché io posso anche leggere a letto solo alla luce del lampione di sotto per risparmiare energia, ma se poi mi sta completamente acceso il grattacielo di fronte mi sento lievemente presa per il culo. E i frigoriferi dei supermercati? Ne vogliamo parlare? Che fa un freddo che neanche in Alaska? Che se tu passi per il corridoio degli yogurt ti devi mettere il passamontagna e le moffole e arrivi alla cassa coi baffi pieni di brina? Non è spreco di energia anche quello? E' il caso di tenere le mozzarelle alla temperatura degli igloo? Mi chiedo. Che se compri un etto di burro poi per cucinare devi stirarlo altrimenti ti tocca tagliarlo con la motosega? Ci sono frigoriferi a banco lunghi sessanta metri. All'altezza dei salami ti comincia a colare il naso, ai latticini hai la punta delle dita blu, davanti alla pasta per le pizze cominci ad avere la broncopleurite, quando arrivi al latte fresco e yogurt hai tutti i sintomi del congelamento e ti butti sul girarrosto coi polli che sfrigolano perché ti sembra di entrare in una baita al caldo. Ma mettete una porta a 'sti frigo. Che consumano un lago artificiale di corrente al giorno. E i led luminosi che noi dobbiamo spegnere pena la distruzione del pianeta? Quegli occhietti rossi che ci guardano dalla sala? Noi li spegniamo, sì sì. Poi andiamo al super e ci sono 42 televisioni accese che trasmettono tutte lo stesso programma. Questi non sono sprechi di energia, cari politici miei?"


Conclusione della conclusione: quasi quasi vorrei barattare i nostri politici con i vari Federico II di Prussia o Caterina la Grande o Maria Teresa d'Austria: erano sempre dei despoti (ma almeno onestamente dichiarati) però ILLUMINATI!!!

(... sì, lo ammetto, la battuta peggiore della mia vita, credo... E con questo ho concluso davvero, spengo tutto fino all'ultimo led e me ne vado)

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